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Sabato 25 Aprile 2020 - San Marco, Evangelista
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Il tempo... ieri - MATTINATA CON CIELO SERENO e con uno splendido sole. Nel pomeriggio sono arrivate le nuvole che a tratti hanno coperto il sole. Moderata ventilazione. Temperature in rialzo:
mass. 17,4°; min. 4,6°C; attuale 9,3° (ore 23,30).
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evento del giorno
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Oggi “anniversario DELLA RESISTENZA”
La data del 25 aprile 2020 ricorda la liberazione dell’Italia dai nazifascisti avvenuta 75 anni fa con il contributo non solo dei
partigiani ma anche delle partigiane, purtroppo poco ricordate ma che furono
fondamentali nella lotta. Il nostro incondizionato grazie va a tutti loro e
particolarmente alla gloriosa Brigata Maiella che liberò non solo l’Abruzzo ma avanzò fino a Bologna dove fu accolta con grande entusiasmo. Non dimentichiamo mai che
quegli uomini e quelle donne ci hanno ridato, al prezzo dei loro sacrifici e
della vita, la libertà, il valore più alto. Lo ricordino soprattutto coloro che non la celebrano perché anche grazie ai partigiani oggi possono esprimere il loro dissenso. Lucrezia
Sciore
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libri
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l’intervento
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RESISTENZA, L’ALTRA FACCIA
di Mario Setta
Il concetto di resistenza
Resistenza è una parola che deriva dal latino “re-sistere” composto dalla particella “re” = indietro, che dà l’idea di opposizione e “sístere” = fermarsi, non cedere all’urto, contrastare, fronteggiare.
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La storia dell’Uomo è una storia di resistenza o, marxianamente, di conflitto di classi. Dalla
tragedia “Antigone” di Sofocle allo scontro tra cristianesimo e impero romano fino agli scontri di
oggi la conflittualità è il filo rosso.che sottende il cammino della storia. Ogni guerra, giusta o
ingiusta che sia, implica resistenza. Di fronte ad ogni tentativo...
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letture
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LA "PESTE DI Palermo" (1575-1576)
In “Informatione del pestifero et contagioso morbo”
di Giovan Filippo Ingrassia (Parte VI)
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Roberto Grossi
VILLALAGO
NELLA SECONDA
GUERRA MONDIALE
Il libro è un prezioso contributo alla ricostruzione di un periodo della storia di
Villalago,destinato lentamente ad essere dimenticato se l'autore non l’avesse tratto dalla memoria di quanti furono protagonisti o spettatori. I
capitoli sviluppano via via lo svolgersi della vita paesana in quel clima di
terrore, in cui le donne, con gli uomini ai fronti di guerra, sono le vere “eroine” nel fronteggiare i Tedeschi che spadroneggiano in paese, con atti di terrore.
Come se non bastasse, la comunità di Villalago si trovò a dover aiutare - con cibo, abiti e nascondendoli in casa - i numerosi ex
prigionieri di guerra alleati, provenienti dal campo di concentramento di Fonte
d'Amore, presso Sulmona.
Il libro si sofferma con le parole e la lingua delle protagoniste ai vari
episodi di solidarietà, di quella che poi sarà chiamata "Resistenza Umanitaria”.
L’autore racconta anche dei lanci di “casse” effettuati dagli aerei degli alleati col paracadute, contenenti generi
alimentari a sostegno degli ex prigionieri fuggiaschi.
La storia di un piccolo paese, nella grande storia di un’italia sotto l’occupazione tedesca.
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La città di Palermo era un inferno, roghi dappertutto, perché per ordine dei medici, roba, letti, materassi della gente appestata dovevano
essere bruciati. Dolore e disperazione nelle famiglie che vedevano morire da un
giorno all’altro i loro cari. Delinquenza e teppismo non mancarono, ma e qualcuno veniva
colto a rubare cose infette era bruciato o impiccati o mandato a sfracellarsi.
