Martedì 28 Aprile 2020 - San Panfilo, Vescovo

Il tempo... ieri - GIORNATA VARIABILE col sole durante tutta la mattinata. Nel pomeriggio sono arrivate le nuvole che si sono intensificate ma senza fenomeni di rilievo. Temperature stazionarie: mass. 17,1°; min. 5,8°C; attuale 8,6° (ore 23,30).
 
   evento del giorno
OGGI FESTA DI SAN PANFILO A SULMONA
Esposto in Cattedrale il busto del Santo
senza la tradizionale processione

L’emergenza sanitaria ed i provvedimenti conseguenti non hanno consentito ieri la tradizionale cerimonia, prevista ogni anno prima della santa messa vespertina del 27 aprile, vigilia della festa del Santo. Quest’anno il venerato busto è stato già esposto nei giorni scorsi davanti all’altare maggiore. Non c’è stata la cerimonia di traslazione dalla cripta all’altare maggiore, curata da quattro sacerdoti canonici componenti del Capitolo cattedrale che salgono il busto del Santo. Comunque il vescovo Michele Fusco, come ogni giorno, alle 17 di oggi, celebrerà la santa messa a porte chiuse, in trasmissione diretta su Onda Tv, canale 18, sulla pagina Facebook della diocesi, su Instagram. Naturalmente non ci sarà processione con il busto del santo e non ci sarà alcun programma di festa civile. Tutto rinviato all’anno prossimo. Il comitato festeggiamenti ha già devoluto una quota dei fondi raccolti a beneficio dell’acquisto di materiale sanitario donato all’ospedale dell’Annunziata di Sulmona.
 
   madonnina del lago
LA MADONNINA DEL LAGO
SARA’ A SCANNO GIOVEDì PROSSIMO

La Madonnina del Lago, giovedì prossimo 30 aprile sarà prelevata dal suo Santuario per essere venerata durante il mese di maggio nella chiesa parrocchiale, come è consuetudine a Scanno. Quest’anno non sarà portata in processione, ma in macchina, come già annunciato domenica scorsa dal parroco don Carmelo a conclusione della messa in streaming. Le porte della chiesa madre rimarranno aperte perché ognuno possa pregarla tutti i giorni singolarmente, osservando le dovute distanze. La tradizionale “Visita alla Vergine del Lago” verrà recitata in diretta alle ore 18,00 e potrà essere seguita collegandosi giovedì sul canale you tube parrocchia di Scanno.
Questo culto risale al 1702, quando venne eretto il piccolo tempio addossato alla roccia, nella suggestiva posizione sul lago, con la titolazione dell’Annunziata. Il 25 marzo, festa dell’Annunciazione, il popolo scannese è solito recarsi al santuario dove viene celebrata la santa messa. L’originale statuina lignea, trafugata nel 1979,  è stata sostituita con un’altra simile. La sacra immagine è oggetto di grande devozione non soltanto per gli abitanti di Scanno.

RACCONTI
DI POLITICA
INTERIORE

E’ in lettura il racconto di politica interiore n. 74 di Angelo Di Gennaro dal titolo: SCANNO
È NEL MONDO
Le persone come veicoli e promotori
 di informazioni
 anche virali.
 
