Venerdì 26 Aprile 2019 - San Marcellino, Papa

Il tempo... ieri - GIORNATA assolata e CALDA per via di correnti africane. Poche velature passeggere. Il tempo si è mantenuto costante fino a sera. Temperature oltre la media di Aprile: mass. 24,7°C; min. 10,2°C; attuale 14,5° (ore 23,30).
 
    festa della liberazione
IERI ANCHE L’ABRUZZO HA RICORDATO
IL 25 APRILE DEL 1945
GIORNO DELLA LIBERAZIONE

Il 25 Aprile è un giorno fondamentale per la storia contemporanea d'Italia. Ha un significato politico e militare, in quanto simbolo della vittoriosa lotta di resistenza militare e politica contro il governo fascista della Repubblica Sociale Italiana e l'occupazione nazista. In tutte i centri dell’Abruzzo si sono svolte cerimonie in ricordo della lotta di Liberazione, con la partecipazione dei rappresentanti del Governo e delle associazioni partigiane.
 
    resistenza umanitaria
LA LIBERAZIONE E LA RESISTENZA UMANITARIA
tra Abruzzo e Vaticano durante la Seconda Guerra Mondiale

di Mario Setta  

Alcuni anni fa la stampa internazionale si è occupata  di Mons. O’Flaherty, pubblicando il testo di un telegramma di Kappler, inviato a Berlino il 19 ottobre 1943 e intercettato dagli Alleati tramite la decodifica di  “Enigma”. La notizia fece scalpore. Si parlò di “gola profonda dei nazisti in Vaticano”, di “nazista sotto la tonaca”.  Il testo dell’intercettazione di “Enigma” era  il seguente:
«KFL 4188 – 19/10/43 The representative of the American Red Cross at the VATICAN, the Irishman Monsignor  O’FLAHERTY, who is a friend of the enjoy CSBOR:E tolo reliable informant here during a discussion to-day, smore(smong) other things, that, in addition to 4, to 5 Italian divisions. There were now also 2 American divisions on SARDINIA. As a landing by the Anglo-Americans in the BALEARS was not desired by the Russians...
Ciampi incontra a Scanno la signora Puglielli
(Dal libro: Il Sentiero della Libertà)
 
    resistenza umanitaria a villalago
Dal libro di R. Grossi, “VILLALAGO NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE”
una delle pagine più belle
della storia di Villalago

In quell’anno 1943, dopo l’8 settembre, si videro molti ex prigionieri alleati, fuggiti dai vari campi di concentramento abruzzesi, vagare per le montagne di Villalago. Secondo una documentazione dell’A.S.C. (Allied Screening Commission) i POW (Prisoners Of War) che ebbero contatto con la popolazione villalaghese furono circa quarantadue.
L’aiuto agli ex prigionieri alleati è una delle pagine più belle della storia di Villalago. Tra la gente si era tacitamente formata una rete d’intese che andava al di là di ogni considerazione, compresa quella di mettere a repentaglio la propria vita: E lo sapevamo bene, perché i Tedeschi affissero per tutto il paese i manifesti in cui c’era scritto che il pastore Michele Del Greco di Anversa era stato fucilato per aver dato aiuto ai prigionieri alleati. Erano soprattutto donne e ragazzi che provvedevano ad assistere e a nutrire i fuggiaschi: era la gente comune, povera di ogni mezzo che si disperava per trovare un tozzo di pane.
«Noi “de la Villa” - racconta Lidia Buccini nel libro di Roberto Grossi - siamo fatti così, quando c’è da aiutare qualcuno, siamo pronti, non ci stiamo tanto a pensare a levarci qualsiasi cosa dalla nostra casa. A “le Prate” c’erano dei prigionieri inglesi, ebbé! Flumena la mamma di Gaetano girava per tutto il Colle Martino, dove lei abitava, e da ognuno si faceva dare qualcosa. Chi gli dava un po’ di farina, chi di patate, chi di fagioli, chi di pane, chi di olio, insomma un po’ di quello che tenevamo e così lei ogni giorno preparava la minestra da portare ai prigionieri»
Anche questa è stata Resistenza: Una Resistenza Umanitaria.
 
    pratola
Il ministro E. Trenta consegna la medaglia
a ricordo del partigiano Vittorio Mondazzi

