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Mercoledì 19 Febbraio 2020 - San Barbato di Benevento, Vescovo
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Il tempo... ieri - NULLA DI rilevante. LA GIORNATA è STATA come le precedenti con cielo sereno e con il sole fino al tramonto. Venti
freddi. Velature nuvolose in serata. Temperature stazionarie: mass. 12,9°; min. 3,9°C; attuale 4,0° (ore 23,30).
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libri
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curiosità storiche
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Settant’anni fa
un famoso giornalista
a Sulmona
di Ezio Pelino
Erano gli anni cinquanta. Un famoso giornalista, Guido Piovene, su incarico della Rai, viaggia per oltre tre anni lungo l’Italia. Parte dal nord e percorre tutta la Penisola. Un ‘ impresa eccezionale, unica. Il giornalista aveva tenacia, capacità di osservazione della realtà socio-economica e di comprensione dell’animo della gente. Ha scritto un voluminoso libro - del tutto dimenticato oggi - che è stato definito “scrupoloso come un censimento, fedele come una fotografia, circostanziato come
una atto d’accusa”. Sono gli anni della ricostruzione post bellica e si comincia ad avvertire il boom economico.
Sulmona appare al giornalista come la città che esprime più di altre la natura “di fondo” dell’Abruzzo. Oltre che bella, gli appare vivace, addirittura gaia.
Festose gli appaiono le innumerevoli botteghe di confetti tanto da comporre un vero e proprio “fregio decorativo”. Lo colpisce il numero di barbieri per uomo: “negozi monumentali tappezzati di specchiere, tra cui (però) volteggiano le mosche”. In quei “duomi di cristallo” bisogna spesso attendere pazientemente. Il barbiere, infatti, è spesso al bar.
A differenza dei barbieri, i parrucchieri per signora non sono vistosi, sono “segregati” per lo più al primo piano di uno stabile, quasi ginecei dai quali dev’essere escluso lo sguardo. Le dominanti passioni femminili sono, a suo dire, per i profumi e gli ori.
Piovene ricorda le tradizionali rivalità fra le confraternite della Trinità e di Santa Maria della Tomba mentre descrive con grande partecipazione la
rappresentazione della “Madonna che scappa in piazza”. Gli sembra che le “due passini femminili” siano i profumi e gli ori. Ritiene che si vendano più profumi da noi che nelle regioni ricche.
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Questa passione avrebbe una funziona compensativa, infatti “anche la pastora vi trova il paradiso della sua povertà”.
Sottolinea la fertilità del suolo della Valle Peligna ma auspica lavori di bonifica, come lo sviluppo dell’ irrigazione e l’accorpamento dei terreni, troppo frammentati e, pertanto, incapaci di alimentare il commercio. Mentre, in assenza di industrie, si potrebbe ottenere molto di più con lo sviluppo dell’agricoltura e del turismo. Sulmona è, infatti, “un concentrato d’arte”: si meraviglia che non sia compresa in tutti gli itinerari turistici italiani. Ammira il palazzo dell’Annunziata, scrive:” difficile è vedere porte e finestre più belle”.
Visita il museo civico e ammira le splendide creazioni dell’ oreficeria sulmonese. Ammira “l’immensa badia Morronese, storica sede della massima fondazione di Celestino V” e si rammarica che fosse avvilita a penitenziario. Vorrebbe che i terreni agricoli fossero accorpati e che si sviluppasse il turismo e l’artigianato. Per Piovene, la città e il circondario pagano secoli di isolamento che hanno prodotto orgoglio, diffidenza e sospetto, quando, invece, occorrerebbero speranza e fiducia nel futuro. I commercianti, poi, sono tutt’altro che gentili, se si chiede un prodotto rispondono che non c’è, senza aggiungere altro, e se si insiste, si infastidiscono. Coglie una diffusa tendenza all’autosvalutazione, a una scontentezza condita da fantasticherie di evasione in un indefinito altrove. Il
principale male da combattere è “l’accasciamento, lo svuotamento materiale e morale”
Molte cose sono cambiate dopo setta anni. E qualche domanda resta da fare.
