Lunedì 7 Ottobre 2019 - San Rigaldo, Martire benedettino

Il tempo... ieri - LA GIORNATA E’ STATA perlopiu’ nuvolosa, con il sole che si è visto a tratti in mattinata, mentre nel pomeriggio le nuvole hanno portato la pioggia. Temperature in leggero rialzo: mass. 16,8°C; min. 9,2°C; attuale 11,1° (ore 23,30).
 
    libri
Gianfranco Giustizieri,
Gli alpini, d'Annunzio, un motto 
Storia, Poesia, Leggenda
in terra d'Abruzzo e anche oltre

Questo volume è l'analisi di un motto, segno di riconoscimento, di fierezza, di orgoglio ma anche di sofferenza e di sangue, di appartenenza e di distinzione in tempo di guerra e di pace: simbolo del Battaglione Alpini "L'Aquila" tra i più gloriosi della nostra Storia. Ma è anche narrazione di vicende individuali e collettive.
Un motto attribuito a Gabriele d’Annunzio e cento pagine di storia, con preziosi documenti finora “top secret”, frutto di ricerche meticolose nell’Archivio dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito, per l’esatta interpretazione dello stemma araldico del Battaglione Alpini L’Aquila. E’ quello che ha voluto di fare lo studioso aquilano Gianfranco Giustizieri. Una ricerca compiuta con la pazienza di un certosino e l’arguzia “dell’indagine poliziesca alla Sherlock Holmes”, come sottolinea l’autore nella postfazione, che ci introduce non soltanto ad una lettura attenta di documentate pagine di storia militare, ma anche alla scoperta di un “falso” che parte da una corretta attribuzione per arrivare ad una fantasiosa interpretazione: maestro sia nel sancire la prima, sia nello scoprire la seconda”.
 
    mostra
Poiesi, la mostra personale
di Sebastián Contreras

E’ stata inaugurata sabato, 5 Ottobre,all’interno dell’Aurum di Pescara, Poiesi, la mostra personale di Sebastián Contreras, a cura di Lucia Zappacosta e Antonio Zimarino con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Pescara. Il gioco creativo di Sebastiàn Contreras si muove sul filo sottile dell’incontro tra il concetto e la struttura materiale/immateriale delle nuove tecnologie. Gli oggetti digitali e non, propri del nostro quotidiano dialogano con l’universo simbolico di una cultura essenzialmente umanistica, coinvolgendola e facendola entrare negli asettici processi dei byte. Smartphone e software, vengono indotti dall’autore a formare, intervenire, rappresentare e interagire con idee e forme dell’immaginario letterario.
 
  premio alla cultura
A Rosanna Di Iorio
Premio “Alla cultura”

La nota poetessa e scrittrice abruzzese, Rosanna Di Iorio, che ha recentemente pubblicato il libro La stanza segreta (2018), ha ottenuto la nomina per il Premio “Alla cultura” all’interno della VIII edizione del Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi” di Jesi (Ancona).
L’iniziativa concorsuale, ideata e presieduta dal poeta e critico letterario Lorenzo Spurio e organizzata dall’Associazione Culturale Euterpe di Jesi, con la poetessa Michela Zanarella quale Presidente di giuria, ha inteso tributare uno dei massimi riconoscimenti alla poetessa Di Iorio, da anni seriamente impegnata in campo culturale mediante una intensa attività letteraria sancita da varie pubblicazioni.
 
   la storia in cronaca
I paesi della Valle del Sagittario
In cronaca sul quotidiano
"Il Centro d'Abruzzo"
dal 26 agosto 1986 al 10 Luglio 1987

