Lunedì 12 Agosto 2019 - Santa Giovanna Francesca de Chantal, Religiosa

Il tempo... ieri - UNA DOMENICA DI AGOSTO CALDISSIMA. Il cielo sgombro di nuvole ha lasciato che il sole riscaldasse al massimo, non disturbato neppure da aliti di vento. Temperature in rialzo: mass. 32,1°C; min. 18,7°C; attuale 21,4° (ore 23,30).
 
    libri
FRANCESCO GIULIANI,
“POESIA SUGLI ALTIPIANI”
A cura di Gabriella Giuliani
One Group Edizione

SABATO 17 Agosto, ore 17,00, nel teatro comunale di Castel Del Monte verrà presentato il libro “Francesco GiulianiFrancesco Giuliani, Poesie sugli Altipiani”, a cura di Gabriella Giuliani.
L’Associazione Culturale “La Notte delle Streghe” è lieta di patrocinare questo appuntamento per ribadire il forte legame che lega il paese alla figura di Francesco Giuliani  
e alle sue opere, uniche fonti documentarie certe del rito “de re sette sporte”.
Alla presentazione interverranno la curatrice, gli autori e Giampaolo Morelli che svilupperà il tema: “C’era una volta la cultura popolare - Letture e divagazioni sull’opera di Francesco Giulani”. Modererà gli interventi: Adriana Gandolfi del Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara.
Francesco Giuliani nasce, e trascorre gran parte della sua vita,a Castel del Monte (L'Aquila). Egli appartiene alla schiera dei pastori poeti, di quei personaggi che nel tascapane mettono un pezzo di formaggio e di pane, per la sussistenza fisica, e gli autori classici della lingua italiana per migliorare ed accrescere la conoscenza culturale.
 
    mostra di pittura
“GLI ANNI CHE SONO”
Mostra di pittura ad Anversa
di Domenico Rinaldi

ANVERSA - Sabato, 10 Agosto alle ore 22,00, in Piazza Belprato di Anversa c’è stato l’incontro con il pittore Domenico Rinaldi per presentare la sua mostra di tele ad olio dal titolo “Gli anni che sono”, allestita nel centro Polivalente del Comune. A fare gli onori di casa e a parlare del pittore Rinaldi è stato Mario Giannantonio, consigliere comunale, delegato alla cultura. Lo stesso Rinaldi ha raccontato di aver sempre avuto fin da ragazzo la passione per il disegno e di essere arrivato alla pittura, dopo una lunga gestazione. E’ stato invitato a parlare anche il direttore del “Gazzettino della Valle del Sagittario”, compaesano di Rinaldi, che ne ha illustrato tematiche e tecniche, rifacendosi alla mostra dell’anno scorso a Villalago, paese dove il pittore ha la sua residenza.
Ad ascoltare c’era un buon numero di persone. Il Maestro Rinaldi in pochi giorni ha realizzato due scorci di Anversa e le due tele a fine mostra saranno donate al Comune. La mostra sarà visitabile tutti i pomeriggi e resterà aperta fino al prossimo 18 agosto.
 
