Lunedì 25 Novembre 2019 - Santa Caterina d'Alessandria, Martire

Il tempo... ieri - GIORNATA CARATTERIZZATA da frequenti pioggerelline, che hanno reso l’aria pesantemente umida, in preda a venti africani in mattinata e grecali in serata. Temperature stazionarie: mass. 9,8°C; min. 5,7°C; attuale 8,3° (ore 23,30).
 
    evento del giorno
OGGI, LUNEDI’ 25 NOVEMBRE:
GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

GIORNATA di riflessione e di impegno per denunciare apertamente la violenza sulle donne. La data del 25 Novembre fu scelta in ricordo del brutale assassinio nel 1960 delle tre sorelle Mirabal della Repubblica Domenicana, considerate esempio di donne rivoluzionarie contro il regime di Trujillo. In questa data, furono stuprate, torturate e uccise dalla polizia.
Molti gli eventi oggi in Italia per dire no alla violenza fisica e psichica contro le donne e sensibilizza l’opinione pubblica all’informazione, discussione e prevenzione.
 
    libri
Nuisia Raridi, Aurora Masciulli,
UNA DOMENICA
SENZA SCARPE

Fresco di stampa è su Amazon il libro di due autrici abruzzesi, alla loro prima esperienza editorale, dal suggestivo ed enigmatico titolo: “Una domenica senza scarpe”. Raccontano di una famiglia normale, con un nome comune: Bianchi. Alle sei del mattino dormono tutti il più rilassante dei sonni, ma Giulia ha due anni e si rigira nel lettino. Non sanno che sta per affacciarsi nella stanza di  
sua sorella e scoprire a terra un arsenale di scarpe maleodoranti. Cosa può farne? Naturalmente buttarle nella spazzatura! Comincia così una domenica poco normale e con solo “scarpe sinistre”. Alla ricerca di tutte le altre, Rossella e Giacomo, quindici e sedici anni, si troveranno ad affrontare le situazioni più strampalate, tra gli appuntamenti saltati, le visite inaspettate e i primi sognanti amori; pronti, ma non del tutto, a presentarsi al più importante e scintillante evento delle loro vite. Quale?
Bhe! per saperlo bisogna leggere il libro e divertirsi nel seguire la famiglia Bianchi.
 
    scanno

AUGURI AL SINDACO DI SCANNO
di un’ottima salute per tornare a guidare il suo paese

SCANNO - Il sindaco di Scanno è stato dimesso ieri dall’ospedale di Avezzano, dove sabato scorso è stato portato d’urgenza per un improvviso malore, mentre era in Comune. Dopo tutti gli accertamenti sanitari, nulla è risultato preoccupante, allontanando così l’apprensione dei suoi concittadini e dei suoi familiari, che hanno temuto per la sua salute. Per precauzione è stato tenuto in osservazione per tutta la giornata e dimesso ieri mattina. Auguri al Sindaco, avv. GIovanni Mastrogiovanni, di poter tornare in ottima salute alla guida di Scanno.
 
   pianeta della maldicenza
LA TRADIZIONALE RICORRENZA
DELLA MALDICENZA A l’aquila

Fino al prossimo 15 dicembre sarà possibile per partecipare al concorso presentare interventi in lingua o in dialetto di poesia, prosa e sketch, che dovranno essere contenuti nel limite massimo di esecuzione di 6 minuti. La novità di quest’anno, su sollecitazione di alcune Confraternite, è che si può partecipare anche individualmente, oltre alle Congreghe e le Associazioni legate alla tradizione di Sant’Agnese. In caso di partecipazione individuale, senza collegamento iniziale  
con una Confraternita, sarà l’organizzazione a procedere all’abbinamento con una Congrega o Ass. agnesina che non ha partecipato al concorso. Il bando, come di consueto, prevede che, in occasione della presentazione, l’Autore non dovrà essere rivelato. Il nome del solo vincitore sarà noto al momento della premiazione. Gli elaborati selezionati saranno presentati al pubblico presso l’Auditorium Comunale nel pomeriggio del giorno sabato 18 gennaio 2019, in occasione dello svolgimento della Festa cittadina di Sant’Agnese.
 
