Mercoledì 5 Febbraio 2020 - Sant'Agata, Vergine e martire

Il tempo... ieri - LA GIORNATA E’ INIZIATA BENE con cielo sereno e tanto sole, ma è finita a sera con una nevicata di stagione, che tutti invocavamo, dopo un gennaio primaverile. Temperature: mass. 15,9°; min. -0,9°C; attuale -0,9° (ore 23,30.)
 
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LEONE GINZBURG, DA PIZZOLI A ROMA
5 FEBBRAIO 1944 MUORE AL CARCERE DI REGINA COELI

di Mario Setta
 
“Se lo richiamo alla mente, mi sorprendo di sentirlo così vicino,
 così presente, così accanto a me, dentro di me,
come se fosse diventato parte di me stesso” 
(NORBERTO BOBBIO)

Viene condotto nel carcere di Regina Coeli il 20 novembre 1943. È ebreo; subisce l’interrogatorio dai tedeschi. Riceve pestaggi e ne esce con una mascella fratturata. Sandro Pertini, che lo vede dopo l’interrogatorio, ricorda di avergli sentito dire che non bisognava avere odio per tutto il popolo tedesco: “dobbiamo distinguere tra popolo e nazisti”. Per le sue condizioni fisiche assolutamente precarie, viene ricoverato nell’infermeria del carcere. La notte tra il 4 e il 5 febbraio 1944 si sente molto male. Gli fanno una iniezione per sedare i dolori. Al mattino lo trovano morto. Ha 35 anni.
Era nato a Odessa, in Russia, il 4 aprile 1909, da un padre naturale, l’italiano Renzo Segrè, e da Vera Griliches, ebrea. Il marito di Vera era il russo Tanchun Notkovich Ginzburg, anch’egli ebreo, con una solida posizione finanziaria. Fin da bambino, su consiglio dell’istitutrice

Maria Trozzi
IL SENTIERO DELLE SIGNORE

1997 MASSACRO
DEL MORRONE

A 16 anni dal massacro del Morrone la giornalista abruzzese Maria Trozzi tenta di far luce su un caso che presenta ancora innumerevoli contraddizioni di fondo.
La mattina del 20 agosto 1997 tre ragazze ventenni di Padova vengono aggredite a colpi di pistola lungo un sentiero del Monte Morrone da un giovane macedone, aiuto pastore di un allevatore della zona. Saranno le vittime della furia omicida del “mostro del Morrone”, così la stampa ribattezza il pastore assassino. Il macedone spara alle 3 donne e uccide Tamara Gobbo e Diana Olivetti. La sorella di quest’ultima, Silvia Olivetti, viene anch’essa colpita da un proiettile, ma si salva perché finge di essere morta e, nonostante la pallottola le trapassi il braccio sinistro e il fianco destro, nonostante sia ferita anche al polso destro, riesce a scappare approfittando della distrazione del pastore che provava a violentare la sorella di Silvia Olivetti che scappa per 7 ore scendendo il ripido fianco del monte e dare l’allarme. Alivebi Hasani, 23 anni di Gostivar, servo pastore. Il macedone viene catturato e sarà condannato per il pluriomicidio, per il tentato omicidio e per la violenza sessuale nei confronti di Diana Olivetti. Tutto in questa storia, secondo l’autrice del libro, porta a credere che Alivebi Hasani non abbia agito da solo quel giorno e che qualcun altro fosse coinvolto negli omicidi.
Chi e come?
 
