Sabato 19 Settembre 2020 - San Gennaro, Vescovo e martire

Il tempo... ieri - ritorno dell’alta pressione che ha portato bel tempo per tutta la giornata. Il Maestrale pur soffiando con delicatezza ha determinato un calo termico. Temperature: mass. 23,8°; min. 12,0°C; attuale 14,4° (ore 23,30).
 
   in primo piano
DOMANI FESTA A SCANNO DI SANT’EUSTACHIO
Limitata alle celebrazioni religiose nella chiesa parrocchiale

La festa di sant’Eustachio, che quest’anno cade di domenica, è per gli scannesi la più autorevole. Si tratta di festeggiare il patrono, il protettore, il “ pater “, ed è quella che conclude il ciclo estivo delle grandi feste religiose. La pandemia di quest’anno ci ha abituati a ridimensionare i riti tradizionali in osservanza delle prescrizioni stabilite da Chiesa e Governo, quindi senza luminarie, bande, processioni. Anche senza i consueti festeggiamenti, domani Sant’Eustachio sarà venerato dal popolo nella semplicità delle celebrazioni in chiesa, così come è stato fatto per la festa di Sant’Antonio il tredici giugno e quelle di luglio, dedicate alla Madonna delle Grazie e alla Madonna del Carmine. La statua del santo guerriero è stata portata nella chiesa parrocchiale per l’apertura della festa seguita dalla novena, ma non sarà riaccompagnata in processione, con la sosta per il Te Deum prima di ripassare sotto l’arco né ci sarà la solenne processione di mezzogiorno per le vie del paese. Per limitare l’afflusso di troppa gente e consentire la partecipazione alla persone più anziane o malate, la santa messa delle ore 18,00, presieduta dal vescovo della Diocesi mons. Fusco, sarà trasmessa in diretta sul canale YouTube della parrocchia.

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   il libro del giorno
 
   mostra fotografica
“Carpe Diem”, mostra
del fotografo Renato Vitturini

La mostra sarà visibile fino al prossimo 27 settembre, all’interno del bar Olimpia, su Corso Vittorio Emanuele all’Aquila. Le immagini mostrano quel mondo di cui abbiamo sentito parlare, ma che spesso sfugge all’attenzione quotidiana: l’Afghanistan.
Renato Vitturini, fotografo del quotidiano Il Messaggero, si è recato due volte in quel paese, nel 2008 e nel 2009, per guardare con i propri occhi, e restituire attraverso la macchina fotografica, una realtà fatta di povertà, fatica, paura e grande bellezza.
 
   concerti
Luca Pompei
Come gli alberi spogliati ad Aprile

Pompei, giornalista professionista e telereporter presso l’Emittente Televisiva Rete8, esplora nel libro il dramma del dopo terremoto, quello vissuto in un borgo alle porte de L’Aquila, Casentino (frazione di S.Eusanio Forconese). Attraverso un’attività di studio ed inchiesta, ha visitato questi luoghi, ha conosciuto i suoi pochi abitanti, raccolto storie ed aneddoti per poi ricamare una storia di finzione che fa da legante ad una serie di vicende e personaggi reali. Un giovane e rampante avvocato romano, Bruno Tussi, torna nel paese d’origine dei suoi genitori per disfarsi di tutte le proprietà. Ha con se suo figlio, Emilio, affetto da disturbi comportamentali. Di contorno le storie e gli aneddoti della comunità locale e sullo sfondo una losca vicenda di corruzione legata alla ricostruzione. Il tema principale, ovviamente, è quello di una ricostruzione sociale, al fianco di quella materiale.
IL DUO “CHORDAS ET BENTU”
CHIUDE A L’AQUILA
IL FESTIVAL DELLA CHITARRA

E’ per domenica 20 settembre all’Auditorium del Parco con inizio alle ore 18,30 il concerto del Duo Chordas et Bentu, formato dalla flautista Francesca Apeddu e dalla chitarrista Maria Luciani.
Le due artiste hanno voluto rendere omaggio alla loro terra natale, la Sardegna, con il nome del duo “Cordas et Bentu”, ovvero corde e vento, chitarra e flauto. Entrambe hanno conseguito il diploma con il massimo dei voti al Conservatorio di Musica di Sassari e, come duo, hanno ricevuto il diploma di merito riservato ai migliori studenti dell’Accademia Musicale di Siena.
 
