Mercoledì 11 Marzo 2020 - San Firmino di Amiens, Abate

Il tempo... ieri - L’ALTA PRESSIONE ha portato bel tempo. E’ stata una giornata assolata, poco ventilata e con nuvole passeggere. Temperature in risalita per le minime: mass. 8,9°; min. -0,3°C; attuale 3,1° (ore 23,30).
 
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  coronavirus
RILEGGENDO “I PROMESSI SPOSI” di A. Manzoni
Al tempo del Coronavirus (Parte II)
Entrata la peste a Milano, Manzoni va alla ricerca di appurare storicamente chi l'abbia portata. Si affida agli storici del tempo Tadino e Ripamonti.
«L'uno e l'altro storico - scrive il Manzoni - dicono che fu un soldato italiano al servizio di Spagna; nel resto non sono ben d’accordo, neppur sul nome…
Sia come si sia, entrò questo fante sventurato e portator di sventura, con un gran fagotto di vesti comprate o rubate a soldati alemanni; andò a fermarsi in una casa di suoi parenti, nel borgo di porta orientale, vicino ai cappuccini; appena arrivato, s’ammalò; fu portato allo spedale; dove un bubbone che gli si scoprì sotto un’ascella, mise chi lo curava in sospetto di ciò ch’era infatti; il quarto giorno morì. Il tribunale della sanità fece segregare e sequestrare in casa la di lui famiglia; i suoi vestiti e il letto in cui era stato allo spedale, furon bruciati. Due serventi che l’avevano avuto in cura, e un buon frate che l’aveva assistito, caddero anch’essi ammalati in pochi giorni, tutt’e tre di peste. Il dubbio che in quel luogo s’era avuto, fin da principio, della natura del male, e le cautele usate in conseguenza, fecero sì che il contagio non vi si propagasse di più.
Ma il soldato ne aveva lasciato di fuori un seminìo che non tardò a germogliare. Il primo a cui s’attaccò, fu il padrone della casa dove quello aveva alloggiato, un Carlo Colonna sonator di liuto. Allora tutti i pigionali di quella casa furono, d’ordine della Sanità, condotti al lazzeretto, dove la più parte s’ammalarono; alcuni morirono, dopo poco tempo, di manifesto contagio.
Nella città, quello che già c’era stato disseminato da costoro, da’ loro panni, da’ loro mobili trafugati da parenti, da pigionali, da persone di servizio, alle ricerche e al fuoco prescritto dal tribunale, e di più quello che c’entrava di nuovo, per l’imperfezion degli editti, per la trascuranza nell’eseguirli, e per la destrezza nell’eluderli, andò covando e serpendo lentamente, tutto il restante dell’anno, e ne’ primi mesi del susseguente 1630… Ma sul finire del mese di marzo, cominciarono, prima nel borgo di porta orientale, poi in ogni quartiere della città, a farsi
frequenti le malattie, le morti, con accidenti strani di spasimi, di palpitazioni, di letargo, di delirio, con quelle insegne funeste di lividi e di bubboni; morti per lo più celeri, violente, non di rado repentine, senza alcun indizio antecedente di malattia. I medici opposti alla opinion del contagio, non volendo ora confessare ciò che avevan deriso, e dovendo pur dare un nome generico alla nuova malattia, divenuta troppo comune e troppo palese per andarne senza, trovarono quello di febbri maligne, di febbri pestilenti: miserabile transazione, anzi trufferia di parole, e che pur faceva gran danno; perchè, figurando di riconoscere la verità, riusciva ancora a non lasciar credere ciò che più importava di credere, di vedere, che il male s’attaccava per mezzo del contatto. I magistrati, come chi si risente da un profondo sonno, principiarono a dare un po’ più orecchio agli avvisi, alle proposte della Sanità, a far eseguire i suoi editti, i sequestri ordinati, le quarantene prescritte da quel tribunale».
Questo accadeva nel 1630. Oggi, che le informazioni sono più attente, veritiere e veloci sappiamo che il Coronavirus è arrivato in Italia, portato  lo scorso 6 febbraio da un ricercatore italiano venuto dalla Cina a Luzzara, sulla riva destra del Po, nella pianura al confine tra l'Emilia e la Lombardia, dove vive la sua famiglia.
Il coronavirus, secondo la virologa Ilaria Capua, direttrice del centro 'One Health' dell'università della Florida, a partire dall'epicentro dell'epidemia, in Cina, ha seguito tre vie per diffondersi nel resto del mondo: una diretta in Europa, una verso gli Stati Uniti e la terza verso Sud, verso Corea e Australia.  
E' quindi inutile cercare ancora di rintracciare il paziente zero, ha detto la virologa, potrebbe essere uno, ma potrebbero essere centinaia, arrivati probabilmente in gennaio.
La medicina e la politica non si sono trovati subito d'accorso nel fermare il virus. Ora che l'epidemia ha fatto vittime e si è diffusa in tutta l'Italia sono state varate dal Governo in tutto il territorio nazionale le misure restrittive che ben conosciamo.
Omerita Ranalli
Canti e racconti
dei contadini d'Abruzzo

