Venerdì 10 Aprile 2020 - Venerdì Santo - Passione del Signore

Il tempo... ieri - freddi venti settentrionali che hanno tenuto libero il cielo da nuvole, con un sole che allunga sempre di più il suo cammino. Temperature in lieve rialzo per la massima: mass. 16,4°; min. 2,2°C; attuale 5,9° (ore 23,30).
 
PROCESSIONE A SCANNO
DEGLI INCAPPUCCIATI

La commovente processione degli incapucciati in visita ai Sepolcri, questa mattina non ci sarà per i noti divieti a causa della pandemia in atto. Vi proponiamo la replica del video che postammo su questo giornale  il 14 Aprile 2017.
Come da antica tradizione i confratelli della Madonna delle Grazie, con il viso coperto da un cappuccio bianco in segno di penitenza, si radunano  il venerdì mattina alle ore 10,00, per visitare con il sacerdote e tutti i fedeli le tre chiese dove sono allestiti i sepolcri. Nel video si sono radunati nella Chiesa di sant’Eustachio, per la chiusura, causa terremoto del 2009, della chiesa della Madonna delle Grazie.
 
 
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Alcune notarelle sulla "Peste di Giustiniano"
Gli storici ritengono che la “Peste di Giustiniano” sia stata la più devastante pandemia della storia. Dal 541 si sviluppò in tutti i territori dell'Impero Bizantino e si ripresentò ogni 12-15 anni in varie regioni del Mediterraneo, camminando insieme agli eserciti durante le guerre che non ebbero mai fine e diffondendosi tramite i commerci. I medici non avevano alcuna idea di come la malattia si diffondesse e tanto meno di come curarla. I rimedi si riducevano a bagni caldi, per cercare di far uscire dal corpo dei malati gli “umori” considerati “cattivi”. Venne ritenuta come segno della collera divina e si cercava di placarla con processioni e riti religiosi.
Oggi sappiamo che la  peste veniva causata dal batterio Yersinia pestis, un piccolo bacillo a colorazione bipolare. Questo microrganismo infettava una grande varietà di mammiferi e soprattutto i ratti che a loro volta erano pericolosi serbatoi.
Procopio di Cesarea e Paolo Diacono ci hanno fornito una descrizione dettagliata della sintomatologia, ma nulla sappiamo sulla prevenzione e su come fermare il contagio. Solo nel VII secolo si fece per la prima volta ricorso a un nuovo metodo, che costituì un
tentativo preventivo della diffusione epidemica: fu proposto il blocco della circolazione delle merci e dei viaggiatori. In seguito, a partire dal 1346, durante altre epidemie, queste limitazioni furono largamente utilizzate con l’instaurazione di cordoni sanitari fuori dalle città e anche lungo i confini. Va detto che in Oriente gli Arabi, seguendo i dettami del Corano, avevano adottato, sin dall’inizio, lo “scansamento”, che  prevedeva che gli uomini (soldati o mercanti), non appartenenti ad una città contagiata, erano interdetti dall’entrarvi. Secondo il profeta Maometto, la malattia non era stata prevista da Dio nel destino di coloro che, vivendo fuori della città contagiata, erano stati risparmiati e nulla bisognava fare per modificare la sorte di ciascun fedele.
Oggi viviamo un'altra terribile pandemia. Ci sono varie ipotesi su come si sia sviluppato il Covid - 19, ma sappiamo come fermare il contagio e tutti noi stiamo facendo sacrifici enormi per sconfiggere questo virus. La ricerca va avanti e già ci sono dei farmaci che riescono a fare "il miracolo". E poi abbiamo tutto il personale sanitario che fa di tutto per tenerci in vita. r.g.
Giancarlo Cappellari
Mountain Bike
nel Parco d’Abruzzo

Venti itinerari descritti in mountain bike nel Parco Nazionale più un trekking di 4 giorni in bici. Gli itinerari proposti sono differenziati per difficoltà e possono soddisfare dal principiante al biker esperto. Per tutti gli itinerari vengono indicate le coordinate GPS per seguire il percorso in modo facile e immediato. La descrizione degli itinerari è molto precisa con le fotografie degli svincoli e dei punti più importanti. E' riportato il grafico altimetrico e una riproduzione della cartina geografica del percorso totale. Conclude la descrizione di un trekking impegnativo di 4 giorni all'interno del Parco, partendo e ritornando a Pescasseroli passando per Scanno, le Cinque Miglia e Alfedena.
 