Il 3 Luglio del 1986 uscì in edicola il primo numero del  quotidiano "Il Centro" d'Abruzzo.Venne fondato dall'Editrice la Seci per raccontare la realtà abruzzese. Gli fu dato Il nome "Il Centro - Quotidiano dell'Abruzzo" per sottolineare la collocazione geografica della regione. Il suo primo direttore responsabile fu Ugo Zatterin, già direttore del TG di Rai2. Nel 1993 la Finegil del Gruppo Editoriale L'Espresso incorporò la SECI, acquisendo tutta la proprietà, che nel 2016 cedette ad un gruppo di imprenditori abruzzesi. Ebbe sin dai primi numeri un successo, tanto da cercare corrispondenti in tutto il territorio abruzzese. Per la Valle del Sagittario venne fatto il mio nome. Accettai, interessato al giornalismo, ma soprattutto per acquisire dopo due anni l'iscrizione all'albo.
Tra le mie carte ho ritrovato un plico di fotocopie degli articoli scritti dal 26 Agosto 1986 al 10 Luglio 1987. E' la storia in cronaca dei paesi della Valle del Sagittario, che ripropongo, dilazionata nel tempo, ai lettori di questo giornale. (R. Grossi)
L’articolo qui di seguito è il primo della lunga raccolta.

Ieri l'ultimo concerto della rassegna
“Scanno musica estate”
chiude con Gazzelloni

VILLALAGO - (indica da dove è stato inviato l’articolo alla redazione de “Il Centro”, ndr) Con Severino Gazzelloni al flauto e Leonardo Leonardi al pianoforte si è conclusa ieri sera "Scanno musica estate". La manifestazione, organizzata dal Comune e dall'azienda di soggiorno, ha offerto incontri di musica classica e leggera per tutto il mese di agosto.
Secondo Riccardo Tanturri, presidente dell'azienda di soggiorno, questa edizione di "Scanno musica estate" «è stata innovativa nel programma e nel modo di realizzarlo. E questo ha ridestato un interesse e una partecipazione che cominciavano a calare».
«Il Comune di Scanno - ha detto l'assessore alla cultura Roberto Nannarone — è intervenuto per la prima volta nell'organizzazione di attività culturali. L'azienda e l'assessorato alla cultura si sono discostati dalla vecchia formula degli incontri musicali, organizzati in passato dalla locale Accademia dei Gelati e hanno preparato un cartellone con diversi generi musicali: cameristica, nella serata inaugurale, con il pianista Benigno Benigni; un concerto per organo nella    
chiesa di Sant'Antonio del maestro Luigi Geleghin; due incontri con la musica leggera (Murolo e Lauzi) e altrettanti con la lirica.
Una novità e stato l'appuntamento con la musica jazz, che ha riscosso molto successo, soprattutto tra i giovani. Da non dimenticare la serata all'aperto con l'orchestra dei corsi internazionali giovanili di Lanciano». Ieri "Scanno musica estate" ha chiuso alla grande con Severino Gazzelloni. Tutto il programma è stato seguito con interesse non solo dai turisti, ma anche e soprattutto dalla gente del posto. Roberto Grossi
(26 Agosto 1986)
 
    bolzano
Al Coro Lirico “Giuseppe Verdi”
di Bolzano e allo scrittore
Renzo Caramaschi
Sindaco di Bolzano
Assegnato il premio culturale internazionale
Abruzzo Trentino Alto Adige

