Lunedì 17 Febbraio 2020 - San Flaviano, Patriarca di Costantinopoli

Il tempo... ieri - La giornata non ha avuto particolari fenomeni atmosferici, se non confermare la tendenza al bel tempo con tanto sole. Temperature in lieve rialzo per la massima: mass. 12,9°; min. 1,3°C; attuale 4,7° (ore 23,30).
 
 
   libri
   teatro
I Guastafeste:
appuntamenti di febbraio

Mercoledì 19 febbraio alle ore 21.00 sulle tavole di Spazio Rimediato Teatro in Via Fontesecco, 24 a L'Aquila e Domenica 23 febbraio alle ore 18.00 al Teatrosophia di Roma. Marco Valeri interpreterà un suo cavallo di battaglia "Storia di Anna la pazza". Una storia contadina nata dall'amore per la propria terra e per le proprie origini. Il soggetto della vicenda prende spunto dal fatto che il nonno dell'autore-attore produceva e vendeva vino attraversando con un semplice mezzo valli e poderi. Con quest'opera l'autore si confronta col filone teatrale dei narratori puri che, in Italia, si è sviluppato ed è esploso nel corso degli anni '90, e si basa sul semplice ma ricco immaginario delle favole di estrazione popolare.
Giovedì 20 febbraio alle ore 21.00 al Teatro Studio "La Casa del Teatro" a Piazza D'Arti, L'Aquila,  andrà in scena per la terza volta, dopo i soldout aquilani e la partecipazione alla rassegna Trastestorie al teatro Trastevere di Roma, "IL DOTTORE E LO SPECIALISTA...METAFORA DI UN DISASTRO", Marco Valeri narra magistralmente la
vicenda di un ingenuo idealista che vediamo indifeso nella sua umana drammaticità. Questa condizione lavora sul livello empatico di coinvolgimento dello spettatore e lo spinge ad una vicinanza che emerge nella necessità di ascolto e comprensione, in un’urgenza che muove lo stesso verso una mimesi con le sorti del protagonista. I Guastafeste colgono l'occasione per ringraziare tutti coloro che con interesse e passione sostengono gli eventi teatrali e culturali che si pianificano di volta in volta.
Roberto Menia
10 febbraio
dalle foibe all’esodo

Roberto Menia è stato per cinque legislature deputato di Trieste al Parlamento Italiano, è il “padre” della legge 30 marzo 2004 n.92 con la quale “La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale Giorno del Ricordo al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.
“Questo libro – spiega Roberto Menia – non ha la pretesa di essere un testo storico, ma una testimonianza anche dell’effetto che le foibe produssero, e cioè l’esodo, che rappresenta una tragedia e una ferita nella storia nazionale non inferiore a quella della cronaca delle stragi compiute dai titini in Italia nella fase conclusiva della guerra. L’esodo ha rappresentato una mutilazione non solo territoriale, ma soprattutto sociale e culturale che ha strappato 350mila persone alle proprie case e ai propri affetti per portarle lontano dalla propria terra e nei campi profughi”.
 
   mostra fotografica
“THE NEVERENDING”
A PESCARA LA NUOVA MOSTRA
DI MESHROOM PHOTO

Da sabato 15 e fino al 22 febbraio il Circolo Aternino di Pescara ospiterà Abstract V – The Neverending End, la mostra fotografica collettiva che conclude il percorso di studio degli allievi del Master di Street Photography 2019/2020 organizzato dalla scuola di fotografia di Pescara Meshroom Photo e diretto da Stefano Lista .
Maternità, abbandono, senso di appartenenza, ricerca di un’identità: tra contraddizioni e dicotomie, Abstract V raccoglie i progetti autoriali di 10 studenti che, nell’arco di un anno, si sono confrontati la Street Photography per raccontarsi attraverso un personale modo di interpretare la fotografia. La mostra, ad ingresso gratuito , sarà inaugurata ufficialmente sabato 15 febbraio 2020 con il vernissage delle ore 18:30 e sarà visitabile dalle ore 19:00 alle ore 22:00 fino a sabato 22 febbraio 2020.
In occasione della mostra, ieri domenica, c’è stato alle ore 11:00 in piazza Sant’Alfonso a Francavilla al Mare, un photowalk a partecipazione gratuita senza prenotazione dedicato a chiunque abbia voluto scoprire sul campo cos’è la fotografia di strada e ricevere consigli e suggerimenti su come migliorare le proprie immagini.
 
