Venerdì 24 Gennaio 2020 - San Francesco di Sales, Vescovo e dottore della Chiesa (Patrono dei giornalisti)

Il tempo... ieri - BELLA GIORNATA DI SOLE che pian piano ha fatto risalire i gradi di calore, scesi sotto zero nella notte. Deboli correnti grecali. Temperature in risalita per la massima: mass. 9,2°; min. -0,9°C; attuale 2,9° (ore 23,30.)
 
   tradizioni
SPIACENTI DI NON ESSERE STATI
SPETTATORI E CRONISTI DELLE NOSTRE
PIU’ SENTITE TRADIZIONI INVERNALI:
La distribuzione delle sagne con la ricotta a Scanno
L’accensione delle “fanoglie” a Villalago

Alcuni anni fa, prima della presenza di Facebook c’era sempre qualcuno che c’inviava foto e cronache. Ora tutti preferiscono darne notizia nel loro account. La nostra assenza ci ha impedito di essere presenti. Per non lasciare questo giornale privo di queste due tradizioni popolari, recuperiamo da l’Altra Piazza le foto e diamo la notizia anche se di seconda mano. I due riti, quello della distribuzione delle sagne in onore di sant’Antonio Barone a Scanno (il 17 gennaio) e quello a Villalago del fuoco in onore di San Domenico Abate (il 22 gennaio) si sono svolti con molta partecipazione popolare e con il solito impegno di chi da anni si adopera perché le relative manifestazioni potessero svolgersi con successo. A Villalago alcune donne del Centro Anziani hanno preparato 350 ciambelle, che poi sono state distribuite ai presenti la sera dell’accensione della fanoglia cittadina.
La vigilia e il giorno di festa anche in tanti rioni del paese si è rinnovata la tradizione di stare attorno al fuoco in allegra e partecipata conviviale.
 
    dal direttore
IN VACANZA A PRAGA
BELLA E GELIDA IN GENNAIO

CARI LETTORI, da anni desideravo visitare Praga, decantata dai tanti viaggiatori. L’occasione mi è stata data dal progetto Europeo del tombolo, nel quale è inserita anche Scanno. Vi ha partecipato un consistente gruppo di merlettaie. Sono andato a titolo personale, approfittando della presenza tra queste di mia moglie. Il richiamo forte è stato quello di conoscere i luoghi di Franz Kafka, lo scrittore che mi ha appassionato fin da quando ero studente e poi la storia del riformatore religioso boemo Jan Huss, del movimento Ussita, della “Primavera di Praga”, e del giovane patriota cecoslovacco Jan Palach.
La città è bella, raccolta nel suo centro storico tra Medioevo e Rinascimento con gente educata e cordiale. Una città turistica con tante presenze straniere. Di tutto questo vi parlerò nei prossimo giorni, come reportage da Praga.
 
   parliamo di cose concrete
Non c'è proprio nulla da fare (?)

di Andrea Iannamorelli

Le molteplici esperienze (pubbliche e private) che gravano sulle mie spalle, unitamente agli anni finora accumulati, mi suggeriscono fatalisticamente di dire che non c’è proprio nulla da fare perché, piaccia o no (e che a me non piaccia si capisce agevolmente!), tra una campagna
elettorale ed un’altra, oramai, non si fa altro che “campagna elettorale” (con effetti deleteri, per il modo, le forme, i contenuti e gli esiti. Capiamoci: non voglio dire che le campagne elettorali siano di per sé deleterie, anzi, in democrazia, sono convinto che esse sono l’anima stessa del “sistema”; tuttavia sono necessarie ed utili se servono ad assumere, da parte di chi si candida ...

