Sabato 1 Febbraio 2020 - San Giovanni della Graticola, Vescovo

Il tempo... ieri - GENNAIO CI HA LASCIATO. E’ stato un mese non proprio invernale, portandoci giorni di sole e temperature miti. Notte stellata e con luna crescente. Temperature stazionarie: mass. 11,7°; min. 2,6°C; attuale 7,3° (ore 23,30.)
 
   libri
Elso Simone Serpentini, Loris Di Giovanni, Marcello Mazzoni, Emidio D. De Albentiis
FABRIZIO PADULA
il medico, il politico, l’artista e il massone

Il libro ripercorre nel dettaglio la vita e le opere di questo personaggio di grande talento. Nato a Trivigno in provincia di Potenza nel 1861, Padula rimase in collegio sei anni, meritandosi sei medaglie di premio per lo studio ed essendo il primo della classe in tutte le materie, alla licenza ginnasiale riportò il massimo dei voti in tutte le prove e al primo liceo il massimo in tutte le materie alla media annuale. Fu il migliore anche nelle istruzioni che si davano nel collegio a complemento della educazione dei ragazzi ed ogni
anno fu premiato in ciascuna disciplina, mostrandosi soprattutto il più abile nel disegno e nella scherma. Diventò un grande chirurgo, dopo essere stato ufficiale medico della Regia Marina a Venezia, professore universitario a Roma e poi a Napoli, caposcuola venerato dai propri allievi, e nei primi anni del Novecento realizzò la Villa delle Fate a Capodimonte, la più frequentata clinica chirurgica di Napoli, e Villa Giovinezza a Pineto, dopo aver sposato in seconde nozze Anna Forcella, appartenente a una delle più antiche famiglie di Atri, in provincia di Teramo. Delle due ville, entrambe di stile moresco-veneziano, fu egli stesso designer e costruttore, arredandole con gusto e con opere personalmente realizzate, mostrando in esse una grande vena artistica.
 
 
   concerto
   scanno
Celebrato a Scanno don Bosco, il Santo dei giovani,
e festeggiato don Carmelo per il suo compleanno
GLORIA CAMPANER
AL CANIGLIA
PER L’OMAGGIO
A BEETHOVEN

DOMANI, domenica 2 febbraio, alle 17.30, al Teatro comunale Caniglia la Camerata Musicale Sulmonese propone la pianista veneziana Gloria Campaner, in un concerto-omaggio ai 250 anni dalla nascita del musicista Ludwig van Beethoven, figura di primissimo piano della musica occidentale ed ultimo rappresentante di rilievo del classicismo, considerato uno dei più grandi e influenti compositori di tutti i tempi. Il concerto prevede in apertura due brani: il Notturno di Respighi e il Claire de Lune dalla Suite bergamasque di Debussy. Poi la pianista si cimenterà con la Sonata n.14 di Beethoven “Chiaro di luna” e nell’Appassionata, dello stesso compositore.
SCANNO - Tutti i ragazzi della scuola primaria e secondaria di Scanno, con i bambini della scuola d’infanzia nelle prime file, hanno gremito alle ore 10,00 di ieri la navata centrale della chiesa parrocchiale per la celebrazione della santa messa presieduta dal parroco don Carmelo e concelebrata da don Alain e don Andrea. Con i loro canti hanno creato un clima di gioia e di festa. Erano convenuti, accompagnati dalle insegnanti, le suore e le animatrici, a rendere omaggio al gran Santo dei giovani e al parroco, nella ricorrenza del suo 89° genetliaco. Don Carmelo ha esaltato la loro presenza, ricordando l’amore dei genitori di oggi come quello di ieri nei confronti dei figli secondo i principi cristiani e quelli educativi di don Bosco, il cui modello pedagogico, fondato sull’amore e sulla prevenzione, sulla comprensione e non sulla repressione, è ancora valido. A fine celebrazione un gruppo di ragazze si è esibito con ammirata bravura in una danza preparata nell’ambito dell’oratorio dell’asilo Buon Pastore, dove nel pomeriggio tutti i
ragazzi si sarebbero ritrovati per continuare la festa salesiana con giochi e balli.
Sono stati preparati 1.200 maritozzi per essere distribuiti, come è tradizione, da don Carmelo che ha ricevuto con molta cordialità gli auguri dei suoi parrocchiani.
 
