Lunedì 17 Giugno 2019 -  Sant'Avito, Abate

Il tempo... ieri - L’alta pressione insiste ancora sulle nostre zone, portando bel tempo e giornate assolate. Ieri con l’arrivo di correnti fresche c’è stato un lieve calo di calore. Temperature: mass. 27,6°C; min. 14,4°C; attuale 16,3° (ore 23,30).
 
    scanno
Folclore, ritualità, religiosità,
nella festa di Sant’Antonio di Padova a Scanno
Scanno - La tradizione del popolo scannese, che si manifesta in tanta varietà e ricchezza di espressione, è ben presente nella festa religiosa di Sant’Antonio del mese di giugno. Bisogna viverla in prima persona! E’ un appuntamento al quale non si può mancare e richiama tanti scannesi a tornare! La sua esclusività ha fatto arrivare nei giorni di sabato e domenica molti fotografi, anche stranieri. Gli elementi immancabili con i quali viene onorato il Santo sono il pane e la legna, offerti in due riti distinti: il corteo dei muli e la processione dei “travi”. Protagonisti sono tutti quei bambini che crescono in quest’atmosfera affiancando i mulattieri la sera del sabato e  immancabilmente la mattina dopo si ripropongono a montare a cavallo o sui trattori inghirlandati di ginestre e fiori di montagna, per offrire pane e legnatico, come nei tempi andati, in un unico, lungo corteo, fatto precedere dai più piccoli con i cestini di pagnottelle dolci ornati di rose. Così è stato anche quest’anno. La tradizione, nei suoi significati antropologici, si valorizza e si rafforza perché non vada perduta, con l’aggiunta questa volta di un altro elemento importante, il costume. Come sul finire degli anni Ottanta, invitate da Padre Beniamino, molte donne sfilarono con ceste di pane nel loro abito tradizionale, sono state alcune ragazze a vestire il costume giornaliero sabato e quello festivo domenica, al seguito delle varie processioni.
La festa di Sant’Antonio rivela principalmente la fede di un popolo che ha avuto da sempre come riferimento il Santo, nella sua genuina religiosità, alimentata da secoli di presenza francescana. E’ attesa, sentita, partecipata e vissuta quando la sua statua, dalla bella espressione radiante e luminosa, passa in processione in ogni rione, come una figura confidenziale a cui affidarsi sull’esempio degli antenati.
 
    Villalago
Auguri di Prima Comunione
A BENEDETTA E A SOFIA

VILLALAGO - Ieri con una sentita e partecipata cerimonia religiosa Benedetta Silvani e Sofia Pyapyura hanno ricevuto per la prima volta il Sacramento dell'Eucarestia, dopo un cammino di catechesi, guidato dal Parroco e dalla catechista Gianna Di Paolo.
Le due “sposine”, in abito bianco, con un corteo di parenti e amici dalla chiesa di Santa Maria sono andate in quella parrocchiale dove si è svolto il rito religioso, per ricevere nel loro cuore Gesù ed entrare così nella comunità cattolica. Auguri alle due bambine, perché il Signore le possa sempre custodire, ai loro genitori e a tutti i loro parenti.
 
    scanno
I SOLISTI AQUILANI QUARTETTO

SCANNO - Sabato scorso ne “La Volta delle Idee” a Scanno, alle ore 17.00, c’è stato il concerto de “I SOLISTI AQUILANI QUARTETTO (Marino Capulli e Federico Cardilli, violini Luana De Rubeis, viola, Giulio Ferretti, violoncello), nell’ambito del “Festival Internazionale Musica & Natura”. La sala era piena in ogni ordine di posti e il quartetto è stato applaudito lungamente al termine del concerto.
Il programma ha previsto musiche di Wolfgang Amadeus Mozart.
Giulio Ferretti, il violoncellista del quartetto prima di ogni sonata ha spiegato la composizione musicale.
L’evento musicale, nell’ambito dei festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate, è stato a cura dell’Associazione “La volta delle Idee” insieme all’Associazione de “I solisti Aquilani”.
 
    editoriale
IL LUNEDI' DEL DIRETTORE
Allo "scemo del villaggio"
non si deve rispondere