   csvaq
UNA BORSA DI STUDIO
INTITOLATA
AD ANTONIO CHIODO

Presentata a Sulmona nella sede del Centro di Servizio per il Volontariato della provincia dell’Aquila, la prima edizione del Bando di concorso per la Borsa di Studio “Antonio Chiodo”, ex revisore dei conti del CSVAQ, scomparso due anni fa, che si è contraddistinto per l’impegno in tante attività sociali, in qualità di Presidente dell’Associazione AMALI e di volontario dell’Associazione CIPA.
Con questa borsa di studio, il Centro di Servizio per il Volontariato intende preservarne la memoria fornendo un aiuto per un giovane del territorio allo scopo di intraprendere un percorso di studi universitario.
Il concorso per l’assegnazione della Borsa di studio è riservato agli alunni delle classi quinte del Polo Scientifico Tecnologico E. Fermi di Sulmona, del Polo Umanistico Ovidio di Sulmona e dell’Istituto di
Istruzione Secondaria Superiore Patini Liberatore di Castel di Sangro.  I partecipanti sono chiamati a realizzare un elaborato testuale riguardante il tema della cittadinanza vista dai giovani nella società contemporanea. Il bando, con tutte le relative informazioni, verrà pubblicato nei prossimi giorni sul sitowww.csvaq.it
 
   incontri
Incontro su “Le dinamiche del potere europeo”

OGGI, mercoledì 5 febbraio alle ore 14:30 nella sede di Confindustria Chieti Pescara (Via Raiale 110 bis), Cristina Scarfia, Senior Adviser della delegazione di Confindustria presso l’Unione Europea, parlerà di "Le dinamiche del potere europeo - Governance europea, Advocacy, Comunicazione e Lobby Ue".
Nell'incontro verranno analizzate le interazioni che costituiscono la rete di lobby europea e verrà approfondito il ruolo decisivo che la comunicazione può e deve svolgere per la tutela degli interessi dell'economia italiana nelle istituzioni europee.
 
   info point pnalm
La Locanda del “Lago Lucciola”
di Villalago Info Point
del Parco d’Abruzzo-Lazio-Molise

VILLALAGO - Il Consiglio del PNALM ha dato il suo assenso alla Locanda del “Lago Lucciola” ad essere “Ambasciatrice” nell’Alta Valle del Sagittario del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Pur non essendo Villalago un paese all’interno della zona protetta, è stato riconosciuto alla Locanda il suo ruolo d’incontro turistico strategico, essendo situata tra il Lago di San Domenico e il Lago di Scanno, nonché il suo essere rispettosa dell’ambiente. E’ autorizzata ad essere punto di vendità di tutto ciò che il Parco produce, sia a livello pubblicitario, sia a livello di oggettistica, nonché autorizzata a dare informazioni sul Parco e fornire tutte le indicazioni possibili a coloro che vogliono raggiungere la zona protetta e fornire loro mappe e depliant illustrativi.
Soddisfazione da parte di Mario Gatta, amministratore della Locanda del Lago Lucciola.
 
   storia in cronaca
I paesi della Valle del Sagittario in cronaca sul quotidiano "Il Centro d'Abruzzo"
dal 26 agosto 1986 al 10 Luglio 1987 con gli articoli di Roberto Grossi
Erano state ferite dai bracconieri
Liberate a Scanno
2 poiane 'risanate'

SCANNO - Liberate e fatte tornare ai loro voli due splendide Poiane. Erano state trovate, verso l a f i n e dell'estate scorsa, ferite e allo stremo delle forze, da alcuni escursionisti. Portate d'urgenza al centro Recupero rapaci di Pescara, i due uccelli, che presentavano alle ali ferite da
arma da fuoco, sono state ricoverate per più d i quattro mesi. Dopo la loro guarigione i l centro, gestito dalle associazioni Wwf, Lipu, Italia Nostra e Azienda Forestale, ha dovuto provvedere anche alla loro riabilitazione al volo in apposite voliere. Sabato scorso, ormai pronte per essere rimesse in libertà, le due Poiane sono state consegnate a l delegato della Lipu di Scanno, Andrea Mancinelli. Ieri a Frattura nei pressi di Scanno, alla presenza di alcuni soci della Lipu in una zona del monte Genzana, bandita alla caccia, sono state aperte le gabbie. I due uccelli hanno subito spiccato i l volo che inizialmente, come è comprensibile è stato incerto e insicuro, ma poi è diventato sempre più spedito.
La zona del monte Genzana è stata scelta sia per la vicinanza al Parco Nazionale d'Abruzzo, sia per la presenza di un ambiente misto, fatto di prati e di boschi, e quindi adatto a questa specie di rapaci, che si nutre di serpi, di topi e di altri piccoli animali. A l centro Recupero di Pescara, durante la scorsa stagione venatoria sono state portate altre 30 poiane ferite da arma da fuoco.
Secondo il delegato della Lipu di Scanno, questo succede perchè molti cacciatori sono impreparati e sparano a questi uccelli che i n lontananza si confondono facilmente con altre specie. Va ricordato che in Italia tutti i rapaci sono protetti e di quelli feriti, che arrivano ai vari centri di recupero sono uno su dieci, compresi i rapaci notturni. Roberto Grossi

