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Mercoledì 15 Aprile 2020 - Sante Anastasia e Basilissa, Martiri
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Il tempo... ieri - UNA GIORNATA DI NEBBIE, NUVOLE E PIOGGIA. Aprile, dopo giornate di sole, si è ricordato anche della pioggia, che è scesa abbondantemente. Temperature in lieve calo: mass. 11,7°; min. 2,7°C; attuale 2,8° (ore 23,30).
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libri
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letture
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La "Peste Antonina" (165 -180 d. C.)
Da "Methodus Medendi" di Galeno di Pergamo (Parte II)
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indugio che si confà all’uomo, come se ciò non bastasse compaiono sulla pelle orrende piaghe a volte purulenti a volte
sanguinanti poiché sfregiate dalle mani del posseduto in preda ad agonia…».
Da questa descrizione gli esperti ritengono che sia stata una grande epidemia di
vaiolo. Per confermare questo. purtroppo, per ora, non si sono scoperti reperti paleopatologici
(mummie) che possono attestare la presenza, in quel periodo storico di questa
malattia, inoltre la suddetta ipotesi potrebbe essere posta seriamente in
dubbio, perché Galeno non menziona mai, nelle persone guarite, le tipiche cicatrici che spesso
deturpavano il viso dei pazienti.
La Peste arrivò a Roma, portata dai soldati che dalla Grecia e dalla Macedonia, dove si era
diffuso il contagio, tornarono in Italia. Non c’erano cure, neppure Galeno sapeva come intervenire.
Il popolo cadde in preda al panico e interpellava gli oracoli. Non avendo
risposte certe si finì col dare la caccia ai presunti untori, colpendo le minoranze etnico-religiose,
colpevoli di essere “diverse”. Una delle tante persecuzioni spontanee contro i cristiani risale proprio a
questi anni.
La peste indistintivamente contagiava patrizi e plebei, padroni e schiavi, senza
distinzione di censo o condizione sociale. r.g. (Continua)
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Galeno di Pergamo, il famoso medico, ha descritto i sintomi della peste nel suo “Methodus Medendi”, osservando direttamente la malattia. Annotò che essa provocava febbre, diarrea, infiammazione della faringe, eruzioni
cutanee secche o in forma di pustole che apparivano nel nono giorno dalla
comparsa.
Galeno nacque a Pergamo nel 129 d.C. Studiò medicina dall'età di sedici anni. Si perfezionò con i vari maestri dell'epoca. A Pergamo lavorò come medico alla scuola dei gladiatori per tre o quattro anni, durante i quali
fece esperienza sui traumi e sul trattamento delle ferite, che lui chiamerà "le finestre nel corpo". Dal 162 visse a Roma, dove portò i nuovi elementi della scienza medica di Ippocrate, fra i quali la teoria
umorale sulle origini della pazzia e le sue conoscenze sull'anatomia.
Nel suo trattato "Methodus Medendi" (un'opera in quattordici volumi, considerato
per secoli il testo di riferimento per la terapia medica) egli scrive: «La peste si diffonde in modo grande e perdurante, causa spossatezza e dapprima
si manifesta come semplice malanno di stagione, poi con febbre. Alle male
lingue che deridono siffatto pericolo Apollo scocca il suo dardo che infiamma e
castiga, provocando l’increscioso bisogno di evacuare le proprie impurità in modo ferale e non senza miasmi, senza contegno o
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Maria Giulia Picchione,
Antonella Lopardi,
Alessandra Mancinelli
Luoghi e genti
d’abruzzo
Cultura e tradizioni
scorrendo il calendario
Il libro non è solo uno strumento di conoscenza del ricchissimo patrimonio culturale
regionale, ma intende anche “promuovere l’educazione alla protezione dei luoghi, degli spazi naturali, dei luoghi della
memoria, la cui esistenza, salvaguardia è necessaria ai fini dell’espressione del patrimonio culturale immateriale”.
