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Lunedì 18 Maggio 2020 - San Felice da Cantalice, Cappuccino
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Il tempo... ieri - GIORNATA CON TEMPO VARIABILE e con brevi pioggerelline. Il sole si è tenuto quasi sempre nascosto, lasciando spazio al vento che ha soffiato a
raffiche. Temperature stazionarie: mass. 22,1°; min. 12,8°C; attuale 15,1° (ore 23,30).
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eventi
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Giornata Internazionale dei Musei
Ogni anno dal 1977 ICOM organizza a livello mondiale la Giornata Internazionale dei Musei (International Museum Day – IMD), selezionando di volta in volta un tema specifico. I Musei che partecipano all’iniziativa programmano eventi innovativi e attività inerenti al tema prescelto e coinvolgono il proprio pubblico, evidenziando l’importanza del ruolo dei Musei come istituzioni al servizio della società e del suo sviluppo. Il tema dell’edizione 2020 è “Musei per l’eguaglianza: diversità e inclusione”, che pone all’attenzione e alla riflessione di tutta la comunità museale il ruolo sociale degli Istituti culturali, la loro potenzialità nell’essere agenti di cambiamento, realizzando azioni per favorire la fruizione e la
partecipazione da parte di tutte le persone.
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libri
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letture
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La peste nel Regno di Napoli del 1656-1658
LA PESTE IN ABRUZZO
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LA PESTE, come abbiamo riportato nelle parti precedenti, non colpì solo Napoli, ma si diffuse in tutto il Regno, compreso l'Abruzzo, che già dal 1231 faceva parte del Regno di Sicilia, poi divenuto Regno di Napoli ed
infine Regno delle Due Sicilie. Nel 1273 fu Carlo I d'Angiò, re di Napoli e Sicilia, che divise l'Abruzzo, per essere meglio governato e
difeso, in due distretti in base al confine naturale del fiume Pescara: a nord
il Giustizierato d'Abruzzo Ulteriore (Ultra flumine Piscaria) e a sud il
Giustizierato d'Abruzzo Citeriore (Citra flumine Piscaria). L'Abruzzo Citra o
Citeriore comprendeva gran parte dell'attuale provincia di Chieti con sede
amministrativa Chieti. L'Abruzzo Ultra o Ulteriore occupava la Marsica, le
conche peligna e aquilana e il territorio compreso fra il Tronto e il Pescara,
con L'Aquila capoluogo.
La peste nel 1657 aveva contagiato quasi completamente l’Abruzzo Citra. Agli inizi di agosto era già a Castelnuovo e a Popoli e in tutta la zona meridionale al confine con il
Contado di Molise: Agnone, Forlì del Sannio e nell’area di Castel di Sangro (Alfedena e Roccaraso). Si era diffuso anche
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nella parte centrale del territorio (Lettopalena, Lama dei Peligni, Civitella
Messer Raimondo). Non venne salvata neppure Chieti.
In Abruzzo Ultra, venne contagiata L'Aquila e sul finire del 1657, Penne, nell’area del Pescarese che risultò la più contagiata, tanto che il preside provinciale fissò l’inizio di una quarantena generale. Contemporaneamente, le operazioni di «spurga» furono eseguite anche Loreto Aprutino. Qui il morbo, apparso il 24 settembre
del 1657, vi rimase sino al 1° gennaio dell’anno successivo.
Lo stato di pestilenza si risolse più lentamente che altrove. L’Abruzzo Ultra si liberò del morbo nel febbraio del 1658, mentre l’Abruzzo citra, ubicato in prossimità delle province ‘centrali’ del Regno, più vicine alla capitale, dove maggiormente c'era il movimento di individui infetti
da un territorio a un altro si liberò del mondo nel novembre del 1658.
Nell'Abruzzo Citra, si ebbe una mortalità del 30%, mentre nell'Abruzzo Ultra di circa il 27%. r.g.
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Osvaldo e Roberto
Cipollone
PADRONI DI NIENTE
I racconti sull’occupazione
tedesca nella Marsica
Il libro è una ricostruzione che si snoda attorno a “storie universali”, racconti e fonti documentali sui nove mesi in cui anche nel territorio della
Marsica si intrecciarono guerra e solidarietà, bieche atrocità e profondo riscatto umano.