Il vertice decisionale era costituito dalla Deputazione di Sanità, una magistratura istituita per l’occasione, col compito di vigilare sulla cura della pubblica sanità, anche se tutte le operazioni più importanti erano dirette da Carlo d’Aragona, che appresentava il governo spagnolo. Il vero braccio operativo erano
gli undici deputati preposti alla cura di ogni quartiere della città.
Sul fronte esterno venne affidato a persone degne di fede il compito di
effettuare una ricognizione
diretta. “A maggior cautela” si rafforzarono i controlli alle porte della città, verificando che persone e merci provenienti dall’esterno fossero accompagnate da patenti o bollettini emessi dai luoghi di
provenienza (non sospetti né dichiarati infetti) e impedendo l’ingresso a chiunque ne fosse sprovvisto. Fu imposto che nessun «fondacaro, o tavernaro, o tenitor barracca» entro il territorio della città per un raggio di tre miglia potesse tenere aperto «il suo fondaco
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o la taverna o la barracca»; e al di fuori di questo raggio non avrebbe potuto «accostarsi, né lasciar accostare o conversare o praticare con persona alcuna forestiera
viandante». Poiché molti entravano in città con documenti falsi Ingrassia suggerì che tutti coloro che fossero giunti in città da località sospette portassero dei segni di riconoscimento, come ad esempio una tovaglia
bianca cinta di traverso.
Sul fronte interno vennero ripuloite le strade, «facendo nettare tutte le puzzolentie et cagioni di generar fetore», liberandole dagli animali morti, risanando le paludi e gli stagni, richiamando
al loro dovere i mastri di mondezza. Ogni individuo, ricco o povero che fosse,
doveva tenere la propria abitazione «limpida di qualsivoglia bruttezza, e di tener monde le sue latrine», profumandola anche con aromi «di poco prezzo per li poveri». Per paura del contagio “si levarono le schole publice, et i larghi, et lunghi visiti, che si solevano
fare per li morti, et per gli infermi … si prohibirono le conversazioni e anco i venditori ad incanti, et i vaganti per
la Città”, come anche le meretrici. Per facilitare il complesso lavoro dei deputati,
Ingrassia compilò regolamentii in cui fissò il protocollo da seguire per il barreggiamento e la purificazione di persone e
cose.
r.g. (Continua)
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abruzzo
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Salgono a 2803 i casi positivi
al coronavirus in Abruzzo
Salgono a 2803 i casi totali di Coronavirus accertati in Abruzzo dall'inizio della
pandemia, un aumento di 18 casi su un totale di 1732 tamponi. 327 pazienti (+5
rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale (42 in provincia dell’Aquila, 102 in provincia di Chieti, 138 in provincia di Pescara e 45 in
provincia di Teramo; 28 (-3 rispetto rispetto a ieri) in terapia intensiva (8
in provincia dell’Aquila, 5 in provincia di Chieti, 8 in provincia di Pescara e 7 in provincia di
Teramo), mentre gli altri 1724 sono in isolamento domiciliare con sorveglianza
Asl.
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scanno
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PARROCCHIA DI SCANNO
"SANTA MARIA DELLA VALLE"
Domenica 26 Aprile, ore 10,00 Santa Messa in streaming
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forza abruzzo
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Forza Abruzzo, insieme ce la faremo!
Il video dei cuochi e pasticcieri abruzzesi
tra cui il nostro Angelo Di Masso
Quaranta protagonisti della ristorazione abruzzese in un video di speranza, con la voglia
di rimboccarsi le maniche e ripartire. Aspettano di capire come e quando
potranno riaprire, senza però rinunciare a progettare il futuro, studiando idee e soluzioni per non darla
vinta alla crisi. E dunque anche il morale gioca un ruolo essenziale per
affrontare con il piglio necessario la sfida che verrà. È questo il messaggio del video “emozionale” ideato dalle giornaliste abruzzesi Eleonora Lopes e Jennifer di Vincenzo, che
riunisce i cuochi della regione per rivolgersi in primis ai clienti, infondendo
loro speranza e fiducia in una ripartenza che avrà bisogno del contributo di tutti. Obiettivo: “Dimostrare che il settore della ristorazione è pronto a rimboccarsi le maniche, accendere i fornelli e ripartire”, spiega Eleonora Lopes. Alla chiamata hanno risposto 40 cuochi d’Abruzzo; ognuno di loro ha scelto una parola per rappresentare il momento, l’incertezza del futuro e la voglia di farcela.
