Lunedì 9 Marzo 2020 -  Santa Francesca Romana, Religiosa

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  scanno
La panchina rossa a Scanno
In Piazza Santa Maria della Valle

di Angelo Di Gennaro
Valeria Schimmenti
Giuseppe Craparo
Violenza
sulle donne Aspetti psicologici, psicopatologici
e sociali

Quali sono le motivazioni che possono spingere un uomo ad usare violenza fisica, psicologica o sessuale nei confronti di una donna?
Quali sono gli effetti psicologici e psicopatologici della violenza sulla vittima? Quali sono le caratteristiche psicologiche dell'offender? Qual è la natura della relazione fra offender e vittima? Le risposte a queste e ad altre domande permettono di superare valutazioni e soluzioni semplicistiche che rischiano di adombrare la complessità di un fenomeno e di suggerire rimedi inadatti, laddove prevenirlo piuttosto o oltre che reprimerlo giova alla tutela sia del benessere individuale delle potenziali vittime che della sicurezza collettiva.
Valeria Schimmenti, psicologa e psicoterapeuta, professore ordinario di Psicologia dello Sviluppo.
Giuseppe Craparo, psicologo-psicoterapeuta, assistant professor di Psicologia Sociale presso l'Università di
Enna "Kore".
A vedere la panchina rossa in Piazza Santa Maria della Valle a Scanno sono rimasto, a dir poco sorpreso. Per due motivi. Il primo è che nel grigiore che sembra dominare il paesaggio invernale (esterno, interno ed interiore) di Scanno, una macchia di colore rosso che esplode in piazza fa pensare alle emozioni che agitano in profondità il mondo affettivo di una piccola comunità apparentemente assopita o, al più, interessata alle piccole beghe quotidiane di routine. Il secondo che è che un gesto simile pone interrogativi ineludibili, il più importante dei quali è: perché una panchina rossa a ridosso della Festa della Donna? Ripetere ancora una volta che è tempo che uomini      
e donne trovino il coraggio di discutere in pubblico temi come quello sulla violenza sulle donne, sembra persino superfluo. E allora, seguendo l’esempio del Direttore di questo Gazzettino, prof. Roberto Grossi, perché non cominciare a pensare di dipingere di rosso una delle case del centro storico di Scanno?
Sarebbe un modo per ricordare a noi stessi e a tutti dove solitamente si svolge la scena e chi sono gli attori di violenza. Capisco che sto parlando di una proposta oscena, di una specie di sogno.
Ma i sogni non sono fatti per essere realizzati?
 
   8 marzo
ALLE MIE
E A TUTTE LE DONNE

di Giuseppe Cipriani

Caro Roberto,
è lodevole la tua percezione di rendere omaggio alla donna, siccome è prossima la sua festa, di dipingere di colore rosso la solitaria panchina. Per questa occasione invio anch'io alle mie e a tutte le donne un augurio particolare trascrivendo il celebre sonetto scritto da Dante Alighieri.

Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia quand'ella altrui saluta,
ch'ogne lingua diven tremando muta,
e li occhi no l'ardiscon di guardare.

Ella sen va, sentendosi laudare,
benignamente d'umiltà vestuta;
e par che sia una cosa venuta
di cielo in terra a miracol mostrare.

Mostrasi si piacente a chi la mira
che dà per li occhi una dolcezza al core'.
che ntender no la può chi no la prova:

e par che de la sua labbia si mova
un spirito soave pien d'amore,
che va dicendo a l'anima: Sospira.
 
