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Sabato 19 Ottobre 2019 - San Paolo della Croce, Sacerdote
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Il tempo... ieri - Giornata senza eventi metereologici di rilievo. Tutto è proceduto come nei giorni scorsi da quando l’alta pressione insiste sull’Italia. Temperature perlopiù stazionarie: mass. 18,7°C; min. 7,1°C; attuale 9,5° (ore 23,30).
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libri
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Fabrizio Fanciulli,
L’uomo di legno
Fabrizio Fanciulli che dopo aver trattato con “Chi vive?” le storie di uomini diventati briganti sulla Majella, torna in campo con L’uomo di Legno ED. Sigraf per raccontare attraverso gli occhi di un uomo, l’artigiano Antonio Palmerio detto anche affettuosamente Mastro Tonino. Il libro è ambientato a Pretoro (Chieti),con le sue tradizioni e le sue incancellabili
tracce. Quello di Tonino è il cammino di una vita, un legno che lo unisce alla sua terra. Quel legno è meravigliosa creazione: magiche infatti sono le mani consumate dal lavoro
costante e continuo
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di un uomo tanto rispettato nel borgo di Pretoro che, oggi più che mai è una vera attrazione soprattutto per i più giovani esterrefatti per le splendide opere in legno realizzate da quel “mastro” che quasi come un eremita moderno, trascorre le sue giornate a “creare” in solitudine nel cuore della Majella. La sua bottega, ricca di opere e di
fatica è un vero museo, eppure Palmerio schivo e solitario, sa anche aprire il suo cuore
e la sua “casa” al pubblico per mostrare i gioielli che custodisce gelosamente, e raccontare
storiche verità.
Fabrizio Fanciulli di Pretoro, oltre ad essere uno scrittore, è l’ideatore dell’evento “L’Urlo della Majella” di cui ha realizzato un cortometraggio con il regista Nicola Santamaria
selezionato al Trento Film Festival 2014. e di "Passeggiate musicali nella regione verde d’Europa" proiettato all’Expo Milano 2015.
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parchi letterari
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Anversa degli Abruzzi:
Ispirazioni e colori
d'autunno nelle Gole
del Sagittario
Domenica 20 ottobre dal Circolo Polare Artico alla Basilicata di “Matera 2019” nel bicentenario dell’ infinito leopardiano: letture, incontri, percorsi naturalistici e letterari,
case museo, spettacoli, mostre, persone, luoghi e ricette che hanno ispirato
alcune tra le più belle pagine della letteratura.
Anche il Parco Letterario Gabriele D’Annunzio di Anversa onorerà la 5° Giornata Europea dei Parchi Letterari con i volontari europei del Progetto
Erasmus Plus "Anversa meets Europe", e gli accompagnatori di Media Montagna
Vanessa Ponziani e Domenico Cerasoli. Vi invitiano con l' Oasi WWF Gole del
Sagittario, il Comune di Anversa degli Abruzzi e la frazione Castrovalva, a
rivivere un viaggio
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storico e culturale sulle tracce dell'amatissimo incisore e grafico olandese.
L'escursione partirà dalle Sorgenti di Cavuto per arrivare a Castrovalva e ritorno in circa 3/4 ore.
All'arrivo a Castrovalva una degustazione di prodotti locali offerta
dall'Agriturismo Locanda Nido d'Aquila.
Attività gratuite. E' importante prenotare!
Al rientro dell'escursione, dalle ore 16:00 alle Sorgenti di Cavuto "Il gioco dell'orso".
Una Giornata Europea che non può non chiudersi in Basilicata: con Federico II a Melfi, Isabella Morra a Valsinni, Albino Pierro a Tursi, Francesco Mario Pagano a Brienza, Francesco Lomonaco a Montalbano Jonico e Carlo Levi ad Aliano celebreremo insieme Matera Capitale Europea della Cultura 2019."
I dettagli dei programmi (luoghi, orari e date) si trovano nelle pagine degli eventi de I Parchi Letterari.