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Il video è ora disponibile su YouTube e fino al 27 aprile sarà trasmesso in Abruzzo dall’emittente locale Rete8.
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pd sulmona
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MAFIE E INCENDI:
RIAPRIRE LE INDAGINI
L’articolo apparso due giorni addietro su wordnews.it a firma di Alessio Di Florio sulla
mafia dei pascoli non può passare inosservato. Nell’articolo viene riportato in virgolettato quanto è a conoscenza della prof.ssa Calandra sull’incendio del Morrone, in particolare la natura dolosa dell’incendio, la correlazione con l’altro importante incendio estivo ovvero quello di Campo Imperatore e il
probabile disegno della criminalità organizzata dietro a tali avvenimenti. Sostiene infatti la prof.ssa Calandra: «sinceramente non riesco a credere più negli incidenti, non ho ovviamente elementi precisi su quanto accaduto però posso riportare che durante alcune interviste quanto accaduto a Campo
Imperatore fu messo in relazione con l’altro incendio sul Monte Morrone che è fuori da ogni ragionevole dubbio possa essere stato un incidente. Nei mesi
precedenti registrammo un’intervista all’interno del Gran Sasso-Monti della Laga che non esito a definire veramente
inquietante: una persona ci disse – riferendosi ai pascoli che secondo lui dovevano darglieli e che poteva pagarli – vedrete l’inferno che scoppierà quest’estate. Durante le interviste dell’estate 2018 diversi intervistati misero in relazione i due incendi, quali siano
queste relazioni, chi e come può averne tratto beneficio
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ovviamente non possiamo saperlo».
D’altronde l’ipotesi che dietro tali eventi ci fosse la regia della criminalità organizzata fu subito denunciato dal Comitato spontaneo “Giustizia per il Morrone”, comitato che nacque spontaneamente raccogliendo le adesioni di cittadini e di
esponenti politici di varie estrazioni ed arrivando a raggiungere 1.500
iscrizioni sui social.
Purtroppo ad oggi non si hanno notizie circa le indagini e dato il lasso tempo
trascorso è ragionevole sostenere che siano state archiviate.
Alla luce delle predette dichiarazioni che provengono da una autorevole
esponente del mondo accademico, il circolo del partito democratico di Sulmona,
il PD provinciale e quello regionale chiedono che la Procura della Repubblica
presso il Tribunale di Sulmona direttamente o unitamente alla Direzione
Distrettuale Antimafia di L’Aquila, riapra le indagini e faccia piena luce su quanto accaduto in quella
estate che ha trasformato in cenere un patrimonio inestimabile forse per mano
delle mafie infiltratesi nella nostra provincia.
Dal canto nostro attiveremo i parlamentari presenti nella commissione antimafia
affinchè non cada il silenzio tanto sulla questione degli incendi quanto su quella più che mai attuale della cd “mafia dei pascoli”.
La presidente del Circolo del PD Sulmona e Responsabile forum PD Abruzzo contro
le mafie, Teresa Nannarone
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dal pnalm
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Contrasto all’abusivismo edilizio
denunciato un residente
di Pescasseroli
Non si ferma l’azione di contrasto all’abusivismo edilizio nel territorio del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise a cura del personale addetto alla sorveglianza e tutela
del territorio.