   libri
 
   letture
LA "PESTE DI Palermo" (1575-1576)
In “Informatione del pestifero et contagioso morbo”
di Giovan Filippo Ingrassia (Parte VIII)
A maggio del 1576 la situazione era ormai sotto controllo: nessun nuovo contagio fu registrato. Tra l'inizio della pandemia e il 15 aprile 1576 si contarono a Palermo 3100 morti, su una popolazione stimata di circa 80.000 persone. Diversa era la situazione nelle città e paesi vicini, che non avevano avuto la forza di separare gli infetti dai sani, dove i contagiati si se ne contavano centinaia al giorno. Fu proprio in questa fase che si rafforzò il controllo esterno per evitare che si riversassero in città gli abitanti di località ancora «in grandissimo furor di calamità», come Trapani, Agrigento e Messina.Per questo furono predisposte delle guardie a cavallo che «andassero per gli estremi del territorio di questa città, riconoscendo tutti quei, che a cavallo o ver a piedi venissero da qualche luogo sospetto», impedendo l’ingresso e vigilando che nessuno di notte «scalasse le mura, o buttasse fuora o ricevesse robe per quelle».
A metà giugno, quando non si contarono più ammalati si procedette alla purificazione dei lazzaretti (dove si bruciarono i letti e ogni cosa) e alla loro generale evacuazione. Finalmente fu cantato il "Te Deum Laudamus", con tanta devozione «che niun di noi fu, che per allegrezza del tempo presente, et pietosa memoria del passato, non piangesse». Poi, il 28 luglio, la Santa Messa solenne con l’Inquisitore, il duca di Terranova, il Vicario, il Regio Consiglio, il Senato, la Deputazione, la grande processione, un suonar di campane, la musica di diversi strumenti musicali, le salve di artiglieria per mare e per terra.
Quello di Ingrassia è un prezioso documento sia per la cronaca dello svolgimento degli eventi ma anche  per le intuizioni medico sanitarie sulla epidemiologia    
della peste. Ingrassia intuisce che il contagio avviene da persona a persona attraverso particelle che si trasmettono. Da qui la politica dell’isolamento dei malati e tutti quei provvedimenti che porteranno ad una riduzione notevolissima dell’incidenza e degli effetti della malattia e faranno scuola nelle pandemie future.
Il grande successo del suo intervento è nell'aver aggredito il morbo su due fronti: quello medico-sanitario e quello istituzionale.
A livello medico-sanitario egli descrive con minuzia di particolari l'andamento della malattia, soffermandosi sui segni fisici: petecchie, bubboni, papole, pustole (meno gravi), anthraci. Attribuisce ai medici il dovere di dare giuste prescrizioni ai pazienti, tracciando per grandi linee le strategie di cura con riferimento ai farmaci antitodi, all'applicazione di ventose, scarificazioni, sanguisughe, salassi. Dà ancora consigli ai familiari degli ammalati perché usino cautela al fine di evitare
il contagio.
Uomo di particolare morigeratezza, rifiutò lo stipendio di 250 onze d'oro al mese che la città di Palermo, per mostrargli la sua gratitudine e dichiarandolo benemerito della patria, gli offrì. Della generosa offerta prese solo quanto gli bastò per abbellire la cappella di S.Barbara posta nel chiostro della chiesa di San Domenico in Palermo e rifiutò il resto. Morì rimpianto da tutti a settant'anni, il 6 novembre dell'anno 1580, per una malattia polmonare. I funerali furono fatti a spese del pubblico erario e il suo cadavere fu sepolto nella sua bella e sontuosa cappella di S.Barbara da lui voluta nel convento dei Padri predicatori. r.g. (Continua)
Eleonora de Nardis
Un’idea di noi

Un romanzo che affronta a viso aperto le tematiche del femminile legate agli stereotipi di genere, il dramma delle madri detenute, la violenza sulle donne e soprattutto il concetto di maternità, intesa non come semplice gravidanza ma come un modo unico e sacro di “essere nel mondo”.
La de Nardis racconta di
Sole e Amara, amiche fin dall’infanzia, che intrecciano le loro turbolente esistenze durante gli anni più intensi della nostra storia recente – dalla caduta del Muro al G8 di Genova, dalle Torri gemelle ai casi di maternità surrogata oltreoceano – alla ricerca del loro posto in un paese che non riesce a tenere il passo della modernità. Questo precario equilibrio di passioni, sconfitte e disamori incontrerà però un tremendo ostacolo, mettendole davanti a una scelta capace di stravolgerne per sempre la visione del mondo. E di loro stesse…
Di Eleonora de Nardis, segnaliamo il suo libro sulla violenza patita dalle donne: “Sei mia, un amore violento”, che ha ricevuto consensi e attenzione dalla critica e dai lettori.
 
   abruzzo
Salgono a 2874 i casi positivi
al coronavirus in Abruzzo

Salgono a 2874 i casi totali di Coronavirus accertati in Abruzzo dall'inizio della pandemia, un aumento di 15 casi su un totale di 647 tamponi. 328 pazienti (+4 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva (41 in provincia dell’Aquila, 101 in provincia di Chieti, 139 in provincia di Pescara e 47 in provincia di Teramo), 23 (-1 rispetto a ieri) in terapia intensiva (7 in provincia dell’Aquila, 3 in provincia di Chieti, 7 in provincia di Pescara e 6 in provincia di Teramo), mentre gli altri 1680 sono in isolamento domiciliare Asl.
 
