Sabato 21 Marzo 2020 - Santa Benedetta Cambiagio Frassinello, Religiosa

Il tempo... ieri - IL PRIMO GIORNO DI PRIMAVERA, metereologicamente non è stato tanto gradevole. Il sole è stato spesso nascosto dalle nuvole e ha soffiato un vento freddo. Temperature in leggero calo: mass. 15,4°; min. 4,8°C; attuale 6,4° (ore 23,30).
 
"Giornata della Memoria e dell'Impegno”
in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

Ogni anno, il 21 marzo, primo giorno di primavera, l’ass. Libera celebra la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. L'iniziativa nasce dal dolore di una mamma che ha perso il figlio nella strage di Capaci e non sente pronunciare mai il suo nome.
L’emergenza coronavirus ha cancellato la manifestazioni di piazza prevista per oggi. L’appuntamento nazionale previsto a Palermo è rinviato al 23-24 ottobre, ma naturalmente fervono le iniziative online. La stessa Libera invita a scegliere il nome di una delle circa mille vittime innocenti delle mafie scegliere un fiore (o realizzarlo in casa) e postare una foto sui social, con hashtag #iorestoacasa.
 
   libri
 
  decamerone
Rileggendo il "Decameron" di G. Boccaccio
LA PESTE DI FIRENZE del 1348 (Parte I)
Dopo la "Peste di Milano", andando a ritroso nel tempo, vi propongo la rilettura del "Decameron" di Giovanni Boccaccio. Come molti di voi ben sanno, in quest'opera si racconta di sette nobili ragazze e tre nobili giovani, che decidono alla scoppio della peste di Firenze del 1348 di fuggire dalla città e rifugiarsi in una villa di campagna. Vi giungono con i loro servi e per trascorrere piacevolmente le ore stabiliscono che per dieci giorni ognuno di loro racconti una novella su un tema scelto secondo l'indicazione di chi viene nominato regina o re per l'intera giornata.
Nell'introduzione Boccaccio si sofferma sulla descrizione della peste che non ha l'intensità della narrazione di Manzoni, ma, pur nella brevità, riporta, avendola vissuta in prima persona,  uno scenario preciso della terribile pestilenza con il "dubbio se sia dovuta alla punizione divina o a qualche maligno influsso astrale".
La pestilenza, come scrive il Boccaccio, "alquanti anni davanti nelle parti orientali incominciata, quelle d’innumerabile quantitá di viventi avendo private, senza ristare d’un luogo in uno altro continuandosi, inverso l’Occidente miserabilmente s’era ampliata".  A nulla valsero, secondo il nostro autore, la prudenza e i provvedimenti presi per motivi sanitari, in base ai quali fu pulita dalle immondizie tutta la città, né il divieto per gli ammalati di accedervi ei precisi, né le preghiere rivolte a Dio da persone devote, né le processioni. Essa (rendo per maggiore comprensione in un italiano moderno la scrittura del Boccaccio) già dall'inizio della primavera cominciò a manifestarsi con rigonfiamenti all’inguine e sotto le ascelle, alcuni
crescevano come una comune mela, altri come un uovo, essi venivano chiamati “gavoccioli”. In breve tempo questi gavoccioli mortiferi si diffondevano in tutte le parti del corpo, successivamente sopravvenivano macchie nere o livide, alcune più grandi, altre più piccole. Per queste infermità non valeva nessun consiglio di medico e nessuna medicina, sebbene il numero dei medici fosse grandissimo. Solo pochissimi guarivano, anzi, quasi tutti al terzo giorno dalla comparsa di questi segni, con o senza febbre, morivano. La peste passava dagli infermi ai sani,come fa il fuoco con le cose secche o unte, che gli sono vicine. Il contagio si diffondeva non solo se si parlava o si stava vicino agli infermi, ma anche se si toccavano i panni o qualsiasi cosa che era stata da loro usata. Questa pestilenza, attaccava non solo gli uomini tra loro, ma passava anche dagli uomini agli animali e li uccideva in brevissimo tempo. «Di che gli occhi miei, - scrive Boccaccio - sì come poco davanti è detto, presero tra l’altre volte un dì così fatta esperienza: che, essendo gli stracci d’un povero uomo da tale infermità morto gittati nella via publica e avvenendosi a essi due porci, e quegli secondo il lor costume prima molto col grifo e poi co’ denti presigli e scossiglisi alle guance, in piccola ora appresso, dopo alcuno avvolgimento, come se veleno avesser preso, amenduni sopra li mal tirati stracci morti caddero in terra». Così i vivi pensarono bene di schifare e fuggire gli infermi e le loro cose, sperando, in tal modo, di acquistare salute.
Descritti i sintomi della pestilenza, Boccaccio si sofferma sul tessuto sociale della città, e sui rapporti tra le persone. Ma di questo parleremo la prossima volta. r.g.
Bruno D’Amicis
Tempo da lupi
Ediz. illustrata