   abruzzo
Salgono a 1931 i casi positivi
al coronavirus in Abruzzo

Dall’inizio dell’emergenza, sono stati registrati 1931 casi positivi al Covid-19. Ieri sono stati 72 i nuovi casi, su un totale di 981 tamponi. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 194 pazienti deceduti. Dall’inizio dell’emergenza sono stati eseguiti 16847 test, di cui 11188 sono risultati negativi. La differenza tra il numero dei test eseguiti e gli esiti, è legato al fatto che più test vengono effettuati sullo stesso paziente. Nel totale viene considerato anche il numero degli esami presi in carico e tuttora in corso.
 
   caritas
DALLA CARITAS FORMAGGI
DI SCANNO E ANVERSA
PER LE FAMIGLIE BISOGNOSE

Sulla tavola pasquale formaggi acquistati dalla Caritas in due aziende della Valle Sagittario. Il caciocavallo è prodotto dal Bioagriturismo di Gregorio Rotolo, ditta di Scanno, mentre il pecorino è prodotto dal Bioagriturismo La Porta dei Parchi di Anversa degli Abruzzi.  E’ la scelta fatta dalla Caritas diocesana, facendo beneficenza e sostenendo l’economia del territorio. Beni di prima necessità da distribuire alle famiglie più bisognose colpite dall’emergenza coronavirusIn questi giorni infatti la Caritas continua a dispensare generi alimentari, soccorrendo famiglie e persone in stato di bisogno, aggravato peraltro dall’emergenza sanitaria in corso.
 
   villalago
DAL CENTRO ANZIANI
Uova di Pasqua
come segno augurale
agli over ottanta di Villalago

Villalago - In questi giorni che precedono la Pasqua, Gabriella e Lucrezia, presidente e vice presidente del Centro Sociale Anziani di Villalago, stanno consegnando in paese un uovo di cioccolato alle persone che hanno superato gli ottant’anni. Un gesto di sensibilità, per regalare un sorriso e addolcire la festa in momenti in cui le distanze sociali fanno sentire ancora di più la solitudine, specialmente per coloro che hanno i parenti più cari lontani. Per l’acquisto è stata impegnata una somma destinata ad altre iniziative rimaste sospese.
Un uovo di Pasqua, che in tempi normali potrebbe sembrare poca cosa, in questa circostanza sta a rappresentare il senso di vicinanza e di gentilezza in una piccola comunità come quella di Villalago.
 
   civitella alfedena
Civitella Alfedena, una Pasqua
dedicata ai più piccoli, con uova
in regalo per tutti i bambini

CIVITELLA ALFEDENA - In questa settimana Pre Pasquale, a seguito  dell’Emergenza Coronavirus, le misure costringono i bambini a stare in casa e non si potrà svolgere la tradizionale Pasqua, inoltre non tutti genitori possono uscire da casa e muoversi liberamente. Viste anche le difficoltà logistiche del paese, gli “Auguri di Pasqua”, l'Amministrazione Comunale del piccolo borgo ha pensato di farli guardando ai più piccoli, ai cittadini più giovani, offrendo questa mattina un uovo di Pasqua a ognuno dei bambini frequentanti la scuola materna, elementare e media del paese, a tutti i nuovi nati e a tutti i bambini presenti per qualsiasi motivo sul territorio comunale in questi giorni d’isolamento sociale. Un piccolo gesto voluto verso i più piccoli per rinsaldare così il legame con la cittadinanza e consolidare ulteriormente il senso di comunità. L’iniziativa è stata realizzata grazie anche alla collaborazione della ditta “Papa Dolceamaro” Monteroduni (IS), azienda leader nel settore della cioccolato e dei confetti, da sempre attenta alle problematiche del sociale. Un periodo di distanziamento e isolamento, ma anche un periodo in cui comunque non bisogna perdere la fiducia verso un futuro migliore, con lo scopo che ogni sorriso che riusciremo a regalare oggi ai nostri bambini lo
ritroveremo replicato in cento azioni positive domani. Alla necessità         di spiritualità si accosta un senso di praticità umana, come anche quello di poter far degustare a chi è giovane il sapore del cioccolato, anche nelle piccole azioni può derivarne per tutti un miglioramento sociale. Un uovo pasquale in segno di fede e di speranza cristiana ma anche simbolo di una rinascita sociale che dovrà vedere queste nuove generazioni protagoniste di un futuro migliore, che non deve essere al chiuso di una stanza, ma deve essere alla luce di quel sole che da sempre splende sulle nostre montagne.
 