Con un piccolo magnetofono, tra il 1957 e il 1958 Elvira Nobilio, servendosi della mediazione di una coetanea, Antonietta Ciantra, realizza una vasta ricerca tra le campagne di Penne, decidendo di dedicare la propria tesi di laurea alla vita tradizionale dei contadini abruzzesi. A orientare la sua rilevazione era l'urgenza di rivelare le trasformazioni che investivano queste realtà rurali nella tumultuosa fase di trapasso verso la modernità. Con documenti finora inediti e un'ampia introduzione storico-critica, la trascrizione dei canti, saggi di Pietro Clemente e Enrico Grammaroli e una selezione delle fotografie realizzate nel corso della ricerca.
 
   abruzzo
IL CORONAVIRUS IN ABRUZZO
Salgono a 54 i casi positivi

Dalle analisi concluse nella serata di ieri nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, sono emersi 15 nuovi casi positivi al Covid 19. Due casi fanno riferimento a positività registrate nel presidio ospedaliero di Pescara. Riguardano un uomo e una donna, posti in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte della Asl.
Un tampone è stato eseguito, sempre all’ospedale di Pescara, sul cadavere di un uomo di 68 anni deceduto improvvisamente.
Altri 6 fanno riferimento al caso dei giorni scorsi registrato a Penne: si tratta di 5 donne e un uomo, tutti in isolamento domiciliare.
A Teramo altri 2 positivi: si tratta di due uomini, uno ricoverato e l’altro in isolamento. A Chieti è stato invece ricoverato un uomo di Ortona.
Gli ultimi 3 casi, presi in carico dal 118, riguardano una donna e due uomini. Sono tutti in isolamento. Con questi casi, salgono a 54 i contagiati in Abruzzo dal Covid 19.
 