   parliamo di cose concrete
LE “STRANEZZE”
DEL FEDERALISMO CONTEMPORANEO
DALLA SALUTE ALLA GIUSTIZIA

di Andrea Iannamorelli

In questi giorni emerge una proposta di “autotutela” dei Tribunali abruzzesi, da tempo, oramai, in “proroga di sopravvivenza”; e la Regione sembra volerla benedire.
Invece di riorganizzare la gestione della giustizia sul territorio con una parziale o totale soppressione di alcuni Tribunali, noi Abruzzesi ce li “speseremmo” con l’autotassazione: pare 1€ pro-capite da versare nelle casse degli Enti Locali interessati.
Sulle prime, confesso, di aver avuto un atto di stizza, dentro di me. Io che, per fatto anagrafico, mi porto dietro l’esperienza e la stagione delle “Libere Università” (a Chieti, L’Aquila, Pescara e Teramo), con le successive, terribili e logoranti battaglie per la loro “Statizzazione”, dopo lunghi decenni non avrei mai potuto pensare di…tornare all’antico. Meno che mai, in questa seconda decade del terzo millennio, quando il dibattito sul federalismo si snoda, tra Nord e Sud, alla ricerca delle difficili clausole di tutela e salvaguardia che consenta, eventualmente a noi, Mezzogiorno del Paese, di vedersi garantiti i diritti costituzionali dei minimi livelli di prestazioni (tuti ancora da definire in maniera puntuale e non generica)...

 
    storia in cronaca
I paesi della Valle del Sagittario in cronaca sul quotidiano "Il Centro d'Abruzzo"
dal 26 agosto 1986 al 10 Luglio 1987 con gli articoli di Roberto Grossi
La rappresentazione comincia questa sera alle 2130
Un presepe fatto in casa fra la gente di Villalago
La conclusione in chiesa a mezzanotte

VILLALAGO - Questa sera alle 21,30, X dizione del presepe vivente. E dal 1975 che i giovani di Villalago con poche risorse, ma con tanto entusiasmo, rappresentano nella notte santa i fatti più salienti della natività di Cristo. I personaggi del presepe, dalla Madonna al semplice pastore, sono gli abitanti stessi e cambiano ruolo di anno in anno. I costumi, gli scenari e tutto ciò che serve alla rappresentazione vengono ideati e realizzati dai giovani. Nel 1975, per volontà di papa Paolo IV, tutti i personaggi del presepe vivente vennero ricevuti in Vaticano e davanti al pontefice rappresentarono, come a Villalago, la nascita di Gesù. Quest'anno, a rendere più pittoresco il presepe, c'è la neve che, caduta abbondantemente, ha reso Villalago più bella per questa sacra rappresentazione che si svolgerà non più come l'anno scorso nella piazza principale, ma in campagna, sotto il paese. La neve ha dato il suo prezioso contributo perché ha reso il paesaggio più caratteristico. La sceneggiatura questa sera prevede che sia San Francesco, interpretato da Fabio Garofoli, a raccontare la storia della nascita di Cristo, mentre sta costruendo il primo presepe. Come per miracolo le statuine di creta prenderanno vita e saranno personaggi viventi che parleranno e renderanno la natività attuale agli occhi degli spettatori. L'incanto inizia dall'annunciazione e continua fino alla nascita di Gesù.
Dopo l'adorazione dei pastori e dei Re Magi tutto si concluderà in chiesa dove a mezzanotte sarà celebrata la messa. Secondo il comitato organizzatore, il
presepe vivente vuole essere un'espressione di religiosità e non ha fini di propaganda turistica. Roberto Grossi
Articolo del 24 Dicembre 1986

 
   concerto
Concerto dell’Esercito 
per le vittime del sisma dell’Aquila

Il 22 novembre 2019 si è svolto a L’Aquila il concerto della Banda Musicale dell’Esercito in ricordo delle vittime del sisma del 2009, organizzato dall’Amm. Comunale aquilana in collaborazione con il Comando Militare Esercito “Abruzzo”. Il concerto si è tenuto nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio, tempio del Perdono  Celestiniano, punto d’incontro spirituale e sociale, caratterizzata da grande bellezza architettonica, custode della prima Porta Santa nel mondo. All’evento hanno partecipato una folta schiera di cittadini aquilani insieme a numerose autorità civili, religiose e militari tra cui il Sindaco del capoluogo abruzzese Pierluigi Biondi, l’Arcivescovo Metropolita dell’Aquila, Sua Eminenza Card. Giuseppe Petrocchi, e il Comandante Militare della Capitale, Generale di Corpo d’Armata Agostino Biancafarina.
 
   protezione civile
DUE INTENSE GIORNATE
PER I LABORATORI A SULMONA:
“COMUNICARE PER PROTEGGERE”

il progetto “Comunicare per proteggere” ha coinvolto venerdi 22 e sabato 23 Novembre 14 Comuni del territorio, compresa la Comunità Montana Sirentina. I Laboratori sono stati concepiti per individuare, suggerire ed esplorare nuove modalità di approccio che non siano puramente “adempitive” ma incentrate sullo spirito di coinvolgimento e partecipazione della cittadinanza, come indicato dal Codice della Protezione Civile. Nella prima giornata, il workshop il coordinamento tecnico è stato affidato a Emilio Iannarelli, funzionario del Dipartimento regionale della Protezione Civile, affiancato da esperti e professionisti nel campo ingegneristico e aziendale per indicare idee, tecniche e strumenti per la partecipazione dei cittadini alle attività di protezione civile. Di particolare interesse è stato il laboratorio di sabato su “Resilience scenario Play” incentrato sulla partecipazione dei cittadini nelle attività di protezione civile nello condivisione, come comunità, dello spazio e del territorio, per imparare  a vedere le interrelazioni piuttosto che le singole parti.
 
