Giovedì 28 Maggio 2020 -  Sant'Eliconide di Tessalonica, Vergine e martire

Il tempo... ieri - LA GIORNATA METEREOLOGICAMENTE è stata vessata dal Maestrale, con gelide correnti, che, sebbene ci sia stato il sole, non hanno fatto risalire il termometro. Temperature in calo : mass. 13,8°; min. 5,7°C; attuale 5,9° (ore 23,30).
 
   in primo piano
28 maggio 2020: 
Giornata mondiale del gioco

Per questa giornata l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza ha lanciato “Giocare tutti, nessuno escluso”. Si tratta di un’iniziativa rivolta a tutti coloro che organizzeranno laboratori di gioco e/o di lettura ad alta voce per bambini e ragazzi con disabilità insieme agli altri coetanei.  Gli eventi inclusivi sono resi noti sul sito dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza e su quelli delle associazioni, società scientifiche ed enti aderenti in modo da agevolare la maggior partecipazione possibile di ragazzi e bambini.

RACCONTI
DI POLITICA
INTERIORE

E’ in lettura il 75° racconto di politica interiore di Angelo Di Gennaro dal titolo: ”Il virus siamo noi. Quando un progetto o un evento modificano identità
e relazioni”.
 
   libri
 
   letture  
PANDEMIE DI COLERA IN ITALIA NEL XIX SECOLO Colera di Napoli 1836-1837 (Note conclusive)
In Europa alla prima comparsa del colera  erano del tutto sconosciute le cause. Le manifestazioni coleriche iniziavano con forte diarrea accompagnata da dolori addominali, le scariche si presentavano poltacee e miste a bile, per poi diventare liquide e incolori. Contemporaneamente si presentava anche il vomito e cessava l'emissione d'urina. Il corpo si disidratava e per il malato cominciava il tormento della sete. Il volto si presentava pallido e molto sudato, gli occhi incavati nelle orbite. Quando il malato provava un'intensa sensazione di freddo, nota come fase algida, la morte sopraggiungeva nel giro di poche ore. La verminazione fu considerata come una complicanza del morbo. Il vomito, invece, fu reputato fattore importante per aiutare l’organismo a mandare fuori quell’energia che sosteneva la malattia. Bisognava quindi promuoverlo e a sostenerlo senza però che fosse continuo e stancante per il paziente per cui era giusto impiegare farmaci che favorivano il vomito e farmaci calmanti per ridare tranquillità al sistema nervoso. Gli infusi di camomilla o di tiglio , o meglio ancora la semplice acqua tiepida zuccherata, bastava a favorirlo. Per il trattamento del dolore agiva in maniera efficace anche l’unzione di pomata di belladonna spalmata sull’epigastrio. Per frenare la diarrea, si utilizzavano piccole dosi d'ipecacuana sciolte nell'acqua teriacale. Per dominare l’irritazione viscerale ed evitare le complicanze gastriche e verminose, si usava l'acqua velata di antiacido, o nei casi più avanzati l'olio comune o di mandorle dolci o quello di semi di ricino. Il salasso e il sanguisugio venivano giudicati nocivi. All’epoca dell’epidemia del 1836‐37 l’agente causa del colera non era ancora conosciuto per cui furono fatte ipotesi diverse.      
Oggi sappiamo che trattasi di una malattia, estremamente contagiosa, causata da un batterio detto vibrione del colera. L’errore che impedì una diagnosi precoce derivò dal fatto che non si tennero in giusta considerazione le osservazioni sull’epidemia già fatte in precedenza dagli Inglesi nelle Indie e dai Russi e dai Tedeschi quando ne furono colpiti i loro paesi. I tanti medicamenti proposti dimostrano quanto sia stata difficoltosa la terapia del colera del 1836‐37. I medici non furono capaci di capire quali di essi fossero veramente utili.  
Salvatore De Renzi scrisse nella sua “Relazione Statistica e Clinica degli infermi di Colera Morbo trattati nell’Ospedale di S. Maria di Loreto”: «I medici impararono che il tempo più vantaggioso per la terapia del colera era quello dell’invasione cioè nei primissimi stadi della malattia evitando così che si potesse passare nella fase dell’algore. I mezzi per raggiungere tale obiettivo erano quelli di provocare una reazione organica e spingere il sangue dal centro alla periferia, conservare la circolazione periferica nei capillari e mantenere il tono nervoso evitando scosse eclamptiche. Sarebbe stato invece importante non solo trovare un farmaco efficace ma determinarne anche la modalità d’uso e la posologia. Si usarono invece diversi medicamenti non tutti efficaci, anzi a volte responsabili di danni maggiori di quelli che produceva la malattia stessa. Questo avvenne perché i medici empirici ne stabilirono il trattamento senza fare un ragionamento clinico. r.g.
(La fonte principale da cui ho attinto le notizie: ANTONIO CITARELLA, L’epidemia colerica a Napoli del 1836‐37 dai resoconti dei Medici testimoni dell’evento)
Aurelio Bramante
Storie
Napoletane
e d’Abruzzo

