Lunedì 11 Novembre 2019 - San Martino di Tours, Vescovo

Il tempo... ieri - NELLA NOTTE E’ caduta la prima neve sulle vette delle nostre montagne. La giornata è stata caratterizzata da varietà diffusa con il sole e tentativi di pioggia. Temperature: mass. 9,8°C; min. 2,4°C; attuale 5,4° (ore 23,30).
 
    le glorie
“LE GLORIE”: le tre grandi cataste di legna
hanno illuminato ieri sera Scanno
Si è aspettato che le fiamme decrescessero per poi scendere e ritrovarsi in piazza a festeggiare.
Quella delle “Glorie” è una tradizione, prettamente popolare, che non ha nulla di religioso. All’origine nella grotta di San Martino la sera del 10 novembre si ritrovavano i ragazzi,( solo i maschi), per accendere la gloria con la legna raccolta nelle vicinanze, quando ancora non si formavano squadre delle altre due contrade, ma nessuna leggenda racconta di legame con il Santo di Tours dal punto di vista ecclesiastico. Secondo alcuni studiosi, la tradizione dell’accensione delle “Glorie” rientra nei riti del fuoco, che anticamente venivano praticati in onore del dio Sole, durante il periodo invernale, come propiziatori della Primavera.
SCANNO - Le tre “Glorie” ieri sera, vigilia di San Martino, sono state accese come da programma alle ore 18,30, non trovando l’accordo di ritardare l’accensione di un quarto d’ora, come annunciato precedentemente, quale segnale di solidarietà agli edili di Scanno.
Lo spettacolo, data anche la sera non particolarmente fredda, è stato seguito da un gran numero di turisti, arrivati anche per la manifestazione dei tre giorni di “Deguscanno”, iniziata venerdì 8 Novembre.
Le tre Glorie erano già pronte nel pomeriggio, con un lavoro intenso di squadra nei vari poggi (nell’ordine delle foto): Cardella, la Plaja e San Martino. Allo scoccare delle 18,30 si sono elevati tre forti boati, dovuti al fuoco che ha investito totalmente le cataste di legna. Simili ad enormi ceri hanno riverberato la loro luce su tutto il paese, tra le grida dei ragazzi che lanciavano sfottò ai componenti delle altre contrade.
 
    parliamo di cose concrete
che stiamo vivendo (2014-2019).
E la tragedia è che non è la prima volta che ce lo dice; e non è il solo a parlarne. Anche se quello che afferma ha un valore di livello più alto: è un commento a studi scientificamente incontestabili (anche se nel passato, ma c’era di mezzo una campagna elettorale, qualcuno ha tentato anche di apostrofarlo in maniera negativa!).
Aldo Ronci ha il pregio dello studioso dei fenomeni demografici ed economici. E non ha...





I NUMERI DI ALDO RONCI:
SULMONA E VALLE PELIGNA, L’ ”ILVA” DI CASA NOSTRA


di Andrea Iannamorelli


C’è “…necessità di infrastrutture, di strutture, di investimenti, di adeguati servizi sanitari, scolastici e dei trasporti, del Tribunale, la presenza e la permanenza di numerosi altri presidi locali ed altro…”, ha scritto in questi giorni il ricercatore (e prezioso analista) Aldo Ronci, come suggerimento, per far uscire il territorio peligno dalla morsa della miseria (disperazione, degrado, abbandono) che vorticosamente si materializza nel quinquennio
 
    storia in cronaca
I paesi della Valle del Sagittario in cronaca sul quotidiano "Il Centro d'Abruzzo"
dal 26 agosto 1986 al 10 Luglio 1987 con gli articoli di Roberto Grossi
Stasera a Scanno si attende la risposta
Consiglieri dimissionari
Se ne parla in consiglio

