Mercoledì 3 Giugno 2020 - Sant'Adamo di Guglionesi, Monaco

Il tempo... ieri - Giornata variabile con momenti di sole alternati a nuvole passeggere. Correnti di aria fredda che si sono fermate solo nel tardo pomeraggio. Temperature in sensibile rialzo: mass. 18,4°; min. 6,4°C; attuale 10,3° (ore 23,30).
 
   in primo piano
Il consiglio di Stato SOSPENde IL GIUDIZIO DEL TAR
sul dissesto del Comune di Scanno considerato
il "periculum in mora - pericolo nel ritardo"

CON DECRETO del 1.6.2020 il Presidente, Francesco Caringella, della quinta Sezione del Consiglio di Stato ha sospeso l’efficacia della Sentenza del Tribunale Amministrativo dell’Aquila, che aveva annullato la delibera di dissesto finanziario, su ricorso dei consiglieri di minoranza e di alcuni cittadini, ritenendo la piena capacità gestionale del Comune. Il Consiglio di Stato, invece, ha sospeso la sentenza, perché, su relazione della giunta comunale, sussiste il “periculum in mora”, cioè un danno grave per la tardiva sospensione, in relazione agli effetti della sentenza del Tar e alla nomina di un Commissario ad acta da parte del Prefetto.
Il Presidente Caringella ha fissato la camera di consiglio per la discussione il 25 giugno prossimo. Dal sito del Consiglio di Stato appuriamo che nello stesso giorno in cui è stato emesso il decreto monocratico,  la parte resistente (i Consiglieri di Minoranza ed i cittadini di Scanno) ha depositato, a mezzo dei propri legali, l’atto di costituzione per l’esame nel merito della vicenda.
 
   libri
 
   letture  
"La Spagnola" 1918-1919
La grande influenza più letale della storia (Parte IV)
In Italia la situazione, agli inizi della pandemia, fu particolarmente critica in quanto mancò una immediata collaborazione tra la sanità militare e quella civile, causando per questo una mancanza di personale sanitario per la popolazione.
Le autorità sanitarie imposero una ferrea serie di divieti e restrizioni riducendo o eliminando gli spettacoli pubblici, le fiere e i mercati, gli assembramenti di ogni genere come le feste paesane e gli stessi funerali, per diminuire le possibilità di contagio. Su “Il Popolo dItalia” Mussolini stigmatizzò la sudicia abitudine della stretta di mano. I viaggi in treno erano sconsigliati e la sera, dopo l'anticipata chiusura dei locali pubblici, veniva imposto una sorta di coprifuoco lasciando le città buie e deserte.
Come abbiamo visto il flagello della spagnola fu causato da una serie di fattori sociali e sanitari concomitanti: la Grande Guerra agli sgoccioli col suo carico devastante di condizioni igieniche disastrose e la carenza di cibo, la carenza di personale medico, la carenza di sicure informazioni scientifiche sui virus e sui vaccini che spesso erano degli intrugli a base di sangue infetto di ammalati, la carenza di interscambio di informazioni tra le autorità sanitarie dei vari
paesi del mondo.
Le prime epidemie circoscritte furono segnalate in maggio ad Assisi, Domodossola, a La Spezia, tra i militari della Marina; altre segnalazioni ci furono nelle province di Modena, Piacenza, Verona, Pisa. Torino e il Piemonte furono colpite a giugno, contemporaneamente a Bari e Taranto.
Le regioni più colpite furono quelle meridionali, ma non era possibile reperire il problema sui giornali. Infatti il Capo del gabinetto, Vittorio Emanuele Orlando, aveva imposto una severa censura. Ma questa non bastò per giustificare quanto poco si parlò della Spagnola anche quando l’epidemia continuò ad imperversare nei mesi successivi alla chiusura del conflitto bellico.
Le autorità centrali e locali avviarono una campagna di disinfezione dei luoghi pubblici, per venire incontro alle richieste dell’opinione pubblica.
L’inizio della scuola venne quasi ovunque posticipato a data imprecisata. Fu ridotto l’orario di apertura dei negozi, in modo da frenare il flusso di persone nelle strade: solo le farmacie ebbero un allungamento dei turni. Cinema e teatri furono chiusi in vari centri del Paese, scatenando la protesta dei gestori che richiesero un’indennità economica alle amministrazioni.
Tuttavia, per quanto solerti, queste misure si rivelarono insufficienti per fronteggiare l’emergenza pandemica. Le autorità si limitarono a bloccare servizi non essenziali, mentre lasciarono a pieno regime le principali attività economico-produttive, sia per difficoltà oggettive sia per scelta politica: fermare la complessa macchina statale avrebbe avuto incalcolabili ripercussioni sull’operatività dell’esercito in un momento decisivo del conflitto (settembre-ottobre 1918). Via via che l’emergenza si aggravava, rendendo palesi i limiti dell’azione statale, il governo ricorse a una strategia comunicativa volta a tranquillizzare l’opinione pubblica, minimizzando (fino al punto di censurare) la criticità della situazione.
La “spagnola” ebbe un impatto sui cicli produttivi agricoli, che determinarono una contrazione dei rifornimenti di derrate alimentari. Il ministero degli Approvvigionamenti e dei consumi alimentari provvide ad aumentare il contingentamento della pasta, della carne, del riso e fece distribuzioni gratuite ai poveri. Erano risposte volte a rasserenare la popolazione, assicurando scorte di pane e la creazione di spacci alimentari per i malati, ma non valsero a calmarne l’irrequietezza per la penuria di beni di prima necessità. Il disastro si aggravò  data la scarsità di uomini validi
al lavoro.
Passata l'epidemia la crisi economica, porterà prima ad agitazioni sociali, a scioperi e poi al Fascismo. Ma questa è un'altra storia! r.g.
Paolo Smoglica
La storia
Avezzano
e la Marsica
Dalla preistoria
ai giorni nostri