Questo romanzo storico tratta le vicende di Giovanni Basile, giovane napoletano alle prese con una realtà estremamente difficile quale la camorra e la criminalità organizzata, svolgendo la funzione di "pennarulo". Accanto alla descrizione della sua vita e dei suoi problemi, tra cui un periodo trascorso in carcere, nel romanzo non mancano riferimenti storici al Regno di Napoli e descrizioni delle tipiche scene di vita napoletana.
Il romanzo descrive in maniera dettagliata e talvolta cruenta il grave problema che rappresenta la camorra in Campania, al punto da spingere Giovanni, uscito dal carcere, ad accettare un impiego non esattamente legale nella società per il prosciugamento del lago del Fucino ad Avezzano. Un'opera che si presenta quasi come una fotografia della società napoletana, descrivendola in maniera realistica e spontanea, anche attraverso l'uso del dialetto.
 
   abruzzo
Salgono a 3235 i casi positivi
al coronavirus in Abruzzo

Salgono a 3235 i casi totali di Coronavirus accertati in Abruzzo dall'inizio della pandemia, un aumento di 5 nuovi casi su un totale di 1441 tamponi. 138 pazienti (-4 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva (11 in prov. dell’Aquila, 63 in prov. di Chieti, 53 in prov. di Pescara e 11 in prov. di Teramo), 3 (invariato rispetto a ieri) in terapia intensiva (0 in prov. dell’Aquila, 0 in prov. di Chieti, 1 in prov. di Pescara e 2 in prov. di Teramo), mentre gli altri 725 (-39 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva Asl.
 
   villalago
IL SINDACO DI VILLALAGO
CON LA SUA ORDINANZA HA DATO NOTIZIA
CHE L'ORSA CON I quattro CUCCIOLI
E' STATA AVVISTATA A VILLALAGO

