Martedì 19 febbraio 2019 - San Giorgio, Monaco di Vabres, Vescovo di Lodeve

Il tempo... ieri - ANCORA UN’ALTRA BELLA GIORNATA con un cielo interamente terso. Assenza di correnti fredde che hanno permesso un ulteriore rialzo termico. Temperature in rialzo: mass. 15,4°C; min. 2,7°C; attuale 3,9 (ore 23,30).
 
    libri
Giacomo Papi,
Il censimento
dei radical chic

Cogliendo l’occasione dell’omicidio di un accademico, il ministro degli Interni istituisce il Registro Nazionale degli Intellettuali e dei Radical Chic per censire coloro che “si ostinano a credersi più intelligenti degli altri”. La scusa è proteggerli, ma molti non ci cascano e, per non essere schedati, si affrettano a svuotare le librerie e far sparire dagli armadi i prediletti maglioni di cachemire… Intanto Olivia, la figlia del professore, che da anni vive a Londra, rientrando
per il funerale, trova un paese incomprensibile. In un crescendo paradossale e grottesco – desolatamente, lucidamente divertentissimo – Olivia indaga le cause che hanno portato all’assassinio del padre.
Attraverso i suoi occhi, facendo scattare come una tagliola il meccanismo del più affilato straniamento letterario, Giacomo Papi ci costringe a vedere, più che il futuro prossimo, il nostro sobbollente presente.
Papi si è laureato in filosofia all’Università Statale di Milano, dove vive e lavora. Nel 1993 è uscito il suo primo libro, “Era una notte buia e tempestosa. 1430 modi per iniziare un romanzo”, firmato con Federica Presutto. Ha lavorato per la rivista Diario dal 2000 fino alla chiusura nel 2007. Ha eseguito altri incarichi nell’editoria e dal 2017 dirige la scuola di scrittura Belleville di Milano e la piattaforma di lettura e scrittura online TYPEE.
 
    teatro
AL TEATRO D’ANDREA
DI PRATOLA PELIGNA
“Aspettando Godot”
DI SAMUEL BECKETT

Giovedì 21 febbraio, alle ore 21, al teatro D’Andrea di Pratola andrà in scena “Aspettando Godot”, una delle opere più conosciute e rappresentate di Samuel Beckett.
La storia è quella di Vladimiro ed Estragone, derelitti che attendono, giorno dopo giorno (forse inutilmente?) l’enigmatico Godot in un contesto, privo di riferimenti e spoglio, temporalmente impreciso e che rispecchia l’esistenza umana: nei
fatti non accade nulla. Tutto si lega in questa sceneggiatura al teatro dell’assurdo in una sinergia che punta a rendere a suo modo la condizione dell’attesa.
Commedia grottesca e amara acuita nel suo significato anche dall’entrata in scena di altri personaggi che simboleggiano la dipendenza, a volte assai strana, tra i rapporti interpersonali.
La versione proposta dal regista Alessandro Averone resta fedele al testo originale aggiungendo, tuttavia, poesia e attualità nel descrivere la precarietà della vita in questa società e la necessità di scovarne a tutti i
costi un senso.
 
   ad antonello sipari
Ci ha lasciato Antonello Sipari
poeta della letteratura dell’infanzia
Aveva inventato a L’Aquila la Biblioteca dell’Infanzia

La letteratura internazionale per l’infanzia piange uno dei suoi figli prediletti. Oggi a L’Aquila, dopo lunga malattia, si è spento a 65 anni Antonella Sipari, poeta e scrittore, inventore della Biblioteca dell’Infanzia a L’Aquila. Nato ad Avezzano, viveva a L’Aquila con la moglie Silvana, padre di Jacopo, direttore d’orchestra e di Niccolò, ingegnere aerospaziale e ufficiale dell’Aeronautica Militare. Dopo il Collegio dei Gesuiti, il Liceo Classico e gli studi in Scienze Politiche all’Università di Teramo, la passione enorme per la musica lo aveva portato a collaborare come recensore per importanti riviste nazionali ed internazionali. Poco dopo aveva iniziato a lavorare per il Centro di Servizi Culturali della Regione Abruzzo dove decise di fondare, tra i primi in Italia, la “Biblioteca dell’Infanzia”, un paradiso di libri per i più piccoli, una "biblioteca - laboratorio", luogo che si è reso protagonista di una puntuale e continua progettualità sul territorio attraverso laboratori, promozione del libro e della lettura, seminari, corsi professionali per insegnanti, mattinate in biblioteca. utore di numerosissime pubblicazioni, dedicate proprio all’immenso lavoro per la divulgazione della lettura tra i piccoli come "La narrazione ed i segni della comunicazione", "Il colore delle vocali", "I colori ritrovati", "Infanzia Io!...infanzia Tu...", "Eravamo bambine...", "Fantastiche emozioni", "La nuvola Olga", "Tutticolori", "Il diario di nonna Marietta", "Non c'era una volta".
Se ne va un uomo che ha speso tutta la propria vita a credere che la cosa più importante da trasmettere ai ragazzi fosse l’amore per la cultura, per i libri, per la musica, per la bellezza.
 