Sono 37 i comuni della provincia de L'Aquila e 135.000 i residenti su un altopiano contrassegnato fino a fine Ottocento dal lago Fucino, prosciugato definitivamente dai Torlonia. La Marsica, fin dalla preistoria, ha dovuto fare i conti con questo lago con emissario carsico al centro (è quel che rimane dell'invaso, denominato Bacinetto) che a seconda delle ere geologiche saliva e scendeva di livello scompaginando colture e insediamenti. La Storia di Avezzano e de La Marsica entra nel cuore dell'Abruzzo per raccontare un territorio dove i primi abitanti conosciuti furono i Marsi, popolo fiero della stirpe Sabellica che si è disseminato per tutta l'Italia Centrale e Meridionale, lasciando vestigia da Ancona a Taranto.
Il libro parte dalla preistoria, da quel lago Fucino prosciugato definitivamente dai Torlonia e dalle gesta del fiero popolo dei Marsi, cui si deve il nome della zona. Attraversa poi i secoli e arriva fino ai giorni nostri, per raccontare di quelle figure che hanno dato lustro alla città di Avezzano e alla regione marsicana.
 
   abruzzo
Salgono a 3249 i casi positivi
al coronavirus in Abruzzo

Salgono a 3249 i casi totali di Coronavirus accertati in Abruzzo dall'inizio della pandemia, un aumento di 4 nuovi casi su un totale di 968 tamponi. Sono 113 i ricoverati con sintomi (+0 rispetto a ieri), mentre in terapia intensiva ci sono 6 persone (+0). Sono invece 624 i pazienti in isolamento domiciliare (-1) e un totale di 743 persone attualmente positive (-1).Nel numero dei casi positivi ci sono anche 413 pazienti deceduti (+5 rispetto a ieri). Attualmente positivi in Abruzzo sono 743 (sottraendo al totale dimessi/guariti e deceduti).
 
   informazioni
nelle sale al chiuso. Le stesse Ferrovie dello Stato si preparano alla ripresa degli spostamenti in tutto il Paese: diventano 80 le Frecce, 48 gli Intercity e 4653 le corse regionali in circolazione. Ma stazioni e scali restano sorvegliati speciali: primi tra tutti Termini e gli aeroporti di Roma, dove saranno rilevate le temperature corporee. Sarà potenziato il contact tracing mentre i casi sospetti saranno indirizzati ai drive-in per possibili test, ma, ad esempio, la Regione Lazio auspica anche il “tracciamento a livello nazionale”. Dall’8 giugno in Abruzzo arriva l’App Immuni che ha ricevuto anche il via libera del Garante per la Privacy. E’ scaricabile sui negozi digitali di Apple e Google.
Da oggi Liberi tutti
ma solo a determinate condizioni

