Sabato 16 Maggio 2020 - Sant' Ubaldo di Gubbio, Vescovo

Il tempo... ieri - IL VENTO DEI GIORNI SCORSI SI E’ CALMATO. E’ arrivata aria più fresca, che ha determinato un calo termico sia per la massima, sia per le minime. Giornata assolata. Temperature: mass. 21,8°; min. 15,7°C; attuale 15,9° (ore 23,30).
 
   in primo piano
 AL MAESTRO EZIO BOSSO

SIAMO un piccolissimo e modestissimo giornale di provincia, ma non per questo, caro Maestro, possiamo esimerci dal salutarti. Abbiamo ascoltato molti dei tuoi concerti e con la la stessa commozione che ci hai donato ci uniamo al mondo della musica che ha perso un suo illustre rappresentante. I tuoi concerti vivranno in eterno e li riascolteremo ogni qual volta ci prenderà il desiderio di averti accanto.
Ciao, Maestro! e perdonaci per l’ardire confidenziale.
 
AUGURI AL LAGO
DI SCANNO PER
LA BANDIERA BLU

Ieri mattina sono andato a fare gli auguri al “lago del cuore” per aver di nuovo conquistato l’alto riconoscimento “ecolab” della “Bandiera Blu”.
Era particolarmente bello, che non ho saputo frenare il desiderio di filmarlo e mostrarvelo nel video a lato.
Ho volto lo sguardo tutt’intorno, ma non ho scorto nulla di nuovo rispetto all’anno precedente. Ho pensato che il bagliore delle acque mi avesse reso cieco.
Andrò di nuovo oggi per vedere se sono state risolte alcune criticità lungo le sue rive.
Auguri, Lago del Cuore! r.g.
 
   libri
 
   letture
La peste nel Regno di Napoli del 1656-1658
In autori vari (Parte III)
La situazione nella capitale iniziò a migliorare solo ad agosto e, dopo le debite spurghe delle case e degli oggetti infetti e la chiusura di un lazzaretto cittadino il 30 ottobre, il 2 dicembre i medici attestarono lo stato di salute della capitale: il 5 tutti i lazzaretti erano stati chiusi definitivamente, la spurga della “robba” era giunta al termine e mancava solo la pubblicazione della salute, che fu dichiarata l'8 dicembre del 1656, in occasione, cioè, della festa dell'Immacolata Concezione. Non che da allora non continuassero spurghe e quarantene generali, forse fatte più per prudenza che non per una reale necessità. Il peggio comunque era passato, almeno per la capitale, perché la peste seguitava ad infuriava in buona parte del Regno. Diversi furono i modi per liberarsi dei cadaveri: ammassati e bruciati; seppelliti nel cimitero di San Gennaro fuori le mura, nelle cave dei monti, in fosse scavate al Piano delle Pigne, fuori la Porta di San Gennaro, nella chiesa di San Domenico, in Piazza della Carità, fuori le porte di Piazza Mercato, in spiaggia, oppure venivano gettati nel mare di Chiaia.
Per scongiurare il contagio si utilizzavano diversi “rimedi”: bruciare di sera ramoscelli, ginepro, rosmarino, incenso e altre piante aromatiche. Il cibo era disinfettato nell’aceto, la carta stampata nella calce viva, mentre le lettere nei forni.
I morti furono tanti: su circa 454.000 abitanti sopravvissero pressoché 60.000/100.000 persone. Chi fu l’artefice di aver guarito i napoletani dalla
peste?  Alcuni ordini religiosi lo attribuirono al miracolo dei santi. Le tante donazioni di ringraziamento andarono a ingrossare le casse di quello o l’altro ordine religioso. I teatini costruirono la statua di bronzo di Gaetano Thiene, posta sulla piramide della chiesa di San Paolo; i gesuiti un grande teatro per celebrare le gesta del loro santo: Francesco Saverio. Venne costruita la chiesa dei carmelitani Scalzi di Chiaia. L’obelisco di San Gennaro fu edificato davanti alla porta piccola dell’omonimo Duomo. Si ricorda inoltre che venne edificato l’eremitaggio della suor Orsola Benincasa.
La peste entrò a Napoli dal mare per l’assenza di una valida politica sanitaria preventiva, assenza fortemente legata al suo ruolo internazionale di città mediterranea. Attraverso il suo porto transitavano imbarcazioni dedite a vari tipi di commerci e navi destinate a trasportare uomini e risorse per sostenere una più ampia politica internazionale. Chiudere il suo porto per impedirne comunicazioni e commerci, significava non solo isolare una città dalle dimensioni enormi (era la terza città europea dopo Londra e Parigi, per numeri di abitanti) e punto di partenza e di arrivo di merci dirette in tutto il Mezzogiorno, ma anche ostacolare la più ampia politica internazionale della Monarchia spagnola.
La peste trovò via facile soprattutto per l’assenza di una valida politica sanitaria preventiva e per la mancanza di un organo sanitario permanente, nominato con grave ritardo, quando già l’epidemia imperversava in città. r.g.
Michela Marchetti
Le parole
vestono i silenzi
Di prosa in poesia