SCANNO - SCANNO — Questa sera il consiglio comunale dovrebbe dare una risposta chiara e definitiva sulle dimissioni degli assessori, presentate nella riunione del 30 agosto scorso, dopo che il consigliere di maggioranza Pietro Mancini, aveva criticato le decisioni della giunta su «Scannomusicaestate». Ma tra le altre cose non si è trovato l'accordo sui nomi da proporre in sostituzione. L'evento del massi pericolanti ha poi coinvolto tutti i consiglieri, e le dimissioni sono state rimandate. Queste dovrebbe essere discusse questa sera, ma si presuppone che saranno ritirate, perché la recente delibera sul Parco nazionale d'Abruzzo, contrastante con il direttivo della sezione della Dc ha frantumato del tutto i rapporti già incrinati con i consiglieri di maggioranza.
C'è veramente una rottura definitiva tra il direttivo di sezione e i consiglieri comunali di maggioranza?
«A mio avviso bisogna ridimensionare lo spessore delle polemiche — risponde il segretario provinciale della Dc lannamorelli - che a volte possono insorgere su fatti specifici. I rapporti tra partito e amministratori dello
stesso segno debbono essere sempre ricondotti alle esigenze delle competenze proprie che appartengono al partito o all'amministrazione attiva».
Il segretario Bruno Alfredo ha accusato i consiglieri di non aver mai tenuto in considerazione le proposte che erano state avanzate dal direttivo, cosa ne pensa?
«La Dc ritiene, per un principio che fu proprio di De Gasperi, che le istituzioni non debbano mai essere occupate dai partiti. Questi, tramite i propri organi, hanno il dovere politico di porre all'amministrazione tutti i problemi e le richieste sociali di coloro che rappresentano. A sua volta l'amministrazione ha il compito poi di sintetizzare tutte le istanze». Roberto Grossi

Articolo del 22 Novembre 1986
 
    editoriale
trattandosi di un sogno ma di una realtà possibile.
Ma cosa è successo?
A me viene in mente il teatro dell'assurdo, in particolare quello di Samuel Beckett, in cui la caratteristica è quella di dialoghi senza senso, con una logica scardinata dai fatti, privi di ogni convenzione, di linearità.
La stazione appaltante (il Comune) e il RUP, il responsabile unico del procedimento (tecnico comunale), cosa si sono detti? Se non vi erano ostacoli, secondo la vigente normativa e secondo le direttive dell'ANAC (Autorità nazionale anticorruzione), perché non sono state invitate le ditte di Scanno? Dato l'ammontare dei lavori, perché il Rup, che ha deciso da solo in piena autonomia, non è stato affiancato da un Supporto Tecnico Giuridico, in quanto servirsi di associazioni di consulenza, come Asmel, non può essere tutto, perché esse non conoscono problemi ed esigenze delle singole realtà, che vanno considerati, sempre nel rispetto della normativa. Il Rup certamente non ha commesso illeciti (lungi da me un simile pensiero), ma una pubblica Amministrazione moderna, orientata a perseguire obiettivi di efficacia, efficienza, ha bisogno di più figure di riferimento e soprattutto di un dialogo costante con i vari organi, per fare delle scelte oculate, per non danneggiare, in questo caso, quelle famiglie che la crisi dell'edilizia ha messo in ginocchio.
Concludo con quanto scritto dagli operatori edili: «Questi finanziamenti erano l'occasione per alimentare una rinascita dell'economia locale e generare finalmente un momento "magico", attraverso il quale Scanno poteva tornare a volare». (R. G.)
IL LUNEDI' DEL DIRETTORE
Le aspettative deluse

Ho letto il MANIFESTO  degli "Operatori edili di Scanno". Essi scrivono: «Negli ultimi giorni si è concretizzato l'incubo peggiore che neanche la mente più contorta poteva immaginare: la totale esclusione delle ditte scannesi a partecipare al bando di gara per l'assegnazione dei lavori». Si riferiscono ai lavori pubblici per cinque milioni di euro, che la passata amministrazione è riuscita ad avere per la messa in sicurezza di edifici ed altro.
Emotivamente mi sono sentito uno di loro. Ho avvertito dentro di me la forte delusione, l'amarezza, la frustrazione per l'aspettativa tradita. Essi si erano preparati (come si legge nel documento) a partecipare al bando di gara, provvedendo a tutte le certificazioni necessarie, mettendo in campo iniziative atte a favorire addirittura un consorzio per essere competitivi nel panorama lavorativo, consorzio che sarebbe stato un raro ma importante episodio nella storia scannese, che (come in ogni paese) è di solito contraddistinta da piccole rivalità e invidie.
Con il consorzio ho immaginato un movimento di lavoro con tutte le ditte scannesi in sintonia tra di loro per rendere qualitativamente migliori (come gli operatori stessi dicono) i risultati finali.
La delusione è rabbia, perché, come mi si racconta, ci sono stati incontri con l'amministrazione che ha alimentato un'aspettativa, per cui gli operatori hanno ideato in un’ottica positiva lo scenario futuro, non
 
