Mercoledì 1 Aprile 2020 - San Lodovico Pavoni, Sacerdote, Fondatore

Il tempo... ieri - IL PAZZOIDE DI MARZO CI HA LASCIATO, come fece con la leggendaria “vecchia pastora”, con cielo coperto, pioggia, nevischio e vento di Maestrale. Temperature in forte calo: mass. 5,2°; min. -2,4°C; attuale -2,6° (ore 23,30).
 
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La peste di Atene del 430 a.C.
In "La guerra del Peloponneso" di Tucidide (Parte V)
causata dalle molte mandrie di bestiame portate all'interno delle mura cittadine. C'è anche chi ha pensato all'ebola, dato che era venuta dall'Africa.
Sono solo ipotesi, perché la natura esatta della peste ateniese non potrà mai essere conosciuta, in quanto causata da una agente patogeno, mutato nel tempo, che non esiste più.
Nel gennaio del 1999, l'Università del Maryland, in una sua  conferenza medica annuale su casi storici noti, è giunta alla conclusione che l'epidemia che uccise i greci e il loro capo militare e politico, Pericle, possa essere stato il tifo epidermico. Questa tesi venne confortata nel 2005 dal Dna estratto dalla polpa dentale di tre denti recuperati nel cimitero del Ceramico di Atene, che rivelò batteri patogeni di febbre tifoidea.
Con quest'ultima notizia termina il nostro excursus sulla peste di Atene. Da domani, visto che il Corona-19 ci tiene ancora  "carcerati", scriveremo sulla "Peste di Giustiniano" del 541 d. C. r.g.
Sull'origine della peste Tucidide ci dà queste scarne notizie: «La peste incominciò in Etiopia, poi passò anche in Egitto e in Libia, e nella maggior parte della terra del re. Ad Atene piombò improvvisamente, e dapprima contagiò gli abitanti del porto, così che gli Ateniesi sostennero che i Peloponnesiaci avevano gettato dei veleni nei pozzi; poi raggiunse anche la città alta, e iniziò a ucciderne molti di più».
Il suo interesse è tutt'altro. Egli stesso scrive: «Racconterò di che genere sia stata, e ne mostrerò i sintomi, che si potranno tenere presenti per riconoscere la malattia stessa, caso mai scoppiasse un’altra volta». Teniamo sempre presente che la sua è una testimonianza diretta, per averla vissuta, e personale, per esserne stato colpito. Per sua fortuna riuscì a salvarsi.
Dai sintomi descritti da Tucidide (li abbiamo riportati nelle parti precedenti), gli studiosi moderni hanno avanzato diverse ipotesi. Secondo questi potrebbero essere stato tifo, vaiolo, morbillo, o anche antrace,
Gianluca Salustri
PANE E POLVERE
Storia, e storie,
dei minatori di Capistrello

“Pane e polvere" è il racconto di una comunità, quella di Capistrello, che da più di cento anni vede i suoi figli entrare nelle viscere della montagna per costruire acquedotti, dighe e chilometrici tunnel autostradali. Un paese che ha fatto del lavoro in galleria il suo vanto e il suo orgoglio, la sua croce e la sua delizia. Dalla costruzione dei Cunicoli di Claudio riutilizzati poi dal Principe Torlonia per prosciugare il Lago Fucino, fino al Traforo del Gran Sasso e ai tunnel dell'Alta Velocità ferroviaria, questo libro ripercorre, attraverso aneddoti e testimonianze dirette dei protagonisti, le tappe e le vicende più significative del borgo abruzzese che ha prestato i suoi uomini migliori all'Italia e al mondo intero. Spesso senza vederli tornare indietro.
Gianluca Salustri ha il dono di una prosa calibrata e sa dare ritmo all’azione, trasmettendo emozioni varie e durature.
Ogni capitolo, ogni vicenda, ogni spunto suscita un’emozione diversa: ammirazione per gli intrepidi minatori che sagomarono il paesaggio piegando la roccia alle esigenze umane, commozione per le loro sorti spesso tristi, mai ingloriose, nostalgia per un mondo di valori forti, di fedeltà coniugale e solidarietà presindacale.
 
   abruzzo
Salgono a 1401 i casi positivi
al coronavirus in Abruzzo

Ieri c’è stato un aumento di 56 nuovi casi. 335 pazienti sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva (39 in provincia dell’Aquila, 75 in provincia di Chieti, 133 in provincia di Pescara e 88 in provincia di Teramo); 73 sono  in terapia intensiva (15 in provincia dell’Aquila, 16 in provincia di Chieti, 31 in provincia di Pescara e 11 in provincia di Teramo); gli altri 783 sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl (56 in provincia dell’Aquila, 142 in provincia di Chieti, 346 in provincia di Pescara e 239 in provincia di Teramo).
 
