Venerdì 27 Dicembre 2019 - San Giovanni, Apostolo ed evangelista

Il tempo... ieri - UN’ALTRA GIORNATA DI TEMPO BELLO MA RIGIDO. Sebbene ci sia stato il sole i gradi di calore sono restati inalterati, per via delle correnti di Maestrale. Temperature stazionarie: mass. 8,7°; min. -0,8°C; attuale 2,7° (ore 23,30).
 
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LA PALA DEL ‘600
E’ TORNATA
DOPO IL RESTAURO
SULL’ALTARE
DI SANTA LUCIA
NELLA CHIESA
DI SAN MARCELLO

ANVERSA - Ieri, giorno dedicato a S. Stefano, si è svolta ad Anversa nella chiesa di San Marcello, colma di fedeli, una solenne cerimonia religiosa per il riposizionamento nell’altare di S. Lucia della Pala policroma del sec. XVII (autore ignoto), che raffigura in alto S. Stefano, a destra S. Apollonia e a sinistra S. Lucia.
A celebrare il rito religioso c’erano il parroco, don Daniele Formisani e l’Archivista Diocesano, Don Oliviero Liberatore.
Il restauro è stato eseguito nel Laboratorio di Restauro della Chiesa di S. Chiara a Sulmona, dal Consorzio Artigiano “Arcovaleno” di Roma, ad opera dei maestri restauratori Paolo Cui e Fiorenza Cursi e dalla stagista Fabiola Molinari. A commissionarlo e a provvedere alle relative spese è stata la famiglia Giannantonio di Anversa in memoria degli zii Giacinta, Giuseppe, Lucia e Mario.
Dopo la cerimonia religiosa e la presentazione del consigliere comunale, delegato alla cultura, Mario Giannantonio, il Maestro Paolo Cui, con il supporto delle immagini ha spiegato tutto l’iter del meticoloso lavoro, che cerchiamo di riassumere.
La tela (foto a lato) presentava immagini floreali e delle tre figure solo Santa Lucia era identificabile, tanto è vero che l’alatare è conosciuto come l’altare di Santa Lucia. Ad una prima ricognizione si è capito subito che i pigmenti dei fiori erano diversi da quelli delle tre figure: erano stati dipinti a tempera, mentre tutto il resto con colori ad olio. Ad una prima scalfitura appariva un altro dipinto. In accordo con la Soprintendenza dei Beni Culturali sono stati tutti rimossi e identificati gli altri due santi: S. Stefano per la pietra sul capo (fu martirizzato con la lapidazione) e S. Apollonia (la palma come emblema) e perché appare spesso nelle tele che
DANIELE VICARI
EMANUELE
NELLA BATTAGLIA

Alatri, provincia di Frosinone, nel cuore della Ciociaria. Nella notte tra il 24 e il 25 marzo del 2017 un ragazzo, Emanuele Morganti, viene picchiato a morte davanti a una discoteca. Nessun movente che possa spiegare la violenza degli assassini, arrivati a sfondare il cranio a un ventenne che stava trascorrendo una serata come tante tra amici. Difficile ricostruire il groviglio delle circostanze in cui tutto è accaduto in questa cittadina che all’improvviso si ritrova catapultata su giornali, telegiornali, social, trasmissioni d’intrattenimento tra lo sconcerto, la rabbia, la voglia di denuncia, mentre l’Italia intera, commossa, famelica, o soltanto curiosa, si stringe attorno alla famiglia e alla comunità in un cocktail di dolore vero, gogne mediatiche, aggressioni via web, speculazioni. Poi, dopo tanto clamore sul «delitto di Alatri», arriva l’oblio. Ed è in questo oblio, nel cono d’ombra in cui si affollano interrogativi e ferite, che s’inabissa il romanzo-reportage di Daniele Vicari, con il pudore di chi ha intimità con quei luoghi, i boschi di castagni tanto amati da Emanuele; quella provincia in cui convive tutto (degrado, locali trendy, riti e saperi arcaici); quella famiglia Morganti di cui l’autore prende a seguire le esistenze quando sembra non ci sia piú nulla da raccontare. Perché è lí che risuona la verità piú umana e profonda, se ci si mette in ascolto, ad esempio, di Melissa, sorella di Emanuele, che non si ferma davanti a nessuna soglia, nessuna domanda, nessun pericolo pur di accertare i fatti, ovunque si possa coglierli.
raffigurano S. Stefano. E sopra di loro è apparso anche il dipinto dell’angelo con la palma, simbolo del martirio, che accomuna i tre Santi. Il maestro ha anche spiegato come sia stata rimessa “in piano” tutta la tela, su una nuova cornice lignea e tolte tutte le impurità.
Nel guardare “il prima e il dopo” c’è solo da rimanere ammirati e stupiti”. Perché il dipinto è stato camuffato? Si pensa, tra le varie ipotesi, che sia stato fatto di proposito per salvarlo dagli eserciti invasori. E se hanno utilizzato la tempera, sapevano che era rimovibile. E sicuramente immaginavano che in futuro sarebbe tornato alla sua origine. E così è stato, grazie alla famiglia Giannantonio e al Consorzio Artigiano “Arcovaleno”, che ha operato la “rigenerazione”.
 
