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Giovedì 12 Marzo 2020 - Sant'Antonio Cauleas, Patriarca di Costantinopoli
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Il tempo... ieri - TEMPO STABILE PER VIA DELL’ALTA PRESSIONE. Per tutta la giornata si è visto un cielo sereno, attraversato di tanto in tanto da nuvole sfilacciate.
Temperature in netto rialzo: mass. 17,7°; min. 2,1°C; attuale 8,2° (ore 23,30).
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libri
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coronavirus
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RILEGGENDO “I PROMESSI SPOSI” di A. Manzoni
Al tempo del Coronavirus (Parte III)
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LA PESTE INFURA su tutta Milano. «Anche nel pubblico, quella caparbietà di negar la peste andava naturalmente cedendo e perdendosi, di mano in mano che
il morbo si diffondeva, e si diffondeva per via del contatto e della pratica; e
tanto più quando, dopo esser qualche tempo rimasto solamente tra’ poveri, cominciò a toccar persone più conosciute. E tra queste, come allora fu il più notato, così merita anche adesso un’espressa menzione il protofisico Settala. Avranno almen confessato che il povero
vecchio aveva ragione? Chi lo sa? Caddero infermi di peste, lui, la moglie, due
figliuoli, sette persone di servizio. Lui e uno de’ figliuoli n’usciron salvi; il resto morì. “Questi casi, - dice il Tadino, - occorsi nella Città in case Nobili, disposero la Nobiltà, et la plebe a pensare, et gli increduli Medici, et la plebe ignorante et
temeraria cominciò stringere le labra, chiudere li denti, et inarcare le ciglia”… Coloro i quali avevano impugnato così risolutamente, e così a lungo, che ci fosse vicino a loro, tra loro, un germe di male, che poteva,
per mezzi naturali, propagarsi e fare una strage; non potendo ormai negare il
propagamento di esso, e non volendo attribuirlo a que’ mezzi (che sarebbe stato confessare a un tempo un grand’inganno e una gran colpa), erano tanto più disposti a trovarci qualche altra causa, a menar buona qualunque ne venisse
messa in campo. Per disgrazia, ce n’era una in pronto nelle idee e nelle tradizioni comuni allora, non qui soltanto,
ma in
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ogni parte d’Europa: arti venefiche, operazioni diaboliche, gente congiurata a sparger la
peste, per mezzo di veleni contagiosi, di malìe. Già cose tali, o somiglianti, erano state supposte e credute in molte altre
pestilenze, e qui segnatamente, in quella di mezzo secolo innanzi (quella del
1576 e il protofisico Lodovico Settala fu tra coloro che curarono gli
appestati, ndr). S’aggiunga che, fin dall’anno antecedente, era venuto un dispaccio, sottoscritto dal re Filippo IV, al
governatore, per avvertirlo ch’erano scappati da Madrid quattro francesi, ricercati come sospetti di spargere
unguenti velenosi, pestiferi: stesse all’erta, se mai coloro fossero capitati a Milano. Il governatore aveva comunicato
il dispaccio al senato e al tribunale della sanità; né, per allora, pare che ci si badasse più che tanto. Però, scoppiata e riconosciuta la peste, il tornar nelle menti quell’avviso poté servir di conferma al sospetto indeterminato d’una frode scellerata; poté anche essere la prima occasione di farlo nascere».
Il Governatore Ambrogio Spinola, occupato nella guerra, non se ne preoccupa. La
popolazione si ostina a non credere all'esistenza della peste. Ritiene che la
causa della mortalità sia dovuta alla carestia a alla sofferenze subite al passaggio degli imperiali.
Ben presto, però, nacque tra la povera gente il sospetto di un attentato.
Lasceremo la parola a Manzoni nella pagina di domani.
Le ultime notizie sono che l’Oms ha dichiarato che l’epidemia è divenuta pandemia.
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ROBERTO BURIONI
VIRUS
LA GRANDE SFIDA
Alla fine del 2019, i medici degli ospedali di Wuhan, nella Cina centrale, si trovano ad
affrontare una strana sindrome respiratoria che pare legata al grande mercato
ittico della città, dove oltre al pesce si vende ogni tipo di animale commestibile, vivo o morto.
