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Giovedì 28 Novembre 2019 - San Giacomo della Marca, Sacerdote dei Frati Minori
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Il tempo... ieri - TEMPO INSTABILE con nuvolositA’ diffusa nella mattinata. Le nubi hanno fatto cumulo nel pomeriggio e portato la pioggia
in serata. Temperature stazionarie: mass. 12,1°C; min. 5,3°C; attuale 8,2° (ore 23,30).
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libri
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Maria Antonietta Bafile,
Briciole di vita
Libro di racconti ultimato or ora e che segue quella raccolta di grande successo, “Sotto i Cartoni”, fiabe e racconti ispirati alla tradizione. In questi racconti, a volte
apparentemente molto semplici come struttura, pieni in realtà di tante sfumature ed aspetti della vita vissuta, ambientati per lo più, nel dopoguerra e nel periodo che da esso arriva ai giorni nostri, si rileva la
vita della gente comune in una Italia che, dal dopoguerra in poi, ha dovuto, in
mezzo a successi economici sbalorditivi ed insperati, convivere con il
sacrificio del vivere quotidiano di tanta gente, non appartenenti a quelle
classi sociali d'una Italia che custodiva certi privilegi pure in tempi passati
complicati.
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Lo sguardo attentissimo dell'autrice coglie i drammi, ed a volte l'eroismo
nascosto del vivere onestamente senza compromessi come da insegnamenti sani
ricevuti, di tante di queste persone che hanno vissuto in piccoli borghi,
ancora pieni di pregiudizi o vecchie rivalità, o al contrario, in città anonime che, spesso, non li aiutavano come contesto sociale e non gli
risparmiavano prove ardue. E un po' tutti, nelle pagine di Maria Antonietta,
vivono una vita, a volte decisamente dura ma si guadagnano le “cose della vita” andando avanti tanto dignitosamente in un'esistenza improntata a fiducia e
speranza che spesso, provata da eventi avversi e complicati, quasi sempre
riesce a portarsi verso un “lieto fine” o quanto meno una possibilità di riscatto personale che renderà quella esistenza vivibile o abbastanza lieta, alla fine.
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muntagninjazz
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IL PIANISTA ANTONIO FARAO’ E IL SUO TRIO
A MUNTAGNINJAZZ WINTER
Sarà Antonio Faraò, domani 29 novembre, alle 21.30, a Spazio Pinguecon il suo trio il protagonista
del secondo appuntamento con Muntagninjazz Winter.
Faraò è uno dei pianisti più interessanti della scena musicale europea. In scena con lui saranno il bassista
Ameen Sales e il batterista
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Mike Baker. Ameen Saleem è uno dei bassisti di maggior talento della scena jazz internazionale. Mike Baker
è uno dei batteristi più apprezzati. Ha suonato con miti del jazz come Jimmy Smith, Wayne Shorter, Joe
Zawinu. Come sempre il Muntagninjazz propone l’accoppiata tra buon cibo e buona musica. Per questo la cena di venerdì, che precederà il concerto, sarà occasione per gustare il baccalà secondo la ricetta della storica “Trattoria da Clara” di Sulmona.
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premio di fotografia
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La fotografa Angela Maria Antuono
dopo il Premio “Scanno dei Fotografi - 2019”
ha ricevuto IL “PREMIO DI VENANZIO”
Sabato 30 novembre a San Valentino in Abruzzo Citeriore ci sarà la cerimonia conclusiva del Premio “Tonino Di Venanzio” 2019, dedicato al ricordo del grande fotografo e artista originario di San
Valentino. La cerimonia si aprirà con la consegna del premio alla nota fotografa campana Angela Maria Antuono con
la seguente motivazione: “Riesce a proiettare magicamente il reale in una dimensione onirica. E dentro
questo incantesimo si muovono i suoi personaggi, che lei affida alla regia del
proprio cuore”. Il Premio, arrivato alla quinta edizione, è promosso da Di Venanzio Optical sas, in collaborazione con le associazioni
Tonino Di Venanzio, Amici del Museo dei Fossili e delle Ambre, Sanvalentinesi
fuori le mura; con il patrocinio di Regione Abruzzo, Consiglio Regionale dell’Abruzzo, Comune di San Valentino, Ente Parco nazionale Maiella.
