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Giovedì 4 Luglio 2019 - Sant'Elisabetta di Portogallo, Regina
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Il tempo... ieri - Il caldo si è fatto sentire anche ieri con punte di termometro molte elevate. Le nuvole di calore, arrivate nel
pomeriggio, si sono dileguate solo in serata. Temperature: mass. 30,8°C; min. 17,2°C; attuale 19,3° (ore 23,30).
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libri
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cammino è un vero atto politico, dirompente, per molti disarmante, è un’azione rivoluzionaria che trasforma prima di tutto chi lo compie. Così è nato Passaggio a Sud, un diario di viaggio a piedi unico e prezioso lungo l’Appennino, da Apecchio (Pesaro-Urbino) ad Andretta (Avellino), fatto di luoghi,
di persone, di animali, di natura, di magia, di incontri che ti riempiono il
cuore e di quella fatica che invece di sfibrarti ti appaga. Passaggio a Sud è un cammino in 30 tappe e 600 chilometri lungo le montagne, tra la gente e nella
storia, nei borghi e nella natura, alla ricerca di un anello di congiunzione
tra le molteplici realtà del nostro paese, che possa unirlo da Nord a Sud.
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Antonio Gonnella,
Passaggio a Sud
Diario di viaggio lungo l'Appennino
Sarà presentato a Scanno sabato 6 Luglio
Sabato 6 Luglio, ore 17,00, a Scanno ne “La volta delle idee” sarà presentato, con la presenza dell’autore, il libro di Antonio Gonnella, “Passaggio a Sud - Diario di viaggio lungo l’Appennino”.
Nel cammino - come viene presentato in seconda di copertina - risiede la gentilezza, il cammino è un atto pacifico, la lentezza permette la comprensione, la conoscenza. In un
mondo che fa della velocità un vanto, il
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concorso
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La seconda edizione della mostra concorso di arti visive organizzato dalla Fondazione Cappelli e dal Comune di San Demetrio ne’ Vestini ha preso decisamente il via. La scorsa settimana, infatti, è stata regolarmente costituita la commissione giudicatrice, alla quale sarà demandato l’arduo compito della scelta delle opere vincitrici, dopo attento e particolareggiato esame critico dei
lavori pittorici ammessi al concorso. L’edizione 2019 appare molto più completa ed organica in
quanto,
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oltre ai pittori, potranno prendere al concorso, con una sezione estemporanea, anche gli amatori
della fotografia. Le due categorie non risultano antitetiche, anzi si compendiano. Il Comune ha redatto
un apposito regolamento per la partecipazione al Concorso, consultabile sul sito del Comune di San Demetrio.
Il termine per la presentazione delle opere scade il prossimo 7 luglio.
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l’aquila
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serate aquilane, tra questi, Claudia Gerini, Roberto Giacobbo, Flavio Insinna, Gabriele Cirilli, Vittorio Sgarbi, i jazzisti Richard Galliano e Uri Caine, Goran Bregovich.
I Cantieri inaugureranno di fatto una due mesi di eventi. Ai Cantieri, infatti,
seguiranno: Cinema sotto le stelle, Aspettando la Perdonanza, la Perdonanza
stessa e la Maratona jazz.
Gli avvenimenti in programma animeranno chiese, cortili e palazzi restituiti
alla comunità a seguito dei lavori di ricostruzione con l’intento di dimostrare ancora una volta che attraverso l’arte e la cultura è possibile ricostruire.
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I cantieri dell’immaginario
Sabato 6 luglio prenderà il via “I Cantieri dell’immaginario”, rassegna di teatro e danza dell’estate aquilana, giunta alla sua ottava edizione con un ricco cartellone che
comprende ventisette appuntamenti e che spazia tra spettacoli teatrali,
concerti, balletti, monologhi, laboratori ed eventi per i bambini, al cui
allestimento hanno partecipato una ventina di associazioni coordinate dal TSA
(Teatro Stabile d’Abruzzo) con il sostegno del Comune dell’Aquila e del Ministero dei beni Culturali.
Oltre a Simone Cristicchi, che curerà anche il cartellone della Perdonanza e il Maestro Leonardo De Amicis, direttore
artistico della manifestazione, molti altri big animeranno le
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granfondo mtb
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LA GRANFONDO MTB
DEL PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO
domenica 7 Luglio si correrà la Granfondo del Parco con un percorso di 46 chilometri con 1300 metri di
dislivello. Sarà una giornata di sport che sicuramente calamiterà l'attenzione di appassionati e curiosi, pronti a raggiungere Pescasseroli per
partecipare alla corsa ed ammirare le bellezze paesaggistiche del Parco
Nazionale d’Abruzzo. Quella di domenica prossima sarà una manifestazione ancora ricca di emozioni e all'insegna della passione delle
ruote grasse.
