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Giovedì 21 Novembre 2019 - Sant'Agapio di Cesarea, Martire
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Il tempo... ieri - GIORNATA variabile. Il sole, sorto appena si sono dissolte le nebbie, è stato presente fino al tramonto, anche se spesso è stato offuscato da nuvole sfilacciate. Temperature in rialzo: mass. 11,0°C; min. 5,2°C; attuale 6,3° (ore 23,30).
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evento del giorno
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Oggi, giovedì 21 novembre 2019
FESTA NAZIONALE DELL’ALBERO
Un albero per il clima è lo slogan di quest'anno in occasione della Festa dell'Albero alle migliaia di
classi che aderiscono alla storica campagna di Legambiente, andando anche a
contribuire all'ambizioso ma realistico obiettivo posto dalla Comunità Laudato Si di piantare 60 milioni di nuovi alberi nel nostro Paese. Per questo
Legambiente rinnova alle scuole l'invito a mettere a dimora nuovi alberi, piccole piantine o semi,
per inaugurare una serie di azioni che ci accompagneranno per i prossimi mesi e
anni in difesa del clima, per la salvaguardia del Pianeta e di chi ci vive.
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libri
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tratti, leggermente delineati, il proprio paese. Si riconosceranno invece
ambientazioni a Sulmona e L’Aquila, verrà posta luce anche sul Liceo Classico Torlonia di Avezzano. Attraverso dei flash back vengono narrate alcune vicende, dei primi
anni del ‘900, avvenute in Sicilia, presenti nei pensieri della protagonista. La prosa si
completa con parti diaristiche e con la poesia che nascono dalla penna di
Cinzia. Particolarità del romanzo è altresì l’inserimento di immagini che completano la descrizione e aiutano a far interagire
il lettore con la protagonista.
Agata Spera, alias Katia Agata Spera, nasce in Abruzzo a Castelvecchio Subequo
(AQ) e vive ad Avezzano (AQ) dove da bambina si è trasferita con la sua famiglia.
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Katia Agata Spera
Riprenditi La Vita
Il libro sarà presentato oggi, 21 novembre alle ore 17,00, a Sulmona nella Sala Conferenze
della Comunità Montana.
Il racconto si apre con Cinzia bambina. L’incipit è accattivante, mette in risalto l’opposizione all’autorità genitoriale e la brama di emancipazione della donna nei primi anni nella
seconda metà del secolo scorso. Le vicende si snodano in un piccolo paese dell’entroterra abruzzese; l’autrice non detterà mai il nome poiché vuole che ogni lettore riconosca nei
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concerto
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PER I CONCERTI
DEL GIOVEDI' A SULMONA
MARIA TSULIMOVA
La pianista russa Maria Tsulimova. L’artista si esibirà oggi, giovedì 21 novembre, alle 17.30, nel Foyer del Teatro comunale “Maria Caniglia”, nell’ambito della rassegna “I Concerti del Giovedì”, proposta nel cartellone della stagione della Camerata Musicale Sulmonese.
Nonostante la giovane età, essendo classe 1993, la Tsulimova ha già vinto numerosi concorsi pianistici, si è esibita in
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recital solistici in diverse città della Russia e ha partecipato a numerose Master Classes internazionali di
interpretazione pianistica. Come solista ha suonato più volte con orchestre ed ha eseguito, tra gli altri, il Concerto n.1 per
pianoforte e orchestra di Tchaikovsky.
Maria Tsulimova nel concerto di oggi proporrà tre brani di Chopin, il Mephisto Walzer di Liszt e l’andante maestoso dal balletto “Lo Schiaccianoci” di Tchaikovsky.
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banda dell’esercito
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CONCERTO
NELLA BASILICA
DI COLLEMAGGIO
A L’AQUILA
DOMANI, venerdì 22 novembre, nel giorno di Santa Cecilia, Patrona della Musica, degli
strumentisti e dei cantanti, alle 18,30, presso la Basilica di Santa Maria di
Collemaggio, all’Aquila, si
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terrà il concerto della Banda dell’Esercito per commemorare le vittime del sisma del 2009. L’esibizione della prestigiosa formazione musicale dell’Esercito Italiano fa parte, per l’appunto, delle manifestazioni programmate per il decennale del terremoto.
L’iniziativa è stata presentata dal vice sindaco dell’Aquila, Raffaele Daniele, e dal comandante militare dell’Esercito per l’Abruzzo, colonnello Marco Iovinelli.
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io partecipo
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“Festival
della Partecipazione”
DOMANI e dopodomani (venerdì 22 e sabato 23 novembre) il centro storico dell’Aquila si riempirà, come negli anni passati, di laboratori, dibattiti, seminari, tavole rotonde.
Momenti di confronto, elaborazione teorica e progettazione pratica che avranno
un unico comun denominatore: promuovere una partecipazione dei cittadini al
governo delle politiche pubbliche più riconosciuta e qualificata.