Nell’ordinanza del Sindaco, emessa ieri, 27 maggio, si legge che, considerata la presenza di una femmina di orso marsicano con quattro cuccioli al seguito, avvistata nella località Crocetta di Villalago (località tenuta finora nascosta dal comunicato del Parco, ndr) e  "Ritenendo opportuna la necessità di evitare ogni interazione tra l'esemplare di orso bruno marsicano presente e le persone, anche al fine di salvaguardare l'incolumità pubblica", e su richiesta del Pnalm, si ordina: «1- Il divieto di transito assoluto, sia veicolare che pedonale, lungo la pista forestale che collega l'abitato di Villalago con la località Macchia di Rose, ad esclusione dei residenti e delle ditte specificamente autorizzate per ragioni di lavoro; 2 - è istituito il divieto di circolazione e transito assoluto, sia veicolare che pedonale e lungo la strada panoramica (alta) Quarto Avanti ad eccezione dei mezzi autorizzati per ragioni di lavoro; 3 - è istituito il divieto di circolazione e transito su Via Iafolla Corrado direzione Crocetta, dalla derivazione di Via Dante Alighieri (direzione forno) ad eccezione dei residenti; 4 - il divieto di avvicinarsi a esemplare di orso Bruno a piedi, in auto o con qualunque mezzo a distanza inferiore a 300 m.; 5 - il divieto di illuminare con qualsiasi tipo di fonte luminosa gli esemplari di orso marsicano se non per attività di dissuasione messe in atto da personale autorizzato; 6 - il divieto di alimentare gli esemplari di orso marsicano in qualsiasi modo anche rendendo disponibili fonti trofiche destinate a specie animali domestiche» .
La località all'esterno del Parco, dove è stata avvistata l'orsa con quattro orsacchiotti, è stata tenuta nascosta dai comunicati del Pnalm e  
pensiamo a ragione, per non sollecitare i "cacciatori fotografici" a recarsi nella zona, sperando di immortalare l'evento, senz'altro eccezionale.
Con l'ordinanza del Sindaco di Villalago, la località è ormai nota. Si spera (vana speranza!), che non succeda come in passato, che sebbene ci siano state le ordinanze di divieto, si son visti gruppi di giovani con macchine e torce seguire le piste dell'orso, che amava cibarsi di ciliegie o, in tempo di carestia , aggirarsi tra i contenitori dei rifiuti.
Noi conoscevamo il luogo dell'avvistamento, ma non l'abbiamo rivelato, come non l'ha fatto il segretario della Wilderness nel suo articolo pubblicato ieri, per ragioni di opportunità.
E poi Villalago ha tutt'altro, di bello e interessante!
 
   coronavirus
secco sembra essere il metodo consigliabile per la sanificazione degli abiti“. Inoltre, “l’utilizzo di prodotti chimici è scoraggiato per motivi legati alla stabilità dei colori, alle caratteristiche delle fibre ed al potenziale impatto eco tossicologico”.
Si precisa infine che “il lavaggio dei capi, sia in acqua con normali detergenti oppure a secco presso le lavanderie
professionali, è certamente una buona prassi in grado di rispondere alle esigenze di sanificazione, ma rappresenta un processo di manutenzione straordinario”.
Coronavirus, come igienizzare le superfici
Più in generale, in un’altra tabella, si fa riferimento ai tipi di detergenti adatti ai diversi materiali. Per le superfici in pietra, metalliche o in vetro, è opportuno usare: “Detergente neutro e disinfettante virucida – sodio ipoclorito 0,1 % o etanolo (alcol etilico) al 70% o altra concentrazione, purché sia specificato virucida”.
Per le superfici in legno: “Detergente neutro e disinfettante virucida (contro i virus) a base di etanolo (70%) o ammoni quaternari (es. cloruro di benzalconio; DDAC)”.
Per i servizi: “Pulizia con detergente e disinfezione con disinfettante a base di sodio ipoclorito almeno allo 0.1% sodio ipoclorito”.
Per i materiali tessili come cotone o lino: “Lavaggio con acqua calda (70°C-90°C) e normale detersivo per bucato; in alternativa: lavaggio a bassa temperatura con candeggina o altri prodotti disinfettanti per il bucato”. (fonte, libero.it)
Coronavirus, quanto resiste
su mascherine e vestiti:
i nuovi dati