   pd scanno
aver dichiarato lo stato di dissesto finanziario, inginocchiando
il suo paese.
Sul Masterplan mi invita a nozze, nel 2015, un autorevole esponente del PD nonche' Commissario liquidatore della Comunità Montana Peligna, Eustachio Gentile, chiedeva alla Regione Abruzzo di inserire nel Masterplan per il sud, un finanziamento di 5 milioni di euro per il lago, Lei e il sindaco di Scanno, scriveste una lettera di protesta all'assessore regionale alle Aree interne, Andrea Gerosolimo.
Inoltre l'allora Vice Sindaco, Antonio Silla, dichiarò sul quotidiano il Centro del 12 dicembre 2015: "Da ultimo va poi registrata la positiva sensibilizzazione messa in campo dal coordinatore del circolo PD, Antonio Spacone".
Questo dimostra, Signor Sindaco, quanto Lei abbia la memoria corta, perche' il PD di Scanno, anche in quella occasione ha fatto la sua parte.
Mi verrebbe da dire, "tanto va il Gatta al lardo, che ci lascia lo zampino".
La proposta di nominare Ente Gestore del sito SIC il PNALM, significa investire, uno dei Parchi piu' antichi e prestigiosi d'Europa, nella gestione di un territorio e di un Bacino di altissima rilevanza naturalistica, e nessuno, compreso il PD di Scanno, ha mai pensato di "svendere" Il proprio territorio.
Concludo semplicemente dicendo, Signor Sindaco, mentre il PD di Scanno verra' ricordato per aver proposto di intitolare una piazza a Carlo Azeglio Ciampi, per aver proposto di bonificare l'area del ''Valichitto", per aver proposto il PNALM come Ente Gestore del sito SIC, per aver promosso un importante incontro per il rilancio della stagione invernale (rinviato per il Coronavirus), Lei verra' ricordato per due cose: una per aver dichiarato lo stato di fallimento del suo paese, e l'altra per non essere riuscito in dieci anni di incontrastato dominio politico, nemmeno ad accendere le luci intorno al lago.
CESIDIO GIANSANTE, SEGRETARIO PD SCANNO
LA RISPOSTA DEL SEGRETARIO
DEL PD DI SCANNO AL SINDACO
DI VILLALAGO

Il Partito Democratico di Scanno, qualche giorno fa, ha approvato una proposta, in merito alla gestione del sito SIC LAGO DI SCANNO, indicando il PNALM come ENTE GESTORE. L'iniziativa ha scatenato la reazione isterica del Sindaco di Villalago, che poverino, è dovuto ricorrere alle offese nei confronti del PD, per dire semplicemente che non è d'accordo sulla nostra proposta.
Scrive il Sindaco di Villalago: "mentre i due Comuni fanno due passi in avanti c'e' chi propone di farne uno indietro"
e ancora: "solo la collaborazione fra le due amministrazioni gia' messa in atto da tempo, puo' portare a scelte mature e condivise ed a risultati positivi e non a proposte che non hanno né capo né coda utili solo per comparire sulla stampa".
Ma il primo cittadino di Villalago non si ferma qui e rincara la dose: "Il PD di Scanno si preoccupa di "svendere" Il proprio territorio, avrehbe fatto bene a reclamare qualche investimento nella programmazione passata del Masterplan".
Veda Signor Sindaco a noi risulta, che solo il Comune di Villalago ha deliberato in merito all'ENTE DI GESTIONE, mentre il Comune di Scanno,ancora non delibera, anzi ancora non ratifica quanto da voi deliberato. Pertanto il passo in avanti per il momento lo ha fatto solo Lei e il suo Consiglio Comunale, e sinceramente non si capisce perché, a distanza di quasi cinque mesi, ili Comune di Scanno ancora non delibera, in politica Signor Sindaco contano gli atti e non le chiacchiere.
Caro Sindaco, mentre il PD esce sulla stampa con delle proposte sensate, che possono essere condivise o meno, Lei e' andato sulla stampa, per    
 
   scanno
IL TAR HA RINVIATO LA DATA
DELL’UDIENZA CAUTELARE
PER ESAMINARE IL RICORSO
CONTRO LA DELIBERAZIONE
DEL DISSESTO FINANZIARIO

