Lunedì 30 Dicembre 2019 - San Lorenzo da Frazzanò Monaco

Il tempo... ieri - E’ ARRIVATA LA NEVE. Si è decisa sabato a scendere dalle montagne. Pochi centimetri, ma sufficienti a rivestire di bianco le feste natalizie. Temperature tutte sottozero: mass. -0,1°; min. -2,7°C; attuale -1,7° (ore 23,30).
 
 
    letti per voi
   libri
“Spaghetti e filo spinato” di John Fox
e la grande fuga
da Sulmona a Casoli nel gennaio 1944

di Mario Setta 

John Esmond Fox ricostruisce con la tecnica del flash-back la sua avventura di prigioniero di guerra prima e di fuggitivo e quando con la moglie torna a Sulmona, in visita al Campo 78 di Fonte D'Amore, nel giugno del 1966.
Fox apparteneva al IV reggimento Royal Horse Artillery e viene catturato in Africa dai tedeschi. Trasportato a Napoli con una nave-ospedale, rimane per qualche mese ricoverato nell'ospedale della città. Successivamente viene trasferito a Sulmona e rinchiuso nel campo di concentramento. I suoi vari tentativi di fuga falliscono...
VALENTINA DI CESARE
L’ANNO CHE
BARTOLO DECISE DI MORIRE

Bartolo, il protagonista, è un uomo buono, empatico e partecipe della vita dei suoi amici con cui ha uno stretto legame fin dall’infanzia. Soffre di una depressione latente che a poco a poco degenera nel caos delle emozioni, ma per pudore non riesce a parlarne con nessuno degli amici attendendo forse che qualcuno di loro si accorga della sua sofferenza e se ne interessi. Gli amici di sempre, una carrellata di personaggi ineffabili, a volte superficiali, a volte disperati, e, su tutti, anche un vecchio maestro che con il suo cinismo e la sua sapienza fatta di esperienza ci fa sorridere, sono presi a loro volta dai propri problemi, sembrano non occuparsi di lui e minimizzano i suoi comportamenti. Accade così Bartolo attenda invano un’attenzione e una cura che non verranno mai. Lucio è l’unico amico che si rende conto, anche se in ritardo, dell’ansia e del disagio di Bartolo, ne intuisce la progressione nei giorni scomposti ma alla fine prenderà una decisione estrema e incomprensibile riguardo alla sua vita e quando questo accadrà, Bartolo sarà pieno di dubbi e sensi di colpa.
 
    mostre
LA PERSONALE
DI LATIFA BENHARARA

Il Taglio del nastro della mostra di Latifa Benharara c’è stato sabato 28 dicembre, nella Cappella del Corpo di Cristo del complesso della SS Annunziata di Sulmona, a cura del Lions Club di Sulmona. Presenti il presidente del Lions Club di Sulmona, Gianfranco Santarelli e l’assessore alle politiche sociali, Piero Fasciani. Nel pomeriggio di ieri Latifa Benharara è stata protagonista di una live painting performance. Presenti numerosi artisti, tra cui Elio Lucente, che ha inaugurato il ciclo di mostre nate dalla collaborazione tra il Lions Club Sulmona e la ASP 2 della Provincia dell’Aquila.
La personale di Latifa Benharara potrà essere visitata fino al 1 gennaio.
 