Il progetto alla base della pubblicazione mira ad individuare i tratti comuni
del periodo di occupazione tedesca nelle diverse realtà del territorio, dando risalto sia alle ricerche esistenti che ai racconti degli
ultimi testimoni diretti ancora vivi. Il lavoro persegue l’obiettivo di preservare e dare giusta rilevanza alle testimonianze dirette del
periodo, in modo da sensibilizzare i giovani sulla necessità di difesa della pace e sul valore della solidarietà.
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abruzzo
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Salgono a 3186 i casi positivi
al coronavirus in Abruzzo
Salgono a 3186 i casi totali di Coronavirus accertati in Abruzzo dall'inizio della
pandemia, un aumento di 8 casi su un totale di 1332 tamponi analizzati. 193
pazienti (-2 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non
intensiva (18 in prov. dell’Aquila, 81 in prov. di Chieti, 81 in prov. di Pescara e 13 in prov. di Teramo);
6 (-1 rispetto a ieri) in terapia intensiva (1 in prov. dell’Aquila, 1 in prov. di Chieti, 2 in prov. di Pescara e 2 in prov. di Teramo),
mentre gli altri 1223 (+2 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con
sorveglianza attiva Asl.
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editoriale
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Nulla ancora è stato deciso per lo svolgimento delle feste religiose.
Si aspetta dopo la “Fase2”, che è iniziata dal 4 maggio, la “Fase3”, sperando che il “tutti liberi” non ci riporti a “tutti chiusi”.
Le amministrazioni comunali come intendono superare questa crisi? Quali i loro
programmi? L’amministrazione di Scanno, essendo il paese trainante di tutta l’economia turistica della Valle, quale programma sta preparando per superare l’emergenza, con quali obiettivi e strategie? San Paolo in una lettera raccomandò agli Efesini, di “non comportarsi da stolti, ma da uomini saggi”. Data la mia età ed esperienza, mi permetto di dire agli amministratori di seguire la
raccomandazione di san Paolo. Non è più tempo di contrapposizioni. Sono giorni difficili. Non cediamo all’oscurità dei risentimenti. Occorre l’unione di forze, di idee, di un confronto leale. Con spirito positivo e
costruttivo dobbiamo sentirci un "corpo solo", perché le avversità questo ci chiedono. Prendiamo esempio dai nostri nonni, dai nostri padri, che
dopo la Seconda Guerra Mondiale hanno saputo riconvertire con grandi sacrifici
l'industria pastorale in industria turistica.
Scanno - teniamolo come un comandamento - non può rassegnarsi alla mediocrità: deve ritrovare l’energia degli avi per superare le criticità di questi tempi. r.g.
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IL LUNEDI’ DEL DIRETTORE
"Mala tempora currunt
sed peiora parantur”
“Corrono brutti tempi, ma se ne preparano di peggiori”, ebbe a dire Cicerone per Roma, vedendo avvicinarsi la fine dello Stato
Repubblicano.
Una frase che in questi nostri giorni di pandemia ha la sua attualità, non per la fine della Repubblica, ma per la tristezza del presente e per le
difficoltà future.
Maggio è il mese delle gite “fuori porta”, di quelle scolastiche, di coloro che amano inebriarsi dei profumi della
primavera, che in montagna è ricca di erbe e fiori. La Valle del Sagittario, con le sue oasi, i suoi laghi,
i suoi antichi borghi, ha sempre avuto un forte richiamo rigenerativo, dopo l’assopimento invernale.
Nulla di tutto è avvenuto con la chiusura a viaggi, escursioni, frequentazioni e con l’imposizione: “State a casa”.
Ne hanno sofferto non solo la mente e il corpo ma anche l’economia turistica dei nostri paesi. Sono state disdette le prenotazioni in
tutti i centri di accoglienza e di ristoro e non sappiamo se verranno rinnovate
per l’estate che si sta avvicinando.
Il turismo nella nostra Valle iniziava a Pasqua,
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per poi dispiegarsi nell’arco della bella stagione. Quest’anno il Covid-19 non ha permesso neppure i riti religiosi pasquali, aperti ai
fedeli, né la scampagnata fuori porta per la pasquetta, che da sempre era aspettata dai
nostri paesi per riiniziare ottimisticamente la stagione turistica.