Mentre i malati si moltiplicano e alcuni soccombono a una polmonite virale
particolarmente aggressiva, i laboratori riescono rapidamente a isolare il
responsabile della malattia: è un nuovo coronavirus, simile a quello della SARS che tra il 2002 e il 2003
aveva spaventato il mondo. Rispetto alla SARS, la nuova malattia è meno mortale ma molto più contagiosa, e ben presto la Cina è costretta a fare i conti con quella che per le autorità è “la più grave emergenza sanitaria nella storia della Repubblica popolare” e per l’Organizzazione Mondiale della Sanità è “una minaccia peggiore del terrorismo”. E davanti ai contagi e alle morti provocati dal coronavirus, anche l’Italia è obbligata a prendere misure senza precedenti per fermare l’epidemia. In questo libro, Roberto Burioni – insieme a Pier Luigi Lopalco, esperto epidemiologo – attinge alla sua lunga esperienza di medico e ricercatore per mostrare la
natura e il funzionamento dei virus, il loro passaggio (spillover) dagli
animali all’uomo, l’evoluzione delle nostre conoscenze scientifiche, gli effetti devastanti delle
epidemie nella storia dell’umanità e le battaglie combattute nell’ultimo secolo contro i nostri nemici più piccoli e più feroci.
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diocesi
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IL VESCOVO MICHELE FUSCO
CELEBRA MESSA
IN DIRETTA SU YOUTUBE
Da l’altro ieri, alle 17,00 il Vescovo della diocesi di Sulmona-Valva, Michele Fusco, trasmette
ogni giorno la santa messa in diretta streaming, dalla Cappella del Centro
Pastorale di Sulmona. Gli utenti interessati possono iscriversi al canale
Youtube della Diocesi Sulmona Valva.
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abruzzo
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Salgono a 74 i casi positivi
al coronavirus in Abruzzo
Sono 49 i pazienti ricoverati in ospedale in terapia non intensiva, 10 in terapia
intensiva, mentre gli altri sono in isolamento domiciliare con sorveglianza
attiva da parte delle Asl. Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, il laboratorio di Pescara ha eseguito 401 test, di cui
327 sono risultati negativi. Dei casi positivi, 8 si riferiscono alla Asl
Avezzano-Sulmona-L’Aquila, 15 alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 43 alla Asl di Pescara e 8 alla Asl
di Teramo. Va precisato che il numero elevato di casi registrati a Pescara è anche legato al fatto che al Santo Spirito accedono pazienti provenienti anche
da altre aree della regione. Lo comunica il Servizio Prevenzione e Tutela della
Salute della Regione.
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idee ed opinioni
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Carapale - Passo Godi:
un passo oltre gli impianti
di sola risalita
di Domenico Mastrogiovanni
Se si ha l’occasione di visitare Dobratsch, una montagna di 2166 metri alle porte della città alpina di Villach/A, sono bene in mostra quali prospettive si potrebbero
percorre. Gli impianti di risalita sono stati smantellati più di 15 anni fa ed è stato istituito un parco naturale. Gruppi di scialpinisti risalgono la vecchia
pista, i locali offrono escursioni invernali guidate, le famiglie si incontrano
per discese con lo slittino, gli appassionati di sci di fondo percorrono le
piste dedicate a questa attività etc... Ma anche a Gaissau-Hintersee, vicino a Salisburgo, gli impianti di risalita sono
fermi da due anni perché l’investimento promesso da un investitore cinese non è mai arrivato. Qui si sta realizzando un paradiso per lo sci alpinismo, con
percorsi segnalati e rifugi aperti, come avvenuto sul Sattelberg in Tirolo,
dove nel 2006 sono stati smantellati gli ultimi impianti di risalita.
Non solo sport invernali, ma impianti per una praticità alternativa tutto l’anno.
Nel 2012 il comune alpino francese di Le Biot ha deciso di smantellare i suoi
impianti di risalita al Col du Corbier. Da quel momento la zona si è trasformata in una destinazione aperta tutto l’anno che offre sci alpinismo, slittino e sci di fondo, ma anche trail running,
nordic walking e mountain bike. “Qui il supporto per il marketing e il noleggio di attrezzature è offerto da un produttore di articoli sportivi che vuole affermarsi al di fuori
dello sci.” Anche in Svizzera, la stazione sciistica sullo Stockton ha dovuto chiudere 14
anni fa. La causa principale è riconducibile al cambiamento climatico, inoltre i necessari interventi di
adeguamento degli impianti sarebbero stati troppo costosi e la gestione era in
perdita. La cabinovia è ora di nuovo in funzione ed è in attivo, perché lo Stockhorn ha recentemente iniziato a promuoversi come montagna senza
barriere architettoniche con sentieri accessibili ai
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disabili. Gli impianti del Sass Pordoi hanno una funzionalità in estate con numeri inverosimili etc..
La domanda su cui interrogarsi allora diventa: l’Alta Vale del Sagittario può costituire un area pilota ed acquisire/consolidare riconoscimenti in linea con
il segno dei tempi ed in futuro ricavarne un vantaggio anche economico. Esiste
la possibilità di lavorare per operare sul mercato con un chiaro posizionamento, sapendo che
vicino esiste un player come Roccaraso con le sue certezze e potenzialità.