    villalago
LA NOTTE SANTA
in una sala dell’Albergo Stella Alpina

VILLALAGO - La chiesa parrocchiale non è stata riaperta al culto neppure per Natale. I lavori non sono terminati anche se mancano solo poche giornate per la tinteggiatura e rifiniture.
Il Parroco ha pensato di celebrare i riti della Notte Santa in una sala messa a disposizione dai proprietari dell’Albergo Stella Alpina, perché più capiente della chiesetta della Madonna delle Grazie, dove si celebra quotidianamente la Santa Messa.
Pur mancando le atmosfere di una chiesa, il “Bambinello” si è trovato a suo agio, tra le preghiere e i canti dei fedeli. Anche il giorno di Natale la messa è stata celebrata nella sala dell’albergo.
Si spera che la chiesa possa riaprire per il 22 gennaio prossimo, festa del San Domenico Abate, Patrono del paese.
 
    sapori dei parchi
“SAPORI DEI PARCHI”
IL PORTALE CON 117 PRODOTTI
DOC, DOP E IGP

nasce il portale "Sapori dei Parchi" realizzato dal ministero dell'Ambiente in collaborazione con Unioncamere, in cui sono censiti 117 prodotti di qualità tra Doc, Dop e Igp che raccontano e tutelano la biodiversità della nostra terra come i legami di un Capitale Naturale e Culturale unico al mondo. L'iniziativa è stata presentata alla presenza del ministro Sergio Costa, del sottosegretario Roberto Morassut e dei presidenti dei Parchi Nazionali, all'Auditorium del ministero dell'Ambiente.
"Il portale 'Sapori dei Parchi' è ospitato all'interno del sito del ministero dell'Ambiente - spiega il direttore generale Gestione Parchi, Maria Carmela Giarratano - all'indirizzo www.saporideiparchi.minambiente.it vuole rappresentare un itinerario di prodotti" quindi "un collettore di informazioni sulle produzioni agroalimentari di qualità dei territori dei Parchi e offre una visione sistemica dell'offerta turistica di queste aree".
Nel portale possiamo trovare per esempio il paté di capperi e olive del Parco di Pantelleria, il formaggio Casolet del Parco dello Stelvio, olio di oliva Evo del Parco della Maiella, o i dolcetti alle noci del Parco del Gargano e i pecorini o il miele del Parco del Gran Sasso.
 
    concerto
I NOMADI IN CONCERTO A SULMONA

Il concerto si terrà sabato 28 dicembre, alle ore 21, al Teatro comunale. La band, guidata dal tastierista e fondatore Beppe Carletti, presenterà dal vivo tutti i maggiori successi, da “Dio è morto” a “Io Vagabondo”, passando per i brani contenuti nel recente “Milleanni”, un concept album, che contiene undici brani. Tutte le canzoni sono legate da un filo, le tematiche trattate sono di attualità e rispecchiano il momento che stiamo vivendo, sia quelle scritte negli anni settanta, sia quelle più recenti. La serata, organizzata dall’Associazione Culturale Nomadi Fans Club “Un giorno insieme” di Sulmona, è organizzata per sostenere il Reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale dell’Annunziata di Sulmona. Con il concerto dei Nomadi si conclude un importante progetto, che ha caratterizzato tutto il 2019, per raccogliere fondi per l’acquisto del Vagy Combi Plus RS, un macchinario di ultima generazione, molto
importante per il trattamento delle disfunzioni del pavimento pelvico. Uno strumento che consentirà al reparto sulmonese di essere all’avanguardia. Il Vagy Combi Plus RS sarà consegnato proprio in occasione del concerto alla presenza dei medici e delle ostetriche del reparto di Ostetricia e ginecologia dell’Ospedale di Sulmona, dei rappresentanti della Asl e di tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita del progetto.
Quest’anno per il progetto si sono esibiti numerosi artisti, tra cui Fabio Concato e Gianni Belleno / Nico Di Palo of New Trolls, e sono state toccate numerose piazze dei comuni dell’Abruzzo (Barrea, Bolognano, Bugnara, Castel di Sangro, Cocullo, Pescocostanzo, Pettorano sul Gizio, Roccaraso-Pietransieri, Scanno e Villalago). Tutta la manifestazione ha visto in prima linea i medici, le ostetriche e tutto il personale del reparto di ostetricia e ginecologia dell’Ospedale di Sulmona, e ha avuto il sostegno economico solo di cittadini e imprenditori locali.
 
    presepe vivente
 
 
natale in riserva  
    scanno inverno
ANVERSA DEGLI ABRUZZI
 
Lago di Scanno