Un viaggio attraverso le emozioni di una ragazza semplice, ma ancora in grado di stupirsi, di guardare il Mondo con gli occhi di bambina, ancora in grado di immaginare storie. “Un viaggio tra prosa e poesia nel quale spero - dice l’autrice - di portarvi per mano". Chiunque lo leggerà si troverà in viaggio in un mondo di emozioni fra storie narrate, senza fronzoli, senza sotterfugi, senza scorciatoie dialettiche. “Volevo avere il piacere - seguita l’autrice - di prendere per mano il lettore e farlo sentire bambino insieme a me, per affrontare le vicende umane, fra prosa e poesia, proprio quella poesia, quel sentimento che manca sempre di più tra noi. I freddi silenzi alimentano malinconie e rimpianti, incomprensioni e conflitti, e tutti noi dovremmo lasciare libertà alla parola di esprimersi con i nostri cuori”.
 
   abruzzo
Salgono a 3148 i casi positivi
al coronavirus in Abruzzo

Salgono a 3148 i casi totali di Coronavirus accertati in Abruzzo dall'inizio della pandemia, un aumento di 12 casi su un totale di 1254 tamponi analizzati. 205 pazienti (-10 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva (24 in prov. dell’Aquila, 74 in prov. di Chieti, 89 in prov. di Pescara e 18 in prov. di Teramo), 6 (invariato rispetto a ieri) in terapia intensiva (1 in prov. dell’Aquila, 0 in prov. di Chieti, 3 in prov. di Pescara e 2 in prov. di Teramo), mentre gli altri 1243 (-18 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza Asl.
 
   sulmona
“OLTRE LA SARACINESCA”
MOVIMENTO DEI COMMERCIANTI
DI SULMONA

Si è costituito a Sulmona un movimento di commercianti, dal nome “Oltre la saracinesca”, per contare di più ed essere ascoltati per fronteggiare la crisi, determinata dall’attuale pandemia. Lo scopo prioritario è quello di rappresentare l’intero settore commerciale al dettaglio, in tutte le forme legali e di tutelare il  diritto al lavoro, per meglio affrontare il periodo di emergenza Covid-19.
È stato stilato un atto costitutivo ed il consiglio direttivo, formato da soggetti con partite IVA, in rappresentanza di varie attività commerciali e di diversa tipologia, è così composto: De Panfilis Venanzio – Presidente; Cianferra Maria Isabella – Vice presidente; Perfetto Tommaso – Vice presidente; Candido Alessandro – Segretario; Olivia Casini – Segretario; Leombruni Attilio – Consigliere; Sito Luigi – Consigliere; Settimio Berarducci – Consigliere; Villani Marcello – Consigliere.
Il Comitato nei prossimi giorni incontrerà i rappresentanti istituzionali, delle forze dell’ordine, sindacali, dell’imprenditoria e con i cittadini-consumatori, per aprire un dialogo, necessario per affrontare le gravi sofferenze socio-economiche di questo periodo di emergenze e tutelare il diritto al lavoro di tanto addetti..
Il fine è di creare una forza unitaria con maggior cooperazione, per favorire la ripresa ed il rafforzamento del tessuto sociale ed economico di un’area, quella del Centro Abruzzo, ovvero della Conca di Sulmona, agente da polo attrattivo con i comuni delle valli circostanti, ormai da decenni in grave affanno.
 
   villalago
UN CERBIATTO NATO a Villalago nel PARCHEGGIO al disotto
DELLA piazza del paese