"Freddo. Vento e pioggia, magari con nebbia o neve. 'Tempo da lupi' suggerirebbe la saggezza popolare, sottolineando come miserabili condizioni atmosferiche siano le più favorevoli per i 'branchi' a intraprendere la caccia o, 'scendendo dalle montagne', ad avvicinarsi alle greggi e alle abitazioni, seminando paura e distruzione. Questo è il tempo in cui è meglio starsene a casa, al caldo e al sicuro. Io invece ho scoperto che il tempo da lupi è ben altra cosa. E la differenza sta tutta in quel da. Per me il tempo da lupi è quella preziosa porzione di esistenza che uno fatica a ritagliare nella frenetica vita moderna e da dedicare tutta alla ricerca di un'esperienza diretta con la selvaticità. [...] Questo tempo da lupi è il tempo del sudore sulla schiena sotto il sole di montagna e dei crampi alle gambe durante lunghe marce nella neve profonda. È il tempo delle notti passate all'addiaccio e della sveglia che squilla a orari impossibili; della noia nelle lunghe attese e dell'incontenibile gioia della scoperta. È il tempo della solitudine e delle avventure in compagnia.  È il tempo della giovinezza ed è forse il tempo speso meglio nella mia vita." Prefazione di J. Brandenburg.
 
   abruzzo
Salgono a 450 i casi positivi
al coronavirus in Abruzzo

Una crescita dimezzata rispetto a quella di ieri, con 65 positivi in un giorno, rispetto a 122 del giorno precedente. Dei 65 nuovi casi positivi al Covid, 4 fanno riferimento alla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, 11 alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 36 alla Asl di Pescara e 14 alla Asl di Teramo. Un dato che fa ben sperare se non fosse che circa 700 tamponi sono in attesa del risultato. Diciassette i morti finora in Abruzzo. A livello nazionale l’età media degli infettati è di 63 anni, la mortalità sotto i 60 è meno del 10%, il resto è dai 60 in su.
 
   scanno
Il TAR sospende l’efficacia di tutti
gli atti della dichiarazione
del dissesto finanziario
e della istituzione dell’addizionale
comunale sull’Irpef

di Roberto Nannarone

Con il decreto n. 50 del 18 marzo 2020, pubblicato il giorno successivo, il Presidente del Tribunale Amministrativo Regionale per l’Abruzzo, Umberto Realfonzo, ha accolto la domanda di tutela cautelare e per l’effetto ha sospeso tutti i provvedimenti impugnati relativi al dissesto finanziario del Comune di Scanno. Ha poi fissato la camera di consiglio il prossimo 22 aprile per la trattazione collegiale.
Si tratta di un provvedimento che il Tar, vista l’emergenza Covid-19, ha inteso assumere dopo aver esaminato nel merito il ricorso presentato dai Consiglieri Comunali di Minoranza del Comune di Scanno, dall’ex Sindaco Pietro Spacone e da due cittadini per il tramite dell’avvocato Carlo Costantini, contro il Comune di Scanno e nei confronti dell’attuale Sindaco Giovanni Mastrogiovanni.
Disattendendo l’eccezione pregiudiziale mossa dall’Avv. Pietro Referza, legale di fiducia del Comune, sulla inammissibilità del ricorso, il Presidente del Tar, in linea preliminare, ha rilevato che “non si hanno dubbi sull’ammissibilità del presente gravame in quanto”, … nel caso in esame, i provvedimenti impugnati incidono in via diretta sul munus dei componenti del Consiglio Comunale, “in quanto integrano comunque una preclusione parziale dell'esercizio delle funzioni relative all'incarico rivestito”.
Il Tar, in particolare, a seguito di “una sommaria delibazione propria della fase”, ha ritenuto che “la domanda cautelare interinale appare suscettibile di favorevole apprezzamento”, rilevando che:
- “... si ha stato di dissesto finanziario se l’ente non può garantire... 