   parliamo di cose concrete
I PROGETTI
DELLA FONDAZIONE SYMBOLA

di Andrea Iannamorelli

Scorro le notizie di queste settimane (dalla carta stampata a quelle dell’informazione on-line) e voglio soffermarmi su quella che sembra essere una possibilità concreta, capace di approdare ad un’iniziativa di impresa economicamente produttiva, per la quantità degli Enti coinvolti ed interessati (27) e per il capo fila della “rete”, la Fondazione Symbola.
Mi sembra di aver capito che oggi (17 Febbraio) dovrebbe concretizzarsi la progettazione di un cartellone unico di eventi che, partendo dall’Abbazia celestiniana, sia capace di “mettere” in rete risorse diverse, con ottica interdisciplinare, per valorizzare il patrimonio dei giacimenti storici, culturali, ambientali di buona parte dell’Abruzzo interno.
Presentando l’evento la sindaca di Sulmona si è detta “convinta” di essere sulla strada giusta per il raggiungimento di quest’obiettivo. E mi sembra difficile darle torto. Lo “sponsor” (per modo di dire) cioè il motore della “rete” (Symbola) è affidabile e di tutto riguardo; le possibilità di offerta di “cultura” ci sono e sono spendibilissime, autorevoli e accattivanti; le disponibilità finanziarie, per sostenere l’avvio di un’impresa potrebbero essere un fatto concreto (ricordate che      
qualche giorno fa invitavo tutti a “fare qualcosa” per difendere i traguardi “tagliati” su quest’argomento?).
Quindi ok. Auguriamoci che questa giornata si concluda con la nascita di uno strumento di speranza.
Ma soprattutto auguriamoci che le “beghe” della frammentazione di rappresentanza politica, negli Enti coinvolti (a partire da Sulmona per finire alla Regione) non facciano danni.
Non credo infatti di dire una cosa non condivisibile se mi permetto di sottolineare che l’unico vero impedimento al raggiungimento di questo obiettivo potrebbe essere la precarietà, l’approssimazione, la frammentazione, appunto, la debolezza della “cornice” di gestione della cosa pubblica nella quale questa lodevolissima iniziativa va a collocarsi. Non è vero, del resto, che un’impresa di genere, per manifestare i suoi benefici effetti, necessita dei tempi giusti per “cantierizzare” le opere necessarie sull’area territoriale interessata (a partire proprio dalla quella pedimontana del Morrone…)? E questo, come presupposto, necessita di una gestione politica stabile, ferma e capace di velocizzare al massimo i percorsi burocratici che di per se stessi non sono semplicissimi? Stop. Mi fermo qui.
Oggi voglio “pensare positivo” e scaccio le ombre che rischiano di oscurare questa prospettiva di speranza. (a.i.)

 
   trentino
POLENTATA PER GLI ABRUZZESI
DEL TRENTINO
La gara della spianatora vinta
da Enzo D’Alonzo di Elice