Articolo del 24 Marzo 1987
 
   l’aquila
A Neurochirurgia dell’Aquila arriva
il navigatore per interventi meno invasivi

Interventi meno invasivi, precisa localizzazione della lesione da trattare, procedure più sicure, prestazioni migliori e degenze ridotte. Questi, in sintesi, i vantaggi introdotti nel reparto di neurochirurgia, diretta dal prof. Alessandro Ricci, dell’ospedale dell’Aquila con l’uso di un navigatore di ultima generazione, utilizzato per la prima volta il 30 gennaio scorso giorno in un intervento di particolare delicatezza e complessità: l’asportazione di un voluminoso neurinoma (tumore benigno della guaina) dell’ottavo nervo cranico in una paziente di 70 anni. Tecnologie che consentono di conoscere con grande precisione la localizzazione della parte anatomica e della lesione da operare, sia nelle procedure di chirurgia cranica sia spinale.
 
   sulmona
SBIC: I NODI DELLA CRISI VANNO SCIOLTI
IN CONSIGLIO COMUNALE

Anche il movimento “Sulmona Bene in Comune” (SBIC), come già nei giorni scorsi hanno fatto il centrodestra e Italia Viva, chiede che la discussione sulla crisi in atto approdi in Consiglio comunale, sottolineando che “il luogo della chiarezza non può non essere quello della democrazia rappresentativa in città”. “Una finta compagine civica, quella legata a Gerosolimo, in combutta con una rappresentazione grottesca della responsabilità verso la città, quella di Di Masci, con la complicità di un sindaco immobile, hanno bloccato l’amministrazione cittadina e non riescono a venir fuori dal vicolo cieco in cui ci hanno costretti – accusa il movimento – chiediamo che si vada in consiglio perché, noi di SBiC e noi cittadini, esigiamo delle risposte concrete e chiare”. “Di Masci e il suo gruppo (o il solo ex sindaco?) sono usciti dalla maggioranza. Vorremmo sapere perché. Non basta dire che è finito il periodo della cosiddetta giunta di salute pubblica: vogliamo sapere
perché. E’ infatti strano che gli assessori abbiano tenuto una conferenza stampa con il sindaco durante la quale hanno rivendicato, dal loro punto di vista, risultati positivi e il giorno seguente si sono dimessi. Vogliamo sapere perché – insiste il movimento – Vogliamo sapere qual è la posizione della compagine più legata a Gerosolimo: vogliono difendere la Casini o buttarla a mare? Vogliamo che sia detto chiaro e tondo in Consiglio comunale.E poi… il sindaco ha posto in essere una consultazione di tutti i consiglieri annunciata in Consiglio Comunale. Vogliamo conoscere gli esiti di quella attività. Il Sindaco deve venire in Consiglio e render conto dell’attività politica messa in campo”. “Insomma c’è un solo luogo della chiarezza e della correttezza politico-amministrativa: il Consiglio comunale, non gli studi notarili senza pubblica risposta alle questioni che bloccano la città”. Nessuno ancora però dice a chiare lettere, per il rispetto che si deve alla città tutta, cosa voglia fare, ancor prima di rimettere tutto nelle mani e nelle responsabilità esclusive degli altri, tenendo comunque a galla la situazione attuale.  (da abruzzolive)
 
Villalago