    teatro
La scena in miniatura è costruita come un vero presepe ambientato nell’Inghilterra del 1843, dove fragili personaggi di carta prendono vita tra racconto e musica dal vivo restituendo la magia, la poesia, il sogno e la conversione all’amore per l’umanità del burbero e avaro Scrooge. Il racconto è uno degli esempi di critica di Dickens della società ed è anche una delle più famose e commoventi storie sul Natale nel mondo. Canzoni originali e musiche suonate dal vivo da strumenti diversi nelle mani dei due attori, che vestiranno i panni di narrastorie, cantanti, musicisti e registi per creare un racconto dal linguaggio immediatamente teatrale che mantiene sul suo pubblico una presa emotiva ininterrotta. Lo spettacolo ripercorre, la mirabile storia di Dickens reinventandola e arricchendola di sapori e suggestioni proprie del periodo natalizio.
Il 3 gennaio alle ore 18.30 presso il Teatro San Rocco di Avezzano andrà in scena CANTO DI NATALE.
Lo spettacolo, prodotto dal TSA Teatro Stabile d'Abruzzo in collaborazione con Il volo del coleottero Teatro Musica vede la presenza in scena di Alessia Tabacco e Francesco Sportelli, anche autore delle canzoni e delle musiche originali, la regia di Mario Fracassi e le illustrazioni originali di Valentina Di Camillo.Il racconto teatrale e musicale utilizza tecniche diverse per narrare la celebre storia di Charles Dickens.
 
   concerto
CON I NOMADI, SERATA
DI SOLIDARIETA’ A SULMONA

La storica band italiana, che proprio nel centro peligno ha concluso il “Nomadi 55 – Tutta la vita Tour 2019”, ha regalato tre ore di musica per un grande progetto di solidarietà. Infatti, in occasione della serata è stato consegnato al reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Sulmona il Vagy Combi Plus RS, dispositivo progettato e prodotto per la riabilitazione del pavimento pelvico e per l’estetica funzionale. Rappresenta la soluzione indolore e non invasiva per tutte le donne che desiderano rafforzare e tonificare i loro tessuti genitali, al fine di minimizzare i disturbi che influiscono negativamente sia sull’attività sessuale che sullo stile di vita personale. Con questo strumento si rafforza il punto nascita dell’Ospedale di Sulmona, e soprattutto l’ospedale peligno diventa la prima, e al momento unico, struttura sanitaria pubblica in Italia ad essere dotata del Vagy Combi Plus (il cui costo è molto elevato e per questo motivo attualmente è presente solo in strutture private).
Sul palco, prima dell’inizio del concerto, è intervenuta una nutrita rappresentanza del Reparto di ostetricia e ginecologia dell’Ospedale dell’Annunziata di Sulmona: la dott.sa Annamaria Stammitti, la dott.sa Paola Caputo, il dott. Gianluca Di Luigi, la capo ostetrica Berta Gambina,  
e le ostetriche Romana D’Aurora e Isabella Trombetta. Luigi Donati, direttore commerciale della Top Quality Group, azienda produttrice del Vagy Combi Plus, ha spiegato al pubblico le caratteristiche dello strumento, destinato a dare un forte impulso all’ospedale.
Promotrice dell’iniziativa è stata l’Associazione Culturale Nomadi Fans Club “Un giorno insieme” di Sulmona, che raccogliere attraverso concerti e serate musicali in molti comuni dell’Abruzzo i fondi necessari per l’acquisto del Vagy Combi Plus RS. (Vincenzo Bisestile)
 
   wilderness
Salvare l'Orso marsicano
aiutando finanziariamente il WWF?