Non aveva, forse, visto giusto Piovene che avrebbe voluto lo sviluppo di una moderna agricoltura e il
potenziamento del turismo, piuttosto che l’industrializzazione, da sempre in profonda e irreversibile crisi?
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Luigi Piccioni
SINDACATO, AMBIENTE, SVILUPPO
Il volume, “Sindacato, ambiente, sviluppo”, curato in collaborazione con Mimì D’Aurora, che è stato tra gli esponenti e leader più in vista della Cgil peligna e poi abruzzese, sarà presentato oggi, 19 febbraio, alle 17, nella sede della Cgil di Sulmona, in
vico del Vecchio. Con l’autore e Mimì D’Aurora, interverranno Lucio Zazzara, presidente del Parco Maiella, Francesco
Marrelli, segretario generale Cgil L’Aquila, Giovanni Cialone, Italia Nostra L’Aquila con Giorgio Boscagli, Dario Febbo, Gianni Melilla e Massimo Pellegrini.
Coordinerà l’incontro il giornalista Franco Avallone. Nel libro si sottolinea come la Cgil
Abruzzo seppe non solo individuare una strategia sindacale radicalmente
innovativa, ma fu in grado anche di ritagliarsi un ruolo significativo nella
battaglia nazionale per l’approvazione della legge quadro sulle aree protette, la 394 del 1991. Il volume
ricostruisce da un lato la genesi di questo originale e pionieristico percorso
di sviluppo sostenibile – unico in Italia – nelle elaborazioni dell’Ente Parco nazionale d’Abruzzo, a partire dal 1969, e della Camera del lavoro di Sulmona a partire dal
1978, e da un altro lato i caratteri di una vertenza locale come quella del
Genzana, esemplare sia dal punto di vista degli obiettivi e dei metodi di
lotta, sia da quello della costruzione delle alleanze politiche e
istituzionali. Le prefazioni al volume sono di Gianna Fracassi e Fulco Pratesi.
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teatro
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LA TRADIZIONE TEATRALE
NAPOLETANA IN SCENA
ALL’AQUILA
Dopo il grande successo dell’ultimo spettacolo di Fausto Morciano che ha incantato gli spettatori con l’interpretazione della poetica di Jim Morrison accompagnato dalle musiche
eseguite dal vivo dal chitarrista Alessio Pinto, il prossimo appuntamento in
programma è previsto per giovedì 20 febbraio ore 21,00 al Teatro dei 99 con Benedetto Casillo che porterà in scena lo spettacolo “Da Scarpetta a De Crescenzo”.
Benedetto Casillo, attore, autore, giornalista pubblicista, è un beniamino dei napoletani. Ha esordito in teatro nel 1967. Nel 1974, con
Renato Rutigliano, diede vita a “I Sadici Piangenti“, storico duo di Cabaret Partenopeo.
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metanodotto snam
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L’Europa ha detto sì alla centrale
e al metanodotto Snam
Il Parlamento Europeo ha approvato nei giorni scorsi la nuova lista delle infrastrutture energetiche
finanziabili dall’UE comprendente 32 progetti che riguardano il gas. Tra questi progetti è ricompreso il metanodotto Sulmona- Foligno e la centrale di compressione Snam di Sulmona. Per l’Italia ci sono anche il TAP, l’Eastmed (da Cipro al Salento), il gasdotto che collegherà Malta a Gela e quello Ungheria – Italia via Slovenia. Il provvedimento è stato approvato con 443 voti favorevoli, 169contrari e 36 astenuti. Hanno votato contro i Verdi e il M5S, mentre il PD ha votato a favore.
Protesta il coordinamento No hub del gas.