Nell’anno del decennale del sisma che
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colpì L’Aquila, si parlerà dei cambiamenti della città ad oggi, della strategia per il futuro e dell’importanza della partecipazione di cittadine e cittadini al processo di
ricostruzione.
Il festival aprirà venerdì 22 novembre alle 10,30 nella Main Lecture Hall del Gran Sasso Science
Institute. Dopo i saluti istituzionali del sindaco Pierluigi Biondi e dell’assessore alle politiche sociali del comune dell’Aquila Francesco Bignotti, i segretari nazionali delle organizzazioni
promotrici, Marco De Ponte per ActionAid, Antonio Gaudioso per
Cittadinanzattiva e Silvia De Paolis per Slow Food – dialogheranno con tre giovani attivisti su ambiente, inclusione sociale e
scuola.
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storia in cronaca
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I paesi della Valle del Sagittario in cronaca sul quotidiano "Il Centro
d'Abruzzo"
dal 26 agosto 1986 al 10 Luglio 1987 con gli articoli di Roberto Grossi
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Un'ordinanza del presidente regionale
Nel lago di Scanno si torna a pescare
VILLALAGO - Da ieri è stata riaperta la pesca nel lago di Scanno. Con un fonogramma da parte del
dirigente del servizio veterinario regionale, Aldo Possenti, è stata comunicato ai sindaci dei comuni di Villalago e di Scanno che, su
proposta dell'assessore regionale alla sanità, il presidente della regione ha firmato il provvedimento di revoca del divieto.
La pesca venne proibita al lago di Scanno il 24 luglio scorso con un ordinanza
dello stesso presidente regionale. Si rese necessario questo provvedimento dopo
che i tecnici dell'Enea rilevarono su un certo numero di pesci, prelevati nel
lago, un sensibile livello di radioattività, probabilmente dovuto alla nube tossica proveniente dalla centrale nucleare di
Chernobyl.
Dalle ultime analisi, effettuate in questi giorni dall'assessorato regionale
alla sanità, i pesci non presentano più tracce di inquinamento radioattivo, per cui, su sollecitazioni dei sindaci di
Villalago e di Scanno e del presidente dell'associazione pescatori, è stata revocata l'ordinanza. Una notizia accolta con gioia dai pescatori della
Valle del Sagittario: questo è il periodo della pesca al corigone, dalle carni bianche e saporite. Roberto Grossi
Articolo del 20 Dicembre 1986
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transiberiana
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I PAESI DEI MERCATINI DI NATALE
SULLA TRANSIBERIANA D’ITALIA
Tutti i weekend dal 22 novembre fino al 22 dicembre la magia dei mercatini di Natale arriva nel
cuore di Roccaraso e Campo di Giove dopo aver viaggiato sulla Transiberiana d’Italia. Il programma prevede in totale 30 partenze da Sulmona a bordo delle
carrozze risalenti agli anni ’30 e agli anni ’50; due al giorno (la prima alle 8.45, la seconda alle 10.30). L’itinerario è molto spettacolare: si risale la Valle Peligna e il Colle Mitra, superando
Pettorano sul Gizio, Cansano e Campo di Giove per poi entrando nel territorio
del Parco Nazionale della Majella. Si valica la montagna oltrepassando la
stazione di Palena per scorrere in quota massima a quasi 1300 metri di quota
sugli Altipiani Maggiori d’Abruzzo. Dopodichè si arriva a Roccaraso per la prima sosta di giornata: discesa di tutti i
viaggiatori per raggiungere il centro del paese lungo via Roma e piazza Leone,
a pochi passi dalla stazione, dove sono allestiti i mercatini di Natale. Si
riparte nel pomeriggio dalla stazione di Roccaraso alla volta di Campo di Giove per la seconda sosta di giornata: discesa di tutti i viaggiatori
per raggiungere in pochi minuti il centro del paese con Piazza Duval e Palazzo
Nanni dove sono allestiti i mercatini di Natale. Ripartenza del treno dalla
stazione di Campo di Giove e rientro a Sulmona.
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Per consultare gli orari e per prenotare è necessario collegarsi al sito latransiberianaditalia.com.
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wilderness
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Un "muro di Berlino" per l'Orso marsicano
A Berlino fu costruito un muro per impedire che i berlinesi dell'Est si potessero spostare
ad ovest, dove un'ideologia politica rischiava di infettarsi. Pochi giorni or
sono tutto il mondo ne ha commemorato l'abbattimento, segno che quel metodo era
sbagliato, segno che per fermare gli spostamenti bisognava far sì che ad est la gente trovasse ciò che li attirava ad ovest. La lezione storica evidentemente non è servita a nulla, visto che in Molise il WWF in collaborazione con l'ANAS e con
soldi europei (solito spreco di progetti Life!) ne ha realizzato un altro!