E' dal 1970 che il WWF non prende una pur minima posizione critica verso le autorità del Parco Nazionale d'Abruzzo, forse a causa di quel "peccato" originale di aver dato inizio agli studi per la sua protezione incaricando, assieme all'internazionale Fauna Preservation Society, Franco Zunino (il sottoscritto) dei primi studi; come si usa dire tra studiosi di biologia ed etologia, il primo "sul campo", al fine di stabilire cosa fare per proteggerlo. Zunino lo fece, furono pubblicati, sia in Italia sia a livello internazionalei, i suoi risultati e le sue proposte di intervento: NON SE NE E' MAI FATTO NULLA! Sono trascorsi 50 anni e gli orsi dalla sua stima empirica di non meno di 100 esemplari è scesa a non più di 30-40 (si dice anche meno). Eppure il WWF - il suo pomposo team! - di fronte all'ultimo orso morto (la femmina di Castel di Sangro) non ha saputo fare altro che lanciare un appello di... raccolta fondi! Ovviamente per utilizzarli per la salvaguardia dell'Orso marsicano: apparecchiature per disturbali e farli allontanare dalle strade esterne al Parco (purtroppo, col rischio che si allontanino sempre di più ANCHE dal Parco!). L'Orso marsicano in realtà ha fame, ma nessuno che se ne interessi, pieni di sé come sono tanti  a sostenere che l'ambiente naturale del Parco Nazionale (dove l'orso non vive quasi più!) sia ricco di risorse trofiche "naturali". Peccato che già dal 1970 Zunino scrisse che ciò era (è) vero, ma anche che le risorse "artificiali" (ovvero agricoltura e zootecnia) erano (sono) comunque indispensabili per la sopravvivenza dell'animale. Per non dire dell'allarme da disturbo turistico, allora solo agli inizi, e il successivo impatto dell'arrivo e crescita dismisurata di cervi e cinghiali che, può sembrare assurdo, ma in Abruzzo competono con la vita dell'orso (ma che nessuno vuole ridurre di numero,
essendo più importante l'ideologia animalista-anticaccia che ogni altra cosa!). E allora, cari ambientalisti e cittadini, su, date soldi al WWF affinché provveda a far installare altri dissuasori, nelle speranza che funzionino e che servano allo scopo che loro ritengono. Sperando che poi ci facciano anche sapere (almeno agli iscritti!), euro su euro, quanti di quei soldi sono stati raccolti e quanti saranno stati spesi per la bisogna. E, in quanto al traguardo mediatico indicato del 2050 col misterioso slogan 2x50 (?), c'è solo un modo per poterlo raggiungere, magari anche prima: dare ascolto alla parola magica salvaorso: "Recinti Finamore"! ( Franco Zunino, Segretario Generale AIW)
 
    cogesa
Il “Dl Clima”
e i dati sulla qualità dell’aria 

Entro il 12 aprile 2020 le società come la nostra dovranno pubblicare i dati ambientali conseguenti alle rilevazioni sulla qualità dell’aria, come dispone il “Dl Clima”. I risultati delle verifiche dovranno essere trasmessi all’Ispra, che li invierà al ministero dell’Ambiente che li renderà a sua volta accessibili.
A Cogesa ogni quattro mesi si fanno svolgere delle analisi sulle emissioni del biofiltro del Tmb, l’impianto di trattamento meccanico biologico.
Le verifiche vengono commissionate su ben otto punti diversi del biofiltro, che stabilizza i rifiuti indifferenziati attraverso un processo di essicazione naturale (senza cioè alcuna combustione o processo chimico). Il biofiltro è diviso in 64 porzioni e il criterio serve proprio a facilitare le rilevazioni e a tenere maggiormente sotto controllo ogni cosa.
I risultati vengono, poi, pubblicati sul nostro sito.
“Ci fa piacere apprendere che in un’ottica di trasparenza e correttezza abbiamo anticipato i dettami di una norma del prossimo aprile – commenta l’amministratore unico di Cogesa, Vincenzo Margiotta –
continueremo a pubblicare tutti i dati in nostro possesso per un rapporto sempre più diretto coi cittadini e per consentire loro una verifica sul nostro operato giornaliero”.
Le ultime analisi che sono state eseguite hanno riportano livelli di emissione di ammoniaca o polveri ben al di sotto dei limiti minimi di legge, precisamente pari ad un decimo in media.
In particolare, i livelli di ammoniaca su otto campionature diverse risultano in media inferiori a 0,5 milligrammi su normo metro quadrato, sul limite di 5. Per le polveri, addirittura, la rilevazione si attesta su 0,05 milligrammi per normo metro cubo su un massimo di 5. Andando a ritroso, inoltre, nello storico delle analisi i valori si confermano sempre molto al di sotto dei limiti di legge. Il cosiddetto Dl Clima prevede all’articolo 4 un contributo per l’acquisto di eco-compattatori da parte dei Comuni per il contenimento dei rifiuti in plastica.
All’articolo 5, invece, si offre la possibilità di stipulare convenzioni con le società in house per intervenire sulle discariche abusive. Al 7, infine, si dà la possibilità ai commercianti di acquistare con contributo a fondo perduto distributori di prodotti alimentari e detergenti sfusi per abbattere l’uso della plastica. (Ufficio Comunicazione Cogesa SpA)
 
    missione sorriso
“Missione Sorriso”
al reparto di Oncoematologia pediatrica
dell’Ospedale Santo Spirito di Pescara