 
   scanno
Terzo Incontro Transnazionale
del Progetto Bobbin Lacee
Erasmus+ a Praga

Dal 16 al 22 gennaio il soggiorno a Praga non ha deluso le aspettative delle merlettaie partite a rappresentare Scanno, con la responsabile Rita Di Matteo, insieme ad altri Paesi europei ( Germania, Austria, Francia, Spagna) nell’incontro con il gruppo della Repubblica Ceca nell’Hotel Atlantic. Dopo la discussione dello staff per l’organizzazione dei lavori, Dana Mihulkova ha parlato della produzione del merletto sparsa in tutta la Boemia, con origini molto antiche, dell’istituzione di una scuola a Praga nel 1767 creata dall’imperatrice Maria Teresa e di Vamberk, località dove il merletto è documentato dal 1620 e che dal 1850 ha raggiunto anche 2000 merlettai, compresi gli uomini della classe povera. Subito nel pomeriggio è iniziato il workshop, con l’insegnamento di sette merlettaie, compresa Anna Halikova, responsabile del progetto. Le allieve hanno eseguito la lavorazione di una spilla a spirale con filo colorato di seta inserito a mezzo punto nel metallico, a punto tela. Gli altri, (perché c’erano anche due signori dei gruppi spagnolo e tedesco), del settore insegnanti, invece il tradizionale tulle in bianco, molto elaborato o la tipologia moderna molto colorata. La visita a Vamberk il giorno dopo ha entusiasmato tutti, per la meraviglia del posto ricco di storia del merletto, tramandato e salvaguardato attraverso l’insegnamento fin dai primi anni della scuola. Il sindaco, Jan Reizl, insieme a due giovani insegnanti del tombolo, ha accolto con simpatia e vero senso di ospitalità nel museo dei merletti della scuola municipale, riconosciuta dallo Stato nel 1905, i visitatori, oltre cinquanta, che hanno potuto constatare la creatività dei bambini in lavori fantastici, alcuni fatti per le decorazioni natalizie, alla presenza di un reporter della televisione per le interviste ai rappresentanti del Progetto. La visita all’altro museo, con la mostra permanente sullo sviluppo del merletto e l’uso moderno di arte applicata nell’abbigliamento e negli accessori e di seguito al Comune, arredato con veri capolavori al tombolo, ha fatto comprendere quanto sia importante il merletto per questo centro. La neve iniziata a cadere ne aumentava il fascino. Altre giornate di lavoro intenso, alternato alla visita della Praga storica, culturale, moderna, con i suoi edifici, i luoghi di Kafka e di Jan Palach, l’orologio astronomico, il Ponte Carlo, gli eleganti negozi, il Castello, la Moldava etc. hanno reso importante e ricco di esperienza il soggiorno per l’intera durata.
 
   abruzzesi del trentino
Gli Abruzzesi del Trentino Alto Adige
hanno festeggiano Sant’Antonio Abate

La Libera Associazione Abruzzesi del Trentino Alto Adige presieduta da Sergio Paolo Sciullo della Rocca, Ambasciatore d’Abruzzo nel Mondo, ha tenuto a Bolzano presso il Centro Cibus la commemorazione di Sant’Antonio Abate, devozione questa molto sentita dagli abruzzesi residenti nel trentino, che ha visto l’accensione del tradizionale falò e la lettura delle filastrocche da parte di Antonio Cincis, la cena a base di maiale ha visto servito rigorosamente, pasta al guanciale, costine e salsicce. All’incontro hanno partecipato numerosi soci provenienti dalle varie località della Regione quali; Bressanone, Monguelfo, Laives, Bolzano, Trento, Ziano, Volano, Cismon del Grappa e Valstagna. Al termine il presidente Sciullo della Rocca, ha elogiato i cuochi e ringraziato i soci, Manuela Racanè, Renato Redi, Francesco Paolo Fileccia, Umberto Vanzetta, ed Enzo D’Alonzo per aver curato l’organizzazione di questo tradizionale appuntamento. Durante la serata è stato effettuato un collegamento con Noel Camilleri un devoto operoso nello spirito antoniano residente Xaghra nell’isola di Gozo della Repubblica di Malta, discendente del grande Maestro Nazzareno Refalo che compose uno degli inni più belli nell’ambito della musica devozionale a lode a Sant’Antonio Abate. Recentemente lo stesso brano è stato armonizzato anche per il violino a cura del professor Piero Raffaelli di Cesena. A Xaghra tra l’altro vi è la chiesa antoniana più a sud d’Europa a testimonianza di una forte devozione al Santo che visse nel deserto della Tebaide, la stessa qui venne meglio potenziata e valorizzata nel 1688  
dal Vescovo abruzzese Davide Cocco Palmeri. La serata si è conclusa con il suono propiziatorio della campanella antoniana deputata a scacciare i demoni, indicando così l’inizio del carnevale secondo le antiche tradizioni eseguita nella circostanza da Estelane Santana di Natal del Brasile . (Foto Arte Asmodeo Rennes)
 