   parliamo di cose concrete
833/’78 che instaurava, con prospettiva di servizio universale su tutto      il territorio nazionale, la prevenzione, la diagnosi, la cura e la riabilitazione di ogni cittadino, dalla nascita alla morte, prevedendo il decentramento e la territorializzazione come strumenti di intervento capaci di drenare, quanto più possibile, l’accesso agli Ospedali, se non per le patologie che avrebbero avuto bisogno di interventi specialistici e/o complessi. Prima di allora la salute dei cittadini era affidata ad Enti mutualistici perlopiù riconducibili alle fonti di lavoro di ciascuno e gli Ospedali erano per la maggior parte di origine e di gestione privata. (Chi vi parla sa molto bene quello che dice, essendo stato chiamato a gestire l’allora ULSS di questo territorio alla fine del primo decennio di attuazione di questa riforma epocale ed avendo dovuto fare i conti con la complessità dei rapporti tra i vecchi enti e i vecchi gestori dei diversi servizi raccogliendone ed equiparandone tutti gli aspetti infrastrutturali, funzionali, di gestione del personale e delle risorse strumentali. Un’impresa immane e costosissima).

ASPETTANDO LA FASE DUE (2)

di Andrea Iannamorelli

“Il sistema sanitario più bello del mondo”, si diceva parlando dell’Italia prima della vicenda di questi mesi.
E per la verità, se pensiamo al sacrificio di tante, troppe professionalità (più di cento, tra medici ed infermieri che ci hanno rimesso la vita) non si può non confermare la grande bellezza di cui il sistema dispone.
Ma non vi sembra che una cosa è l’abnegazione professionale di chi nel sistema opera, ben altra è l’efficacia e l’efficienza del sistema? A me sì.

I RAPPORTI STATO/REGIONI
E LA RISTRUTTURAZIONE
DEL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE

Il sistema sanitario nazionale, in attuazione del dettato costituzionale, è nato il 1° luglio del 1980 per effetto della Legge n.
 