   comunicato pnalm
Orso bruno marsicano: al via il Tavolo Tecnico
sulla genetica e la genomica di conservazione

L'orso bruno appenninico è un taxon iconico italiano in pericolo di estinzione, classificato dalla IUCN come critically endangered. L'isolamento prolungato ha trasformato questa popolazione in un'unità evolutiva unica
(ESU: Evolutionary Significant Unit), che come tale deve essere gestita e conservata. Vista la consistenza numerica ridotta e la scarsa variabilità genetica residua, si è reso necessario nel tempo programmare e delineare considerevoli sforzi di conservazione, volti a rallentarne.
 
   comunicato wilderness
Orso bruno marsicano: leggere tra le righe!
e... AVVISO D'ALLERTA AGLI ABRUZZESI!

Forse lo stanno cominciando a scrivere, nascondendolo tra righe, comprensibili solo da chi ci riesce per cultura o da chi vuole e deve capire: prima o poi ce lo verranno a dire a chiare lettere, ma per ora è presto e allora bisogna solo "preparare il terreno", farlo capire, ma non dichiararlo
apertamente: che per salvare l'Orso bruno marsicano non serve provare prima a favorirne l'alimentazione cui era abituato da generazioni,    creargli oasi di silenzio, ridurre la competitività con altre specie, ma sarà invece necessario INTRODURRE esemplari dall'Est Europa (paesi dell'ex Jugoslavia, Albania, Grecia?)...

 
   pd sulmona
Sull’Agenzia di Promozione Culturale

L'accorpamento dell'Agenzia di Promozione Culturale di Sulmona con quella di Avezzano, e  la chiusura della nostra sede storica di P.zzaVenezuela – già dichiarata inagibile a causa del terremoto di dieci anni fa – mette la parola fine ad una vicenda trascinatasi stancamente per qualche anno con soluzioni di fortuna. C’è  da meravigliarsi?? Mentre l'Amministrazione comunale è priva della sua Giunta con la Sindaca che si balocca tra consultazioni, vertici e suppliche a destra e manca, pur di non ammettere un fallimento complessivo epocale, gli altri  
Amministratori curano concretamente gli interessi dei propri cittadini. In particolare, quelli di Avezzano. “Mentre a Roma si discute Sagunto brucia". Aspettiamo con  vera preoccupazione mista a profondo sconforto la prossima spoliazione, rassicurati però che  a breve ci sarà la soluzione pasticciata dell'ennesima crisi con una giunta non più di “salute Pubblica" ma di “concordato fallimentare". E la Regione continua a mortificare un territorio, con i nostri consiglieri regionali che dovrebbero curarne gli interessi, e stanno invece a guardare.
Il Segretario Circolo PD di Sulmona, Franco Casciani

Da Marcello Giovannelli il video "Un giorno a Frattura” di Filiberto Tarullo
Il video è una sorta di vero e proprio docufilm. E’ stato realizzato da Filiberto Tarullo, noto fotografo di Scanno. Esso rappresenta oltre che le spiccate doti dell'autore, lo splendido rapporto che lo stesso aveva con gli abitanti di Frattura. Di essi, mostrando tutte le sue capacità umane e professionali, riesce a ritrarre le essenzialità e le singolarità dei profili, storie meravigliose incastonate nel tempo.