a cura di Giovanni Cetrone

In vista delle riaperture di molte attività commerciali, una nuova circolare del Ministero della Salute fa luce sulla permanenza del virus su diverse superfici. La circolare è stata emessa per fornire ai titolari le indicazioni sulla sanificazione di ambienti e oggetti, con un focus particolare sul settore dell’abbigliamento.
Coronavirus, su mascherine resiste fino a 7 giorni
Nella tabella presente nel documento, pubblicato sul sito del Ministero della Salute e firmato dal direttore generale Giovanni Rezza, viene riportato che il virus resiste sulla carta 30 minuti, sui tessuti 1 giorno, sulle banconote 2 giorni, sul vetro 2 giorni, sulla plastica 4 giorni, sull’acciaio inox 4 giorni, sullo strato interno delle mascherine chirurgiche 4 giorni e su quello esterno 7 giorni.
Nel documento si legge che i dati riportati nella tabella, “essendo generati da condizioni sperimentali, devono essere interpretati con cautela, tenendo anche conto del fatto che la presenza di RNA virale non indica necessariamente che il virus sia vitale e potenzialmente infettivo”.
Coronavirus, come sanificare i vestiti
La circolare indica alcuni metodi di sanificazione per i vestiti: “Il vapore
 
    numero 0
E’ su tutte le piattaforme digitali
il nuovo brano di 'Numero zero' 

Il rapper diciassettenne Pier Paolo Lucarelli, in arte ‘Numero zero’ , studente  del liceo Artistico V. Bellisario di Avezzano, si è approcciato per la prima volta alla musica all’età di tredici anni scegliendo la sezione musicale alle scuole medie.
Decise di iniziare a fare RAP, quando il suo vicino e amico di casa gli fece ascoltare un pezzo dei rapper Lowlow (pseudonimo di Giulio Elia Sabatello)  e Mostro (pseudonimo di Giorgio Ferrario) e da lì si innamorò della musica rap e in seconda media iniziò a scrivere i propri pezzi senza mai pubblicarli.
La prima pubblicazione avvenne a quindici anni, dopo aver conosciuto il produttore  Gianluca Occhiuzzi dello staff dell’Associazione Culturale Animus LAB. Il brano 'LIVIDI’ racconta di un ragazzo tredicenne con molte lentiggini, capelli a carota, in sovrappeso e con pochi amici.
Viene criticato da chi non lo conosce perché quando parla biascica, ma lui non si arrende mai ed è in grado di rispondere alle critiche entrando sul beat a gamba tesa mostrando le sue abilità con gli incastri.
Da ieri, 27 maggio, è disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale come Spotify, Youtube, iTunes, Amazon Music e altri 150 store
 
   abbonamenti tua
RIMBORSI ABBONAMENTI TUA MOZIONE URGENTE
IN CONSIGLIO PROVINCIALE

Luca Rocci, presidente della commissione viabilità della Provincia dell’Aquila, i consiglieri provinciali Francesco De Santis, Dino Morelli ed il Vice Presidente Vincenzo Calvisi, hanno presentato una mozione urgente, che sarà discussa in sede di prossimo consiglio provinciale, per sollecitare il rimborso degli abbonamenti bus agli studenti pendolari nella fase di emergenza coronavirus.“Nei mesi dell’emergenza covid come noto le corse dell’azienda Tua sono state sospese e le scuole chiuse, ed a fronte di ciò intendiamo impegnare con la mozione presentata il
presidente della Provincia, Angelo Caruso, a farsi portavoce con la Regione Abruzzo dell’esigenza di rimborsare gli studenti pendolari i mesi di abbonamento non fruiti” affermano gli amministratori della Provincia dell’Aquila. “Comprendiamo bene la complessità della situazione dovuta all’emergenza, e vogliamo dare un contributo fattivo per proporre soluzioni praticabili: già dalle nostre prime interlocuzioni avute nei giorni scorsi con i vertici dell’azienda del trasporto regionale Tua abbiamo trovato apprezzabile disponibilità a procedere in tal senso, anche attraverso compensazioni sui prossimi abbonamenti da sottoscrivere. Intendiamo dunque favorire un tavolo ad hoc tra la Regione Abruzzo, le province abruzzesi, di cui Angelo Caruso è rappresentante regionale, e la Tua per dare seguito alle soluzioni proposte” concludono i consiglieri provinciali.
 
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