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maestri di sci
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“Ppg Stress Flow”
e “Bia Acc”
“Ppg Stress Flow” e “Bia Acc” sono due dispositivi che permetteranno di studiare la stanchezza cronica
attraverso il monitoraggio diretto di tutte le funzioni del sistema nervoso
autonomo e dei relativi processi di biofeedback, favorendo i processi di
diagnosi differenziale dei disturbi e delle patologie. Nasce da un progetto
sperimentale avviato nel 2018 si arriva ora a proporre un vero e proprio
modello di
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monitoraggio dello stato di salute dei maestri di sci. Al supporto nutrizionale
ci sarà quindi anche la possibilità di studiare le cause che provocano la stanchezza cronica. Lo scorso anno è stato dedicato allo studio dell’assetto del sistema nervoso.Dal suo corretto livello dipende: lo stato di
affaticamento, stato del recupero, capacità di portare ossigeno ai muscoli, capacità di concentrazione.
L’ atleta in appena cinque minuti di rilevazione, potrà integrare, variare e migliorare il programma di allenamento e
di recupero.
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storia in cronaca
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I paesi della Valle del Sagittario in cronaca sul quotidiano "Il Centro
d'Abruzzo" dal 26 agosto 1986
al 10 Luglio 1987 con gli articoli di Roberto Grossi
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Il ghiaccio gli ha impedito la fuga dalle volpi affamate
Ucciso un cigno sul lago Pio
VILLALAGO - Il lago Pio in questi giorni è una lastra di ghiaccio e a risentirne sono alcuni suoi abitanti, gli animali
che, come i cigni, non potendo rifugiarsi nell'acqua, sono preda di altri più aggressivi. Per esempio le numerose volpi che nelle ore notturne, spinte dalla
fame, scendono dalle vicine montagne e si avventurano dentro l'abitato. Dei due
splendidi cigni, uno è morto sbranato dalle volpi, l'altro nella lotta ha avuto un'ala fratturata. E
ai cigni del laghetto si sono aggiunte, preda delle volpi, pure alcune anatre.
Anche per loro il comune è intervenuto troppo tardi.
Il lago Pio gela tutti gli anni e in previsione di ciò gli animali che vivono in questo specchio d'acqua sarebbero dovuto essere
portati al sicuro già dai primi freddi. Il povero cigno poteva essere salvato. Dopo molti anni
finalmente, nella primavera scorsa, era riuscito a covare un uovo da cui era
nato un bellissimo piccolo. Di lì a poco il compagno con cui aveva trovato un'intesa d'amore veniva ucciso da
alcuni pescatori. Ora è rimasto solo il suo «pulcino» con l'ala fratturata, che però presto, dice il veterinario, tornerà sano come prima; a lui auguriamo sorte migliore.
Roberto Grossi
Articolo dell’11 Gennaio 1987
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comunicati stampa
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l’approvazione del consuntivo, l’attuale maggioranza, copiando pedissequamente i dati approvati dall’amministrazione Spacone, aveva avviato le procedure per un piano di riequilibrio
pluriennale. In tre mesi, non solo non ha lavorato alla sua redazione, ma non è stata capace di convocare nei termini il Consiglio comunale. Non si prenda la
scusa dell’indisponibilità del segretario comunale. Non si può richiedere il segretario ad una settimana, ammesso che sia stata una
settimana!, dalla data ultima, per celebrare il Consiglio. Non può cercarsi l’ombrello, a temporale iniziato! Intanto gli Scannesi, i tantissimi che le tasse
le hanno pagate, dovranno pagare di più. Tutte le tasse andranno al massimo, sarà istituita, ciliegina sulla torta, l’addizionale IRPEF. Le parole del sindaco Mastrogiovanni e del suo vice Marone,
le rassicurazioni sul fatto che si sarebbe provveduto a combattere l’evasione e a recuperare i crediti del Comune sono rimaste lettera morta. L’attuale Sindaco, che, da avvocato della Cotas, accompagnava in parecchie
riunioni il suo attuale vice, allora presidente COTAS, sostenendo che il paese
era fermo, che andava evitato il dissesto, che andava trovata una soluzione per
gli impianti, che non perdeva occasione di accusare la maggioranza Spacone solo
di pensare a mettere a posto i conti comunali, oggi che fa? Assiste agli
eventi, aspetta che le cose succedano ineluttabilmente, come nel caso degli
edili. Almeno abbia il buon senso e il buon gusto, alla prima Giunta utile, di
dimezzarsi le indennità di carica, se non vuole rinunciarvi. Visto che col dissesto pagheranno ancora
di più tutti i cittadini, inizi il Primo a dare l’esempio! Subito dopo, si dimetta.