   lettera al direttore
da claudio d’alessandro

Signor direttore,
la panchina rossa è uno dei simboli più noti della Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Ricorrenza istituita nel 1999 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite e fissata al 25 novembre.
La Festa della Donna è una giornata scelta a partire dal 1909, dal movimento internazionale delle lavoratrici e dei lavoratori. Il suo simbolo è:un rametto di mimosa.
Due temi forti e fondamentali dei quali poco o nulla si parla durante l'anno. Ormai ogni giorno è dedicato ad un tema e ogni giorno siamo invitati a ricordare o festeggiare. Purtroppo l'unico risultato che si sta raggiungendo è quello di generare un rifiuto generale all'approfondimento.
Se questo è il risultato converrebbe abolire tutti questi giorni per riconsegnare allo studio e alla presa di coscienza lo spessore di temi basilari. Più che coltivare la memoria appare più utile studiare la storia.
Tutto ciò premesso mi chiedo:che senso ha una panchina rossa a Scanno? Esistono a Scanno casi così eclatanti da dover evidenziare questo argomento?
Se i dati dovessero giustificare questo gesto,cioè istallare una panchina rossa, confesserei la mia completa ignoranza in merito e di ciò chiederei scusa. Ma se le cose stessero diversamente,come penso,sorge spontanea la domanda: perchè? Perchè a Scanno. Un paese matriarcale dove primeggia più che altrove il ruolo della donna. Un paese dove e non solo per il portamento obbligato dal particolare abito,le donne sono sempre state descritte da chi ci ha visitato e ci conosce come delle regine. Un paese dove la massima espressione della festa del 8 marzo è quella di organizzare incontri in pizzerie e in sale d'albergo per festeggiare lontano da qualsiasi riferimento etico o sociale.
Se queste sono le espressioni di quella festa vuol dire che di una festa si tratta per le scannesi e di null'altro. Ed io sono contento per loro e per noi maschietti. Ci si incontri dunque per discutere sul significato di quella
panchina rossa. Evitando magari di darsi appuntamento nei suoi paraggi. Non mi sembra che il rosso sia un colore gradito a Scanno.
Claudio D'Alessandro

Gentile Claudio, la "panchina rossa" è un simbolo che ha una sua valenza universale. Non va contestualizzata al paese dove viene posta. I simboli, tralasciando gli altri significati, hanno soprattutto una funzione comunicativa.
La panchina, con il suo colore rosso sangue, quale messaggio rivolge a chi la guarda? Non certamente quello di una Scanno dove la donna viene vessata, maltrattata, picchiata, ma che nel mondo quotidianamente avvengono femminicidi, atti di violenza più turpi nei confronti delle donne. Scanno con la sua panchina rossa questo vuole comunicare! Sarà soprattutto un messaggio educativo per le nuove generazioni. E' stata posta nell'occasione dell'otto marzo per dare forza alla parità di genere, contro ogni forma di discriminazione, spesso alleata della violenza.
Non credo, come sostieni tu, che Scanno sia "un paese matriarcale dove primeggia più che altrove il ruolo della donna". In passato lo è stato per l'assenza dell'uomo. E molte di quelle “Regine” - di cui parli - erano trattate da cenerentole nelle mura domestiche, costrette a subire dal loro “sovrano” violenze fisiche e psicologiche.
Il contesto sociale è mutato: altre sono le situazioni, i contenuti, le esigenze.Oggi la coppia provvede in sintonia al "ménage" familiare e all'educazione dei figli.  
Il colore rosso (non per contraddirti) è gradito anche a Scanno, dove  ci sono donne vere, autentiche, imprenditrici. Se non ci fosse stato il divieto di riunione per il “coronavirus” si sarebbero ritrovate nell'Auditorio delle Anime Sante per un dibattito sulla condizione femminile. Nel corso dei "Sabati letterari", organizzati da questo giornale, è stato trattato più volte il problema del femminicidio e seguiteremo a farlo.
Grazie del tuo intervento. R. Grossi
 
   Comm. pari opportunità
 
Giornata Internazionale
della Donna 2020

"Noi ci siamo e ci saremo  sempre, con  il nostro impegno, a ricordare che l’8 marzo è la Giornata internazionale della Donna.
Lo avremmo fatto con un evento simbolo per cogliere, attraverso la pittura e la letteratura, le tante qualità che le donne posseggono e che spesso non vengono loro riconosciute.
“Storie di donne coraggiose e libere” sarà un bel momento di confronto, solo rinviato di qualche tempo a causa dell’emergenza dettata dal coronavirus. La forza e la conquista della libertà sono temi molto cari alla Commissione Pari Opportunità della Provincia di Teramo. A proposito di donne coraggiose e libere, in questa giornata, il nostro pensiero e la nostra gratitudine vanno soprattutto alle donne italiane di scienza, in prima linea contro un virus che non sappiamo ancora contrastare e che ci allontana dagli altri. Un grazie a Francesca Colavita, la ricercatrice di Campobasso  dello Spallanzani di Roma, assunta dopo anni di precariato; a Vittoria Colizza, che  dirige a Parigi un laboratorio d’eccellenza che studia questa epidemia con modelli matematici; alla virologa Ilaria Capua, che in passato ha lavorato all’Izs di Teramo e che oggi è un punto di riferimento scientifico mondiale: a tutte le altre e sono troppe per citarle tutte, che sono in prima linea a combattere questa emergenza.
Dall’inizio dei tempi le donne sono questo: coraggio, resilienza e generosità".
Tania Bonnici Castelli, Presidente Commissione Pari Opportunità  Provincia di Teramo
Donna 365 giorni l'anno
Iniziative rinviate 