Il piano dell’opera si compone di due volumi, di cui quello che presentiamo. Ogni volume
presenta, in ordine cronologico, le principali manifestazioni, civili e
religiose, che si svolgono nei vari luoghi della regione.
Si tratta di una modalità che consente di ‘raccontare’ il vasto patrimonio culturale di una regione che ha le sue eccellenze nella
costellazione di luoghi fisici, naturali e antropizzati e nella relativa
cultura immateriale, che hanno generato in tanti secoli, con usanze, credenze,
tradizioni, feste, rituali.
Attraverso lo strumento della festa, evento che racchiude in sé la somma di culture diverse ma complementari – artistiche, religiose, antropologiche, gastronomiche – la guida consente di leggere con chiarezza la straordinaria originalità e ricchezza dei paesaggi antropici o naturali della tradizione, permettendo ad
ognuno, questo è l’auspicio, di goderne ma soprattutto di portarvi il dovuto e necessario rispetto.
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rio de janeiro
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Il Cristo Redentore
di Rio de Janeiro
vestito da medico
Nel giorno di Pasqua, la Chiesa cattolica brasiliana ha reso omaggio al personale sanitario
impegnato nel contrasto all’epidemia di coronavirus illuminando la statua che sovrasta il Corcovadoe
Per rendere omaggio ai professionisti della salute che lottano in prima linea
contro la pandemia del coronavirus, le proiezioni hanno “vestito” il Cristo Redentore con camici simili a quelli usati da medici, infermieri e
altri professionisti fondamentali in questa lotta contro il nemico invisibile.
Sono state proiettate anche immagini dei professionisti con mascherine
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e stetoscopio, oltre alle bandiere dei Paesi che hanno registrato casi di
Covid-19.
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abruzzo
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Salgono a 2245 i casi positivi
al coronavirus in Abruzzo
Dall’inizio dell’emergenza, i casi registrati positivi sono saliti a 2245. 345 pazienti (-6
rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva (51 in
provincia dell’Aquila, 93 in provincia di Chieti, 126 in provincia di Pescara e 75 in provincia
di Teramo), 52 (-2 rispetto a ieri) in terapia intensiva (13 in provincia dell’Aquila, 10 in provincia di Chieti, 20 in provincia di Pescara e 9 in provincia
di Teramo), mentre gli altri 1403 (+30 rispetto a ieri) sono in isolamento
domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.
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fiom-cgil
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FIOM Abruzzo Molise
Lettera aperta ai Presidenti dell'Abruzzo e del Molise
Egregi Presidenti,
la riapertura delle attività produttive, prevista per il 4 di maggio 2020, deve essere accompagnata da un
progetto specifico che la Regione Abruzzo e la Regione Molise devono mettere in
atto in tempi rapidi. Il Governo, secondo noi in maniera affrettata, potrebbe
decidere di avviare alcune attività produttive anche prima della data del 4 di maggio 2020, proprio per questi
motivi non si può perdere tempo e deve essere fatta una valutazione dello stato delle nostre
Regioni e dei nostri Territori. Una Sanità uscita da un lungo periodo commissariale per la regione Abruzzo e il permanere
del commissariamento per il Molise, oltre ad una geografia delle nostre
bellissime regioni fatta di tanti piccoli centri da dove ogni giorno partono e
tornano migliaia di Lavoratori, deve vederVI dialogare con il Governo per
capire se esistono le reali condizioni di ripartenza, garantendo la massima
sicurezza dei Lavoratori e più in generale dei cittadini.
Fermo restando le prerogative del Governo sulla decisione della ripartenza, è responsabilità di chi guida le regioni coordinarsi con lo stesso per far capire quali sono le
nostre reali condizioni.
Se il lockdown dovesse essere rispettato anche per le nostre regioni, esistono i
tempi necessari per organizzarsi. Tutte le nostre province saranno coinvolte.
