Venerdì 3 Luglio 2020 - San Tommaso, Apostolo

Il tempo... ieri - UNA GIORNATA CALDA MA NON DEL TUTTO LIMPIDA. Cielo a tratti nuvoloso con qualche minaccia di pioggia. Alta percezione di calore. Brezza di valle in serata. Temperature: mass. 29,4°; min. 16,8°C; attuale 19,2° (ore 23,30).
 
   in primo piano
EMANUELE IANNARILLI
a metà del suo 30X30

LAGO DI SCANNO - Oggi l’atleta Emanuele Iannarilli, che sta lottando per raggiungere il primato 30X30, affronterà il quindicesimo giorno. Il primato consiste nell’affrontare per 30 dì consecutivi l’itinerario di XTERRA Lake Scanno, la gara più dura del circuito mondiale XTERRA. Ogni giorno Emanuele nuota per 1.5 km, pedala per 30 km e corre per altri 12 circa, con un tempo medio giornaliero di quattro ore.
Ieri l’abbiamo seguito nella prova di nuoto. Ci ha detto che sta bene e che la stanchezza riesce a smaltirla facilmente. Sono trascorse, con la giornata di oggi, due settimane. Il tempo dal primo giorno gli è stato favorevole. Siamo fiduciosi che Emanuele raggiungerà il primato del 30X30.
ll video a lato è stato girato ieri mattina.
 
 
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LA RISPOSTA
DI FRANCO ZUNINO
AD ANTONIO GENOVESE

Nella pagina di ieri Antonio Genovese di Castrovalva, tramite il nostro giornale, ha chiesto al dott. Franco Zunino, segretario generale della Wilderness Italia, il perché dell’aggressività degli orsi in zona Alpina, a differenza dell’orso marsicano che, a memoria d’uomo, non ha mai aggredito nessuno.
Di seguito la sollecita risposta del dott. Zunino, che ringraziamo per la cortese considerazione.

Il comportamento poco e per nulla aggressivo dell'Orso marsicano ha una ragione biologica ed una comportamentale. Innanzi tutto è dovuto al carattere degli animali, probabilmente anche legato alle loro dimensioni, ma anche all'antica frequentazione e convivenza con l'uomo nel mondo rurale e ambientale abruzzese, che è meno selvaggio di quello alpino; infatti gli orsi sloveni (non trentini!) che stanno creando problemi in Trentino possiedono il carattere della popolazione originaria dei Balcani o comunque Est Europa, i quali, appunto, hanno un carattere più aggressivo e vivono anche in luoghi meno soggetti alla vita dell'uomo. Così come è per i grizzly americani o gli orsi bruni dell'Alaska. C'è poi un altro aspetto, che è sempre caratteriale: gli orsi come tutti gli animali delle popolazioni meridionali sono meno aggressivi e meno timidi nei riguardi dell'uomo, ad esempio, in Abruzzo anche i Camosci hanno un comportamento meno schivo del Camoscio alpino. Per quanto riguarda l'Orso marsicano, negli ultimi anni è poi subentrato anche una forma di indiretto "addomesticamento" causato dalle continue e frequenti manipolazioni da parte dell'uomo (catture e ri-catture) per cui alcuni individui (ma sono ormai quasi tutti!) hanno lentamente perso l'istintivo timore dell'uomo; due, la necessità di frequentare sempre più i centri urbani per procacciarsi il cibo di cui l'orso si è reso conto essergli messo, si fa per dire, a disposizione da parte dell'uomo. Un tempo anche gli stazzi di pecore ed i campi coltivati erano certamente attrattori alimentari che l'orso ha abbinato
all'uomo, ma in questi casi, non aveva la necessità di scendere proprio nei paesi, e si limitava a frequentare stazzi e campi durante le ore di quiete (notturne o tardo serali e fino all'albeggiare. Oggi questo scenario è mutato con la quasi estinzione della pastorizia ovina ed il totale abbamdono dei campi coltivati, e quindi l'orso, ben conscio che fosse l'uomo a procacciargli quegli alimenti, è costretto ad affacciarsi direttamente tra le case sperando di trovarli, e dove ha imparato che esistono altre "fonti" appetitose (pollai e conigliere), più delle risorse naturali che, sebbene presenti in montagna, sono, appunto, meno appetitose e meno abbondanti in poco spazio. Il rispetto, poi, dell'uomo, che ha capito che l'orso ha diritto di vivere (e gli abruzzesi - gente sensibile - questo diritto non glielo hanno mai negato!) ha inculcato in loro la non paura dell'uomo. In fondo, è successo all'orso quello che è successo all'uomo: l'orso non ha più paura dell'uomo, e l'uomo non ha più paura dell'orso! Solo che... resta da chiederci se ciò sia un successo o una sconfitta! In quanto, se l'uomo vive nei paesi e nella civiltà da lui creata in modo, non nascondiamocelo, sempre più esasperata, l'orso dovrebbe vivere in montagna quale è il suo mondo originario, dal quale non si è mai allontanano o evoluto, cosa che invece ha fatto l'uomo! In pratica, ad ognuno il proprio posto per una convivenza possibile.
Franco Zunino
Segretario Generale AIW
e primo ricercatore sul campo dell'orso marsicano
Alberto Bazzucchi
Igor Brutti
GRAN SASSO
Vie classiche e moderne
Corno Grande, Corno Piccolo, Intermesoli