(Gruppo consiliare di minoranza) | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il Sindaco si dimezzi l’indennità di carica
Subito dopo si dimetta
Il dissesto finanziario si fa quando non è possibile far fronte alla spesa corrente, quando non è possibile pagare gli stipendi, quando non si riesce più a far fronte ai creditori. Il dissesto finanziario poteva esser fatto nel 2013,
quando, per evitare di uccidere un tessuto economico già stremato, il Consiglio comunale si assunse la responsabilità di riconoscere oltre 1 milione di euro di debiti fuori bilancio e di pagarli,
pur sapendo che tanti sacrifici sarebbero costati anche in termini di popolarità e di consenso elettorale. Non può farsi il dissesto oggi con le casse comunali con oltre due milioni e mezzo di
euro e con oltre un milione di euro di tasse non pagate da riscuotere. A meno
che il dissesto non serva come alibi, per distrarre l’attenzione da una negligenza e incapacità amministrativa, che non ha precedenti, per esimersi dalle mille promesse
politiche che hanno determinato la vittoria elettorale di Mastrogiovanni, che,
nonostante abbia questa visione nera sullo stato delle finanze comunali, non ha
esitato un minuto ad aumentarsi lo stipendio da Sindaco e a elargire contributi
a pioggia. Il 30 agosto, sforando, oltre ogni limite, la data del 30 aprile
prevista per
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l’intervento
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Le conseguenze A SCANNO
della dichiarazione
del dissesto finanziario
Provocato in assenza dei presupposti
previsti dalla legge
di Roberto Nannarone
Dopo il mio intervento apparso ieri su questo giornale, torno ancora sull’argomento, per analizzare i molteplici effetti dell’ormai non più evitabile dissesto finanziario, che, da una parte, ingessano le attività dell’Ente e, dall’altro, hanno conseguenze dirette sulla vita dei cittadini,
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soprattutto per quanto riguarda le questioni economiche e finanziarie
ed il sociale.La situazione paradossale che si è venuta a creare appare più evidente dopo la lettura degli atti allegati al Rendiconto di gestione 2018,
approvato con la deliberazione n. 26 del 30 agosto 2019, perché portano a ritenere politicamente inspiegabili alcuni comportamenti del Vice
Sindaco, nella sua qualità di Assessore al bilancio e Responsabile dell’Area Finanziaria del nostro Comune, che risulta aver gestito in prima persona
tutti gli atti contabili, sottovalutando forse le conseguenze anche dell’avvio della procedura di riequilibrio finanziario pluriennale.
Come è possibile dichiarare il dissesto ...
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cronaca
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Tre cinesi arrestati
per sfruttamento e favoreggiamento
della prostituzione
con appartamenti anche a Sulmona
di Maria Trozzi
Appartamenti per la prostitzione anche a Sulmona (Aq), oltre che a Pescara, San Benedetto del
Tronto (Ascoli Piceno) e San Salvo (Aq). Non è la prima volta soprattutto per il capoluogo Peligno dove i cinesi sono ben radicati e altre operazioni di polizia,
qualche anno fa, hanno documentato un altro giro d'affari per la prostituzione di asiatiche. In passato gli appartamenti
utilizzati dalle ragazze, in luoghi piuttosto frequentati e di passaggio nell'area artigianale, erano stati
lasciati in fretta e furia, nel corso di una notte.