  posta
LETTERA AL DIRETTORE
DA ANTONIO DI CASTRO

Caro Direttore,
mi unisco agli auguri fatti al Dott Massimo Caravelli per il pensionamento, pensionamento che arriva dopo una lunga e faticosa carriera a Vilalago e Scanno.
In riferimento alla notizia della riapertura dell'Abruzzo per Pasqua, l'undici aprile addirittura, lanciata anche dal TG3 ieri sera, mi chiedo su che base è fondata la notizia. Ora il nostro ufficio per disposizione ministeriale sarebbe dovuto rimanere chiuso fino al 3 aprile, dal 23 marzo al 3 aprile, ma sempre il superiore ministero ha prolungato la chiusura fino a venerdì 18 aprile. Dal 20 aprile l'ufficio ha messo in ferie il personale (per il momento le ferie residue, dopo non  
si sa). Per ogni ufficio (Sulmona, Avezzano, L'Aquila) dovranno essere in servizio solo 2 persone, rimanendo chiuso all'utenza. Dopo non si sa cosa succederà.
Ora mi chiedo come fanno a dire che a Pasqua si riapre? Purtroppo, per il Gazzettino cartaceo non ho potuto mandare nulla. Saluti da Castro Antonio.

La rivista salterà, per la prima volta in trent’anni, la data canonica della Santa Pasqua. La quarantena c’impone di restare a casa e uscire per le necessità urgenti. Con questa restrizione non possiamo muoverci liberamente per recarci ad Avezzan, per la stampa, né tantomeno dopo per portarlo nelle edicole dei nostri paesi. Aspettiamo che si aprano le porte dei paesi e delle nostre case, intanto tu hai tutto il tempo per ricercare notizie storiche. R.G.
 
   l’intervento
La quotidianità al tempo
del Coronavirus: una sfida anche
per il nostro sistema psichico

di Roberta Sciore, psicologa, psicoterapeuta

Quando pensiamo ad una emergenza, dobbiamo riferirci ad una circostanza in cui un evento di origine naturale o provocato dall’uomo, in modo inaspettato ed improvviso, crea nelle persone che ne sono investite un clima di attivazione, una pervasiva e durevole allerta con impellenti richieste di ricevere soccorso da parte delle autorità  e dai propri
concittadini. Un’emergenza è quello che stiamo vivendo noi cittadini italiani e del mondo con la diffusione del virus Covid-19. Una situazione inimmaginabile fino a qualche tempo fa ed a tratti quasi fantascientifica. Le immagini della televisione, i titoli allarmanti dei giornali, le pagine piene di necrologi di alcuni quotidiani del settentrione, uniti ai post non sempre attendibili dei social, attivano costantemente la nostra paura più intima, quella vegetativa, quella evolutivamente più arcaica. Questa emozione  viscerale  ed intima immobilizza la nostra organizzazione di vita futura e modifica la nostre relazioni interpersonali, facendoci vedere il nostro vicino come un possibile untore e non più come fonte di risorse e di scambio. Perché tra tutte le emozioni...
 