DA AMEDEO FUSCO
CAPOGRUPPO DI OPPOSIZIONE

Premesso che in questo momento di straordinaria emergenza, in cui l’obiettivo è uno e comune: la salute e l’incolumità dei cittadini, siamo a disposizione e a fianco del Sindaco; per quel che riguarda il decreto del Presidente del TAR Abruzzo, non possiamo non essere soddisfatti. Il giudice amministrativo, accogliendo la nostra richiesta di sospensiva, da un punto di vista giuridico ha avallato completamente quanto sostenevamo nel Consiglio comunale del 6 dicembre scorso, tesi sviluppata magistralmente nel ricorso dell’avvocato Carlo Costantini. Per fare dissesto, devono esserci delle condizioni, espressamente previste dalla legge, che nel caso di Scanno, per fortuna e grazie al lavoro costante e silenzioso della passata amministrazione, mancano del tutto. Chi dice il contrario o mente o di contabilità e di amministrazione ci capisce pochissimo. Nel corso di quel consiglio comunale, chiedemmo di ascoltare altri tecnici, amministratori delle precedenti legislature e, soprattutto, i cittadini, prima di assumere una decisione così penalizzante per gli Scannesi e assolutamente umiliante e avvilente per l’immagine del nostro paese. Non ci fu data questa opportunità. Oggi speriamo, anche alla luce di quello che stiamo vivendo, che si riscoprano l’importanza del dialogo e l’umiltà, quando devono assumersi decisioni importanti per la collettività. Scanno non è in una situazione di dissesto finanziario né può esserlo per una libera scelta di chi oggi ha la maggioranza dei numeri in Consiglio. Aspettiamo fiduciosi che il TAR si pronunci nel merito, assicurando ai nostri cittadini il più costante impegno per evitare che imposizioni, come l’addizionale IRPEF, debbano pesare sui loro bilanci familiari. Amedeo Fusco

 
   villalago

AUGURI DI BUON COMPLEANNO

VILLALAGO - Ci uniamo al popolo di Facebook nel fare gli auguri a Nunziatina, che ieri ha festeggiato i 96 anni d’età nella gioia di tutta la sua famiglia. Un traguardo importante, pieno di ricordi, di vicissitudini, di storia personale.
L’augurio è di poterla avere con noi a Villalago ancora per molti altri anni. Felicitazioni alle sue due figlie e a tutti i suoi cari.
 
   fotografia
CONTEST FOTOGRAFICO COVID-19
DELL’ACCADEMIA DI FOTOGRAFIA

Incoraggiare le persone a restare a casa e nello stesso tempo continuare anche in circostanze eccezionali, come quelle dovute all’emergenza in atto, a coltivare la passione della fotografia. Da qui nasce l’idea del Contest fotografico Covid-19, promosso dall’Accademia Sulmonese di Fotografia. Infatti a Sulmona esiste un gruppo di persone accomunate dallo stesso interesse per la fotografia, che insieme hanno dato vita a questa associazione. L’Accademia in quanto tale intende stimolare lo studio, la ricerca e la critica nel campo della fotografia ed inoltre organizza corsi strutturati in lezioni di teoria e pratica.  Gli incontri settimanali purtroppo sono stati interrotti, a causa delle disposizioni conseguenti alla diffusione del coronarovirus, ma gli “accademici” non si sono lasciati sopraffare dalla “reclusione forzata domiciliare”, dalla tediosa staticità delle quattro mura domestiche ed hanno dato luogo ad una competizione sulla piattaforma social facebook con il nome di “contest fotografico covid-19”, nome poco simpatico in questo periodo, ma che, quasi ad esorcizzare i timori diffusi,  sta portando tutti ad essere creativi e fantasiosi.  Possono partecipare non solo gli appassionati di fotografia, ma anche tutti i possessori di smart-phone. Le fotografie possono essere direttamente inviate sulla pagina creata ad hoc attenendosi ad un diverso tema che viene lanciato ogni giorno alle ore 12 riguardante soggetti rigorosamente casalinghi. Le foto inviate entro la mezzanotte, saranno pubblicate sulla pagina facebook in forma anonima alle ore 9 del giorno
dopo.  La foto che riceverà più reazioni e soprattutto commenti sarà decretata vincente.Nel giro di pochi giorni il gruppo sta già ricevendo grandi consensi, raddoppiando ogni giorno partecipanti o semplici osservatori e curiosi che, speriamo, presto vorranno mettersi in gioco inviando i loro scatti semplici non necessariamente professionali, ma sempre e solo rigore creati in casa sul tema indicato. E’ importante in questo periodo non isolarci da ciò che ci circonda, è importante stimolare la fantasia e l’inventiva, è importante tenere la mente impegnata in pensieri positivi per non cadere in una routine che potrebbe essere pesante, e in tutto questo la fotografia è di gran sostegno. 
 