Mercoledì, 24 aprile, il Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, nel corso di  una solenne cerimonia nel cortile  del Centro Alti Studi della Difesa, alla presenza del sindaco di Pratola, Antonella Di Nino, e di una folta delegazione di cittadini, ha consegnato la medaglia di bronzo al valor militare al gonfalone della città, in ricordo del partigiano Vittorio Mondazzi.
Mondazzi era stato chiamato alle armi nel 1943, l’anno più tragico  della guerra, impiegato, con il 43° gruppo artiglieria, sul fronte greco-albanese. A Rodi, nell’agosto, visse le tragiche giornate seguite all’ l’8 settembre. Dopo quattro giorni di combattimento, gli Italiani dovettero arrendersi ai tedeschi.
Mondazzi, come tanti altri militari italiani, si rifiutò di riconoscere lo Stato fascista della R.S.I. Catturato, fu condannato ai lavori forzarti. Dall’isola di Rodi, fu trasferito in un campo, vicino Belgrado, per prigionieri politici: comunisti, ebrei e partigiani.
Quando  le truppe dell’esercito  popolare di Liberazione della Jugoslavia e quelle dell’Armata rossa potettero appoggiare i partigiani, questi raggiunsero i sobborghi della città serba, ponendo fine alla reclusione dei prigionieri. Nell’ ottobre 1944, Mondazzi fu fra coloro che rifiutarono di tornare in Italia, per arruolarsi nelle formazioni dei militari partigiani italiani
Maurizio Acerbo,  segretario nazionale di Rifondazione comunista, presente alla cerimonia  della premiazione, ha commentato: “Dopo oltre settant’anni, la sua scelta per la libertà e la democrazia, è stata riconosciuta e premiata. Finalmente la Repubblica nata dalla Resistenza rende il dovuto riconoscimento a questo figlio dell'Abruzzo”.
Gli ultimi caduti della Divisione Italia riposano nel cimitero di Zagabria, dove sorge un toccante monumento su cui si legge: ”Compagno, quando vedrai mia madre dille di non piangere. Non sono solo. Giace al mio fianco un compagno iugoslavo. Che nessuno ardisca gettare fango sul suo sangue sparso nella lotta comune. Trovammo, qui fede,
madre, pane, fucile. I morti lo sanno, i vivi non lo dimenticheranno. Fiumi di sangue divisero i due popoli. Li unisce oggi il sacrificio dei compagni migliori”.
Ieri, giornata della Liberazione, Vittorio Mondazzi è stato ricordato solennemente a Pratola Peligna.
Ezio Pelino
 
    lago di scanno
IERI 25 APRILE MOLTA
LA GENTE AL LAGO DI SCANNO

LAGO DI SCANNO - Rispetto al Lunedì di Pasqua ieri, 25 aprile, festa della Liberazione, le spiaggette e i prati del lago si sono animate di tantissima gente. Molti hanno preferito un sano pic-nic con cibo portato da casa, ma molti altri hanno affollato i ristoranti, sia intorno al lago, sia nei paesi di Scanno e Villalago. Si sono viste tante carrozzelle fare il periplo del lago e molti pedalò e barche navigarlo. Numerose le moto e le macchine che hanno risalito la Valle del Sagittario sin dalle prime ore del mattino. Il traffico si è svolto regolarmente, anche se durante l’ora del rientro ci sono stati rallentamenti nel tratto che costeggia il Lago di
San Domenico.
La giornata è stata bella, con tanto sole e con temperature al disopra della media.
 
    giornata ecologica
GIORNATA ECOLOGICA
AL LAGO DI SCANNO

LAGO DI SCANNO - Si è svolta nella mattinata di ieri la Giornata Ecologica per ripulire le rive del lago, da tutto ciò che incautamente vi è stato abbandonato. Sono stati più di cinquanta i volontari di Scanno e Villalago che hanno ispezionato e raccolto ogni tipo di rifiuto. Quasi tutte le associazioni dei due paesi vi hanno preso parte.
In particolare, i volontari di Villalago oltre a raccogliere i rifiuti, hanno liberato da siepi e sterpaglie il violottolo che conduce alla spiaggetta nei pressi del Park Hotel. A mezzogiorno è stato offerto  dal Centro Anziani di Villalago un ricco e sostanzioso “ristoro” a tutti i partecipanti.
La giornata si è svolta al motto “Adotta il tuo lago”. E’ stata organizzata dai Comuni di Scanno e Villalago e dall’Associazione Pescatori Sportivi di Scanno - Villalago, con la collaborazione e partecipazione delle imprese e delle associazioni locali.
 
    pd circolo di scanno

CONVOCATA LA RIUNIONE DEGLI ISCRITTI

SCANNO - Il segretario, Cesidio Giansante, del circolo PD di Scanno ha convocato per martedi 30 Aprile alle ore 21,00, la riunione degli iscritti nella sala de “LA VOLTA DELLE IDEE” in Via Ciorla.

 
    mtb scanno
 
Lago di Scanno