Da oggi ci si potrà spostare tra le regioni. Con il nuovo step, non ci sarà più l’autocertificazione, ma in generale rimarranno i divieti di assembramenti, di togliere la mascherina nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico e sui mezzi di trasporto. Resta anche l’obbligo del distanziamento sociale e la quarantena per chi ha infezioni respiratorie con febbre o la temperatura corporea superiore ai 37.5 gradi. Agli spettacoli all’aperto potranno assistere al massimo mille persone, 200
 
    scanno
La Madonnina del Lago
E’ tornata nel suo Santuario

SCANNO - A conclusione del mese mariano, senza le consuete processioni, trasportata su un mezzo privato come per l’arrivo nella chiesa parrocchiale, la sacra icona della Vergine del Lago dal 1° Giugno è nuovamente nel suo Santuario. Nel rispetto delle necessarie misure di sicurezza, è stata venerata dal popolo scannese durante l’intero mese di maggio, con preghiere silenziose e celebrazioni ridimensionate che i fedeli hanno saputo seguire con senso di responsabilità. La sua devozione passa la consegna ad altre feste religiose che scandiscono l’estate, da quella di Sant’Antonio all’ultima di Sant’Eustachio. Restano intatte, nel rispetto della tradizione, tutte le devozioni, che rinsaldano i legami di una comunità che mai è venuta meno alla fede antica trasmessa ininterrotta nei secoli, con le simbologie delle statue ereditate. Anche la piccola immagine lignea della Madonnina, trafugata nel 1979, fu immediatamente sostituita con l’altra simile scolpita da Dante Ciarletta. Ora la Comunità parrocchiale si appresta a venerare Sant’Antonio di Padova con le modalità di preghiera stabilite dal parroco e dal presidente del Comitato, senza manifestazioni esterne, il 13 giugno. Seguiranno le altre feste: il 2 Luglio la Madonna delle Grazie, il 16 Luglio la Madonna del Carmine, il 20 Settembre Sant’Eustachio, nei giorni della loro ricorrenza, limitatamente alle celebrazioni liturgiche e senza assembramenti, così come lo richiede quest’annus horribilis del coronavirus.
 
    lago di scanno
AL “LAGO DEL CUORE”
sono tornati gli amanti del bello

Il LAGO DI SCANNO (alias Lago del Cuore) ieri è stato visitato da un buon numero di gitanti, che si sono riversati nelle due spiaggette: a Nord in quella di Villalago e a Sud in quella di Scanno. Non sono mancati coloro che hanno scelto i prati lungo le rive. Una giornata festiva all’insegna di una “gita fuori porta” in un lago abruzzese, nell’Alta Valle
del Sagittario, che con la sua bandiera blu, è rinomato per la purezza delle sue acque e per la sua forma di cuore, che gli dà lustro e che meriterebbe nei mesi caldi una “festa del cuore”. Si sono riviste molte barche sul lago e le bici lungo la circumlacuale.
Le due foto sono state scattate verso le 11,30. Nelle ore pomeridiane le due spiaggette hanno avuto tutti gli spazi occupati, naturalmente mantenendo tra i gruppi parentali o amicali le debite distanze.
 
    scanno
La cerimonia a Scanno
per il 74° anniversario
della proclamazione
della Repubblica

SCANNO - Seppure in tono ridotto a causa delle disposizioni anti- covid, Scanno ha partecipato alla Festa della Repubblica anche quest’anno. Con la presenza di un numero limitato dei componenti delle Associazioni Combattentistiche, una rappresentanza degli amministratori comunali, del Comandante della Caserma dei Carabinieri di Scanno, Enrico Tarquini, e del Parroco di Scanno, don Carmelo Rotolo.
La cerimonia della deposizione di una corona al Monumento ai Caduti si è tenuta dopo la consueta celebrazione della Santa Messa delle ore 10,30 presso la Chiesa Parrocchiale.
Dopo l’alzabandiera, il Sindaco Giovanni Mastrogiovanni ha deposto la corona al Monumento dei Caduti sulle note dell’Inno Nazionale.
Dopo il minuto di silenzio e di raccoglimento, egli, nel suo breve discorso, ha voluto ricordare le motivazioni della celebrazione della Festa del 2 giugno, richiamando quei valori di democrazia, libertà e giustizia, che ispirarono la nascita della Repubblica.
I cittadini hanno assistito alla cerimonia nel pieno rispetto delle
prescrizioni emergenziali e del distanziamento sociale, evitando qualsiasi forma di assembramento.
 
Lago di Scanno