La Libera Associazione Abruzzesi del Trentino Alto Adige presieduta da Sergio Paolo Sciullo della Rocca, Ambasciatore d’Abruzzo nel Mondo, ha tenuto nell’antico mulino di Roverè della Luna, una polentata per i soci più vivaci e maggiormente attaccati alle tradizioni della cucina povera. La serata ha visto servito ai convenuti due tipi di polenta una gialla a base di costine e salsicce e l’altra bianca condita con il grasso delle salsicce di fegato, il tutto servito rigorosamente sulla tavola di legno, il tradizionale asse che un tempo era usato per impastare la farina. Nella circostanza si è tenuta la gara della “spianatora” che ha visto i convenuti dotati della sola forchetta, seduti vicino alla tavola che al via dato dall’arbitro hanno iniziato a mangiare la buona pietanza per raggiungere la salsiccia appositamente collocata al centro come traguardo e premio per chi vi giungesse prima avanzando e mangiando velocemente. La gara della spianatora è stata vinta da Enzo D’Alonzo di Elice il quale ha meritato un forte applauso e l’apprezzamento comune. Nella circostanza è stato servito il buon vino Montepulciano di Prezza e il bianco Montonico di Bisenti. A termine dell’incontro il presidente Sciullo della Rocca, ha ricordato l’importanza di questo piatto povero che tuttavia nel tempo è stato sempre motivo di unione e di gioia la cui bontà è frutto essenzialmente della pazienza del cuoco che prepara e gira lentamente la polenta in fase di cottura per evitare i grumi, aiutato dal paiolo di rame “lu cutture” che riesce a favorire una cottura omogenea della pietanza. A poi
ringraziato i soci Vittorio Vitelleschi, Francesco Giovannucci, e Mario Timperio, per l’organizzazione di questo appuntamento, rivolgendo parole di elogio al vice presidente vicario Fabio Giovannucci promotore di questo incontro tradizionale tipicamente abruzzese risultato gradito e fortemente aggregativo per i soci del sodalizio. La serata si è chiusa con le buone frittelle di Castelvecchio Subequo.
(Foto Arte Asmodeo Rennes)
 
   speciale da praga
PRAGA: il monumento a Jan Hus

Praga non è solo interessante da visitare per le sue torri, le sue piazze, i suoi palazzi, i suoi ponti, la Moldava, ma anche per conoscere la storia dei suoi eroi, dei suoi letterati, dei suoi filosofi, dei suoi musicisti.
La Cecoslovacchia ha dato i natali a molti uomini illustri, ma nessuno di questi ha un monumento a Praga così imponente come quello situato nella Piazza Vecchia, dedicato a Jan Hus, il riformatore religioso, martirizzato con il rogo. E' in pietra e bronzo e fu realizzato nel 1915 da Ladislav Šaloun, in stile Liberty. La sua figura s'innalza maestosa con la lunga cappa da docente universitario. Alla sua destra alcuni profughi hussiti costretti all’esilio dall’intolleranza della Controriforma cattolica, mentre alla sua sinistra un drappello di combattenti vittoriosi con il calice come simbolo dei «lottatori per la Legge di Dio». Nel gruppo dei profughi una madre col bambino a simboleggiare la speranza di una rinascita spirituale del popolo cèco. Nella scritta sul retro si legge una frase di Amos Comenio, il grande pedagogista ceco: «Vivi, nazione consacrata a Dio, e non morire!».
 
   comunicato stampa
e della sicurezza autostradale per il tratto d’interesse (viadotto di Cocullo). In particolare: - la ben nota questione della bretella ferroviaria, con cui si escluderebbe dal collegamento Pescara –L’Aquila la Stazione di Sulmona;  - e la non diversamente cogente questione del collegamento veloce con Pescara, attraverso la c.d. “Metropolitana Leggera”.   Nell’occasione,  propizia per rinsaldare contatti imprescindibili con i centri decisionali territoriali e nazionali, il Circolo PD  di Sulmona cercherà di  restituire centralità a questa città nel dibattito politico-amministrativo che interessa l’intera Valle Peligna. Il Segretario, F. Casciani.
DAL PD DI SULMONA

Proseguendo nella campagna di ascolto sul territorio pianificata dai vertici del Partito Democratico, domani il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli, sarà ad Avezzano. Il Circolo PD di Sulmona, così come fatto qualche giorno fa con la Ascani –viceministro della P. I.- in merito all’edilizia scolastica e all’annoso problema della ricostruzione del Liceo Classico “Ovidio”, porterà all’attenzione  della De Micheli le istanze del territorio relative alle problematiche dei collegamenti ferroviari
 
Lago di Scanno