Chiuse le porte dei negozi e accontentati gli ultimi clienti, i dipendenti THUN, vestiti da Babbo Natale si sono aggiunti ai volontari della Fondazione Lene Thun, per portare un po’ di gioia ai tanti piccoli guerrieri che festeggeranno lontano da casa. “Non è sicuramente all’interno di un ospedale che avevano immaginato di trascorrere la Vigilia di Natale...” - questa la frase che si sente ricorrente nelle corsie. E si stringe il cuore. Così è nata una missione davvero speciale, per donare ai bimbi e alle loro mamme un momento di serenità: perché Natale è Natale, ovunque ci si trovi. Un prezioso alleato
E per portare a termine una missione così importante, che richiede tanto impegno e tante energie, vi è alla base un’unione che fa la forza - di THUN azienda assieme alla sua Fondazione - e la complicità di tanti volontari e dipendenti, scesi in campo in veste di allegri Babbo Natale, per regalare un sorriso ai bimbi degli ospedali,  in cui sono attivi i laboratori di ceramico-terapia,  e alle loro coraggiose mamme. Con un abbraccio, un sorriso e un piccolo regalo che Fondazione  fa ai più piccoli, per  donare, per quanto possibile, un momento di serenità in un giorno in cui tutti meriterebbero di essere circondati dal calore delle proprie case. Che la #MissioneSorriso duri per sempre!
THUN poi, pensando anche alle mamme che ogni giorno lottano a fianco dei loro bambini, mostrando forza, coraggio e tanto amore, porta loro un piccolo dono con l’augurio che la #MissioneSorriso possa durare tutti i giorni dell’anno e non solo a Natale.
“Grazie, a nome di tutta la Fondazione e del mondo THUN, per essere la mamma speciale che sei. Oggi e sempre”: questo il messaggio alle mamme inviato da Peter Thun, fondatore della Onlus e Presidente dell’azienda. “E ricorda: l’amore è come l’argilla. Sembra fragile ma, nelle mani giuste, può assumere forme meravigliose”.
Il progetto “Fondazione Lene Thun negli Ospedali” è stato realizzato grazie alla preziosa collaborazione dei volontari della Fondazione Lene Thun. Un ringraziamento particolare va al Dott. Antonio Spadano, Direttore a.i. Oncoematologia Pediatrica, e alla Dott.ssa Pierpaola Sciarra psicologa,  nonché a tutto il personale medico ospedaliero, impegnato quotidianamentenella lotta alla malattia, anche nei giorni di festa.
 
    scanno


NECROLOGIO DA SCANNO 

Ci ha lasciato anche Fernando Pace, detto “Ninnando”. Aveva 70 anni. L’ho conosciuto tantissimo tempo fa, quando era studente all’Aquila e veniva con il fratello Ezio nel Collegio di San Bernardino, dov’io ero assistente dei ragazzi. Ci siamo nel corso di questi anni sempre salutati con rispetto e simpatia. Ho avuto modo di conoscerlo come padre premuroso, quando i suoi due figli frequentavano la scuola media. La sua lunga barba lo rendeva un “Alpino” d’altri tempi, sempre pronto a collaborare nelle iniziative del gruppo ANA di Scanno. La sua morte mi ha toccato nel profondo dei miei sentimenti. Il suo ricordo resterà per sempre in me.
Condoglianze alla moglie, ai suoi due figi, ai fratelli e a tutti i suoi cari. (R. Grossi)
 
Villalago