VILLALAGO - Come tutti i paesi di montagna Villalago è ormai residenza abituale dei cervi, che in più branchi sostano nei luoghi più impensati, non trascurando ville e giardini. In questi due mesi di traffico molto rallentato i cervi sono divenuti più numerosi del solito e si avvicinano sempre più alle abitazioni. Una cerva alcuni giorni fa ha dato alla luce un cucciolo (non sappiamo se maschio o fammina) nel parcheggio al disotto della piazza principale, chiuso al traffico per via dei lavori di rifinitura di uno stabile che dovrebbe fungere da centro polifunzionale. Il piccolo, sorvegliato dalla madre, ha cominciato a muovere i primi passi, andando alla scoperta del mondo circostante. Dalla balaustra della piazza, senza scendere al parcheggio, è possibile osservarlo e fotografarlo. La madre non dà segni di fastidio, ormai abituata alla presenza degli umani, ma è raccomandabile starle alla larga, per non incorrere in eventuali e istintivi suoi attacchi per proteggere il suo cucciolo.
Si spera che quanto prima la cerva riconquisti il vicino bosco e porti il cerbiatto tra i suoi simili, per un’educazione adeguata e apprenda a temere l’uomo, nonché i predatori, come i lupi, che qualche settimana fa sono stati avvistati nei pressi del paese. La gente di montagna sa che il  piccolo, se la mamma si allontana, non va avvicinato, perché se dovesse fiutare l’odore dell’essere umano, lo abbandonerebbe.
L’ideale è che il cerbiatto sia portato dai Carabinieri Forestali  quanto prima nel bosco insieme alla madre, per non essere più una “curiosa attrazione”.
 
   gssi l’aquila
Premio “Bruno Rossi”
a due allieve del GSSI

Le fisiche Silvia Celli e Irene Nutini hanno ricevuto dall’INFN il Premio “Bruno Rossi” 2020 per le tesi da loro discusse al termine del dottorato in Astroparticle Physics del Gran Sasso Science Institute, giudicate dalla Commissione Scientifica Nazionale II dell’INFN le migliori in Italia nel campo della fisica delle astroparticelle.
Silvia Celli e Irene Nutini hanno entrambe ottenuto il titolo di dottorato nel gennaio 2019. La dottoressa Celli, autrice della tesi “Gamma-ray and neutrino signatures of Galactic cosmic-ray accelerators”, è attualmente ricercatrice post-doc presso la Research School of Astronomy and Astrophysics della Australian National University a Canberra (Australia) e si occupa di modelli di propagazione di raggi cosmici di alta energia. La dottoressa Nutini, autrice della tesi “The CUORE experiment: detector optimization and modelling and CPT conservation limit”, è ricercatrice post-doc presso l’Università di Milano Bicocca, continuando il suo lavoro di ricerca negli esperimenti CUORE e CUPID per lo studio del
decadimento doppio beta.
Per il terzo anno questo riconoscimento premia ex-allievi del dottorato in Astroparticle Physics del GSSI: nel 2018 e nel 2019 a vincerlo erano stati rispettivamente Simone Marcocci e Lorenzo Pagnanini.
“È un'ottima notizia non solo per Silvia e Irene, ma anche per tutto il Gran Sasso Science Institute”, afferma il prof. Ivan De Mitri, coordinatore del Dottorato di Ricerca in Astroparticle Physics al GSSI. “Si tratta infatti di un prestigioso riconoscimento che, per il terzo anno consecutivo, vede tra i vincitori dei nostri studenti, sottolineando sia la loro bravura che la qualità della didattica e della ricerca che il GSSI assicura in questo settore a studenti provenienti da tutto il mondo”.
Il premio intende ricordare la figura di Bruno Rossi, insigne fisico, che a seguito delle leggi razziali nel 1938 emigrò negli Stati Uniti, dove divenne professore al MIT, offrendo un contributo fondamentale alla fisica delle particelle elementari mediante lo studio dei raggi cosmici. Fra i suoi primi lavori, lo studio del decadimento del muone e la misura della sua vita media. Fu tra i primi a occuparsi di misure di astronomia X mediante l’uso di apparati nello spazio.
 


CONDOGLIANZE DAL CANADA

TORONTO - Abbiamo appreso la triste notizia della morte di Romana. Giungano da questo giornale al marito Roberto ai figli Piero, Luca e famigliari tutti le nostre piu' sentite condoglianze. Angelo CIancarelli e famiglia.
 
Lago di Scanno