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mons. salvatore rotolo
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Il ricordo di mons. Salvatore Rotolo
a cinquant’anni dalla morte
Il 20 ottobre 1969, nell’Istituto Salesiano Pio Xi a Roma, moriva mons. Salvatore Rotolo, esemplare
figura di vescovo e illustre scannese. A 50 anni di distanza, domani 20 ottobre
alle ore 10,30, una messa solenne in suffragio sarà celebrata davanti alla sua tomba nella Basilica di S. Maria Ausiliatrice. Dieci
anni fa l’Accademia dei Gelati promosse un convegno nella chiesa parrocchiale di Scanno
per tenerne viva la memoria e farlo conoscere alle giovani generazioni, con un
inquadramento storico e una carrellata di ricordi dai primi studi a Roma nel
Collegio Salesiano del Sacro Cuore alla realizzazione di grandi opere salesiane
e alla nomina episcopale nel 1937 per scelta diretta di Pio XI. Uno scannese
prestato alla Chiesa Universale che mai aveva dimenticato il suo paese, dove
tornava a soggiornare per un periodo di riposo in estate nella sua casa natale,
che ne perpetua il ricordo con un busto marmoreo sulla facciata. Un “mite eroico pastore” è la definizione di don Paolo Iafolla, sacerdote salesiano che nel 2004 pubblicò il libro “ Monsignor Salvatore Rotolo”, per far rivivere la sua figura di vescovo “povero, servitore, profeta, intrepido e santo”, che ha donato tutto di sé a tutti. Un libro che lo fa conoscere dalle sue radici, ripercorrendo le tappe
fondamentali della sua vita: la vocazione, la formazione salesiana, le sue
cariche di direttore al Sacro Cuore a Roma e poi a Torino-Valdocco, la
fondazione dell’Istituto Pio XI, la costruzione della Basilica S. Maria Ausiliatrice, la sua
carica episcopale vissuta in semplicità, il suo operato nell’assistenza alla popolazione durante i bombardamenti a Velletri, la nomina a
Prelato di Altamura e Acquaviva delle Fonti, fino agli anni della malattia e
della morte. Prima ancora di essere vescovo, mons. Rotolo scrisse nel 1929 “I soggiorni del Beato Giovanni Bosco in Roma, in vista della beatificazione di
don Bosco, “come piccolo attestato di riconoscenza al Cuore di Gesù che per l’intercessione di Maria Ausiliatrice e del beato Giovanni Bosco mi aveva ridonato
la sanità”, dopo una seria polmonite. Per essere stato un salesiano, solerte e dinamico,
con il dono della carità, capace di superare le difficoltà finanziare confidando nella Provvidenza, può essere considerato degno successore di questo grande Santo.
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storia in cronaca
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I paesi della Valle del Sagittario in cronaca sul quotidiano "Il Centro
d'Abruzzo"
dal 26 agosto 1986 al 10 Luglio 1987
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Gli abitanti della zona temono che altri massi precipitino
La gente di Scanno lavora
con un occhio a «Cardella»
SCANNO - In attesa della risposta del ministro della Protezione civile, la gente di
Scanno, che abita e lavora nella località "Fra le Musa" una delle zone ai piedi del Monte Cardella dichiarate pericolose
per la presenza di grossi macigni che minacciano di precipitare, continua la
sua attività.
Sulle panchine di via Napoli, come tutti i pomeriggi, sono sedute le vecchiette,
con il caratteristico costume, che parlano tra di loro. Alla domanda se hanno
paura di sostare in una zona pericolosa, Olga Francalancia risponde di sì e aggiunge di aver avuto sempre il timore che qualche masso potesse finire
contro la sua casa. Interviene il marito Pietro Tarullo e racconta che massi
sono precipitati altre volte dal "Cardella". Uno di questi, sfondando il muro
dell'abitazione di Fusco, l'ultima casa di Viale dei Caduti, entrò in cucina e si fermò proprio vicino al camino; per fortuna in quel momento non c'era nessuno.