Poche ore fa i Carabinieri di Pescara hanno tratto in arresto K. D. 49 anni
cinese, K. Y. 52 anni cinese, dimoranti a Chieti scalo e M. D. 60 anni cinese
arrestato a Modena. Una fase conclusiva dell'operazione denominata Jie jieieri
ha portato ieri all'esecuzione della misura cautelare in carcere emessa dal
giudice per le indagini preliminari di Pescara, Antonella di Carlo, su
richiesta del sostituto procuratore, Marina Tommolini. Le accuse sono
favoreggiamento e sfruttamento aggravato della prostituzione di giovani
connazionali, gli appattamenti sono stati perquisiti ma non sequestrati.
I Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Pescara,
comandati dal Capitano ntonio Di Mauro, dopo diversi mesi di investigazioni,
sono riusciti a documentare il giro d’affari dei 3 arrestati. I primi 2 reperivano gli appartamenti tra le diverse
province d'Abruzzo e le Marche con l’ausilio di terzi a cui venivano intestati i contratti fittizi, in veste di inquilini. Gli
appartamenti però venivano occupati dalle prostitute a cui spettava il 50% delle somme ricavate dalla prestazioni sessuali
pren itte anche attraverso siti Internet.
Le telefonate non giungevano direttamente alle ragazze, ma ad un
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centralino gestito da K. D. e K. Y.su una utenza telefonica dedicata. I due poi
contattavano la prostituta per avvertirla della prestazione da effettuare, di lì a breve, fornendole indicazioni sui prezzi. Dal 50% spettante alla ragazza
veniva sottratta la spesa per alimenti, farmaci e quant’altro di necessità. M. D., arrestato a Modena con l’accusa di favoreggiamento aggravato della prostituzione, risulta da4 anni
affittuario di ben 21 immobili in vari Comuni del Centro-Nord Italia, nonché amministratore di 2 società e titolare di un’impresa individuale legata al mondo dei massaggi. Risulta anche dipendente
saltuario, dal 2011, di alcune società non registrate al fisco riferite agli altri arrestati, mai il salario percepito
è di gran lunga mlimitato rispetto alle somme pagate per gli affitti dei locali
in cui ospitare le ragazze. Agli investigatori non è sfuggito. "Al termine della prestazione sessuale, le donne avevano l’obbligo di chiamare i gestori per confermare dichiarando il quantum ricevuto dal
cliente e quindi poterne ricevere subito dopo un altr - spiega ilsotto tenente
dei Carabinieri sella sezione operativa, Antonio Tricarico - Le prostitute
negli appartamenti non avevano autonomia né di tempo né logistica, atteso che per andare a dormire e quindi non lavorare o per uscire
per problemi di salute, per effettuare ricariche telefoniche, oppure per
acquistare generi alimentari erano obbligate a chiedere l’autorizzazione. Le donne non avevano autonomia nemmeno di gestire le proprie
prestazioni sessuali, tipologicamente individuate in base al prezzo. Le donne
sfruttate lavoravano per l’intero arco della giornata, astenendosi dall'1 alle 7, pressapoco - continua il
carabiniere - Quanto al denaro che i gestori incassavano dall’attività di meretricio, in parte veniva inviato in Cina in occasione di viaggi di loro
parenti o conoscenti, ai quali affidavano anche costosi Rolex e gioielli che
acquistavano con il denaro del meretricio. La parte più consistente del denaro veniva affidata a soggetti che ne curavano di
accreditarne il controvalore in Cina nella valuta locale, al netto delle
commissioni".
In definitiva è emerso un giro di prostituzione molto ampio e ramificatograzie a quanto
tracciato dall’attività investigativa, durata circa 5 mesi. I tre arrestati, erano impegnati in diverse
aree geografiche, ora sono in carcere al San Donato di Pescara, a Chieti e
Modena.
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