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villalago
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IL TAR Abruzzo HA POSTO FINE
AL CONTENZIOSO TRA Il COMUNE
DI VILLALAGO E LA DITTA CANDELORO
SULL'ANNOSA QUESTIONE DELLE CASE
POPOLARI INGIUNGENDO AL COMUNE
IL PAGAMENTO DI QUANTO DOVUTO
VILLALAGO - Lo scorso 29 gennaio 2020 il TAR Abruzzo, su ricorso della Società Edilizia Candeloro S.r.l., avvocato difensore Stefano Seccia, ha condannato il
Comune di Villalago, difeso dall'avv. Domenico Ciancarelli, al pagamento della "somma complessiva di € 113.155,12 oltre interessi maturandi, nonché spese, competenze ed onorari della procedura monitoria, liquidate in
complessivi € 2.670,00, oltre accessori di legge, nonché successive occorrende".
«A tal fine - si legge nella sentenza - è assegnato al Comune di Villalago il termine di giorni 90 (novanta) dalla
notificazione o se anteriore dalla comunicazione in via amministrativa della
presente decisione, affinché siano soddisfatte le ragioni creditorie della ricorrente. Per il caso di
ulteriore inadempimento, si nomina sin d’ora quale Commissario ad acta, il Prefetto dell’Aquila, con facoltà di delega, il quale provvederà su istanza di parte a porre in essere gli atti sostitutivi entro l’ulteriore termine di 90 giorni».
Con la condanna del Comune di Villalago si è conclusa un'annosa questione che va avanti dal 2009, quando iniziarono i lavori
da parte della ditta Candeloro per la costruzione di quattro alloggi di
edilizia popolare, finanziati dalla Regione, in zona Difesa. I lavori nel 2011
vennero sospesi, per colpa dei costi che erano lievitati in fase di
avanzamento. Il Comune non fu in grado di riconoscerli per mancanza di fondi.
Cambiata amministrazione: stessa situazione. A margine dell'opposizione del
Comune all'ingiunzione dell'Impresa, la Procura della Repubblica di Sulmona
iniziò indagini per presunte irregolarità penali. «Con decreto ingiuntivo n. 10/12 del 9 gennaio 2012 il Tribunale civile di
Sulmona, in accoglimento del ricorso proposto dall’odierna ricorrente contro il Comune di Villalago (AQ), ingiungeva allo stesso
Comune di pagare la somma di € 113.155,12 oltre interessi maturandi. Con sentenza del 20 gennaio 2016 il
Tribunale civile di Sulmona rigettò l’opposizione, ivi comprese le domande formulate in riconvenzionale, e
contestualmente condannava il Comune di Villalago a pagare, in favore della
odierna ricorrente, le spese di lite da liquidarsi nella somma complessiva di € 4.100,00 per compensi, IVA, Cassa ed ulteriori accessori di legge».
Nel 2013 il Consiglio Comunale dichiarò il dissesto finanziario del Comune. L'impresa edile Candeloro presentò al Commissario Straordinario di Liquidazione la richiesta di - "ammissione del
credito nella massa passiva nelle date 3 e 4 giugno 2014, per effetto della
quale
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richiesta l’Organo Straordinario di Liquidazione, con proprio atto del 5 giugno 2014, aveva
ammesso il credito predetto nella massa passiva e, con provvedimento prot. n.
3162 del 7 novembre 2017 aveva effettuato la relativa offerta transattiva per
il 50% del credito. L'impresa ne valutò il pro e il contro, ma senza aderire alla proposta del Commissario.
La situazione di dissesto, iniziata nel 2013, è terminata nel 2019, ai sensi della deliberazione n. 7 del 02 maggio 2019 del
Commissario Straordinario con l'approvazione del rendiconto finale della
gestione straordinaria. Di conseguenza sono stati trasferiti al Comune i
fascicoli relativi ai creditori che non avevano accettato la transazione
proposta e attribuita al Comune la disponibilità di cassa con verbale di consegna sottoscritto in data 18.04.2019 dal
Commissario straordinario di liquidazione, dal Segretario Generale e dal
Sindaco di Villalago.
«Venuta meno la competenza dell'organo straordinario di liquidazione - come si
legge nella sentenza - cessò anche l’inibitoria delle azioni esecutive individuali per debiti in precedenza inseriti
nella procedura e rimasti insoddisfatti, per cui, tornato il Comune "in bonus" il creditore ha riacquistato la piena possibilità di recuperare il proprio credito in misura integrale».
