Lunedì 16 Settembre 2019 - San Cipriano, Vescovo e martire

Il tempo... ieri - Una bella giornata di sole, dovuta alla presenza dell’alta pressione. Nel pomeriggio passaggio di innocue velature. In serata correnti di venti freddi. Temperature stazionarie: mass. 23,8°C; min. 10,2°C; attuale 15,1° (ore 23,30).
 
    libri
Paolo Maurensig,
IL GIOCO DEGLI DEI
(Libro “premio Scanno 2019”)

Lo scrittore Paolo Maurensig ha ricevuto, sabato scorso 14 settembre, il “Premio Scanno-Letteratura” per il libro “Il gioco degli Dei”, edito da Einaudi.
Paolo Maurensig, scrittore goriziano, torna con il suo libro a muovere i suoi personaggi nell'universo affascinante e ricco di storie degli scacchi, regalandoci il ritratto sorprendente di un personaggio che ribalta continuamente l'immagine del campione, e i nostri pregiudizi occidentali. Egli racconta la storia di Malik Sultan Kahn, giovane servo indiano divenuto campione di chaturanga, l’antenato indiano degli scacchi, sullo sfondo di un’Europa sull’orlo della Seconda Guerra Mondiale. Apprenderne l'arte è un percorso impervio, ma non per Malik Mir Sultan Khan. Di lui si sa solo che è nato nella foresta del Punjab, dove ha appreso l’arte del chaturanga e che una tigre lo insegue da sempre, dopo che gli ha portato via i suoi genitori. Ma sarà quella stessa tigre a permettergli di entrare alla corte del maharaja che - notando la sua abilità nel gioco - lo condurrà in Europa a gareggiare nei più importanti tornei di scacchi. Così il giovane servo, da molti considerato un “idiot savant”, arriverà ad affermarsi fino a battere l'ex campione del mondo Capablanca.
Gli dèi, o il caso, gli hanno donato un talento naturale che lo porterà in breve tempo a diventare il più imbattibile scacchista
degli Anni Trenta. Ma un dono divino può essere duro da sopportare.Si dice che quando gli uomini sono concentrati su quelle pedine dalle strane forme animali dimentichino tutto, come se dalle loro mosse potesse dipendere la distruzione o la salvezza dell'intero universo.
Sultan Khan morì un anno dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, divorato
dalla turbercolosi.
Paolo Maurensig nel ritirare il premio ha confessato pubblicamente: “I premi sono di due tipologie: quelli che si danno ai giovani talenti per incoraggiarli e quelli che si tributano agli scrittori affermati che volgono al tramonto. Io spero di essere ancora nella
prima fase”.
 
    premio scanno
XLV Edizione del PREMIO Scanno 
A Paolo Maurensig
Il Premio di Letteratura

SCANNO - Sabato pomeriggio si è svolta a Scanno, in Piazza Codacchiola, la cerimonia di premiazione dei vincitori delle 10 sezioni del Premio Scanno, in un clima di festa, e con degli ospiti illustri. Ad aprire la cerimonia è stato il Presidente della Fondazione, dott. Manfredi Tanturri e il segretario generale del Premio, prof. Paolo De Nardis. che hanno riaffermato la volontà di proseguire a portare avanti il Premio Scanno, arrivato all 45/a edizione. Quest’anno è stato dedicato alla Principessa, Alessandra Schoenburg Tanturri, deceduta prematuramente l’anno scorso, che ne aveva preso le redini dopo la morte del marito, fondatore e artefice fino al 2001.
Dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Scanno, in una piazza gremita e con un bel sole che l'indorava è iniziata la cerimonia, presentata dalla giornalista Rai Susanna Petruni.
I nomi dei vincitori erano già noti, perché sono stati resi pubblici alle ore 12,30 in conferenza stampa nell'Auditorio Calogero. Prima ancora, dopo il saluto di benvenuto da parte del Presidente della Fondazione Tanturri, del segretario generale della Fondazione e del Sindaco di Scanno, come di consueto ci sono state due tavole rotonde: una sul libro di Riccardo Tanturri, "Il Gattopardo Innamorato", a trent'anni dalla sua prima pubblicazione, e la seconda su Salvatore Quasimodo, a 60 anni dal Premio Nobel.
Alle ore 16,30 è iniziata la cerimonia, con i vari interventi dei singoli premiati. Questi i nomi dei vincitori: Premio Diritto a Guido Alpa; Premio Economia ad Adriano Giannola; Premio Ecologia a Fanpage.it; Premio Musica a Giorgio Carnini; Premio Medicina a Lamberto Maffei; Premio Antropologia a Massimo Santilli e a Vincenzo Esposito; Premio Alimentazione all’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo; Premio Sociologia a Carmen Leccardi; Premio Opera Prima ad Alessandra Laricchia e Alessandro Acciavatti; Premio Speciale Valori a Gabriele Gravina; Premio Letteratura a Paolo Maurensig.
Menzione Speciale a Roberta Scorranese.
E' stato un Premio tornato agli antichi splendori, anche se è mancata la passerella di ministri e sottosegretari. Durante la premiazione del vincitore delle tradizioni popolari è stato ricordato Natino Di Rienzo, scomparso di recente, e il suo impegno nell'arte orafa e per la sua dedizione al Premio, a cui ha dato il suo contributo, premiando il vincitore con l'Amorino d'oro di sua creazione. Sono stati i suoi figli in questa edizione a proseguire l'impegno del padre.  
A chiusura il dott. Manfredi Tanturri ha manifestato la sua soddisfazione e ha fatto promessa di voler seguitare sulla scia dei suoi genitori.
Un lungo applauso ha salutato le sue parole.
 