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ricerche
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MONTE ROTELLA UNA MONTAGNA
SACRA PER GLI ALPINI
Negli ultimi trent’anni la vetta del Monte Rotella q.2,129 m., è stata meta di numerosi alpinisti ed escursionisti proventi principalmente dalla
Valle d’Osta, Trentino, Veneto, Lazio, Molise, oltre che da Svizzera, Inghilterra, Stati
Uniti, Canada, Argentina, Brasile e da varie altre località d’Italia ed estere per raggiungere questa cima dove sulla sommità vi è un monumento con il cappello alpino dedicato alla gloria imperitura degli
alpini, che fu munifico dono del vecchio alpinista Sergio Paolo Sciullo della
Rocca, Medaglia d’Oro Mauriziana del Corpo degli Alpini che nel 1986 decise di meglio valorizzare
questa montagna portandola a una forte frequentazione alpinistica ritenendola
idonea per avvicinare i giovani alla montagna a cui volle aggiungere poi anche
la realizzazione del Sacrario Nazionale Mauriziano d’Italia. Il Monte Rotella è una montagna che si estende da Rivisondoli a Sulmona, è stata la prima montagna in Abruzzo ad adottare nella segnaletica dei sentieri
il colore rosso e bianco, quando ancora le varie vette erano segnate con il
giallo e rosso e in molti casi solo con il rosso. Unica montagna che ha due
vette con croci dedicate alla passione del Cristo, entrambe issate ai primi del
XX secolo, la prima la troviamo sul Monte Calvario, la seconda la troviamo sul
Monte Mitra luogo questo, dove un tempo si praticava il culto del Dio Mitra e
dove sorgeva il borgo di Pacile, paese natale di San Panfilo patrono della
Diocesi di Sulmona Valva dove oggi restano visibili solo i ruderi e l’antica fonte, una montagna dura, ma permeata di tanta spiritualità. Sulla linea di cresta troviamo altre due croci una sulla vetta di Pietra
Maggiore a ricordo dell’alpinista Donato Mininni e l’altra tutta alpina sulla vetta del Monte Rotella, quattro croci sulla dorsale di
cresta che parlano a chi percorre è vive questa montagna tutta immersa tra le bellezze del creato, sotto lo sguardo
della Maiella madre. Luogo ideale per la pratica dello sci alpinismo, che qui
ha visto la sua evoluzione dallo sci in spalla alla moderna applicazione delle
pelli di foca, oggi anche luogo di allenamento per i veloci sci alpinisti,
Alessio Giancola, Antonio Zappa e Francesco Donatelli. Abbiamo chiesto all’alpino e terziario francescano Sergio Paolo il perché della scelta di promuovere costantemente il Monte Rotella e lui nella sua
semplicità ha cosi risposto:” Era la montagna che sovrastava la masseria dei miei nonni Colabrese dove si
estendevano anche buona parte delle loro proprietà, qui da ragazzo andavo a trascorrere le vacanze e spesso la sera accompagnavo
al pascolo i buoi, di cui ricordo perfettamente ancora i nomi Belfiore e
Cavaliere, ma con loro arrivavo sempre a mezza montagna e mi restava la
curiosità di conoscere la vetta, sino a quando pregai mio cugino Felice Antonio di
accompagnarmi, avevo solo otto anni quando sono salito per la prima volta sulla
vetta. Fui preso da una gioia e da una sensazione di benessere mai conosciuta,
quel senso di felicità emergeva forse nell’incontro tra terra e cielo, sensazione questa che non sono mai riuscito a
trasfondere nel cuore dei miei familiari che vivevano la montagna
esclusivamente per lavoro. Fu così che da adolescente iniziai a fare le traversate del Monte Rotella da Sulmona a
Rivisondoli cercando di coinvolgere gli amici alpinisti fisicamente più forti e più esperti, iniziammo con questa montagna a cui seguirono poi le varie vette
maggiori d’Abruzzo salite e percorse da più versanti, fu questo che ci fece meritare al tempo l’aggettivo di “traversatori”. Ricordo con piacere i nomi di Ottavio Coppola già presidente del Club Alpino Italiano di Sulmona, Salvatore Petrilli che fu anche
il muratore che mise in opera la croce del Monte Mitra nel 1933, Donato
Mininni, Paolo Barrasso, Pierluigi D’Eramo, Salvatore Di Cesare e Domenico Gentile che si rivelò amico inseparabile in numerose ascensioni e traversate. Mentre i primi gruppi