Un altro masso, più piccolo, entrò dalla finestra dell'abitazione di Americo Ciccotti. L'ultimo episodio in ordine
di tempo è la rottura da parte di un enorme macigno della rottura della conduttura
dell'acqua della centralina elettrica.
Alla domanda se intendono abbandonare le loro case, rispondono che lo faranno,
se sarà necessario, solo quando inizieranno i lavori di bonifica; non hanno nessuna
intenzione di farlo ora, né tantomeno si assoggetteranno ad abitare in una roulotte o tenda.
«Io ho paura - sostiene Vittoria Del Monaco - soprattutto per le mie bambine.
Quando sono venuta ad abitare in questa zona, cinque anni fa, in una casa di
recente costruzione, nessuno mi ha avvertito di questo pericolo. Ora ho paura». Giacomo Nannarone ha la sua carrozzeria proprio nel punto più pericoloso, perché sopra la sua officina si vedono degli enormi massi pericolanti.
«Ho sempre avuto paura - afferma Nannarone - per questo motivo non ho mai voluto
abitare sopra l'officina. Purtroppo, nonostante la paura, non so dove andare e
il giorno che faranno l'ordinanza di sgombero, dovrò iscrivermi alle liste di collocamento».
La zona vent'anni fa era per lo più deserta: c'erano ancora le
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aie e veniva utilizzata per il deposito della legna. Intorno agli Anni '70 c'è stato un tale sviluppo edilizio che è divenuta una delle zone più abitate di Scanno.
Roberto Grossi
Articolo del 9 Ottobre 1986
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scanno
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I palanconi delle Glorie
sono già stati innalzati
SCANNO - Il popolo delle “Glorie” è da qualche settimana al lavoro sui poggi di Cardella, San Martino e La Plaja,
per costruire i grandi falò che saranno accesi la vigilia della festa di San Martino, il 10 Novembre.
Quella delle “Glorie” è una tradizione molto sentita dai giovani di Scanno.
In gruppetti sono saliti fino alla sommità del bosco per scegliere tronchi di alberi alti 10-12 metri. Trascinati a
destinazione sono stati innalzati a formare un quadrato. Il lavoro di questi
giorni è quello di cercare alberi da sfrondare. Le frasche serviranno per essere
asserrate dentro il quadrato, che piano piano prenderà la forma di un solido geometrico, fino a divenire un parallelepipedo con
altezza a livello della cima dei palanconi. A raccogliere le frasche saranno
soprattutto i ragazzi, mentre gli adulti sfronderanno gli alberi.
Da due anni vi è stato abbinato la tre giorni di “Deguscanno” un evento di wine, food, lore, che si svolge nel centro storico del paese e
richiama molti appassionati.
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lago di scanno
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Ancora una diecina di giorni
per la fine dei lavori
alla CIRCUMLACUALE
DEL LAGO DI SCANNO
VILLALAGO - Mancano, a detta degli operai, una decina di giorni al termine dei lavori di
risanamento della frana, avvenuta undici anni fa, all'altezza del km 1+450,
della circumlacuale del Lago di Scanno nel tenimento di Villalago. Il movimento
franoso avvenne il 16 Aprile del 2008. Divise in due per circa 30 metri la
carreggiata della SP 82,
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nota come circumlacuale. La strada venne immediatamente chiusa. Dopo il
sopralluogo l’assessore alla Viabilità Pio Alleva avviò l’iter per reperire i fondi necessari onde affrontare i lavori urgenti e nel giro
di venti giorni la strada venne riaperta a senso alternato.Tra promesse e fatti
vari sono trascorsi undici anni prima di vedere gli inizi dei lavori nel giugno
scorso. Ad eseguirli è la Dfc Costruzioni di Minturno (Latina) con scavi in profondità per la realizzazione di una barriera di micropali in cemento armato per
consolidare tutto il tratto di strada interessato.
I lavori di “rifinitura” sono eseguiti dalla ditta Colarossi di Scanno. Si sta piastrellando il tratto
di pista ciclabile e poi con la bitumazione si chiuderà il sipario su questa storia di undici anni.
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