Le iniziative pubbliche per la Giornata Internazionale della Donna sono state rinviate ma i servizi a sostegno della donna, delle politiche di genere e dell'antiviolenza non si fermano e non chiudono. Il commento della consigliera per le politiche sociali e le pari opportunità, Beta Costantini. "Tutte le iniziative pubbliche sono state rinviate a tempi migliori per tutelare la salute di tutti, per contribuire in modo saggio a circoscrivere problemi sanitari e le sue conseguenze sociali. E' il momento della responsabilità. Voglio ringraziare tutte le donne, mi sembra il modo migliore per celebrare la Festa dell'8 marzo, che nelle settimane precedenti hanno collaborato con noi per le numerose iniziative in programma.  Non a caso,  abbiamo scelto come tema "Donna, 365 giorni l'anno. Prevenzione e Formazione", un ciclo di incontri da svolgersi in tanti Comuni della provincia.  Per arrivare dove solitamente non siamo, per insegnare alle donne come difendersi, come prevenire, come, dove e a chi rivolgersi in caso di violenza.  Gli incontri sono solo rinviati ma i nostri servizi continuano a funzionare. Il mio pensiero e quello del presidente Diego Di Bonaventura, quindi,  è rivolto alle dipendenti della Provincia per il lavoro che svolgono e anche  al mondo dell'associazionismo e del volontariato che anche in questo frangente si sta rivelando essenziale nella gestione dell'emergenza.  Noi continueremo a fare la nostra parte per la piena affermazione della parità di genere,  riprogrammeremo tutte le iniziative previste ma intanto siamo qui a lavorare a fianco delle donne che hanno bisogno
del nostro sostegno".
 
   lettera al direttore
DA diego cocco
SULLA petizione per welfare Partite Iva

Gentile Prof. Grossi,
ti invio in allegato documenti illustrativi di una importante petizione ospitata dalla piattaforma Change.org con la richiesta di una più adeguata copertura del welfare a favore delle partite Iva.
Ti invito ad ospitare cortesemente nelle pagine del tuo giornale una adeguata informazione sulla iniziativa in oggetto sottolineando l'opportunità che tutti i titolari di Partita Iva familiari e collaboratori sottoscrivano il documento sulla piattaforma per dare un grande vigore rappresentativo alla richiesta e sanare quindi una grave ingiustizia sociale ed una intollerabile disparità di trattamento tra lavoratori e ceti sociali.
Nel ringraziarti per l'attenzione, colgo l'occasione per porgerti cordiali saluti, Diego Cocco
 
   coronavirus
SALGONO A 17 I CASI
DI CORONAVIRUS IN ABRUZZO

In Abruzzo, dall’inizio dell’emergenza, sono stati registrati 17 casi positivi al Covid-19, diagnosticati dai test eseguiti nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara. C’è infatti un nuovo caso: una studentessa del Foggiano domiciliata a Pescara. La giovane ha riferito di aver avuto contatti con un familiare, anche lui residente in Puglia, a sua volta risultato positivo al contagio.
E’ asintomatica e attualmente si trova in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva della Asl.
Del totale, fa sapere il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute        
della Regione, 13 pazienti sono ricoverati in ospedale, non in terapia intensiva, mentre altri tre sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.
Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, il laboratorio di Pescara ha eseguito 163 test. Di questi 128 sono risultati negativi, mentre altri 10 sono attualmente in corso. La differenza tra il numero totale e quello degli esiti è legato al fatto che alcuni test sono stati eseguiti più volte sullo stesso paziente. Complessivamente, infatti, i pazienti sottoposti a test nella nostra regione sono stati 153: 26 nella Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, 18 nella Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 83 nella Asl di Pescara e 26 nella Asl di Teramo.
 
   necrologio

NECROLOGIO DAL CANADA

WINNIPEG - Oggi alle ore 16,30 ci sarà una messa in suffragio di Ivano Buccini, deceduto in Canada nella città di Winnipeg venerdì 6 Marzo. Aveva 72 anni. Ivano era nato a Villalago. I suoi genitori lo portarono in Canada, quando aveva 11 anni. Da adulto è tornato spesso in paese. In questo giornale ha raccontato la sua esperienza canadese. Ha studiato fino a divenire professore di lingua italiana. La sua morte ci ha lasciato una profonda tristezza.
Condoglianze a tutti i suoi parenti canadesi e villalaghesi.

 
Frattura