Il Gran Sasso è una montagna dalle molte facce. Forme, colori, roccia, paesaggio, variano armonicamente in tutta la sua estensione e consentono di appagare i più diversi gusti arrampicatori. Placche appoggiate di inaudita compattezza, verticalità dolomitiche, strutture aggettanti, pareti assolate e muraglie selvagge e solitarie, diedri, fessure, camini, roccia da urlo e sfasciumi inenarrabili, il facile e il difficile. A ognuno è dato di praticare il “suo” alpinismo oppure cimentarsi con terreni diversi ed inediti.
Questa guida non censisce la totalità degli itinerari esistenti ma una significativa rappresentanza di passato e presente. Nella scelta si è cercato di privilegiare il valore estetico e storico delle vie, l’eleganza della linea, il fascino ambientale, il piacere della scalata.
Per permettere un migliore utilizzo della guida gli autori hanno immaginato di riassumere le diverse forme di alpinismo oggi prevalenti in quattro idealtipi: plaisir, moderno, classico e avventura, con cui poi sono stati classificati i singoli itinerari.
 
   abruzzo
Saliti a 3292 i casi positivi
al coronavirus in Abruzzo

Rispetto a ieri si registrano 3 nuovi casi.
Sono 28 i pazienti (-4 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 0 (invariato rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 132 (-6 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.
Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 464 pazienti deceduti (invariato rispetto a ieri); 2668 dimessi/guariti (+13 rispetto a ieri, di cui 61 che da sintomatici sono diventati asintomatici.
 
   villalago
DOMENICA, 5 LUGLIO, CON LA PRESENZA DEL VESCOVO DELLA DIOCESI
SARA’ RIAPERTA AL CULTO LA CHIESA PARROCCHIALE DI VILLALAGO
con putrelle al di fuori delle norme antisimiche.
E’ stata sostituita l’intera struttura lignea con nuove travi lamellari, accorgimenti idonei, secondo le nuove tecniche, per rendere la chiesa antisismica, e la posa del manto di copertura con il riutilizzo dei coppi antichi. Inoltre è stato rinnovato l’impianto di illuminazione e di riscaldamento. Il costo di tutti i lavori, compreso di tasse e onori per la redazione del progetto, è di 194.761 euro. Il 75/% è finanziato dalla CEI (146.071) ed il resto a carico della parrocchia (48.690).
Nel mese scorso, terminati i lavori, la chiesa è stata sanificata e pulita da una ditta di Chieti, mentre la pulizia dei banchi e la tinteggiatura delle porte d’ingresso sono state eseguite dai confratelli della “Confraternita di San Domenico”. Con il collaudo di mercoledì scorso la chiesa è riaperta al culto. La cerimonia ufficiale ci sarà domenica prossima, 5 Luglio, alle ore 19,00. Sarà presente, mons. Fusco, Vescovo della Diocesi
di Sulmona - Valva.
VILLALAGO - Dopo più di un anno la chiesa parrocchiale di Villalago domenica riaprirà le porte per i riti religiosi. Si resero necessari i lavori per le cattive condizioni in cui versava la copertura. L’impresa esecutrice è stata la “G&B Costruzioni srl” di Avezzano. I finanziamenti sono stati  sostenuti in gran parte dall’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana e per la restante percentuale dalla Parrocchia di Villalago.
Mercoledì mattina, 1 luglio, c’è stato il callaudo da parte degli organi preposti che ha dato esiti positivi.
Il 31 marzo 2019 si tenne nella chiesa parrocchiale un’assemblea cittadina, in cui l’architetto Aldo Cianfarani illustrò il progetto di rifacimento del tetto e miglioramento sismico della stessa chiesa. Con l’ausilio di diapositive fece vedere lo stato del tetto, con le tegole in disfacimento, le travi ormai piene di tarli e le infiltrazioni d’acqua nel soffitto, situato nella parte di congiunzione con il campanile. Le diapositive mostrarono anche la situazione precaria del sottotetto, e come esso sia stato realizzato    
 