Si è tenuta a Bolzano presso il Centro Culturale Ermete Lovera, davanti una sala gremita ed a un pubblico altamente qualificato, la Cerimonia di consegna del “Premio Culturale Internazionale Abruzzo Trentino Alto Adige” 26^ edizione 2019, organizzato dalla Libera Associazione Abruzzesi Trentino Alto Adige, presieduta da Sergio Paolo Sciullo della Rocca Ambasciatore d’Abruzzo nel Mondo, con l’alto patrocinio del presidente della Regione Abruzzo. I premi: sezione scienze musicali, al Coro Lirico “Giuseppe Verdi” di Bolzano, diretto dal Maestro prof. Claudio Vadagnini, paladini delle opere del Maestro Vincenzo Bellini discendente da famiglia di musicisti abruzzesi di Torricella Peligna in Provincia di Chieti, sezione letteratura, allo scrittore dottore Renzo Caramaschi, Sindaco di Bolzano per il romanzo storico “Il Sigillo d’Ambra” Ed. Mursia 2018. Il premio è stato consegnato dal presidente Sciullo della Rocca, affiancato da Andrea Lucci, Gabriele Antinarella, Elisabetta D’Aurelio, Marina Di Marino e dal Consigliere Provinciale Sandro Repetto. Altamente significativo il messaggio augurale giunto dal Commissario del Governo dell’Alto Adige Vito Cosumano che ha espresso il suo apprezzamento per la costante e significativa attività culturale svolta dal sodalizio abruzzese nell’ambito della Regione Trentina. Per questo appuntamento internazionale che da numerosi lustri ha dato prova della valenza delle sue scelte nel settore della cultura, sono giunti numerosi
messaggi augurali tra i quali: quello del presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, del Presidente della Regione Autonoma Trentino Alto Adige Arno Kompatscher del Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri “difensore degli emigranti”, dal Presidente del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano Josef Noggler e dall’Assessore alla Cultura del Comune di Bolzano Juri Andriollo. (Foto Arte – Asmodeo Rennes)
 
   scanno
Processione serale a Scanno
di San Francesco

SCANNO - La processione serale di San Francesco per le vie cittadine, presieduta da don Luigi Carfagnini dopo le funzioni religiose ed animata dalla banda di Chieti, bella e sobria, ha visto partecipi un gran numero di fedeli con in mano il lume acceso. Una testimonianza di fede ed una lode a Dio attraverso la devozione per “il Poverello d’ Assisi”, venerato      
nella chiesa francescana dedicata a Sant’Antonio di Padova in un suo altare ligneo, piuttosto recente rispetto alla vetustà della chiesa stessa, infatti fu realizzato in legno nel 1948. Un affresco di Giambattista Gamba sulla volta raffigurante il “Transito” testimonia una devozione locale antica. La festa, espressa sempre in tono minore rispetto a tutte le altre festività, in passato si svolgeva nella mattina del quattro ottobre. Maggiore risalto c’è stato con lo spostamento alle ore serali, illuminata dall’uso delle fiaccole, che la rendono più suggestiva e anche nostalgica perché segna la conclusione del ciclo annuale delle feste processionali.
 
    auguri di nozze
AUGURI A IGINO E SIMONA

SCANNO - A distanza di una settimana, Igino Mancini e Simona Tripaldi, dopo il matrimonio festeggiato a Taranto con i familiari e gli amici più intimi, hanno riproposto sabato scorso una festa condivisa con parenti ed amici scannesi. Prima del banchetto nuziale nell’Hotel Miramonti, nella chiesa parrocchiale  alle ore 18,00 don Luigi Carfagnini ha concelebrato con don Maurizio Nannarone la santa messa di ringraziamento, ricordando loro l’impegno, il dono e la responsabilità come punti fondamentali del loro matrimonio. Anche il parroco don Carmelo a fine celebrazione ha rivolto agli sposi parole augurali.
La festa, rallegrata da un complesso musicale, si è protratta fino alle prime ore dell’alba.
 
AUGURI A ENNIO E GRAZIA

SCANNO - Con rito religioso, nella splendida chiesa di Sant’Antonio di Padova, sabato scorso alle ore 16,00 Ennio Gavita e Grazia Mancini sono felicemente convolati a nozze. Il loro matrimonio è stato benedetto da don Giacomo Tarullo, in una bella e sentita cerimonia, a coronamento di una unione già consolidata dalla nascita di Giovanni. Hanno poi festeggiato l’evento con parenti ed amici nel Park Hotel. Ci congratuliamo con gli sposi per questa loro scelta, augurando (in modo particolare dal direttore di questo giornale) una vita felice con il loro bambino e tanti auguri anche ai rispettivi genitori Giovanni e Anna, Roberta e Bruno.
 
Lago Pio