Solo per fare un esempio, immaginate che la riapertura della sola Sevel, nel
territorio della Val di Sangro vedrà il coinvolgimento di circa 12.000 Lavoratori di cui circa il 60% utilizza i
mezzi di trasporto Pubblico. È inimmaginabile pensare che ognuno utilizzi il proprio mezzo di trasporto per
andare al lavoro, sempre nella sola Sevel sarebbero coinvolte per ogni turno
circa 2500 auto con grosse difficoltà di parcheggio. Molti di questi Lavoratori vengono dal vicino Molise ma anche
dalla Puglia e contribuiscono al PIL e all’economia delle due Regioni.
Situazione analoga per l’area industriale della FCA di Termoli.
Proprio queste caratteristiche devono vedere le Regioni avere un ruolo centrale
in questa ripartenza dialogando tra di loro per garantire che
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tutti i Lavoratori possano tornare a lavorare in sicurezza.
Certo, nella Regione Abruzzo le dichiarazioni del Presidente di TUA hanno
evidenziato delle difficoltà, difficoltà che credo siano comuni anche per il Molise. Queste difficoltà stanno creando forti preoccupazioni per i Lavoratori. Se anche le aziende
fossero in grado di garantire la sicurezza, cosa di cui non siamo certi per
tutte, molti Lavoratori saranno obbligati ad utilizzare mezzi pubblici e
affrontare un viaggio che può durare anche un’ora e mezza. In questo contesto va garantito il rispetto delle norme sia per i
tanti Lavoratori del trasporto pubblico e privato che dovranno svolgere il
servizio, sia per i pendolari. Non solo vanno assicurate le distanze ma vanno
programmate attività di sanificazione dei mezzi di trasporto.
Questa situazione deve prevedere uno sforzo organizzativo che va messo in campo
da subito e non può solo riguardare il sistema dei trasporti, infatti deve essere messo in campo
anche un progetto sanitario che consenta di prevenire un aumento dei contagi
vista la quantità di Lavoratori che saranno coinvolti. È essenziale aprire un dialogo con le aziende per sapere come intendono
organizzarsi e con le Organizzazioni Sindacali per conoscere il punto di vista
dei Lavoratori. Va tenuto presente che oggi ci sono ancora i tempi per avviare
tutti i confronti necessari se la ripartenza rimane il 4 maggio 2020. Decidere
di chiudere un sistema produttivo da un giorno all’altro è facile, farlo ripartire dall’oggi al domani è irresponsabile!
Una ripartenza che non tenga conto di tutte le variabili rischia di vanificare
tutti gli sforzi e i sacrifici fatti dalle nostre popolazioni a partire da chi
in prima linea, nella sanità, sta combattendo per contrastare il virus. Se a seguito del mancato
coordinamento e della mancata programmazione saranno resi vani tutti gli sforzi
messi in campo sarà evidente una responsabilità politica, morale e non solo.
Certo di aver espresso la mia opinione come contributo a questa difficile
situazione porgo distinti saluti.
Seg. Gen. FIOM Abruzzo Molise, Alfredo Fegatelli
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la casa del sole
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LA CASA DEL SOLE
DONA MASCHERINE
“Quanto meno abbiamo, più diamo. Sembra assurdo, però questa è la logica dell’amore.” Madre Teresa di Calcutta. È una frase che descrive meravigliosamente quanto accaduto oggi. Mentre venivano
consegnate le uova di Pasqua a “La casa del sole” in via Vertonica, i ragazzi della struttura hanno ricambiato il pensiero
donando, agli amministratori comunali, un centinaio di mascherine realizzate da
loro. Un gesto inaspettato, pieno d’amore e gioia. La casa del sole è un luogo che persone con diverse problematiche, molte delle quali non hanno
nessuno che possa prendersi cura di loro. Un fiore all’occhiello della comunità angolana, che tutta l’Amministrazione ringrazia profondamente.