Sabato notte, prima di andare a dormire, ho letto le risposte date al mio precedente "Lunedì del direttore" dal Sindaco e dalla consigliera comunale, delegata alla cultura e alle politiche sociali, sull'account Facebook del gruppo di maggioranza consiliare di Villalago.
Fatta sbollire quell'acredine che mi prende, quando leggo le solite difese di parata, i soliti concetti triti e ritriti, le solite frecciate, i soliti risentimenti, mi sono accorto veramente di aver perso il mio ombrello, per dirla con Friedrich Nietzsche, di cui ho ho scritto nel lunedì del 27 maggio scorso.
Il Sindaco, come mi sembra di capire, è tra i miei 25 lettori, ma mi piacerebbe che non lo fosse e che leggesse qualcos'altro di più istruttivo, come i "Pensieri" di Marco Aurelio, che potrebbero insegnargli ad avere rispetto verso i suoi concittadini, soprattutto verso chi critica, non la sua persona, ma il suo operato. Le critiche non sortiranno mai nulla di buono se le ritiene sterili, pur sapendo che esse non sono mai tali. Sono sterili solo per chi ha la presunzione di avere la "Verità" in pugno.
C'è un bel pensiero del Sindaco che merita di essere riportato: «Oggi si ha bisogno di altro, occorre coesione e lavoro di tutti, senso civico e di responsabilità da parte di tutti, da parte mia c'è ... ma degli altri vedo solo poca collaborazione e solo isolate disponibilità che non costruiscono il futuro di un paese che ne ha tanto bisogno. Il Comune come il primo giorno è sempre aperto ma poca gente ha varcato il portone con buone intenzioni».
Si è chiesto il signor Sindaco perché succede questo? E se sì, quale risposta si è data?
Se continua a disprezzare chi ha amministrato prima di lui, non costruirà mai quella coesione che vorrebbe. Io quei signori li ho criticati a suo tempo, anche aspramente, ma rivangare continuamente il passato e dar loro sempre la Croce da portare, crea in un piccolo paese disordini sociali. Oggi essi sono dei semplici cittadini e vanno rispettati come tutti;
risentimenti e beghe vanno buttate alle ortiche.
Non entro in particolari che mi riguardano in prima persona, su come sono trattato da quel signore, che non ha risposto neppure alla lettera protocollata, in cui ho chiesto il patrocinio del Comune al mio ultimo libro sugli scavi al Monastero di San Pietro del Lago, dandolo però ai libri di parenti ed amici. E qui mi fermo, per mio pudore intellettuale, perché ci sarebbe molto di più.
Vengo, quindi, a quello che ha postato la delegata alla cultura, Brunella Quaglione, che sprezzante e con una serie di punti interrogativi, punti esclamativi e puntini di sospensione ha così commentato: "Scusate ma stiamo ancora rispondendo???!!!!! X favore concentriamoci sulle iniziative da portare a termine nel più breve tempo possibile..... So bene quanto la sua penna possa essere velenosa…."
Questo sì che è un commento velenoso, che meriterebbe una querela per diffamazione. Simile commento non è degno di una delegata alla cultura, che dovrebbe superare in "virtude e conoscenza" tutti i suoi concittadini.
Allo "scemo del villaggio", non si risponde, perché come tutti gli scemi ha la forza di criticarla, di saper giudicare i fatti amministrativi, di non aver paura di scatenare i risentimenti di amministratori e lacché.
Che iniziative deve "portare avanti" la delegata alla cultura? E quante ne ha portate finora? Quale il suo programma per le politiche sociali?
Accontentiamoci di un programma di concertini, di allegre mangiate in piazza, perché Villalago ha problemi, che la delegata alla cultura e alle politiche sociali non sa, né potrà mai risolvere.
Dal prossimo anno non ci sarà più la scuola, la Pro Loco è moribonda, molte case sono in vendita, alcuni negozi stanno pensando di chiudere, perché il paese si spopola sempre più. E' questa la triste realtà e i "pannicelli caldi" della consigliera delegata non servono a guarire Villalago. Serve un'operazione culturalmente e socialmente energica: la fusione col Comune di Scanno. Questo è il progetto che potrebbe ridare speranze al paese. Lo vado sostenendo da più di due anni e spero ancora che ciò avvenga, confidando in amministratori più attenti e responsabili. (R. Grossi)
 
   turismo
IL TURISMO NEL TERRITORIO PELIGNO

di Aldo Ronci

Il Territorio Peligno (formato da Valle Peligna, Valle del Sagittario e bassa Valle Subequana) si trova al centro delle tre vette più alte dell’Appennino (Gran sasso, Majella e Monte Velino), al centro di quattro Parchi (tre nazionali e uno regionale), vanta la presenza di numerose aree protette e il lago di Scanno, il più grande d’Abruzzo.
Il Territorio Peligno è ricco di storia e di cultura, cosparso com’è da numerosi monumenti, musei, castelli, chiese, e necropoli antiche.
I più famosi tra i monumenti: l’Abbazia Celestiniana, il complesso dell'Annunziata, l’acquedotto Medioevale e il Santuario di Ercole Curino a Sulmona; tra i musei: il Museo Archeologico, la Pinacoteca Civica di Arte Moderna e il Museo ...
 
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