   sulmona
A sulmona SALGONO A 52
LE PERSONE CON CORONAVIRUS

SULMONA - Il conto delle positività, con i due di ieri, sale in città a 52, compresi i 42 che fanno tutti riferimento alla clinica San Raffaele di Sulmona, molti dei quali non residenti. I positivi in città sono perciò appena una decina. Dei positivi Covid-19 finora registrati 31 sono dell’Aquilano (2 ricoverati non in terapia intensiva, 2 terapia intensiva, 22 in isolamento domiciliare, di cui 3 in altra Asl, e 5 guariti), 83 della  
Marsica (21 ricoverati non in terapia intensiva, di cui 2 in altra Asl, 3 in terapia intensiva, 47 in isolamento domiciliare, 7 guariti e 5 deceduti), 38 dell’area Peligna (14 ricoverati non in terapia intensiva, 2 in terapia intensiva, 21 in isolamento domiciliare, di cui 3 in altra Asl, e 1 deceduto), 15 dell’area Sangrina (4 ricoverati non in terapia intensiva, di cui 1 in altra Asl, nessun ricoverato in terapia intensiva, 9 in isolamento domiciliare, 1 guarito e 1 deceduto) e 32 di altra Asl (12 ricoverati non in terapia intensiva, 7 in terapia intensiva, 2 in isolamento domiciliare, 1 guarito e 10 deceduti). (da reteabruzzo)
 
   meetup sulmona
NELL’EMERGENZA COVID IL CENTRODESTRA
DI SULMONA NON FIRMA LA LETTERA
CONGIUNTA INVIATA A MARSILIO

Per fare chiarezza riguardo alla situazione che si è venuta a creare in seguito al focolaio scoppiato nella clinica San Raffaele, questo meetup Amici di Beppe Grillo Sulmona vuole innanzitutto segnalare un fatto incontrovertibile: se una persona è malata, qualsiasi malattia abbia, l’ospedale la accoglie. A fare la differenza è l’organizzazione: ovvero, meglio ti sei organizzato e meno possibilità hai, in caso di pandemia, di curare chi ha bisogno senza contagiare altre persone. E Sulmona in questi giorni si è adeguata, a quanto abbiamo osservato, alla situazione in maniera consona. Anche se, naturalmente, i rischi non sono pari a zero, malgrado l’escamotage… del pre-triage. Negli ultimi giorni, in particolare da quando alcuni malati Covid sono stati accolti nel reparto di terapia intensiva di Sulmona, si è creato in città un dualismo, secondo noi, inopportuno e inappropriato, attraverso il quale, strumentalmente, le varie correnti politiche hanno voluto rappresentare la propria esistenza in maniera egoistica e non solidale. In questo senso si è salvato solo chi non ha espresso giudizi, perché la realtà è molto semplice ed esula, essendo tale, da ogni degenerazione dei fatti: l’ospedale di Sulmona non è Covid. Ma, Dio non voglia, e fortunatamente dovremmo essere nella parte discendente o quasi di questo dramma sanitario, se un’emergenza lo richiedesse, l’ospedale di Sulmona dovrebbe decidere a quel punto se mandare via un malato Covid oppure no. e questo meetup si sente di essere vicino a tutti coloro che hanno firmato il documento comune alla riunione dei capigruppo svoltasi l’altra sera: in primis alla senatrice del m5s Gabriella Di Girolamo che aveva già chiarito questi semplici concetti in tempi non sospetti, e poi a tutti gli altri in un’ottica di collaborazione assoluta nel momento drammatico che stanno vivendo Sulmona e l’Italia. E non siamo affatto vicini a chi non          
ha firmato e cioè a tutto il Centrodestra di Sulmona. Non ci resta che attendere risposte e chiarezza dal Centrodestra che gestisce la sanità regionale. Ogni cittadino a questo punto potrà operare eventuali similitudini politiche.
 
Lago di Scanno