    l’elzeviro
La Perdonanza è diventata lo scempio di Celestino. Il tradimento più spettacolare dei profondi valori evangelici. La spettacolarizzazione teatrale, piuttosto che essere una pedagogica sacra rappresentazione, ne distorce e ne annulla il messaggio più profondo. Le forme plateali stimolano  interesse e partecipazione popolare, ma riducono Celestino a personaggio da pantomima. E la corsa sfrenata alla processione di figuranti è segno di banalizzazione della vita e del messaggio celestiniano. Un santo, come San Pietro Celestino, non si vendica mai. Ma richiama, rimprovera, “castiga”. D’altronde Dio dice di Se stesso: “Ego, quos amo, arguo et castigo” = “Coloro che amo li rimprovero e li castigo” (Apocalisse 3,19).
Storicamente, solo un papa alla ricerca dell’Assoluto, lacerato interiormente, ha cercato di cogliere il messaggio di Celestino. È stato Paolo VI, unico papa nella storia, che il 1 settembre 1966, si recò al castello di Fumone come segno d’una lezione da apprendere e d’un  cammino da riscoprire: la via di Celestino. Su questa via, il Papa intendeva incamminarsi nell’ultimo periodo della sua vita. Un desiderio, timidamente espresso (se ne parlò allora, anche sulla stampa), ma non realizzato: ritirarsi in preghiera sulla montagna del Morrone, a Sulmona, per prepararsi al passaggio nell’aldilà.  È evidente che la fiaccola di Celestino brilla sul Morrone. Il suo luogo privilegiato. Il luogo dove cercò di tornare subito dopo le dimissioni. Il trasferimento in altri luoghi della fiaccola (simbolo del messaggio celestiniano) è semplicemente un tradimento, una manipolazione, un’infamia, oltre che una falsità storica.
Celestino  non è imprigionabile nelle stanze del potere, di ogni potere, anche in quello ecclesiastico. La linea di demarcazione, come aveva ben intuito Silone ne “L’avventura d’un povero cristiano”, è ancora oggi quella di sette secoli fa: o con Celestino o con Bonifacio. È la  dialettica  tra lo Spirito e la Lettera, tra la Profezia e l’Istituzione. Metaforicamente, tra la tiara, il copricapo, che con Bonifacio VIII diventerà “triregno”, simbolo del potere temporale, e la chierica (tonsura), simbolo della consacrazione a Dio. Fortunatamente, la tiara è stata eliminata e venduta da Paolo VI per ricavarne fondi per aiutare i popoli del Terzo Mondo..
Sarebbe importante e necessario richiamare un concetto  semplice e profondo, eloquente e  terribile,  esposto in poche parole nella lettera di San Paolo ai Filippesi: “Cristo Gesù, pur essendo di natura divina non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio,  ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo”(2,6-8).
È la “kénosi”, parola derivante dal verbo greco “ekénosen”, che significa appunto “spogliarsi, svuotarsi, privarsi”. Forse nessun passo della Scrittura è così sconvolgente come questo. In poche parole viene focalizzata la figura di Cristo-Dio, nella sua eccezionalità: rinuncia all’ “onnipotenza” divina e scelta  della “debolezza” umana. Su questa via, segnata dal sangue del Fondatore, si sono incamminati e continuano ad incamminarsi anche oggi  i poveri cristiani come Celestino.
LA MEMORIA TRADITA
DI CELESTINO V

di Mario Setta

Nei giorni 16-17 agosto 2019 è programmata, a Sulmona, in Abruzzo, una manifestazione incentrata su Celestino V, che va sotto il nome di “Fuoco del Morrone - Il cammino del perdono”. Manifestazione che si ripete, annualmente, in preparazione della Perdonanza Aquilana, che avrà luogo dalla sera del 28 agosto al giorno successivo.  Il richiamo a Celestino V ha un suo valore fondamentale, alla luce dell’esempio e del messaggio che ha lasciato. Il papa, che aveva rassegnato le dimissioni il 13 dicembre 1294, dopo circa 100 giorni dall’incoronazione, morto il 19 maggio 1296, imprigionato in una minuscola cella del Castello di Fumone, è il simbolo più eloquente della libertà del cristiano, anche se, ancora oggi, la salma resta imprigionata in un’urna d’oro. Celestino non immaginava minimamente che le sue spoglie mortali sarebbero state rivestite dei paramenti pontificali per essere esposte alla venerazione dei fedeli. Più verosimilmente avrebbe preferito indossare, da morto, il saio della povertà  e rimanere nella grotta del Morrone, col suo stile di vita  umile e modesto. Pier da Morrone-Celestino V è un santo-papa che ha lasciato un’orma indelebile nella storia, tanto che recentemente, con l’esempio di Benedetto XVI - dimissionario come lui, è assurto a  modello di vita evangelica, libera da ogni potere che contrasti la missione di servizio e di dedizione totale all’umanità povera e abbandonata. C’è anche un fatto curioso, ma ccrtamente provvidenziale, che la data del 13 dicembre (1269) sia anche la data in cui Jorge Mario Bergoglio ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale. Come se il 13 dicembre stia a rappresentare un segno particolare nello scorrere del tempo, il classico  evangelico “kairòs”.  
La vita di Celestino V  è stata una continua “conversione” (metànoia). Ne è testimonianza la stessa proclamazione della Perdonanza, che non è un normale anno giubilare, come quello  proposto nel 1300 dal successore, Bonifacio VIII. È una frattura. Un diaframma, che  infrange il ritmo del  tempo, la routine della vita. Con il rito della Perdonanza, Celestino intendeva proporre alla Cristianità Universale lo stile di vita evangelica: la conversione interiore. Era la realizzazione dell’Amore per Dio e per gli uomini, che fra Pietro aveva imparato e vissuto durante la sua permanenza sul Morrone, a contatto con la natura, con la gente semplice e povera della zona. Ma se si analizza la fine penosa, cui è andata incontro la “Perdonanza”, c’è da rimanere esterrefatti.
Pier da Morrone-Celestino V è  spesso ostaggio di una banda di impostori. E non da qualche mese. Da anni. Anzi, da secoli. Da quando il suo successore, Bonifacio VIII, lo fece rapire e rinchiudere in una cella del castello di Fumone. Cosa ha a che fare l’idea profondamente spirituale di Celestino con la kermesse dell’estate aquilana?
 