   coronavirus
Saliti a 4137 i casi positivi
al coronavirus in Abruzzo

Rispetto a ieri si registrano 54 nuovi casi (di età compresa tra 3 e 83 anni). Il bilancio dei pazienti deceduti sale a 474 (+1). Si tratta di un uomo di 86 anni della provincia dell’Aquila. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 2984 dimessi/guariti (+6 rispetto a ieri, di cui 18 che da sintomatici con manifestazioni cliniche associate al Covid 19, sono diventati asintomatici e 2966 che hanno cioè risolto i sintomi dell’infezione e sono risultati negativi in due test consecutivi). Gli attualmente positivi sono 679.
 
   cronaca
La “Gran Sasso Teramano” assolta
da irregolarità di gestione degli impianti

Gli uffici tecnici regionali investiti (direzione Infrastrutture e trasporti) dai molti quesiti posti da Pasquale Iannetti circa le irregolarità di gestione degli impianti di risalita di Prati di Tivo gestiti dalla ditta Finori, dopo accurate indagini e sopralluoghi, non hanno “rilevato i presupposti per procedere alla sospensione dell’autorizzazione al pubblico esercizio”.
La notizia, comunicata a tutti i soci della Gran Sasso teramano e quindi anche alla Provincia è stata accolta con sollievo dal Presidente il quale, tiene a sottolineare, che: “nonostante le numerose difficoltà che si frappongono, in alcuni casi in maniera davvero incomprensibile, alla risoluzione dei problemi della montagna teramana io sono ottimista. Credo che i tasselli si stanno ricomponendo, la nostra montagna è tornata ad essere un prodotto molto appetibile con migliaia di visitatori e di questo dobbiamo ringraziare gli operatori e lo stesso gestore per la qualità del servizio offerto”.
Sulla società in liquidazione pesano i decreti ingiuntivi di Asbduc e Comune di Fano Adriano per i canoni sui terreni non versati ma nelle ultime ore è arrivata anche una manifestazione di interesse sugli impianti, manifestazione rappresentata a bando chiuso e deserto da parte di uno studio di avvocati che agisce per conto di un gruppo imprenditoriale
del settore.
“Sono circostanze che dimostrano che questo anno e mezzo di lavoro, insieme alla Regione e al liquidatore della società, non è passato  
invano. Sono segnali che ci fanno pensare che è il momento di essere ottimisti e che i privati torneranno ad investire sulla nostra montagna. Dal canto nostro stiamo procedendo spediti nello studio di fattibilità per la strada di collegamento veloce fra l’autostrada e quel comparto di montagna. Senza un serio investimento infrastrutturale, che non taglia fuori i paesi ma li ricollega, ogni sforzo rischi di essere vanificato” chiosa Diego Di Bonaventura. Pina Manente
 
   cronaca
Fondi ai Comuni delle Aree
Interne e Montane

Il recente decreto, varato dal Governo, che ripartisce, tra i Comuni delle aree interne e montane italiani, 210 milioni di euro per il sostegno alle attività produttive dei territori, pur rappresentando un primo, concreto, segnale di attenzione alle realtà più svantaggiate del nostro Paese mostra evidenti carenze nei criteri di ripartizione.
Per definire la platea degli Enti beneficiari si sono, infatti, utilizzati i soli criteri di perifericità e di minore dimensione demografica. Tra l’altro, la definizione di perifericità è ferma a quanto stabilito nel 2015, prima che terremoti, crisi economica e pandemia ridisegnassero l’assetto economico e sociale della Penisola. Al fine di essere aderente alla realtà, la classificazione dei Comuni dovrebbe essere quanto più dinamica possibile, in modo da tenere in considerazione l'evoluzione dei servizi quali, ad esempio, il numero di corse giornaliere di autobus, i presidi sanitari, il numero e giorni di apertura degli uffici postali e di supporto al cittadino, la disponibilità di rete dati a larga banda, l'accesso alle grandi infrastrutture oltre a tutti quei parametri economici che delineano la dinamicità di un Territorio.
Sorprende, appunto, come nessun parametro economico (numero di imprese presenti sul Territorio Comunale, dimensione delle stesse Imprese, Reddito Pro Capite) sia entrato minimamente in gioco. Tra l’altro, è bene ricordare che, per le attuali classificazioni, risultano "Polo", (definito come un Territorio in cui è presente una Stazione di tipo Silver, un Ospedale D.E.A. di I Livello ed un’offerta scolastica secondaria superiore completa, cioè almeno un liceo, un istituto tecnico e un istituto professionale), tanto L’Aquila quanto Roma. Una situazione, oggettivamente, sbilanciata. E’ necessario, dunque, procedere ad una
rapida revisione della classificazione degli Enti Locali e ad una più attenta valutazione dei criteri di ripartizione. Richiesta che inoltriamo a Governo e Regione, affinchè interventi di questo tipo, quanto mai benvenuti, possano essere equi ed efficaci.
Il Sindaco di Tornimparte, Giacomo Carnicelli
Il Sindaco di Lucoli, Valter Chiappini
 