"Muro virtuale" per impedire agli orsi di abbandonare il Parco! Realizzato con
sistemi elettronici lungo tre chilometri di una strada statale dove l'estate
scorsa un orso marsicano era stato investito ed ucciso. Come a Berlino le
autorità si ostinavano a non voler capire come mai i berlinesi volevano spostarsi verso
ovest, ora il wwf (ma non solo il wwf!) non vuole capire perché gli orsi stanno lasciando la teoricamente sicura area protetta del Parco
Nazionale per spostarsi all'esterno di quelle montagne.
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E pensano che la cosa più giusta da farsi è impedirgli di farlo (n pratica, quello che Honecker decise per i berlinesi
della DDR!). Eppure, come i berlinesi anelavano la libertà di espressione e di movimento (gli restava solo il pensiero!), in
Abruzzo/Lazio/Molise gli orsi marsicani anelano il cibo e la quiete che non
trovano più nelle loro montagne, e per questo stanno, ormai da decenni, in continua
emigrazione verso terre più floride e quiete. E allora, ecco che i cittadini (nel senso vero del termine,
di abitanti delle città!) amanti dell'orso stanno facendo di tutto per cercare di impedirglielo; con
recinzioni elettriche e dissuasori, anziché finanziare coltivazioni a perdere, incentivazioni alla pastorizia ovina e
controllo al turismo di "bearwatching" nell'area del Parco! Non resta che
sperare che un giorno arrivi al Parco Nazionale d'Abruzzo "un giudice a
Berlino" che metta fine a tutto questo, compreso lo sperpero di danaro
pubblico!
Franco Zunino, Segretario Generale AIW
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comunicato cna
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Imprese artigiane: nel terzo trimestre
Pescara frena la mini ripresa
Buone performance nelle costruzioni
all’Aquila e Teramo
L’Abruzzo delle imprese artigiane prova a invertire il trend negativo che lo penalizza da
anni: dal terzo trimestre del 2019 arrivano timidissimi segnali di ripresa - anche se forse sarebbe meglio dire di frenata della crisi inarrestabile -
nonostante la performance negativa del territorio pescarese. Questo il quadro
che emerge dall’ultimo rapporto “La dinamica delle imprese artigiane in Abruzzo” realizzato da Aldo Ronci per la Cna Abruzzo. Lo studio, basato su dati di
movimprese.it, analizza il dato abruzzese in merito alle aperture e chiusure
delle imprese in generale, e delle imprese artigianali in particolare,
mettendolo a confronto con quello italiano nei primi nove mesi dell’anno e nel terzo trimestre. Complessivamente, per quanto riguarda le imprese,
nei primi nove mesi del 2019, l’Abruzzo fa peggio degli ultimi cinque anni, segnando un +0.10%, risultato più basso della media nazionale (+0.35%), e confermando una tendenza alla bassa
crescita presente da tempo. Con un incremento di appena 426 unità, l’Abruzzo ottiene il peggior risultato degli ultimi cinque anni. Numeri che
tuttavia segnano un parziale miglioramento nell’ultimo trimestre, in cui l’Abruzzo si attesta sulla stessa media nazionale del +0,23%.
Più articolata la situazione delle imprese artigiane: in questo caso la regione si
allinea all’andamento degli ultimi quattro anni, quadruplicando
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con un -1,55% il già negativo dato nazionale che è pari al -0,16% -0,40%. Anche in questo settore, però, sono visibili segnali di ripresa o quantomeno di rallentamento della discesa,
considerato che nell’ultimo trimestre il dato è sostanzialmente in pareggio: -0,03%, più vicino all’italiano +0,10%.
A riportare verso il segno positivo l’Abruzzo, nell’ultimo trimestre, non sono bastate le buone performance nel settore dei servizi
alla persona e delle costruzioni nelle province di Teramo e dell’Aquila, e in quello dei servizi alle imprese in tutte le quattro province
esclusa Pescara. Proprio quest’ultima, infatti, è l’unica provincia abruzzese con un dato negativo (pari a -0,71%) che influisce in
maniera decisiva sul risultato complessivo regionale. Nel Pescarese, infatti,
si misura una discesa generalizzata in tutti i settori dell’artigianato, che si fa più pesante in quelli della manifattura e delle costruzioni.
«I timidi segnali di ripresa indicati dallo studio di Ronci - osserva il
direttore regionale di CNA Abruzzo, Graziano Di Costanzo – se da una parte segnalano forse una luce in fondo al tunnel degli anni recenti,
dall’altro indicano la necessità che tutto questo, per strutturarsi in ripresa stabile, abbia bisogno di contare sul sostegno pubblico. Non è un mistero che le associazioni d’impresa hanno avviato con l’assessorato alle Attività produttive della Regione Abruzzo una discussione basata sulla realizzazione di
diverse misure a sostegno del credito, dell’internazionalizzazione, della digitalizzazione, della trasmissione d’impresa, senza dimenticare l’abbattimento della pressione fiscale e la velocizzazione dei bandi, che appaiono
le sole in grado di dare davvero un futuro al mondo della nostra micro impresa
e all’artigianato».
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