    parliamo di cose concrete
FATTO IL GOVERNO “CONTE DUE”
TORNIAMO A PARLARE
CON REALISMO DI “COSE NOSTRE”

di Andrea Iannamorelli

Il Governo ha avuto la fiducia, come previsto, ed ora ha pieni poteri.
Chissà se alcuni hanno imparato la lezione (istituzionale) che deriva, a quindici mesi dall’avvio della legislatura, da questa vicenda che è stata certamente
“inedita” per la storia del Parlamento nazionale. (Non s’era mai vista una crisi nata così presto rispetto al voto, per di più in pieno agosto e senza un cosiddetto “Governo balneare”. Il “Conte due”, negazione del Governo precedente, infatti ha la pretesa di nascere come “Governo di legislatura”. Vedremo).
Sta di fatto che ora dobbiamo tornare a pensare alle cose di casa nostra: l’Abruzzo ed il nostro territorio.
Anche Marsilio, dopo i primi sussulti ...

 
    editoriale
IL LUNEDI’ DEL DIRETTORE
"Sant'Antonio li ritira, Sant'Eustachio li scapila"

Il detto popolare scannese: "Sant'Antonio li richiama, Sant'Eustachio li allontana", è riferito ai pastori, che tornavano con le greggi dai pascoli pugliesi ai primi di Giugno (il 13 era la festa di Sant'Antonio con le sue ricche tradizioni), per poi ritornare di nuovo in Puglia dopo la festa di Sant'Eustachio, Patrono del paese, che si celebrava il 20 Settembre.
Oggi che la transumanza non avviene più, si può traslare il detto alle manifestazioni estive, che sono terminate con il "Premio Scanno" sabato 14 settembre, in coincidenza con la festa di Sant'Eustachio (da qualche tempo non più nel giorno in cui lo ricorda il calendario dei Santi, ma il sabato e la domenica della seconda settimana di Settembre).
Da Giugno a Settembre si sono succedute le manifestazione estive di tutti i paesi della nostra Valle del Sagittario. La scelta degli eventi sono state diversificate, secondo la sensibilità e le finalità che le amministrazioni comunali volevano raggiungere.
Ormai appartengo alla generazione che vive di ricordi e, soprattutto, legata alle manifestazioni che perseguono la finalità di salvaguardare le nostre tradizioni e di saperle presentare senza spettacolarizzarle con presenze e innovazioni disturbanti, che danno visione e significati di un passato irreale. Non sono le presenze di sindaci, di politici e amministratori, senz'altro illustri figuranti, che danno senso ad una manifestazione che si rifà a quanto avveniva in passato. Succede, come a Villalago, che non si curino neppure i costumi dell'epoca, per cui il corteo non dice più quale matrimonio antico si stia celebrando, perché si mescolano i vestimenti del  passato remoto con il passato prossimo, con aggiunte fuori da ogni tradizione. Lo stesso "Catenaccio" scannese, non cura più l’ordine di sfilata, la vestizione e il portamento. Occorrerebbe qualche giorno di scuola, per cui chi ne è capace, insegni ai figurante il minimo essenziale per non ridicolizzare una manifestazione che merita più attenzione.
Tutte le altre sono figlie del presente, per cui se Agosto è il mese dello svago e del divertimento, ben vengano notti nere, bianche o di altri colori.
Noi che siamo avvolti nel silenzio e nella solitudine delle montagne per gran parte dei mesi dell'anno, certamente non cadiamo nel delirio se si suona e si balla nelle notti estive fino alle prime luci del nuovo giorno.
Ci sono stati da parte delle associazioni culturali locali convegni e presentazioni di libri, come quella del dott. Angelo Di Gennaro ai "Sabati Letterari", dal titolo: "I minatori di Monteneve". Si parla da anni a Scanno di un "Premio Musicale" dedicato al compositore di origini scannesi "Henry Mancini", ma tuttora
mancano i fatti.
Anversa ha fatto scelte diverse con un programma che ha privilegiato più gli eventi culturali. Alla sua amministrazione comunale va dato il vanto di aver messo in calendario anche quest'anno un recital di altissimo pregio, con attori di fama mondiale. Una nota di merito va anche a Castrovalva e a Frattura, frazioni un po' neglette da tutti noi, che ci affolliamo alle manifestazioni dei Comuni capoluogo e non saliamo ai nostri piccoli borghi che quest'anno hanno dato esempi di come si possa essere innovativi nel legame con le ricchezze antropologiche e culturali del territorio.
Il 13 e 14 Settembre Scanno ha chiuso alla grande con manifestazioni culturali che hanno richiamato tantissimi ospiti. Mi riferisco al "Premio Scanno" e al "Convegno multimediale", organizzate da fondazioni e Circoli privati, sponsorizzate dall'amministrazione comunale.
Nel Convegno "“L’Università e i giovani nel cambiamento d’epoca" si è parlato molto della cultura delle tradizioni. Un discorso, con rettori e professori di Università, rivolto alle nuove generazioni, ma che a Scanno non c'erano ad ascoltare. C'erano, però, il Sindaco e qualche amministratore di peso, per cui si spera che siano loro a farne tesoro per condividerlo con i loro giovani cittadini.
Tenere viva la cultura delle tradizioni è importante, perché si avvale di rituali per diffondere e conservare la propria identità nel contesto di una società più vasta. Per questo è indispensabile una continuita’ nel tempo, perché solo così la tradizione non è preda delle mode e può trasmettere i valori spirituali, morali e culturali tenuti saldi nella mente e nel cuore di un popolo. Le tradizioni sono le nostre radici. Queste dobbiamo far conoscere agli ospiti che ci onorano della loro presenza. Tutto il resto è vacuità.
 