«In definitiva il Comune - secondo la sentenza del Tar - deve soddisfare il
credito accertato dalla sentenza, passata in giudicato, del Tribunale di
Sulmona, che ha rigettato l'opposizione al decreto ingiuntivo, avanzata dal
Comune di Villalago. Il ricorso in esame va, dunque, accolto ed il Comune di
Villalago va condannato a conformarsi al giudicato derivante dal decreto
ingiuntivo,
adottando gli atti dovuti e necessari, al fine di soddisfare l’obbligazione assunta».
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abruzzesi del trentino
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Gli Abruzzesi del Trentino Alto Adige
in pellegrinaggio a Padova per la festa
della lingua del Santo
Incontro con la confraternita di Capistrello
Una delegazione della Libera Associazione Abruzzesi del Trentino Alto Adige presieduta da Sergio
Paolo Sciullo della Rocca, Ambasciatore d’Abruzzo nel Mondo, ha organizzato una gita culturale a Padova in occasione della
“Festa della Traslazione delle reliquie del Santo, detta popolarmente Festa della
Lingua” in segno di devozione a Sant’Antonio di Padova, tra l’altro molto venerato in terra d’Abruzzo con numerose chiese e Parrocchie a lui dedicate. Brevemente ricordiamo
quelle di Acciano, Borrello, Capistrello, Fara San Martino, Giuliano Teatino,
Montesilvano, Pescara, Scurcola Marsicana e Tagliacozzo. La giornata ha visto
la visita dei soci alla basilica, ai musei antoniani, alla tomba del Santo,
mentre nella Cappella del Beato Luca Belludi è stata tenuta una preghiera comune a ricordo del Servo di Dio padre Placido
Cortese, martire della carità e del silenzio che durante la seconda guerra mondiale salvo numerosi ebrei
oltre a vari civili e militari evasi dai campi di prigionia. Lo stesso scoperto
fu arrestato dalle SS, a Padova e trasportato a Trieste nel bunker della
Gestapo di piazza Oberdan, dove fu torturato sino alla morte, senza mai
confessare i nomi delle persone aiutate. Il suo corpo non fu mai ritrovato,
probabilmente fu bruciato nel forno crematorio della Risiera di Trieste. Nel
pomeriggio la delegazione abruzzese trentina, ha incontrato la rappresentanza
della Confraternita di Sant’Antonio di Capistrello guidata dal Priore Aldo Pizzi, cui sono andati gli elogi
e l’apprezzamento del presidente Sciullo della Rocca (tra l’altro terziario francescano più volte ministro provinciale dell’Ordine Francescano Secolare, oggi spiritualmente assistito da Don Gianmarco
Masiero un sacerdote particolarmente colto, fortemente aderente ai principi
della fede, decisamente “ante litteram” con il quale spesso si confronta nelle interpretazioni teologiche), per la
forte coesione dei membri di questo pio sodalizio che a Capistrello si
distingue per operosità e testimonianza cristiana, divenendo un esempio a livello internazionale dello
spirito antoniano. Le Delegazioni, hanno poi preso
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parte alla Santa Messa officiata da padre Roberto Brandinelli Vicario
Provinciale O.F.M. Conv. e alla processione interna nella Basilica dove la Pia
Unione macellai “Militi dell’Immacolata” custodi storici delle reliquie del Santo, hanno portato a spalla il reliquiario
di Sant’Antonio. La Lingua, è venerata dai fedeli perché rappresenta, la capacita orante e illuminata del Santo nella predicazione della
parola di Dio, nella riflessione e nella fede, miracolosamente giunta intatta
dal 1231 ai nostri giorni. "La Chiesa, secondo la sua tradizione, venera i
santi e tiene in onore le loro reliquie autentiche e le loro immagini. Le feste
dei santi, infatti, proclamano le meraviglie di Cristo nei suoi servi e
propongono ai fedeli opportuni esempi da imitare". (Concilio Vaticano II, Cost.
Sacrosantum Concilium n°111). (Foto Arte Asmodeo Rennes)
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