SCANNO - Il Presidente del Tribunale Amministrativo Regionale di L'Aquila con decreto n. 7 del 9 marzo 2020 ha stabilito che “... tutte le cause di merito, di merito camerale e le sospensive sono ex lege rinviate d'ufficio all'8.4.2020 ...”.
È, pertanto, rinviata a tale data la camera di consiglio già fissata per oggi 11 marzo per la trattazione dell’istanza cautelare su ricorso proposto per l’annullamento della deliberazione del Consiglio Comunale di Scanno n. 34 del 6 dicembre 2019 avente ad oggetto l’accertamento e la dichiarazione dello stato di dissesto finanziario del Comune di Scanno e per l’annullamento di ogni atto e/o provvedimento presupposto, consequenziale e/o connesso.
Il ricorso, rubricato al n. 56/2020 R.G., sottoscritto dai Consiglieri di Minoranza Amedeo Fusco, Antonio Giovanni Silla e Mario Spacone,
nonché dall’ex Sindaco Pietro Spacone e da due cittadini, Egidio Silla e Paolo Di Cesare, è stato depositato il 13 febbraio 2020 presso la Cancelleria del Tribunale Amministrativo Regionale dell’Abruzzo – L’Aquila, con contestuale richiesta di fissazione dell’udienza cautelare.
 
   storia in cronaca
I paesi della Valle del Sagittario in cronaca sul quotidiano "Il Centro d'Abruzzo"
dal 26 agosto 1986 al 10 Luglio 1987 con gli articoli di Roberto Grossi
Una coppia nel lago Pio di Villalago
Il cigno avrà nuovi compagni
In dono dal Parco Nazionale

VILLALAGO - II cigno del llago Pio avrà di nuovo dei compagni. Dopo l'uccisione di due esemplari, il Parco Nazionale d'Abruzzo ha disposto, in via del tutto eccezionale, di fornire al comune di Villalago una coppia di cigni, «considerato come si legge nella disposizione — la particolare funzione educativa, svolta dagli anatridi, ospiti del lago Pio».
Nel piccolo specchio d'acqua, situato a pochi passi dal centro abitato, da molti anni hanno trovato ospitalità alcuni cigni. La convivenza con i pescatori, che frequentavano il lago, è stata sempre difficile, perché i cigni andavano a beccare le lenze. Per questo motivo, già anni addietro ne venne ucciso uno. Nel giugno scorso un altro morì di cancrena, causata da una ferita ad un'ala per un colpo contundente: quando si cercò di curarlo fu troppo tardi. Restarono due cigni e per proteggerli un'ordinanza del sindaco vietò la pesca al lago Pio. Purtroppo, quest'inverno, dopo che le acque del lago gelarono per l'eccessivo freddo, uno del due è stato sbranato dalle volpi, che spinte dalla fame, di notte, si avventuravano anche dentro l'abitato; mentre l'altro, nella lotta con questi animali, riportò delle ferite, per fortuna non gravi. Per essere curato e salvato venne portato in un luogo chiuso. Quando è stato ricondotto al lago, per più di un mese non ha osato entrare in acqua, rimanendo lungo le rive, evidentemente ancora spaventato. Presto, però, avra compagnia.
L'amministrazione comunale, secondo l'assessore Giovanni Gatta,        
ha intenzione di creare nello specchio lacustre un'oasi di riproduzione naturale e costruire dei rifugi contro eventuali predatori per tutti gli uccelli acquatici che abitualmente vivono nelle acque del lago Pio.
Roberto Grossi

Articolo del 23 Aprile 1987
 
   introdacqua
Ad Introdacqua censimento
delle persone anziane
per sostenerle contro il Coronavirus

INTRODACQUA - L’amministrazione comunale da ieri ha avviato un’operazione di censimento degli anziani che vivono da soli, in situazioni di disagio e di tutte quelle persone che non hanno familiari in paese. Ne scaturirà una mappa del disagio, così da essere pronti ad intervenire in caso di necessità. L’amministrazione comunale chiede a tutti i cittadini di segnalare subito eventuali situazioni di particolare disagio e che richiedono massima attenzione, soprattutto in questo periodo che il “Coronavirus” chiede attenzione verso le categorie di persone più deboli ed esposte a rischio, a cominciare proprio dagli anziani, di cui tutti dobbiamo avere premura, siano essi familiari, parenti o anche semplici amici e conoscenti.
 
Castrovalva