   cogesa
ha adottato il Metodo tariffario rifiuti (Mtr), sulla base del quale devono essere determinati i costi di esercizio e di investimento del servizio integrato dei rifiuti per il periodo 2018-2021 e da qui le tariffe a partire da quest’anno. Eventuali variazioni tariffarie in futuro dovranno essere giustificate solo in presenza di miglioramenti di qualità del servizio o per l'attivazione di servizi aggiuntivi per i cittadini, contemplando sempre la sostenibilità sociale delle tariffe e la sostenibilità ambientale del ciclo industriale, nel rispetto degli equilibri della finanza pubblica locale.
In base alle regole introdotte da Arera, i gestori dovranno attivare tutti gli strumenti necessari per rendere accessibili e comprensibili i documenti e le informazioni agli utenti, come la Carta della qualità del servizio o i documenti di riscossione della tariffa.
Il nuovo metodo - che prevede limiti tariffari e quattro diversi schemi adottabili dagli enti locali e dai gestori in relazione agli obiettivi di miglioramento del servizio - regola, in particolare, queste fasi: spazzamento e lavaggio strade, raccolta e trasporto, trattamento e recupero, trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani, gestione tariffe e rapporti con gli utenti. (Ufficio Comunicazione Cogesa)
Nuovo metodo tariffario Arera
Margiotta: nessun aumento delle tariffe

Incentivare il miglioramento dei servizi di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti, omogeneizzare le condizioni nel Paese, garantire trasparenza delle informazioni agli utenti. Sono questi i principi basilari del metodo tariffario sul servizio integrato di gestione dei rifiuti, illustrati da Manuel Mora, account manager di Utiliteam, nel corso del convegno “Rifiuti, nuovo metodo tariffario Arera: impatti e ricadute”.
L’appuntamento formativo si è tenuto stamattina nella sala conferenze di Cogesa ed è servito a fare chiarezza una volta per tutte sul discorso tariffe. “Per quest’anno non aumenteremo alcuna tariffa - è intervenuto l’amministratore unico di Cogesa Vincenzo Margiotta - proprio come l’anno scorso e quello prima ancora i costi per i nostri Soci resteranno invariati”. La legge di Bilancio di previsione 2018 ha assegnato ad Arera (Autorità di regolazione energia reti e ambiente) la regolazione anche del settore rifiuti, cosa che comporterà presumibilmente una riorganizzazione di competenze e ruoli, con una una maggiore responsabilizzazione dei soggetti gestori. Con delibera numero 443 del 31 ottobre scorso Arera  
 
   necrologio

La scomparsa del dott. Dino Mancinelli,
stimato farmacista di Scanno

La settimana scorsa è venuto a mancare a Scanno il dottor Dino Mancinelli, noto e stimato farmacista ricordato per la sua umanità e professionalità. Recentemente i suoi figli, ai quali aveva lasciato la gestione della farmacia per ritirarsi in pensione, hanno festeggiato il settantesimo anniversario dell’attività di famiglia. Persona di cultura, molto riservata, dispensava i farmaci con garbo fra le note di sottofondo di musica classica. Ha dedicato la sua vita alla famiglia e alla professione, amando il suo paese e le passeggiate al lago in compagnia della consorte scomparsa lo scorso anno. Il nostro pensiero va ai suoi figli, Corrado, Franco e Marina e alle loro famiglie, ai quali esprimiamo le nostre condoglianze.

 
Lago di Scanno