Giovedì 27 Agosto 2020 - Santa Monica, Madre di Sant'Agostino

Il tempo... ieri - LEGGERA RISALITA DEI GRADI DI CALORE, anche se il Maestrale ha portato aria più fresca. La presenza del sole è stata costante, pur disturbato da nuvole passeggere. Temperature: mass. 29,7°; min. 15,3°C; attuale 18,2° (ore 23,30).
 
   in primo piano
OGGI SULMONA RICORDA LE VITTIME
DEL BOMBARDAMENTO ALLA STAZIONE FS 

Il 27 agosto 1943 Sulmona soccombeva alle bombe durante la guerra: la stazione ferroviaria, ritenuta un obiettivo importante, in quanto nodo nevralgico per i collegamenti, e le immediate vicinanze furono distrutte dal bombardamento aereo degli alleati angloamericani. Una strage che contò 104 vittime, determinando una tragedia che sconvolse Sulmona ed il suo comprensorio.
A 77 anni da questo tragico evento, il sindaco Annamaria Casini e il vicepresidente del Consiglio comunale Bruno Di Masci parteciperanno ad una cerimonia con la deposizione della corona al monumento a ricordo delle vittime civili di guerra situato nel piazzale antistante alla stazione ferroviaria di Sulmona. La cerimonia si svolgerà nel rispetto delle misure di prevenzione anticovid.
 
   il libro del giorno
   ricorrenza
 
Sarà una grande festa
a Sulmona PER I CENTO ANNI
Dalla nascita DI RODARI

Sarà una grande festa a Sulmona, domani, venerdi 28 Agosto, per festeggiare i 100 anni dalla nascita del grande Gianni Rodari. La festa, organizzata, dalla Cooperativa Fantacadabra con il sostegno del Teatro Stabile d’Abruzzo e il Comune di Sulmona, si svolgerà presso il Cortile dell’Annunziata e sarà il terzo appuntamento con il Festival Frequent(I)Azioni “Popanz”, Festival per il teatro ragazzi e per le famiglie.
La festa sarà una vera e propria occasione per un intenso viaggio nella fantasia, tra le rime e i mirabolanti giochi di parole a cui poteva dar vita solo un maestro della scrittura come Gianni Rodari; strappando un sorriso – e al contempo insegnando molto – a tante generazioni di Italiani, sui banchi di scuola o nelle letture serali che mamma e papà proponevano ai piccoli, seduti sul fianco del letto. Tutto questo rivivrà in una vera e proprio giornata di letture animate, racconti, storie, canzoni, teatro, musica e parole per grandi e piccini. Daremo vita ad progetto teatrale, a un’iniziativa speciale, anche per valorizzare la memoria del legame tra lo straordinario scrittore e il nostro pubblico e per puntare l’attenzione, ancora una volta, sul valore culturale, sociale ed educativo della
sua opera. C’era una volta ... e ci sarà anche questa estate, un grande palcoscenico, al centro di un cotile, dove danza sulla scena il pro Grammaticus mentre fate e streghe; gnomi e folletti insieme a Giovannino Perdigiorno e Alice Cascherina, affolleranno i boschi dell’immaginazione; giullari e saltimbanchi si inchineranno tintinnando alla corte di re e regine; mimi e cantastorie voleranno verso la seconda stella a sinistra strimpellando strane canzonette, proprio mentre Hansel e Gretel si smarriranno tra la marionette che sbatacchiando mani e testa sul bordo del teatrino . E attoniti i bambini sgraneranno gli occhi e rideranno, mentre gli adulti di nascosto sogneranno all’alzarsi del sipario del Festival di Teatro ragazzi Frequent(I)Azioni.
Philipp Blom
Un viaggio italiano

Che cosa si nasconde dietro la vicenda di un oscuro liutaio del Settecento emigrato in cerca di fortuna dalla Baviera alle terre dell'odierno Nord Italia? Quali imprevedibili sviluppi può generare per uno storico il tentativo di risolvere l'enigma di un violino? Come si intreccia uno sguardo su una realtà tanto lontana con le osservazioni sul nostro presente di cittadini europei? Punto di partenza di Philipp Blom è la cittadina di Füssen, in Algovia, ai piedi delle Alpi. Apparentemente è un anonimo borgo, ma qui si sono formati per secoli centinaia di liutai attivi da Parigi a Praga, da Londra a Napoli, che hanno segnato la fabbricazione e il commercio dei violini. La ricerca di Blom si snoda lungo varie direttrici: una più ampia e prettamente storica, dalla Guerra dei Trent'anni ai giorni nostri, e una connessa all'evoluzione degli individui.
 