   cospa
GLI ALLEVATORI CONTRO
IL NUOVO PIANO FAUNISTICO

“Piano faunistico venatorio distruttivo per l’agricoltura, la Regione vota unanime”. Lo denuncia in una nota Dino Rossi, dei capisquadra cinghialai d’Abruzzo e portavoce del Comitato spontaneo degli allevatori Cospa. “Abbiamo lavorato un anno per raccogliere tutte le informazioni necessarie su tutta la regione avendo costituito un gruppo di Whatsapp di oltre 200 persone di cui quasi 100 sono capisquadra, senza contare gli anni di esperienza maturati sul territorio al fine di trasferire tutto su un documento e consegnato a tutti i componenti del Consiglio regionale. Ieri la sorpresa: tutti i consiglieri, eccetto il Movimento 5 stelle che ha abbandonato l’aula, hanno votato unanime cestinando il nostro lavoro mirato alla salvaguardia dell’agricoltura e alla tutela del mondo venatorio”. “Durante il Consiglio regionale è stato espressamente detto che gli emendamenti erano troppi, quindi troppo lavoro e di conseguenza, cestinati!”, continua Rossi.
“La stessa cosa faremo noi alla prossima tornata elettorale con i santini! A questo punto pensiamo che le istanze pervenute non le abbiano nemmeno lette, altrimenti si sarebbero resi conto che il Piano    
faunistico redatto dall’Ispra, ente statale inutile e dannoso, che ha percepito come rimborso quasi 200 mila euro e senza aspetti scientifici ha messo veti a non finire a partire dai Patom”.
“Il Patom”, insiste Dino Rossi, “non è altro che l’allargamento delle arre protette, le quali hanno superato il massimo consentito dalla famosa legge 157/92 (usata a piacimento), sono la causa principale dei danni in agricoltura”. “Fino ad oggi a gestire la caccia e l’agricoltura sono state le associazioni agricole di concerto le associazioni venatorie, ignoranti in materia, a parte la Libera Caccia nella persona di Antonio Campitelli che durante l’audizione alla terza commissione, ha rappresentato le sue perplessità sulla funzionalità del Piano faunistico riguardante non solo il cinghiale”. “Per quanto riguarda il cinghiale è stata audito anche il Cospa Abruzzo, ma purtroppo dall’altra parte i consiglieri avevano le orecchie foderate di prosciutto. Per schiudere le orecchie è bene che la battaglia ora si faccia più aspra partenendo con esposti alla magistratura contro il selecontrollo di notte, non consentito dalla legge nazionale, i conflitti di interesse di alcuni tecnici e tanto altro che non stiamo ad elencare”.
“La magistratura avrà da lavorare sodo! Se sarà necessario anche il ricorso al Tar”, conclude Rossi. (Fonte, virtuquotidiane)
 
   in breve
Continua a bruciare la montagna
tra Bussi sul Tirino e Collepietro

La montagna brucia in una zona al confine tra le province di Pescara e L’Aquila. Difficile, considerata la zona boschiva estremamente impervia, stimare l’estensione dell’incendio, ma le fiamme interesserebbero un’area di un centinaio di ettari. Oltre ai Vigili del Fuoco dei Comandi provinciali di Pescara e L’Aquila, in azione un elicottero e due canadair, che per tutta la giornata di ieri hanno effettuato lanci. I mezzi aerei riprenderanno l’attività questa mattina. Le operazioni sono andate avanti per tutta la notte, ma, considerata l’impossibilità di intervenire via terra, si è trattato principalmente di attività di monitoraggio. Sul posto, oltre ai vigili di Alanno, di Popoli e di Sulmona, ci sono anche le squadre di Protezione civile.
 
A Sulmona prorogato l’uso
obbligatorio della mascherina
all’aperto fino al 4 ottobre

La sindaca Annamaria Casini ha firmato l’ordinanza che impone l’utilizzo delle mascherine anche all’aperto per tutto il giorno e su tutto il territorio comunale, tranne durante lo svolgimento di attività sportiva individuale, fino al prossimo 4 ottobre. L’ordinanza prevede anche la sospensione di tutti gli eventi pubblici, le manifestazioni e gli spettacoli di qualsiasi natura fino alla stessa data. Restano le raccomandazioni, su comportamenti corretti da assumere, agli esercenti pubblici ed in particolare ai titolari di pubblici esercizi di attenersi al rigoroso rispetto delle norme previste in materia di igiene e sanificazione dei locali.
 
Lago di Scanno