E sempre per il Covid è mancata la festa di San Domenico a Cocullo, che riempiva di gente non solo il
paese del rito dei serpari, ma anche Anversa, Villalago e Scanno. L’Alta Valle era in quel giorno un via vai di macchine e di pullman per fare sosta
all’eremo del Santo o al Lago di Scanno. E per finire nel peggio, sono iniziate a
Scanno, una dopo l’altra, le soppressioni di convegni, di eventi sportivi e di manifestazioni
culturali, che erano linfa di vita per il loro prestigio. Non avremo, per
citare i più noti, né XTerra, né il Premio Scanno, né la Maratona degli Stazzi.
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pd sulmona
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“MAFIA Dei pascoli”
Dalla responsabile del PD regionale contro le mafie
Il Partito Democratico è stato il primo partito ad occuparsi concretamente del fenomeno della cd “mafia dei pascoli” nelle sue molteplici accezioni.
Abbiamo interloquito con allevatori ed agricoltori, chiesto chiarimenti all’Europa tramite l’on. Cozzolino, organizzato convegni su tutte le mafie, ivi compresa quella dei
pascoli, partecipato a programmi televisivi di rilevanza nazionale, e per primi
saputo e reso noto all’intera comunità abruzzese che i nostri terreni, in ogni Provincia, erano stati individuati da
clan mafiosi siciliani per ottenere finanziamenti non dovuti.
Ci teniamo perciò a precisare che l’emendamento del consigliere Americo Di Benedetto non ha nulla a che vedere con
il Partito
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Democratico perché il consigliere Di Benedetto non è iscritto a PD e non fa parte quindi del gruppo PD in Regione.
Aggiungiamo inoltre che noi siamo contrari a quell’emendamento che di fatto tende a favorire grosse aziende del Nord a danno di
quelle locali, e che il gruppo PD non lo voterà.
Il nostro impegno a favore del territorio e di contrasto alle mafie, è e sarà sempre più incalzante, convinti come siamo che la comunità abruzzese deve crescere libera da ogni condizionamento della criminalità e di chi dal legame con essa trae vantaggi non solo economici.
Non temano gli agricoltori, gli allevatori e gli abruzzesi in genere, il PD c’è e continuerà a lavorare.
Gli impegni che erano già stati calendarizzati con Giuseppe Antoci ed altri autorevoli esponenti della
lotta alle mafie verranno ripresi al più presto.
Teresa Nannarone,
Responsabile Forum Regionale PD contro le mafie
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castel di sangro
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Festino con chiusura
col botto: fermati 4 giovani
Sono tutti giovani del posto i 4 indagati che nel tardo pomeriggio del 5 maggio hanno danneggiato
un casolare di campagna in località De Contra, a Castel di Sangro in provincia dell’Aquila, provocando un’esplosione e un incendio. I ragazzi denunciati hanno dai 19 ai 21 anni, si sono
introdotti abusivamente in una podere, in quei giorni disabitato dove, dopo
essersi divertiti per un itero pomeriggio a bere alcolici e a fumare, hanno
deciso di concludere il festino ‘con il botto’ gettando una bombola del gas nel barbecue in muratura del giardino del
casolare, con il fuoco acceso così provocando una forte esplosione, avvertita in tutto il centro abitato. Con una
minuziosa attività d’indagine, i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile, guidati dal capitano
Fabio Castagna, in meno di 10 giorni hanno ricostruito nei dettagli quanto
accaduto il martedì successivo alla fine del lockdown per la pandemia Covid19. Sopralluoghi e
analisi dei video di sorveglianza dell’area hanno consentito ai militari dell’Arma di chiarire tutti i passaggi dello sballo dei giovani fino al pericoloso
epilogo. L’indagine è stata coordinata dalla procura della Repubblica del tribunale di Sulmona (Aq). Nel corso delle perquisizioni nelle abitazioni dei 4 è stato rinvenuto materiale utile all’accertamento delle responsabilità per quanto accaduto ed alla prosecuzione delle indagini. I ragazzi sono stati
tutti deferiti, in stato di libertà, all’autorità giudiziaria per furto aggravato, esplosioni pericolose,
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danneggiamento seguito da incendio e danneggiamento in concorso
tra loro. (Maria Trozzi)
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provincia dell’aquila
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Rimborso DEgli abbonamenti TUA
agli studenti delle aree interne
Il 28 Aprile scorso abbiamo invitato l'azienda dei trasporti Abruzzese, TUA, a prevedere una
forma di rimborso per gli abbonamenti sottoscritti e non fruiti a causa della
pandemia del Corona virus o, in subordine, uno sconto sul prossimo abbonamento
pari alle mensilità non utilizzate. “Purtroppo – dichiara il consigliere provinciale, Gianluca Alfonsi - il nostro appello non
ha, da quella data, sortito alcuna decisone da parte dei vertici TUA ma oggi,
con la nuova normativa emanata dal governo, rimborsare gli studenti è un impegno che deve essere rispettato. Per questi motivi chiediamo che venga
immediatamente attuata una procedura d'urgenza per ristorare gli studenti e le
famiglie per il trasporto non effettuato perché le difficoltà di tanti nuclei familiari sono tante e non sono giustificati ulteriori ritardi.