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storia in cronaca
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I paesi della Valle del Sagittario in cronaca sul quotidiano "Il Centro
d'Abruzzo"
dal 26 agosto 1986 al 10 Luglio 1987 con gli articoli di Roberto Grossi
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Giornata europea dell’ambiente sulle rive del lago di Scanno
Raccolti 90 sacchi di rifiuti
SCANNO - Nessuno avrebbe mai immaginato di raccogliere più di 90 sacchi di rifiuti intorno alle rive del lago di Scanno. Per le numerose
persone che hanno par tecipato alla «Giornata europea dell'ambiente» organizzata dal partito socialista italiano, dalla Lipu, dal Cai e dalla
cooperativa «Centauria», che prevedeva la ripulitura della rive del lago e del fiume Tasso, è stata un'amara sorpresa.
Hanno trovato di tutto: bidoni, bombole di gas vuote, rottami di diversi,
elettrodomestici, buste di plastica, lattine varie, scarpe vecchie, passeggini
per bambini, materassi. Il tutto buttato fra le pietre, al di sotto della
strada circumlacuale. Il fiume Tasso, immissario del lago, secondo il
segretario del Psi, Guido Nannarone, che ha partecipato alla pulitura, è ridotto ad una discarica pubblica. Le due rive, soprattutto quelle che
costeggiano i prati, dove si riversano i gitanti della domenica, sono un
deposito di oggetti tra i piu svariati e impensati. E poi emana un cattivo
odore perchè le sue acque ricevono gli scarichi fognanti di Scan no, che arrivano al lago,
appena dopo un chilometro di tragitto. La manifestazione secondo gli
organizzatori, e stata indetta esclusivamente per spronare gli amministratori
dei due paesi rivieraschi, Scanno e Villalago, a porre in atto tutti i mezzi e
le strateglie possibili per tenere pulite le rive e per la risoluzione del
problema dell'inquinamento delle acque, dovute esclusivamente agli scarichi dei
liquami urbani.
Nonostante la buona vo volontà di tutti i partecipanti, si è riusciti a pulire
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di una grande quantità di rifiuti solo una parte delle rive del la go. Si spera che il rimanente
lavoro venga portato a termine dai due comuni che sono responsabili della
tutela del patrimonio naturale. Roberto Grossi
Articolo del 12 Maggio 1987
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arma dei carabinieri
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pomeriggio di ieri hanno prelevato e consegnato a domicilio una serie di
dispositivi biomedicali per la cura del diabete ad un 86enne residente nel
centro storico di Barrea. L’anziano, cagionevole di salute e pertanto molto preoccupato per un eventuale
contagio da covid-19, aveva richiesto l’aiuto dei militari in quanto impossibilitato a raggiungere in autonomia il più vicino presidio sanitario. Momenti di emozione alla consegna dei dispositivi dai militari dell’Arma dei Carabinieri.
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CARABINIERI IN SOCCORSO
DI UN ANZIANO A VILLETTA BARREA
I Carabinieri della Compagnia di Castel di Sangro ancora una volta hanno dato testimonianza
della vicinanza dell’Arma alle fasce più deboli della popolazione messe a dura prova durante questa lunga emergenza
coronavirus. I carabinieri della Stazione di Villetta Barrea nel primo
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auguri
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ANNIVERSARIO DI MATRIMONIO
Nella città di North Bay (Canada), Antonio e Maria Marchione hanno ricordato l’anniversario del loro matrimonio, avvenuto il 5 aprile 1964 nel Santuario di San
Domenico, a Cocullo. Le nozze furono benedette dall’allora parroco don Adolfo Angelucci.
I due coniugi sono stati festeggiati da amici e parenti oriundi cocullesi. Dalle
colonne di questo “Gazzettino della Valle del Sagittario”, giungano per la ricorrenza ai simpatici Sposi, che ormai hanno superato i 55
anni di matrimonio nel riflesso di una bellissima pietra qual è lo smeraldo, sentiti auguri di una lunga convivenza in serenità ed in buona salute, nella certezza che l’augurio più affettuoso coinvolga Irma, loro carissima figlia, lontana a causa del terribile
morbo che infuria anche in Inghilterra, dove lei vive, sposa felice, da tempo.
Nino e Vanna Chiocchio
(Nella foto: gli sposi come li ha visti l’amico Tonino Gentile).
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