   considerazioni
da renderlo “pericoloso per sé o per gli altri”, nonché la necessità di urgenti interventi terapeutici a cui, quest’ultimo rifiuti di sottoporsi. L’ordinanza, a pena di decadenza, dovrà essere convalidata dal Giudice Tutelare nelle successive 48 ore e il trattamento avrà una durata di 7 giorni rinnovabili. Sull’opportunità di disporre un TSO abbiamo già discusso in vari articoli pubblicati anche sul Gazzettino della Valle del Sagittario, ma avremo modo di tornare a parlarne in futuro.
Qui ci preme principalmente ribadire l’opportunità e l’utilità che un Sindaco richieda al suo, o ai suoi medici di base una relazione annuale che offra ai cittadini l’occasione di conoscere, discutere e riflettere sullo stato di salute/malattia della comunità in cui vivono; come, per esempio, quali sono le malattie più frequenti di cui soffre la comunità; quanti ricoveri vengono effettuati ogni anno e per quali infermità; quali sono i presìdi che abitualmente vengono coinvolti nella cura e riabilitazione (quanti quelli pubblici, quanti quelli privati) dei cittadini malati; ecc. ecc.
Qualora la ASL di riferimento ne fosse sprovvista, come sembra di capire da una nostra richiesta al Direttore Sanitario della ASL di Sulmona-Avezzano del 16 aprile 2018 rimasta senza risposta, il Sindaco potrebbe chiedere, come fa con altre figure professionali (es: avvocati, ingegneri, informatici), la consulenza e collaborazione di un sociologo o un assistente sociale al fine di concretizzare l’integrazione socio-sanitaria, prevista dall’istituzione delle ASL stesse (1978). Nel caso specifico, le funzioni di tali professionisti vanno dalla prevenzione all’aiuto e sostegno; dalla progettazione alla valutazione, programmazione, organizzazione, gestione dei servizi. Ad essi compete: la valutazione multidimensionale del bisogno, con particolare attenzione ai fattori socio-relazionali che influiscono sul benessere e sulla qualità della vita; il monitoraggio e valutazione in itinere ed ex post dei progetti, degli interventi e delle prestazioni socio-sanitarie, con l’obiettivo di introdurre correttivi funzionali alla soluzione dei problemi, coerentemente con l’evoluzione degli stessi; la progettazione integrata che favorisca interventi finalizzati a promuovere la partecipazione dei cittadini; l’autodeterminazione e l’empowerment degli stessi.
Ciò ricordato, restiamo in attesa di conoscere la relazione socio-sanitaria annuale di cui sopra. È chiedere troppo?
Sulla necessità di un approccio
socio-sanitario alla salute

di Angelo Di Gennaro

Dal Gazzettino Quotidiano del 31 marzo 2020 veniamo a sapere che dal 1° aprile 2020 il Dottor Massimo Caravelli, del quale abbiamo avuto modo di apprezzare la competenza, è in pensione. Per molti anni è stato medico di base per tanti cittadini di Villalago, Scanno e Frattura. Ci sembra superfluo ricordare qui l’importanza che il medico di “fiducia” ha in una piccola comunità in cui spesso, oltre al farmacista, al prete e pochi altri è tra le poche persone a cui decidiamo di affidare il destino della nostra salute fisica e mentale. Il caso del Dr. Giuseppe Pisello, ex medico condotto di Scanno, è emblematico. Un segno di tangibile riconoscenza da parte dell’Amministrazione comunale, sarebbe quello di intitolargli una strada senza indugi, senza la necessità di raccogliere firme per ratificare un atto che si giustifica da sé, come nel caso dei Minatori di Monteneve. Non è stato sufficiente il suo lavoro, orientato sia all’individuo sia alla comunità, svolto per quarant’anni con la completa e incondizionata disponibilità da parte sua?
Con il pensionamento del medico di “fiducia” vanno in pensione anche molte informazioni preziosissime. Soprattutto per chi voglia, e nel caso di un Sindaco debba, in quanto massima autorità socio-sanitaria di una comunità, occuparsi di politica sanitaria.
Il Sindaco, cui spetta il compito di applicare il principio della sussidiarietà, è tenuto ad occuparsi, tra l’altro, di: valutare il fabbisogno socio-sanitario locale; autorizzare la realizzazione di strutture socio-sanitarie per l’esercizio dell’attività medica e verificarne l’adeguatezza; individuare le zone in cui è possibile collocare nuove sedi farmaceutiche e, in questo ambito, oltre a rilasciare autorizzazioni, il Comune può esserne anche titolare come nel caso delle farmacie comunali.
L’art. 13 delle legge 833 del 1978 attribuisce altresì al Sindaco - in qualità di autorità sanitaria - la facoltà di disporre del cosiddetti Trattamenti Sanitari Obbligatori (TSO) qualora si trovi di fronte a due certificazioni che attestino un’alterazione psico-fisica del soggetto interessato, tale            
 
   coronavirus
Andamento incoraggiante
dei dati degli ultimi 12 giorni (20/03/2020 - 31/03/2020)

di Aldo Ronci

Si è scelto di effettuare l’analisi dei dati sull’andamento dell’emergenza epidemiologica da CORONAVIRUS studiando le variazioni percentuali giornaliere in quanto: o possono essere più alte di quelle del giorno precedente nonostante che le corrispondenti variazioni assolute siano più basse e viceversa; o permettono di confrontare dati che in valore assoluto divergono notevolmente.
Le variazioni percentuali giornaliere sono date dal rapporto tra le variazioni  del giorno e il totale del giorno precedente. Le differenze tra le variazioni percentuali giornaliere sono espresse in pp (punti percentuali).
Per effetto degli arrotondamenti i totali possono non coincidere con la somma/differenza. Elaborazione dati ...
 