   festa di sant’eustachio
Scanno ha festeggiato
con tutti gli onori il suo Santo Patrono

SCANNO - C’è stata una grande partecipazione di popolo ieri sera nella processione del rientro della statua di Sant’Eustachio nella sua chiesa, dopo i festeggiamenti iniziati sabato pomeriggio con i canti del vespro e la santa messa presieduta da don Giacomo, nella chiesa madre parata a festa con gli antichi drappi rossi. Il vescovo mons. Michele Fusco ha presieduto ieri la solenne celebrazione eucaristica e la processione di mezzogiorno per le vie del paese, confortando con la sua benedizione le persone anziane incontrate lungo il percorso. Come consuetudine, hanno partecipato, con gli amministratori locali, i sindaci dei paesi vicini. La festa religiosa si è conclusa ieri sera, quando il Santo Patrono, seguito dalle autorità civili e militari, dagli alpini e dai carabinieri delle associazioni locali, da tutto il popolo, con le note musicali della banda e il suono delle campane a distesa, è stato riaccompagnato nella sua chiesa. Davanti al Palazzo Di Rienzo, prima del canto del Te Deum, il parroco ha portato ad esempio delle famiglie la figura di Sant’Eustachio, morto martire con la moglie e i figli, per incitare ognuno al rispetto e all’amore del proprio familiare.  
 
    scanno
Inaugurazione a Scanno
del monumento all’alpino

Gli alpini di Scanno, con il loro capogruppo Maurizio Lancione, hanno voluto dedicare un monumento all’alpino. Individuato uno spazio adiacente al Viale degli Alpini, l’hanno curato e trasformato in un piccolo giardino, con erba e fiori, per accogliere una bella opera scultorea: la statua di un alpino che, appoggiato al suo picchetto, guarda verso la montagna, realizzata dallo scultore Stefano Faccini, con il marmo della ditta Stati di Sulmona.
E’ stata inaugurata ieri pomeriggio, in una cerimonia intensa e festosa, esaltata dai canti patriottici eseguiti dalla banda, al momento dell’alzabandiera, prima che venisse scoperta per apparire in tutto il suo candore allo sguardo del numeroso pubblico presente.
Maurizio Lancione ha espresso le motivazioni che hanno spinto il suo gruppo all’ideazione di quel monumento, che deve parlare al cuore di tutti per ricordare gli alpini che “sono andati avanti” e quelli che sono caduti in guerra senza aver avuto una sepoltura, come ha ricordato il presidente dell’ANC di Scanno, mar. Giuseppe Spacone.
Il parroco don Carmelo ha benedetto l’opera e si è soffermato a riflettere sugli
ideali umanitari che portano ad amare la patria
e il proprio paese.
Infine il sindaco G. Mastrogiovanni, nel ringraziare gli alpini, ha manifestato la sua soddisfazione per la realizzazione figurativa che valorizza ed eleva eticamente quello spazio così degnamente utilizzato. Era presente alla cerimonia Quinto Di Clemente, il più anziano degli alpini scannesi e reduce di guerra, al quale il capogruppo ha fatto dono di un portachiavi in argento con l’immagine della chiesetta alpina.
E’ seguito un buffet per tutti.
Verso sera, chiuso il recinto, alcuni fari si sono accesi illuminando quell’opera così concreta e umana, già integrata nel paesaggio, che pare abbia un’anima e voglia parlare per raccontare un po’ di storia alle nuove generazioni.
 
Frattura