   wilderness
Orso marsicano:
impedimenti alimentari
Analisi bilancio PNALM

1. Impedimenti alimentari per salvare l'Orso marsicano?
Pare proprio di sì. E bravo il Parco d'Abruzzo, che pensa a come impedire all'orso di mangiare sigillando con chiusure elettrificate pollai, stalle e stazzi! Ma se contemporaneamente non si favorisce la possibilità predatoria su animali domestici (le prede più facili da catturare) mediante un sistema di greggi "pubblici" a perdere, nonché alla semina dei campi abbandonati, con queste chiusure semplicemente non si spingerà l'orso ad allontanarsi sempre di più dal Parco verso altri paesi? Non è che questo metodo sia un poco "peloso", nel senso che i veri obiettivi sono: uno, evitare di pagare centinaia di migliaia di euro di danni? Due, costringere l'orso ad allontanarsi sempre di più ad occupare quelle zone idonee dell'Appennino ora prive della specie? In pratica, anziché risolvere il problema, non è che lo si cerca di spostare altrove? O, quanto meno, senza la contropartita di greggi e campi coltivati a monte non è quello che si "rischia" di ottenere con tutte queste chiusure elettrificate a valle e attorno ai paesi?
2. Analisi di un bilancio di previsione di un Parco Nazionale
E che dire dell'ultimo bilancio di previsione del Parco (7 milioni di Euro nel 2019!), dove sono stati sì inseriti 350.000 Euro per il rimborso dei danni arrecati dalla fauna (si noti bene, quindi non del solo orso e, quindi, un'inezia; un'inezia che magari sembra però esagerata alle autorità del Parco, che ben altre mire di investimenti hanno, per cui quei soldi farebbero loro comodo diversamente: stipendi ed emolumenti vari e spese amministrative di ogni genere, sebbene già comportino un 83% del budget annuale!) ma neppure 1 (uno!) euro per semine a perdere a favore della fauna e men che meno per incentivi alla pastorizia o per
"greggi pubblici" che favoriscano la predazione dell'orso?  In quanto alle altre voci, si nota con piacere come per gli stanziamenti a favore della presa in gestione dai Comuni dei terreni da vincolare o già vincolati a Riserva Integrale e per le foreste "vetuste" in  genere  vi siano 850.000 Euro. E magari sembrano tanti, ma non lo sono affatto per i Comuni che possiedono quei patrimoni e che ben altre somme dovrebbero ricevere. Ovvero, anche conteggiando le spese per il rimborso dei danni dalla fauna, un totale di soli 1.200.000 per spese, per così dire, istituzionali o, come le giustifica la stessa relazione al bilancio, per "la tutela e conservazione delle principali specie faunistiche, cioè l'Orso bruno marsicano e il Camoscio appenninico, costituiscono l'obiettivo primario anche per l'anno finanziario 2020". E ciò sta ad indicare che il resto va in amministrazione. In altre parole, basandosi sul bilancio 2019, il solo 17% per la finalità primaria di un Parco Nazionale! E pensare che gli esuberi faunistici di cinghiali e cervi potrebbero essere un entrata per il Parco e non già un onere quali sono, se se ne permettesse il prelievo venatorio dietro pagamento di quote - altro che ticket dai turisti che, peraltro, pagano per essere autorizzati ad arrecare un danno (il disturbo) - mentre in questo caso sarebbero entrare da un'attività che favorirebbe la difesa di fauna e flora e ridurrebbero l'onere dei danni! Un Parco Nazionale che alla sua finalità primaria dedica solo il 17% del proprio budget è la prova provata che qualcosa non funziona nella politica italiana dei Parchi Nazionali; significa che la politica ha sbagliato qualcosa; significa che, usando un vecchio detto, "il gioco non vale la candela"! E che, quindi, sarebbe il caso di pensare a Parchi più piccoli, ma Parchi più seri! E Parchi meno costosi per lo Stato! E non vuole essere una critica al Parco Nazionale d'Abruzzo, ma a tutta la politica dei Parchi italiani, Regionali compresi, che li ha trasformati in poltronifici per politici o loro amici e per mere aziende creatrice di posti di lavoro a spese dell'apparato pubblico!
Franco Zunino, Segretario Generale AIW
 
Lago di San Domenico