Nell’ambito dell’attività istituzionale di controllo del territorio i Carabinieri Forestali della
Stazione Parco di Pescasseroli, lo scorso 21 aprile hanno accertato l’esecuzione di un consistente intervento di movimentazione di terreno (circa 100
mc per 500 mq di ampiezza) privo di qualsiasi titolo autorizzativo, in un’area periferica del centro abitato di Pescasseroli (AQ).
I lavori sarebbero stati finalizzati al livellamento della pendice adiacente ad
una struttura alberghiera e realizzati dal proprietario del terreno utilizzando
un proprio mezzo meccanico.
L’esecutore dell’intervento, che ha ammesso la propria responsabilità, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria, oltre che per la violazione alle norme urbanistico-edilizie, anche
per reato paesaggistico e la mancanza del previsto nulla-osta del Parco
Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, trattandosi di area soggetta alla normativa nazionale
sui Parchi e le Aree Protette. Allo stesso è stata elevata anche una sanzione amministrativa di 640,00 €, importo proporzionale alle dimensioni dell’abuso, ai sensi della Legge Forestale Regionale che disciplina il vincolo
idrogeologico.
Secondo le previsioni di legge, Comune e Parco procederanno quanto prima ad
emettere ordinanza di ripristino a carico del trasgressore al fine di riportare
i luoghi nello stato precedente alla manomissione.
“L’importante azione dei giorni scorsi – ha commentato
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il Direttore del Parco - si inserisce in un intenso quadro di attività dedicate al controllo del territorio che, nonostante il periodo legato al
blocco da emergenza COVID19, ha visto diverse violazioni da parte di residenti.
A tal fine il Parco ha predisposto azioni mirate di controllo e verifica,
supportate anche dalla tecnologia derivante dal recente acquisto di un drone
con la formazione di ben 6 unità tra Guardiaparco e Carabinieri Forestali.”
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#consigliounborgo
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I BORGHI PIÙ BELLI D’ITALIA:
AL VIA IL CONTEST
#CONSIGLIOUNBORGO
Ogni Comune del “Club dei Borghi più Belli” condurrà sin da ora un’indagine preliminare, ascoltando direttamente tutti gli operatori turistici che
lo vorranno, per effettuare, attraverso delle schede, una ricognizione puntuale
dei danni subiti in termini di mancati guadagni, prenotazioni cancellate o da
rimborsare, eventi annullati, extra-costi e conseguenze lavorative e sociali
nelle strutture ricettive alberghiere e paralberghiere, extralberghiere, all’aperto, di mero supporto e nelle strutture ristorative del proprio territorio. Ad annunciarlo è Antonio Di Marco, presidente dell’associazione dei Borghi più Belli in Abruzzo e Molise, a proposito del dopo-emergenza covid, per avviare
subito un rilancio del turismo nei Borghi. “Una volta raccolte le segnalazioni dei Comuni
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dell’Associazione, presenteremo una relazione con tutte le problematiche emerse alla
Regione Abruzzo e alla Regione Molise, chiedendo la predisposizione di azioni e
misure settoriali specifiche, dedicate alla rete de “I Borghi Più Belli d’Italia” all’interno della strategia complessiva di rilancio turistico delle due regioni, per
mitigare gli effetti negativi e gli impatti economici, occupazionali e sociali
che questa emergenza sanitaria sta avendo e farà registrare nel prossimo futuro” spiega Di Marco. “È questa la finalità del monitoraggio fra gli operatori del turismo in corso nei Comuni dell’Associazione “I Borghi più belli d’Italia in Abruzzo e Molise”: rilevare un’esatta misurazione dell’impatto dell’emergenza Covid-19 sull’indotto del settore turistico affinché, attraverso il governo e gli enti locali, si possano intercettare e utilizzare
fondi dedicati alla tempestiva ripartenza dei Borghi e mettere in campo tutte
le strategie per rilanciare e potenziare la comunicazione e promozione
turistica delle nostre realtà, presidio di autenticità” conclude il presidente dell’associazione
dei Borghi più Belli.
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