    sabati letterari
SECONDO SabatO letterariO
CON ROBERTA SCIORE

SCANNO - Si è tenuto sabato scorso il secondo incontro de “I Sabati Letterari” al caffé Pan Dell’Orso. Relatrice è stata la dott.ssa Roberta Sciore, psicoterapeuta, che ha intrattenuto gli ospiti sul tema: “Lo sviluppo psicologico e sociale del bambino in un piccolo paese come Scanno”. L’argomento, trattato con dovizia di contenuti e riferimenti a studiosi dell’età evolutiva, ha riscosso grande interesse per i tanti risvolti culturali, che la dott.ssa Sciore ha saputo calare nella realtà di un piccolo paese come Scanno, non dimenticando di tratteggiare alcuni aspetti dell’educazione, sia familiare che scolastica, che dovrebbe favorire uno sviluppo armonico della persona. Molte le domande e graditissimo l’intervento del sociologo, prof. Paolo De Nardis.
 
    introdacqua
Dal consigliere comunale di minoranza
livio susi SU TARI E TRASPARENZA

INTRODACQUA - A seguito del consiglio comunale tenutosi il 6 agosto u.s., riguardante l’assestamento ed equilibri di bilancio, non tardano ad arrivare le richieste di chiarimenti del Consigliere di minoranza Livio Susi, in merito agli avvisi di pagamento per la TARI, costo del servizio della raccolta differenziata, giunti nel trascorso mese di giugno.
Quanto contestato è l’ingiustificato aumento della “tassa sull’immondizia”, la TARI, che non riguarda in alcun modo il così detto “piano di rientro”, ovvero, il “buco di bilancio” fatto emergere dalla passata minoranza e, riscontrato anche dal Commissario Prefettizio.
La TARI per il 2019 ad Introdacqua ha avuto una percentuale di aumento che, sembrerebbe, non ha pari in tutta l’Italia, aumenti che vanno dal 30 al 60% ed anche oltre!
Asserisce Livio Susi: “Il neo-Sindaco e la sua neo-Giunta, hanno avuto la prima occasione per poter dimostrare che sono gli amministratori di tutti, facendo gli interessi dei cittadini! Bisognava provvedere a modificare le tariffe o almeno a ripristinare quelle dello scorso anno e, procedere ai dovuti passaggi per quantificare i “giusti importi” da far pagare, facendo anche chiarezza - su quanto liquidato dal Comune nelle trascorse annualità al COGESA e quanto ancora dovuto - e le somme da pagare per il 2019! Ma tutto ciò non è stato fatto!”
Precisa Susi: “Stiamo parlando di migliaia di “bollette”, pervenute nel
trascorso mese di giugno, con aumenti che colpiscono tutti, ma in maniera davvero assurda le persone che vivono da sole e, che dovrebbero pagare meno in quanto producono meno rifiuti.”
Continua il consigliere: “Ricordo al neo-Sindaco ed a tutta la sua maggioranza che sono state segnalate, nei precedenti anni, ai loro predecessori, le possibili errate interpretazioni per il calcolo della TARI, ovviamente, “giusti suggerimenti” mai presi in considerazione.
Suggerimenti dimostratisi sempre corretti e corrispondenti alle disposizioni normative, come già detto, sempre inascoltati!”
In ultimo: ”In estrema sintesi, il Sindaco ha a disposizione tutti gli strumenti per “correggere” gli errori evidenziati, nell’interesse dei cittadini e, per far pagare loro i “giusti importi”.
Conclude il consigliere di minoranza: “Pertanto, “ad onor del vero”, Sindaco e Giunta dovrebbero, sulla base degli atti presenti in Comune e, delle evidenze segnalate, comprendere le inesattezze presenti nel piano finanziario e, correggere il ruolo TARI.
Se ciò non dovesse accadere, a farne le spese ad Introdacqua - purtroppo ed ingiustamente - saranno come solito i cittadini! Che non si dica, poi, che nessuno sapeva!
Svolgerò, l’azione di vigilanza che le norme riservano ai Consiglieri, come sempre fatto dai componenti del Gruppo di minoranza che mi hanno preceduto, con responsabilità e correttezza, a tutela della collettività”.
IL CONSIGLIERE DI MINORANZA, Livio Susi
 
    eventi
Il Centro Anziani di Villalago e la Parrocchia Santa Maria di Loreto
propongono un incontro il 14 Agosto 2019 in ricordo di
Suor Cecilia Giacovelli  e Padre Carmelo Sciore
Alle ore17.30 verrà celebrata una SS.Messa in suffragio nella chiesa Parrocchiale.
A seguire, un momento di riflessione sul sagrato della stessa Chiesa.
 
Cocullo