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Come ho già avuto modo di affermare – continua, Gianluca Alfonsi –, credo che le famiglie e gli studenti vadano aiutati in un momento di grande incertezza e di difficile congiuntura
economica che, certamente, nei prossimi mesi sarà ancora più evidente. Le istituzioni e le aziende devono adoperarsi e contribuire per
attenuare tutte le circostanze negative che questa pandemia ha generato. Sui
giovani e la loro grande capacità di governare il futuro tutti noi facciamo affidamento e abbiamo il dovere di
metterli nelle condizioni di rimanere nei nostri territori ed evitare lo
spopolamento delle aree interne che rischiano, dopo questa catastrofe, di
sparire dall’Abruzzo interno”.
Anche il Presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso, rivolge un appello alla Regione Abruzzo e all’azienda dei Trasporti Unica Abruzzese per una veloce soluzione del problema.
Ufficio Stampa, dott. Patrizio Guerrini
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comunicato inps
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I successivi commi 3 e 4 del medesimo articolo 18 del decreto-legge in oggetto
dispongono, analogamente, che “Per i soggetti esercenti attività d'impresa, arte o professione, che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o
la sede operativa nel territorio dello Stato con ricavi o compensi superiori a
50 milioni di euro nel periodo di imposta precedente a quello in corso alla
data di entrata in vigore del presente decreto, che hanno subito una
diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 50 per cento nel mese di marzo 2020 rispetto allo stesso mese del precedente periodo d’imposta e nel mese di aprile 2020 rispetto allo stesso mese del precedente periodo d’imposta”, vengano sospesi, rispettivamente per i mesi di aprile e di maggio 2020, i
termini dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per
l'assicurazione obbligatoria.
Inoltre, il comma 5, primo periodo, del medesimo articolo prevede che la
sospensione dei termini di versamento di cui ai commi precedenti operi anche
per i soggetti esercenti attività d'impresa, arte o professione, che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o
la sede operativa nel territorio dello Stato e che hanno intrapreso l'attività di impresa, di arte o professione, in data successiva al 31 marzo 2019.
Si evidenzia che, tra gli esercenti attività commerciali, rientrano nella previsione dell’art.18 anche i soggetti iscritti in qualità di soci di società.
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Sospesi I versamenti dovuti
DA artigiani e commercianti
L’Inps precisa che la sospensione dell’obbligo del versamento riguarda anche i contributi dovuti dagli artigiani e
dagli esercenti attività commerciali con scadenza 18 maggio 2020 (I rata contribuzione sul minimale anno
2020) in presenza dei requisiti di cui ai commi da 1 a 5 dell’articolo 18 del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23.
L’articolo citato prevede, ai commi 1 e 2, che “Per i soggetti esercenti attività d'impresa, arte o professione, che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o
la sede operativa nel territorio dello Stato con ricavi o compensi non
superiori a 50 milioni di euro nel periodo di imposta precedente a quello in
corso alla data di entrata in vigore del presente decreto, che hanno subito una
diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 33 per cento nel
mese di marzo 2020 rispetto allo stesso mese del precedente periodo d’imposta e nel mese di aprile 2020 rispetto allo stesso mese del precedente periodo d’imposta” siano sospesi, rispettivamente per i mesi di aprile e di maggio 2020, i termini
dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per
l'assicurazione obbligatoria.
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