 
   reportage da praga
Praga: Piazza San Venceslao
e il Museo Nazionale

E' una giornata fredda e piovigginosa. Ho in programma di  visitare il Museo Nazionale e il Museo del Comunismo, racchiusi entrambi nella cerchia cittadina non lontana da Piazza della Repubblica, vicina all'albergo dove alloggio con il gruppo scannese del progetto europeo del tombolo Erasmus+. Il Museo Nazionale si trova in Piazza San Venceslao (in ceco Václavské Námestí), in un quartiere della Città Nuova (Nové MÄ›sto). Sebbene il freddo sia pungente ed umido, vado a piedi fiducioso di sopravvivere, perché sono temprato a queste condizioni atmosferiche, non dissimili da quelle del mio paese. Prima di incamminarmi consulto la piantina della città, memorizzando l'intero tragitto. Deduco di arrivare in Piazza San Venceslao in non più di mezz'ora. Prendo una larga strada, che circonda ad anello la "città Vecchia". Incontro un bel Palazzo Liberty, sede del museo di arte e mestieri moderni. Poi la Torre della Polveriera. La strada ha un largo passaggio pedonale, con palazzi di epoca recente, ma di stile classico-rinascimentale. La pioggia ha aumentato il suo ritmo. Decido di fermarmi in un bar. Mi siedo ad un tavolo. Una cameriera prende il mio ordine. Mi faccio capire in una lingua tra l'inglese e l'italiano. Come succede quando fa freddo la pioggia si alterna a forti scrosci e a momenti di quiete. Quando si calma, pago in euro ed esco. Riprendo il mio cammino, accelerando il passo. La strada comincia ad allargarsi sempre di più, dandomi l'impressione di essere arrivato. Quando raggiungo la sommità sulla destra scorgo un "vialone" di grandi dimensioni: è Piazza San Venceslao. E' lunga 750 metri e larga 60. E' delineata su entrambi i lati da negozi, bar, ristoranti, alberghi, banche, uffici, locali notturni,  eleganti e anticheggianti. In lontananza si vede il palazzo del Museo e la statua equestre di San Venceslao. Chi era questo Santo? Visse nel X secolo e fu principe di Boemia, colto ed educato al cristianesimo. Il fratello Boleslao nutriva verso di lui un astio competitivo, tanto da assalirlo. Venceslao ebbe la meglio difendendosi arditamente. Risparmiò la vita al fratello che per tutta risposta lo fece uccidere dai suoi seguaci. Venne considerato un martire, tanto da essere dichiarato prima beato e successivamente santo dalla Chiesa. In fondo alla piazza c'è il palazzo del Museo Nazionale (Národní muzeum).
Nonostante le condizioni meteorologiche avverse la piazza è piena di turisti. Senza affrettarmi mi dirigo verso il monumento equestre. A pochi metri da esso scorgo una serie di lumini accesi. Vi è una targa a ricordo del patriottico sacrificio del giovane Jan Palach, studente di filosofia che nel 1969 arrivò a darsi fuoco per ribellarsi alle vessazioni esercitate dal fronte russo, e di Jan Zajic, che un mese dopo ne seguì l'esempio. Commosso, sosto qualche minuto e poi mi dirigo verso il monumento di San Venceslao. E' enorme. Vi sono scolpiti al disotto i quattro patroni della Repubblica Ceca: Ludmilla e Procopio – posti anteriormente – e Adalberto e Agnese collocati nella parte retrostante. Nel piedistallo sono incise le parole “Non lasciarci perire, noi e i nostri discendenti”, frase rivolta al Santo dai Praghesi nei periodi di difficoltà. E' una piazza ricca di storia, teatro e testimone degli avvenimenti salienti della Repubblica Ceca, quali il crollo dell’impero austro-ungarico. In questa piazza si  riunì la popolazione per festeggiare Praga, diventata la capitale della neonata Cecoslovacchia. Ed eccomi salire le scale del Museo. Non so descrivere tanta magnificenza! Visito con riverenza le varie sale che raccontano la storia della Cecoslovacchia. Vi si trova anche  una prestigiosa biblioteca di preziosi codici medievali. Colgo anche l'occasione di visitare la mostra sulla preistoria boema e la grande raccolta di rocce e minerali.
Quando esco la pioggia è cessata e si scorgono tratti di cielo sereno. Mi affretto a tornare in albergo per il pranzo.
Decido, data l'ora tardi, di visitare nel pomeriggio il Museo del Comunismo e non mancherò di darvene notizia. (R. Grossi)
 
Villalago