   coronavirus
Saliti a 3687 i casi positivi
al coronavirus in Abruzzo

Rispetto a ieri si registrano 26 nuovi casi* (di età compresa tra 11 e 84 anni), mentre il numero dei pazienti deceduti resta fermo a 472. (dal totale complessivo è stato sottratto un caso, risultato già in carico ad altra Regione). Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 2849 dimessi/guariti (+1 rispetto a ieri, di cui 12 che da sintomatici con manifestazioni cliniche associate al Covid 19, sono diventati asintomatici e 2837 che hanno cioè risolto i sintomi dell’infezione e sono risultati negativi in due test.
   storia di una tradizione
la tradizione dell'asina Giulia
simbolo del pellegrinaggio
della Compagnia di Fornelli

Dal 2002 con i pellegrini di Fornelli c’è anche un’asina bigia, bardata a festa che porta sulla groppa una piccola statua di legno di San Domenico, alta un metro. Si rinnova con la sua presenza  l’antica tradizione, quando era usanza andare a Villalago con la statuina del Santo in groppa ad una mula, ma anche, secondo alcuni, ad un’asina.
La leggenda popolare vuole che San Domenico si servisse di una mula, di nome Giulia, per i suoi continui spostamenti da un monastero all’altro. E diversi miracoli in vita del Santo sono legati a questi suoi viaggi, di cui i più noti sono il miracolo delle fave fiorite, del ferro della mula e della farina moltiplicata.
A Fornelli, la presenza nel cammino verso L’eremo di San Domenico, originariamente di una mula e poi di un’ asina di nome di Giulia, ha avuto inizio da un fatto sorprendente, che ancora si racconta in paese.
«Durante gli annuali pellegrinaggi a Villalago un signore, molto pio e devoto, soleva andare, avendone la possibilità , in groppa alla sua mula, mentre tutti gli altri erano appiedati. E questo accadde per molti anni, fin quando l’Angelo della morte non lo prese con sé. Davanti al tribunale di Dio, il Signore gli chiese: «Chi hai per Santo Avvocato?». «San Domenico!», ripose. Il Signore lo fece chiamare e gli presentò l’uomo. San Domenico lo guardò  e gli disse: «Io non ti conosco. Conosco
solo la tua mula».
Egli mortificato comprese il significato delle parole del Santo e la notte andò in sogno al figlio e gli raccontò l’accaduto.
Il figlio per far perdonare il padre, fece scolpire una statua con l’immagine del Santo e, arrivato il giorno della partenza per Villalago, la mise sopra la sua mula, mentre egli camminò a piedi scalzi fino all’Eremo. Qui si prostrò ai piedi del Santo, pregandolo di voler essere l’avvocato di suo padre. La statua da allora venne ancora portata in groppa ad una mula, sino a divenire una vera e propria usanza. Lo confermano sia una fotografia dei Primi del Novecento di Pietro Di Rienzo (foto a lato), che ritrae in un momento di riposo i pellegrini sulla scalinata della chiesa parrocchiale di Scanno con la presenza di una mula, sia alcuni vecchi fori  alla base della statua, dove passava la fune per tenerla issata sul basto.
Non si conoscono i motivi dell’interruzione di questa tradizione. La statuina era posta in una nicchia della Chiesa della Madonna delle Grazie ed era l’unica icona del Santo. Dopo che fu modellata l’attuale statua, quella piccola veniva portata nelle case degli ammalati gravi e nelle stalle, quando gli animali non riuscivano a partorire.
Di casa in casa si persero le tracce e per questo durante i lavori di restauro della chiesa venne richiusa la nicchia.
La statuina è stata rinvenuta casualmente nel 2001, abbandonata in un deposito tra l’umidità, con il legno marcito in più parti.
Al restauro ha provveduto la signora Anna Maria Simonutti di Fornelli, riportando l’icona alla stato originario.
La base della statua per poter essere fissata al basto (donato da Michele Petrarca) è stata ricostruita in legno nel laboratorio di falegnameria
presso la casa famiglia del Centro Polivalente di Fornelli, da Domenico, mentre l’aureola è stata cesellata da Antonio Castaldi. (Estratto dal libro di Roberto Grossi, La compagnia di Fornelli in pellegrinaggio a Villalago per la festa di San Domenico Abate).
Dal 2002 l’asina Giulia ha fatto tutti gli anni il cammino per Villalago, insieme a tutti i pellegrini, portando la piccola statua sulla groppa.
 