   comunicato inps
Dal 1° aprile le domande dei 600 euro
a professionisti e lavoratori autonomi

Da oggi, 1° aprile, sarà possibile inoltrare online le domande per ottenere l’indennità di 600 euro prevista dal decreto legge n. 18 del 17 marzo 2020 (Decreto Cura Italia) per i professionisti e i lavoratori autonomi.Si ribadisce che non si tratta di un click day. Le domande potranno essere inviate anche nei giorni successivi al 1° aprile, collegandosi al sito e cliccando sul banner dedicato che compare sulla Home page. L’Inps fornisce le istruzioni sui requisiti richiesti per ottenere l’indennità e sulla modalità di richiesta con la circolare n. 49/2020, pubblicata oggi sul sito. L’indennità non concorre alla formazione del reddito ed è prevista in favore di: liberi professionisti titolari di partita iva attiva al 23 febbraio, che non siano titolari di pensione né iscritti ad altre forme di previdenza obbligatorie; lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa attivo al 23 febbraio, che non siano titolari di pensione né iscritti ad altre forme di previdenza obbligatorie; lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell’AGO, che non siano titolari di pensione né iscritti ad altre forme di previdenza obbligatorie (sono compresi anche gli iscritti alla gestione autonomi commercianti oltre che alla previdenza integrativa obbligatoria presso l’Enasarco); lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato
involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020, che non siano titolari di pensione diretta e non abbiano rapporti di lavoro al 17 marzo 2020; lavoratori del settore agricolo purché abbiano svolto nel 2019 almeno 50 giornate di effettivo lavoro agricolo e non siano titolari di pensione diretta; lavoratori dello spettacolo non titolari di trattamento pensionistico diretto, con almeno 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 allo stesso Fondo pensioni Lavoratori dello spettacolo, corrispondenti a un reddito non superiore a 50.000 euro.
Per il periodo in cui si percepisce l’indennità non è riconosciuto l’accredito di contribuzione figurativa, né il diritto all’assegno per il nucleo familiare.
 La domanda per ottenere il Bonus potrà essere presentata a partire dal 1° aprile 2020 esclusivamente per via telematica, avvalendosi di una delle seguenti modalità: collegandosi con il sito dell’Istituto e utilizzando l’apposito servizio, cliccando sul banner dedicato presente sulla Home page. Per questa prestazione è previsto l’utilizzo del PIN semplificato. La domanda di Bonus può essere fatta anche con SPID, CIE, CNS; tramite il Contact center integrato, chiamando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o numero 06 164.164 (da rete mobile con tariffazione a carico dell'utenza chiamante); tramite i Patronati, utilizzando i servizi offerti gratuitamente dagli stessi.
 
   autismo abruzzo
#AUTISMOeCOVID19
- #2aprile2020 
 
Nonostante il 2 aprile sarà condizionato fortemente dalla emergenza Coronavirus riteniamo possibile cogliere l’occasione per presentare proposte concrete a Regioni e Governo nazionale. Troppe le difficoltà incontrate dalle famiglie, lasciate sole dalle Istituzioni ma anche dalle tante Associazioni di rango nazionale.
L’emergenza #Covid19 sta assorbendo tutte le energie del Paese ed è assolutamente necessario tutelare la salute di tutti e contenere la diffusione del virus. Lo dobbiamo a tutti i soggetti più deboli e quindi anche ai nostri figli con autismo. Allo stesso tempo, però, dobbiamo
necessariamente chiedere la massima attenzione nel mantenere quel precario equilibrio quotidiano senza il quale la vita dell’intera famiglia viene fortemente compromessa.
Autismo Abruzzo onlus propone ad Associazioni e genitori di raccogliere problemi e proposte, partendo da quelle ricevute da Autismo Lazio onlus, Autismo Campania onlus, Genitori Autismo Molise onlus e Sos Autismo onlus. Le proposte raccolte e qui sotto riportate sono disponibili nel file condiviso #AUTISMOeCOVID19 - (https://bit.ly/3byC00i). Invitiamo fin da ora chiunque a contribuire e condividere questa iniziativa diretta a tutte le Regioni e al Governo nazionale. Un bel segnale per il #2aprile2020, edizione che vedrà poche luci blu e pochi palloncini, ma con un messaggio diretto alle Istituzioni da parte delle famiglie.
 
Villalago