   l’intervento
Le fuorvianti dichiarazioni
del Sindaco di Scanno

di Pietro Spacone, già Sindaco di Scanno

Sono costretto, mio malgrado, ad intervenire in quanto profondamente sconcertato per le dichiarazioni rese dal Sindaco di Scanno, Giovanni Mastrogiovanni, nell’annunciare la volontà sua e dei Consiglieri di Maggioranza di voler far ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo con la quale è stata annullata la deliberazione del dissesto n. 34 del 6 dicembre 2019.
Sono sconcertato sia per l’ostinazione dimostrata nel voler portare ad ogni costo il nostro paese verso il baratro del dissesto finanziario, sia per le altre dichiarazioni che dimostrano come sia il Sindaco che gli attuali consiglieri di maggioranza abbiano dedicato poco tempo a leggere gli atti amministrativi per conoscere quanto accaduto nella vita finanziaria del nostro Comune negli ultimi anni.
Se il Sindaco ed i Consiglieri di maggioranza avessero dedicato un po’ del loro tempo a leggere le delibere della Sezione di Controllo della Corte dei Conti, dal 2013 in poi, ed avessero letto anche le relazioni che la mia Amministrazione ha puntualmente trasmesso alla Corte, dovrebbero chiederci solo scusa!
Come hanno potuto il Sindaco e alcuni consiglieri di maggioranza dichiarare durante il Consiglio comunale del 6 dicembre 2019 che il dissesto finanziario è un toccasana per tagliare i ponti col passato, senza precisare, però, con quale periodo del passato, se hanno dimostrato di non avere conoscenza dei fatti e degli atti degli ultimi anni?
I consiglieri di maggioranza hanno contezza che tutti gli atti della Corte dei Conti sono riferiti principalmente all’analisi della situazione finanziaria del periodo 2008-2012 e che alle numerose criticità, anche gravi, emerse in quel periodo, l’Amministrazione che ho avuto l’onore di presiedere ha cercato soltanto di porre rimedio, ripristinando una corretta gestione del bilancio?
Come può ancora il Sindaco, in modo demagogico e fuorviante, dichiarare che la mia Amministrazione abbia responsabilità sulla cattiva gestione dei fondi per la costruzione dei nuovi loculi cimiteriali?  
Se il Sindaco avesse avuto l’umiltà di leggersi le relazioni prodotte dalla mia Amministrazione e i documenti contabili, avrebbe capito che le somme versate dai cittadini di Scanno per prenotare i loculi cimiteriali sono state versate nelle casse comunali nell’aprile 2012 e che a giugno sempre del 2012 erano già sparite. Ad amministrare Scanno in quel periodo non c'eravamo noi, ma altri! Tant’è che il progetto dei loculi è stato pagato da noi con i fondi di anticipazione liquidità concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti, proprio perché quando ci siamo insediati,      
nel giugno del 2013, non vi erano più somme a disposizione.
È nel periodo tra il 2008 e il 2012 che i capitoli delle somme vincolate sono stati svuotati per attingere la liquidità necessaria per pagare i lavori effettuati sul bacino sciistico di Collerotondo, in seguito al mancato trasferimento da parte della Regione degli 825 mila euro.
Perché, invece, l’attuale Sindaco ed il suo diretto collaboratore Vice Sindaco insistono a scaricare le responsabilità sulla mia Amministrazione quanto tutto il disastro finanziario proviene proprio da quel periodo?
Se vogliono davvero fare chiarezza e affermare la verità sulle cose successe si studino gli atti ed indichino apertamente i responsabili delle criticità contabili che si trascinano ormai da anni. Se fossero stati più umili e attenti, avrebbero evitato di incassare in modo errato gli 825 mila euro assegnati dalla Regione, pervenuti al Comune di Scanno a ristoro delle somme spese negli anni 2008-2012 per sostenere gli impianti di risalita di Collerotondo.
E’ bene che gli Scannesi tutti e gli attuali amministratori sappiano che nel 2013, nonostante le numerose criticità contabili evidenziate già nella Relazione di Inizio Mandato e i  numerosi debiti esistenti, anche fuori bilancio, la mia Amministrazione ha sempre lavorato, assumendosi tutte le responsabilità, contro il fallimento del nostro Comune.
Se avessimo avuto la stessa ostinazione degli attuali amministratori nel perseguire il dissesto, se avessimo voluto utilizzare lo stesso dissesto come finalità politica, non avremmo avuto alcun problema, perché allora sì che vi erano tutti i presupposti per dichiararlo.
Invece, per il bene della nostra Scanno,  sollecitati anche da tanti operatori economici, presidente della COTAS Giuseppe Marone in testa, abbiamo preferito impegnarci, convincendo anche la  Sezione di Controllo della Corte dei Conti nell’adunanza del 18 dicembre 2013, per evitare  di affossare il paese portandolo al fallimento.
Per finire, vorrei invitare l’attuale Sindaco a leggersi gli atti, prima di dichiarare che la mia Amministrazione ha istituito le tasse al massimo!  
Forse gli sfuggono le deliberazioni del Commissario Prefettizio che già nel 2012 aveva istituito l’IMU con l’aliquota ancora oggi vigente e confermata anche lo scorso anno.
Forse gli attuali Amministratori non hanno letto gli atti del 2013 con i quali la mia Amministrazione ha eliminato l’aumento del 30% sulla Tarsu deliberato dal Commissario Prefettizio per far fronte ai debiti del periodo precedente ed ha perfino rimborsato la Tarsu indebitamente versata dai cittadini di Scanno.
L’unica tassa introdotta durante la mia amministrazione, perché prevista dalla legge, è stata la TASI, successivamente abolita, sempre per legge, sull'abitazione principale. .
Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico.
 
   in breve
 
Ampliata la platea dei lavoratori
che possono accedere all’anticipazione sociale

La collaborazione instaurata fra Inps e Poste Italiane ha consentito di estendere l’anticipazione dell’integrazione salariale anche ai clienti di Poste Italiane. Poste Italiane, attraverso un accordo con BNL Finance, erogherà ai propri clienti un’anticipazione delle prestazioni di integrazione salariale Inps.
La convenzione del 30 marzo scorso, in base alla quale erano scesi in campo le banche in collaborazione con l’Istituto, e l’avvio dell’attività di Poste Italiane consente a tutti i lavoratori che hanno diritto al pagamento diretto dell’integrazione salariale – ad oggi più di 2,5 milioni – di ottenere un’anticipazione delle prestazioni Inps.
RIPARTONO LE CORSE
IN AUTOBUS PER ROMA

Prontobus ha annunciato che assicurera’ dal 4 Maggio una corsa giornaliera per Roma – Ciampino e Fiumicino e dal 6 Maggio 4 corse giornaliere da Pescara – Chieti per Avezzano e viceversa in ottemperanza ai Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri. “Stiamo lavorando affinche’ il viaggio sui nostri bus sia SICURO rispettando le normative in vigore”, fanno sapere i vertici dell’azienda di autotrasporti che comunicheranno di volta in volta tutte le novità e le nuove corse che saranno attivate con l’avvio della Fase 2.
 
Villalago