   poste italiane
Chieti (70% di presenza femminile negli uffici postali) e Teramo (66%) nel settore recapito. Inoltre, due donne sono alla guida delle Filiali provinciali di Pescara e L’Aquila, rispettivamente Erminia Grippo e Roberta Iacovozzi. A livello nazionale, il 54% dei dipendenti del Gruppo Poste Italiane è composto da donne, l’incidenza del personale femminile tra quadri e dirigenti è pari al 46% e il 44,4% dei componenti del CdA è donna. Nell’ambito delle posizioni manageriali il 30% è ricoperto da popolazione femminile e il 20% è presente nelle posizioni di top management. In tale contesto, l’Azienda ha introdotto una serie di interventi di sensibilizzazione sull’importanza della presenza delle donne nel mondo del lavoro e sul sostegno alla genitorialità attiva, come ad esempio “Maam” (Maternity As a Master): un programma digitale mirato a rafforzare le capacità connesse all’esperienza della genitorialità utili anche al momento del rientro al lavoro. Prima azienda a livello internazionale a lanciare un simile progetto, Poste Italiane nel 2018 ha aperto il progetto “Maam” anche agli uomini che sono in procinto di diventare padri.
POSTE ITALIANE: IN ABRUZZO
PRESENZA FEMMINILE AL 64%

Poste Italiane entra nella top five della classifica sulla parità di genere delle società appartenenti all’indice FTSE MIB della Borsa di Milano stilata da Equileap, un’organizzazione indipendente che elabora dati e analisi sulla gestione della gender equality nelle più importanti imprese su scala internazionale.
In Abruzzo la presenza femminile in Poste arriva al 64%: è il sesto dato più alto in Italia. L’Umbria, al primo posto in questa speciale classifica, è al 67%. Su base provinciale, in Abruzzo guida questa speciale classifica Chieti, dove la presenza femminile arriva al 66%. A livello di funzioni rappresentate, nella struttura “Mercato Privati”, che comprende la rete degli uffici postali, in tutta la regione sono donne il 67% della popolazione aziendale; nella struttura “Posta, Comunicazione e Logistica”, che gestisce il recapito di corrispondenza e pacchi, la popolazione femminile rappresenta il 58% del personale addetto. Tra le province, primati per
 
   villalago
IL TRENINO DEL CIRCOLO ACLI
DI SCANNO E VILLAGO RIPARTIRA’ DOMENICA

Ieri ci sono stati gli ultimi ritocchi ai tre vagoni del trenino turistico del Lago di Scanno che da domenica inizierà a correre lungo la circumlacuale. E’ stato il circolo Acli a progettarlo e a relizzarlo. La guida sarà affidata ad un giovane con patente per il trasporto di passeggeri.
Le stazioni saranno ai prati del Lago, alla spiaggetta di Villalago e ai due paesi rivieraschi. Il tour panoramico prevede per i viaggiatori soste intermedie, con la possibilità di riprendere il trenino per il ritorno.
 
Lago di Scanno