   cogesa
Sanificazione e stoccaggio rifiuti:
via al Piano anti Coronavirus del Cogesa

Sanificazione in 19 Comuni, un nuovo mezzo, un kit per la raccolta con giro dedicato e stoccaggio preventivo dei rifiuti delle utenze positive o in quarantena obbligatoria.
Entra nel vivo il piano anti Coronavirus di Cogesa SpA, che ha avviato la pulizia straordinaria delle strade, con 735 ore di lavoro per 842 chilometri quadrati e mille pezzi di disinfettante sui mezzi.
La sanificazione è stata avviata grazie all’arrivo di un nuovo mezzo a noleggio che disperde sulle strade prodotti disinfettanti non nocivi.
A tal proposito viene utilizzata una soluzione igienizzante a base di ipoclorito di sodio al di sotto dell’un per cento rispetto all’acqua in cui viene diluito: per ogni carico di 3.800 litri si usano 30 litri di sostanza, molto meno della soglia minima della scheda tecnica approvata dal ministero dell’Ambiente e in attesa di indicazioni precise dall’Iss.
L’Istituto Superiore di Sanità ha, infatti, divulgato lo scorso 4 marzo la
nota numero 7.918 con le disposizioni della raccolta differenziata.
Si è deciso di insistere affinché la Asl comunichi ai sindaci i nominativi delle persone positive al Coronavirus e si è convenuto di procedere alla raccolta separata dei rifiuti di tali utenze, che saranno stoccati in punti dedicati e delimitati il tempo previsto per la scomparsa degli effetti per essere poi smaltiti direttamente in discarica. Oltre ai normali Dispositivi di protezione individuale (Dpi) da sempre in uso agli operatori (tra cui occhiali con protezione laterale, mascherine con filtro, divise e scarpe anti infortuni), in questa fase di emergenza da Coronavirus i dipendenti Cogesa sono stati dotati, infatti, di misure di sicurezza aggiuntive. Come tute impermeabili monouso e stivali in gomma con annesse protezioni per la sanificazione dei Comuni Soci che hanno aderito al programma #StradePulite. A ciò si aggiungano le soluzioni disinfettanti per le mani e quelle per i mezzi, puliti più volte al giorno e ad ogni cambio turno.
Per tutti gli altri non positivi si dovrà rispettare l’accortezza di gettare nell’indifferenziato - in questa fase di emergenza - rotoli di carta, fazzoletti, mascherine e guanti. (Comunicato Cogesa)
 
   villalago

NECROLOGIO DA VILLALAGO

VILLALAGO - Nel convento dei Frati Cappuccini del Santuario della Madonna dei Sette Dolori di Pescara, ieri è venuto a mancare Padre Pancrazio Caranfa.  Nato a Villalago il 29 luglio 1928, divenne sacerdote cappuccino nel 1952. Da diversi anni, per le sue precarie condizioni di salute, era assistito dai suoi confratelli in questo convento dove, proprio nel mese di marzo di tredici anni fa, spirò Padre Carmelo Sciore, dello stesso Ordine, anch’egli originario di Villalago.
Oggi pomeriggio la salma verrà trasferita al cimitero del paese. Non ci sarà  la celebrazione comunitaria delle esequie per le note disposizioni conseguenti al Coronavirus.
Nell’impossibilità di essere vicini fisicamente ai suoi familiari, inviamo da questa redazione sentimenti di cordoglio alla sorella Marietta e ai nipoti: Ivana, Sandro, Tonio insieme alle loro famiglie.

 
Villalago