giovanili portati su questa vetta erano i seminaristi dei Missionari Comboniani
al tempo coordinati da Padre Luigi Ciccarelli appassionato di escursionismo che
pregai non solo di portare i giovani in vetta, per fargli vivere il piacere
della salita, ma di celebrare lassù una Santa Messa, dopo di lui salirono a officiare il sacro rito Padre Claudio
Gasbarro, Don Daniel Arturo Cardenas, a cui seguirono le celebrazioni sul Monte
Calvario, officiate da Padre Antonio Spagnulo, Mons. Angelo Di Ianni, Padre
Onorato De Amicis, altre funzioni furono tenute sul Monte Mitra officiate da
Don Pasquale Di Loreto, Don Ennio Di Nino e dal Vescovo Giuseppe Di Falco, oggi
questa località viene vissuta e praticata da escursionisti e emigranti di Cansano che qui
abitualmente si ritrovano in estate e nelle principali festività estive, nei cui pressi si trova anche il
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luogo del miracolo di San Panfilo, la leggenda narra che il padre del Santo
quando Panfilo si converti al cristianesimo lo ripudio allontanandolo da casa e
mentre lo stesso scendeva da Pacile per raggiungere la vicina valle del Gizio
con il carro trainato dai buoi, rischiava di ribaltarsi in quanto in quel punto
la montagna diventa più ripida e il carro sarebbe inevitabilmente precipitato. Invece, miracolosamente
il buon Dio sembra che fosse accorsogli in aiuto e le ruote del carro siano
affondate nella roccia, in modo che Panfilo potesse scendere lentamente a
valle. Ancora oggi si possono vedere le orme dei buoi e le scanalature delle
ruote del carro. Nel tempo e per mutati eventi al fine di mantenere vivi gli
incontri su questa vetta dopo le traversate alpinistiche, seguì il Raduno dei Gagliardetti a cui partecipavano tutti i vari Capi Gruppo degli
Alpini in congedo, il Raid alpinistici con la partecipazione degli alpini in
armi, la marcia alpina, più marce mauriziane dai vari versanti. Su questa vetta nel tempo sono saliti gli
alpini del Battaglione Alpini Trento, della Compagnia Alpini Paracadutisti, del
Battaglione L’Aquila, del Reparto Comando della Brigata Alpina Tridentina, del Reparto Comando
del 4° Corpo d’Armata Alpino, del Battaglione Logistico della Brigata Alpina Tridentina, del
Comando Truppe Alpine, del 9° Reggimento Alpini, del Gruppo Artiglieria da montagna Conegliano e in occasione
dei campi estivi militari anche i Granatieri del 1° Reggimento Granatieri di Sardegana. Montagna che ha ispirato artisti come Peter
Dorner, Giampiero Gigliozzi, Vittorio Piotti, musicisti come Piero Raffaelli e
Giorgio Babbini, esaltata da scrittori di montagna come Glauco Granatelli e
Francesco Donatelli. Sono saliti su questa cima anche vari Ordini Callereschi,
ma tra i più assidui retano i Templari che qui vengono per gli esercizi spirituali e per la
preghiera comune. Va ricordata anche la collaborazione fornita dal Generale
Giovanni Folegnani e dai presidenti della Sezione ANA Abruzzi che si sono
prodigati fattivamente per il Monte Rotella quali Gino Coccovilli, Antonio
Carnevale, Giovanni Natale, non disgiunto dai vari presidenti del Club Alpino
Italiano in particolare Antonio Mangiarelli del C.A.I. di Sulmona, promotore
della ciaspolada mauriziana. Luogo questo dove salirono per la meditazione
eremiti di ogni tempo e religiosi singolari quali il Vescovo Davie Cocco
Palmeri che esercito in Malta dove fondo più chiese, promosse la venerazione di Sant’Antonio Abate e ricostruì la Cattedrale, il Cardinale Diomede Falconio, che operò negli Stati Uniti e in Canada, Padre Quirico Porreca che fu missionario in
Argentina da tutti considerato Santo, è che fu consigliere della Beata Maria del Transito di Gesù, ma solo per citarne alcuni che nel mondo ferventi nello spirito fecero del
bene”. Quindi possiamo affermare con certezza, che il Monte Rotella nella sua
maestosità e nella sua bellezza stupisce, esternando una luce propria, un riflesso di
sacro naturale, divenendo per gli alpinisti un’attrazione e una vera clinica dello spirito, rivelandosi ideale per avvicinare i
giovani alla pratica della montagna e dello sci.