   autismo
questa famiglia. Colpisce che tutto ciò accada, per la seconda volta per Autismo Abruzzo, in una data carica di significato per la città, il 23 agosto. Infatti proprio un anno fa, il 23 agosto 2019, un’altra famiglia con un bimbo autistico ha scelto di vivere a L’Aquila per assicurare al figlio le necessarie attività. Grazie ai servizi sociali e sanitari erogati la qualità della vita di questa famiglia è oggi nettamente migliorata, la famiglia è perfettamente integrata nel tessuto sociale. Il 23 agosto segna inoltre l’inizio della Perdonanza celestiniana: pace, solidarietà e riconciliazione sono i concetti cardine lasciati da Celestino V con la sua Bolla del Perdono.
Non sfugge questo messaggio e il legame particolare di Celestino V con Collemaggio che accoglieva emarginati e persone affette da patologie mentali che sin dal lontano passato fruivano delle ampie zone adiacenti alla Basilica voluta proprio da Celestino V, ancor prima che questo fosse l’Ospedale psichiatrico di Collemaggio.
L’Aquila conferma dunque, ancora una volta, di incarnare i principi della Perdonanza celestiniana.
Desideriamo ringraziare sentitamente tutti coloro che hanno reso possibile il ritorno di questa famiglia che, ne siamo certi, avrà presto accesso alle cure e ai servizi necessari che consentiranno ai tre bimbi di crescere nel modo migliore possibile e ai genitori di lavorare. In particolare esprimiamo tutta la nostra gratitudine al Sindaco in primis e al personale del Comune dell’Aquila, Settore Patrimonio, Gestione Progetto CASE e alla segreteria del Sindaco per l’elevata attenzione alle nostre istanze. Delicatezza, tempestività e professionalità hanno reso possibile raggiungere i
risultati qui descritti.
Dario Verzulli, Presidente Associazione Autismo Abruzzo Onlus
Tornano in Italia,
ma non erano in vacanza

Una famiglia spossata dall’autismo e da tutte le (giuste) misure di contenimento e contrasto di una pandemia ha deciso di fare ritorno all’Aquila dopo aver vissuto per lunghi periodi e per motivi di lavoro in Gran Bretagna e Brasile. La famiglia, papà, mamma e tre bimbi di cui un undicenne autistico e uno ancora in fasce, incontra enorme fatica nella gestione quotidiana, anche a causa del venir meno delle terapie
e del perdurare della situazione di emergenza che tutti ci affligge in questo difficilissimo 2020. E’ così che veniamo contattati e decidiamo di abbracciare questa ennesima sfida. Ci siamo prodigati per l’assegnazione di un alloggio del Progetto CASE, dal momento che pur avendo vissuto a L’Aquila in passato, non hanno alcun familiare che possa riceverli o dar loro un alloggio. Il Sindaco Biondi ha accolto in tempi record la richiesta formale della nostra Associazione e ciò ci ha permesso di sbrigare tutte le pratiche burocratiche per l’attivazione delle utenze e per rendere dunque immediatamente fruibile l’abitazione per
 
   cronaca
POLIZIOTTI CANDIDATI
per il rinnovo
delle amministrazioni
comunali

Sono esageratamente molti i candidati provenienti dalla polizia penitenziaria alle prossime elezioni comunali in Abruzzo del 20 e 21 settembre. E a farne le spese potrebbero essere i penitenziari di
Sulmona e L’Aquila. Liste composte da agenti di Polizia Penitenziaria sono comparse, sabato scorso, per quanto riguarda la Valle del Sagittario, anche aBugnara e Anversa degli Abruzzi. Una pratica che ormai dura da anni. Ad incentivare la candidatura di poliziotti più che l’interesse per l’amministrazione di un Comune o la pura passione politica è l’articolo 81 della legge 121 del 1981, che garantisce trenta giorni di esenzione dal servizio agli “appartenenti alle forze di polizia candidati ad elezioni politiche o amministrative” che quindi “sono posti in aspettativa speciale con assegni dal momento dell’accettazione della candidatura per la durata della campagna elettorale”. In concreto campagna elettorale retribuita.
 
   cronavirus
SALGONO A 47 I POSITIVI
da coronavirus
IN VALLE PELIGNA

A Sulmona si registrano cinque nuovi casi Covid.  Si tratta di persone sotto sorveglianza attiva relative ai cinque focolai già esistenti. Altri due casi sono stati accertati sul territorio comunale di Bugnara. Sono due componenti di una famiglia rientrata dall’estero che già si trovavano in isolamento. Sale quindi a 47 il numero dei i positivi in Valle Peligna.  Negli ultimi giorni sono partite una serie di segnalazioni che fanno
riferimento a soggetti che avrebbero violato le misure restrittive, segnalate alle autorità dagli stessi amici e conoscenti. Per evitare il virus basta solo rispettare le misure richieste: mascherina, distanza fisica e sociale, igienizzazione delle mani. La situazione è tuttavia in piena evoluzione e tutto dovrebbe essere più chiaro nella giornata di oggi quando saranno resi noti i risultati dei tamponi dei quaranta  operatori del reparto di radiologia dell’ospedale sulmonese, dopo il caso di positività accertato, comprese le unità non in servizio perchè in ferie. La mappa dei contagi conta ad oggi  27 casi a Sulmona, 6 Pratola Peligna, 6 Pettorano sul Gizio, 4 Introdacqua, 2 Bugnara, 1 Corfinio e 1 Scanno.
(Fonte, reteabruzzo)
 
Frattura Vecchia