Pur consapevole della mia non esaustiva esperienza, posso asserire che siamo in
linea per essere un territorio per il turismo possibile, anche con una sua
specificità invernale, ma bisogna acquisire convinzione e consapevolezza per poterlo
realizzare.
L’unico elemento avverso rispetto agli esempi sopra menzionati, è che loro non sono soggetti ad una carenza di infrastrutture come la nostra, noi
a confronto siamo veramente isolati sotto l’aspetto dei servizi di interesse generale è questo nel tempo diventa un fattore di marketing territoriale che rischia di
costituire una pesante negatività.
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valle del sagittario
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L’ALTA VALLE DEL SAGITTARIO
AL TEMPO DEL CORONAVIRUS
E’ scattata, in questi giorni di difficoltà, la solidarietà verso le persone che non possono uscire da casa o non hanno nessuno che possa
farlo per loro. Le farmacie e tutti i negozi di alimentari, compresi quelli di
frutta e verdura, hanno attivato il servizio di consegna a domicilio. La
richiesta è per telefono o come per la Farmacia Mancinelli tramite anche i social.
Farmaci e cibo sono essenziali ed è una lodevole espressione umanitaria quella attuata dai servizi dei nostri
paesi.
Lo slogan è “RESTATE A CASA”. E’ diventato ancora più pressante dopo la lettura dei dati che vedono salire quotidianamente il
conteggio dei colpiti dal coronavirus.
I paesi nostri per fortuna non registrano casi di contagio e questo lo si deve
anche alle indicazioni comportamentali dei nostri medici.
Per i bambini e ragazzi l’Associazione “Music e Dance”, che opera nel territorio, con le sue ballerine e ballerini, racconterà con disegni, messaggi, frasi quello che si sta vivendo in questi giorni
particolari, esprimendo emozioni, paure, ma anche gioie.
L’iniziativa è rispettabile, soprattutto perché mira a tenere intellettualmente occupati i nostri ragazzi. Un servizio che
merita attenzione e partecipazione finché la scuola non riaprirà i suoi battenti.
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ultim’ora
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Le nuove disposizioni del governo
- Chiudono parrucchieri, centri estetici e servizi di mensa.
- Restano garantiti i servizi pubblici essenziali tra cui i trasporti e i
servizi di pubblica utilità.
- Restano garantiti i trasporti.
- Chiudono i negozi, i bar, i pub e i ristoranti. Resta consentita la consegna a
domicilio.
- Per le attività produttive va incentivato il più possibile il lavoro agile, incentivate le ferie e i permessi”.
- Le fabbriche resteranno aperte ma “con misure di sicurezza”.
- Saranno garantite, nel rispetto della normativa igienico-sanitaria, le attività del settore agricolo, zootecnico, di trasformazione agroalimentare comprese le
filiere che offrono beni e servizi rispetto a queste attività.
- Non è necessario fare nessuna corsa per acquistare il cibo: i negozi di alimentari
restano aperti”.
- Chiudono i servizi di mensa che non garantiscono la distanza di un metro di
sicurezza.
- Restano chiusi i reparti aziendali non indispensabili per la produzione: le
industrie e fabbriche potranno continuare a svolgere le proprie attività produttive a condizione che assumano misure di sicurezza adeguate ad evitare il
contagio.
- Si incentiva la regolazione di turni di lavoro, ferie anticipate, chiusura dei
reparti non indispensabili.
- Edicole e stampatori resteranno aperti.
- I tabaccai resteranno aperti.
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IL GOVERNATORE MARSILIO
GIUDICA POSITIVo l’ultimo
provvedimento adottato
dal governo
il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, dopo le dichiarazioni del Presidnete del
Consiglio ha dichiarato:
«L’ultimo provvedimento adottato dal Governo va nella direzione giusta, la stessa
che le regioni più consapevoli stavano già chiedendo in questi giorni. L’Abruzzo si è unita alle altre Regioni guidate dalla Lombardia – la più colpita al momento da questa epidemia – per convincere il Governo a inasprire le misure e adottare la massima
precauzione possibile per contenere il contagio. Avevamo già preparato un’ordinanza che imponeva una restrizione generale di tutte le attività, e l’avremmo applicata comunque. Tutto questo lo abbiamo fatto nel tentativo di
risparmiare al nostro territorio la terribile esperienza che sta vivendo il
Nord Italia. Speriamo che questa misura possa aiutarci a evitare il peggio. È il momento di tenere duro, ancora di più».
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condoglianze
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CONDOGLIANZE
Presento le mie condoglianze alla famiglia di Ivano Buccini, recentemente scomparso a
Winnipeg (Canada). Con lui ho collaborato alla stesura del Racconto di Politica
Interiore n. 61 dal titolo “Un anno di transizione - A proposito di migranti”, pubblicato su questo Gazzettino il 28 marzo 2019. Angelo Di Gennaro
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