(Foto: di – Archivio privato Rennes - Donatelli)
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gruppo 4
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La loro storia è apparsa e continua a mostrarsi sotto certi aspetti parallela, perché tutte e quattro hanno vissuto e indirizzato, ciascuna a suo modo, le esperienze
iniziali, arricchendo e affinando per anni il loro linguaggio e i loro modi
protesi sul versante della figurazione, finché nella coscienza di ciascuna di loro si è affacciata una progressiva, insopprimibile esigenza di rompere con la
tradizione e si è a vario titolo innestata, dietro le sollecitazioni imposte dalle singole
convinzioni ed inclinazioni, una sempre più avvertita e ineludibile esigenza di sperimentare nuovi linguaggi e di esprimersi con maggiore libertà.
Una libertà, scrive ancora Savastano, che le allontana da qualsiasi tipo di stereotipo di
pittura femminile e dà vita ad una mostra assai variegata dove alle opere luminose di D’Andrea si accostano quelle raffinate e rastremate nel colore di Ruggieri, e
accanto alla geometrica leggerezza delle tele di Saluppo si ammira la
pennellata avvolgente di Valentini.
La mostra sarà visitabile fino a domenica 21 luglio tutti i giorni da martedì a sabato dalle 17.30 alle 20.30, domenica 10.00/13.00 e 17.30/20.30.
Per l’inaugurazione diffusione del catalogo col testo del prof. Savastano.
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Il prof. Cosimo Savastano
al MAS presenta il Gruppo 4
Sabato 6 luglio alle ore 18.00 al Museo d’Arte dello Splendore di Giulianova verrà inaugurata la mostra Comuni Radici.
Ad esporre saranno quattro note artiste abruzzesi, Patrizia D’Andrea, Lucia Ruggieri, Rena Saluppo e Loriana Valentini che lo scorso anno si
sono unite nel Gruppo 4 debuttando per la prima volta tutte insieme nell’ottobre 2018 al Museo Vittoria Colonna di Pescara presentate da Vittorio Sgarbi
con un elegante catalogo edito dalla Fondazione Pescarabruzzo contenente testi
dello stesso Sgarbi, di Carlo Fabrizio Carli, di Cosimo Savastano e Marialuisa
De Santis.
A Giulianova ad introdurle sarà Cosimo Savastano, storico e critico d’arte e poeta, quest’anno anche Presidente della giuria del Premio Sulmona, figura di studioso
importantissimo nel campo dell’arte abruzzese, specialmente di quella fine ottocento-primo novecento.
Dal testo del professor Savastano a proposito delle quattro pittrici:
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turismo lento
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Il 2019 è l’anno del Turismo lento
AIGAE ed AIAV FIRMANO IL PROTOCOLLO
PER PROMUOVERE IL TURISMO VERDE
Siglato un accordo di collaborazione fra l’Associazione Italiana Agenti di Viaggio e l’AIGAE (AIAV) e l’Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche (AIGAE), per promuovere
il turismo slow.
Il 2019 è stato decretato anno del turismo lento, voce sempre più importante dell’intero settore turistico, ma nonostante i numeri in continua crescita che ben
indicano la tendenza del mercato, il turismo ambientale continua ad essere
considerato da molte agenzie di viaggio un po’ la Cenerentola del comparto. Un errore, secondo il presidente di AIAV Fulvio
Avataneo che nei viaggi green vede, oltre ad un presente soddisfacente, anche
il futuro del turismo.
L’inedito accordo con Aigae testimonia una crescente attenzione di AIAV nei
confronti di quel turista che vuole riappropriarsi del tempo e del
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contatto diretto con la natura e che spesso fatica a trovare un pacchetto
completo.
“Si stima – ha affermato Avataneo, che un italiano su due cerchi vacanze all’insegna della sostenibilità, che consentano una immersione a 360 gradi nella natura e nelle tradizioni
locali. In questo senso il futuro del turismo è certamente verde e chi lavora nel settore - prosegue - dovrebbe tenerne conto
offrendo pacchetti e servizi all’altezza della domanda, perché non dobbiamo dimenticare che le guide sono uno dei pilastri della green economy
open air”. “In questo senso – ha continuato Avataneo, l’intesa raggiunta con Aigae ci permetterà di andare incontro alle istanze di un turista giustamente esigente che chiede
escursioni guidate per esplorare aree protette, borghi storici, affrontare
viaggi anche impegnativi in tutta sicurezza, un turista che vuole anche
consumare ed acquistare prodotti locali e ricerca ospitalità in aziende agricole. Il protocollo di intesa firmato con AIGAE favorirà ogni azione utile alla valorizzazione oculata del patrimonio culturale
ambientale italiano”.
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