   scanno
messa in sicurezza del territorio” è stato richiesto dai Consiglieri di minoranza del gruppo SCANNO INSIEME, che, come riferisce Antonio Giovanni Silla, “hanno aggiunto anche altri punti su cui il Consiglio dovrà deliberare. È ormai tempo di passare dalla politica delle processioni a quella delle decisioni e, vista l’inerzia di chi oggi governa Scanno, è dovere della minoranza stimolare azioni concrete, non più rinviabili”. “Ci saremmo aspettati un diverso atteggiamento da parte del primo cittadino” aggiungono i Consiglieri di SCANNO INSIEME “ che si sta limitando solo ad incontri politici, senza avvertire la responsabilità di riferire nella sede deputata, che è il Consiglio comunale, quanto sta succedendo”.
A norma di legge, entro venti giorni, i Consiglieri dovranno essere convocati dal Presidente».
Comunicato del Gruppo “Scanno Insieme”
IL GRUPPO CONSILIARE
“SCANNO INSIEME”
ha richiesto la convocazione
del consiglio comunale
PERCHE’ IL SINDACO RIFERISCA
SUI LAVORI DI MESSA
IN SICUREZZA DEL TERRITORIO

SCANNO - «Un consiglio comunale, per chiedere all’Assessore ai Lavori Pubblici, nel caso di specie il Sindaco, di riferire in ordine ai lavori di  
 
   necrologio
Grave lutto per la cultura abruzzese

E' morto venerdì scorso prematuramente e improvvisamente, in una clinica di Pescara il prof. Gianluca Tarquinio, studioso serio e appassionato ricercatore, particolarmente in campo musicale: infatti era profondo conoscitore della musica (pare che abbia suonato nell'Orchestra Sinfonica dell’Aquila). Interessato a tutto, anche alla storia locale, ho avuto la fortuna di conoscerlo personalmente in  pochi incontri: la prima volta quando venne a casa e mi regalò due sue preziose pubblicazioni, l’ultima quando è intervenuto alla presentazione di un mio libro. Non mi ha parlato dei suoi trascorsi culturali: me ne ha fatto qualche accenno, affidandoli evidentemente ai suoi interessantissimi lavori. Perciò ne traggo alcuni dalla lunga biografia pubblicata nel 2009 sul risvolto della retrocopertina di una sua opera sulla musica sacra nella provincia dell’Aquila: “Discologo e musicologo. Nato all’Aquila nel 1957, diplomato in clarinetto nel locale Conservatorio di Musica A.Casella e laureato in discografia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia nell’Ateneo della stessa città, si occupa di ricerche e analisi discografiche comparate e delle problematiche legate alla catalogazione dei supporti sonori. E’ membro del consiglio direttivo dell’Istituto Abruzzese di Storia Musicale di Teramo e socio della Deputazione Abruzzese di Storia Patria. Collabora con l’Istituto di Ricerca per il Teatro Musicale di Roma; con l’Istituto Nazionale Tostiano di Ortona, con i centri di formazione professionale della Regione Emilia-Romagna e con la cattedra di Musica Antica del Conservatorio di Musica di Pescara. Ha, inoltre, collaborato alla cattedra di Discografia e Videografia musicale tenuta da Carlo Marinelli, presso il DAMS dell’Università degli Studi di Bologna. Ha espletato attività concertistica in orchestra e con formazioni cameristiche. Relativamente all’attività di discologo, ha pubblicato lavori su Mozart, Berio, Petrassi, Copland, Nielsen, Vivaldi, Zacara da Teramo, Mascitti, De Angelis, Gatti e De Luca. Ha recentemente pubblicato per la LIM di Lucca (2007) un corposo lavoro sulla discografia generale dei compositori abruzzesi, mentre stanno per andare in stampa lavori discografici su Giacomo Carissimi, Maria Caniglia, sull’Inno Nazionale Italiano e sulla discografia del canto popolare e delle bande musicali abruzzesi. Collabora con le riviste I Fiati, Syrinx, Hortus Musicus, nonché con vari quotidiani locali. E’ spesso invitato a tenere relazioni e convegni nazionali ed internazionali su argomenti legati alla storia del disco, alla catalogazione discografica,  
al ruolo del disco nella società e su temi di discografia comparata, le ultime a Roma per l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e a Venezia per la Fondazione Cini-Istituto Nazionale Vivaldi…” Attualmente insegnava in una Scuola Media di Avezzano, dove era conosciuto e stimato da tutti; faceva parte dei Consigli Direttivi dell’Istituto Abruzzese di Studi Musicali e della Pro Loco di Avezzano, era socio della Deputazione Abruzzese di Storia Patria. Da questa Rivista giungano le più sentite condoglianze alla famiglia, ai parenti e agli amici. (NC)
 
Monte Genzana