   elzeviro
Giuseppe Capograssi
Un grande sulmonese dimenticato

di Ezio Pelino

Solo un ponte lo ricorda. Filosofo del diritto, giudice della prima Corte Costituzionale, ebbe la sventura di morire prima della seduta inaugurale. Il libro “Pensieri a Giulia” raccoglie le quasi duemila lettere che il  giovane Capograssi scrisse  quotidianamente, dal 1918 al 1924, alla fidanzata, Giulia Ravaglia. Sono testimonianza  di un amore tenace, e, insieme, uno zibaldone di riflessioni, una costante professione di fede religiosa.
Il Capograssi de “I pensieri a Giulia” è stato definito ”Virgilio cristiano” per le lettere ispirate  alla natura, alle montagne, alle stagioni, ai fenomeni del cielo e della terra.  
Dalla contemplazione della natura, Capograssi trae pace e serenità per il  suo animo tormentato:” Tutto l’universo è indifferente  ai nostri dolori, e solo ci conforta con la sua bellezza”.
Come  Leopardi  è ispirato dal piccolo colle dietro casa, Capograssi è conquistato dalla bellezza della natura dalla finestra del suo studio e una breve passeggiata serale per la campagna  gli dona quella  serenità che raramente alberga nel suo animo. Dal suo epistolario si solleva un canto  d’amore per la sua terra. Sono brani di rara intensità e suggestione: ”Ti vorrei vicina, o Giulia,.. per ammirare questo paesaggio invernale di cristallo perfetto  e di marmo raro che, ogni tanto, esprime dal suo paesaggio tormentato di montagne e di fiumi il mio Abruzzo pieno di sogni. Ogni tanto questo paesaggio che mi è tanto caro e mi è tanto familiare, si fa immobile, si congela, quasi direi, sotto il vento della Maiella, e il cielo si ferma nel suo cangiare continuo, e le montagne si fermano nel loro continuo variare di colore, e la campagna si ferma e ferma l’onda agitata della sua capigliatura mossa di alberi e di pioppi”.
Le angustie della quotidianità gli suggeriscono una fuga per le strade bianche della campagna verde :“Ripenso, in mezzo alle traversie della vita piccola, Giulia mia, alla grande luce della mia campagna, al vasto giro  
delle mie montagne, e al silenzio delle grandi strade bianche che dalla campagna portano alla città e dalla città alla campagna...le belle strade maestre bianche e larghe che si perdono lontano, che si perdono nella campagna, si affogano nel verde, che salgono e che scendono, sono tra  le più belle del mondo rurale e ti fanno sognare lunghi sogni di pace e grandi soste di riposo e di tranquillità, al canto di tutte le cose.”
Il suo incantamento per la grande valle Peligna è pieno di nostalgia:” Dopodomani la rivedrò un’altra volta, la rivedrò ancora, la valle bella e florida, la valle immensa, che giace come una coppa piena di frutti e incorniciata di pietre preziose, dalla corona delle mie montagne, fantastico monile azzurro e bianco attorno al campanile  cinquecentesco del mio paese”. E si potrebbe continuare.
Lo suggestiona  l’eremo di Celestino e la  montagna del Morrone : “Vedo come ce l’avessi dinnanzi, la piccola casa, a mezzo il monte, la casa antica e santa di quel singolare e mirabile papa Celestino che fu poi santo, e che rifiutò  o meglio rinunziò , per tornare alla bella montagna serena, alla vista della gran valle incantata, il triregno e il gran manto. Rivedo il povero frate eremita  chiedere a Dio l’eremo solitario e orrendo, e il grande silenzio  mistico della montagna nuda. Egli rimpiangeva amaramente i grandi cieli e la grande pace della grotta nativa, il profondo silenzio delle montagne, il profondo azzurro della notte stellata che parlava della gloria di Dio”.  
 
    cogesa
I COMUNI RICICLONI DEL COGESA

IL COGESA rende noto che su 47 Comuni in cui gestisce il ritiro dei rifiuti porta a porta ben 42 nel mese di gennaio sono ampiamente al di sopra del limite di legge della percentuale di raccolta differenziata, fissato al 65 per cento. Di questi 23 superano il 70 per cento, mentre 19 Comuni vanno oltre la percentuale del 65%, stabilita per legge. «Ormai la raccolta differenziata è entrata a far parte delle nostre vite e delle nostre abitudini quotidiane – dichiara l’amministratore unico Cogesa , Vincenzo Margiotta – dal giorno del mio insediamento mi sono impegnato affinché con la formazione delle persone e il coinvolgimento delle scuole questo accadesse e possiamo dire ora di aver raggiunto un buon livello di partecipazione da parte dei cittadini».
Per quanto riguarda i paesi della Valle del Sagittario Bugnara è al 71,1%, Introdacqua al 67,9%, Cocullo al 67,8%, Scanno 66,5% e Anversa 66,3%.
Non compare nei dati il Comune di Villalago.
Nel Comune di Scanno la percentuale attuale della raccolta differenziata è diminuita in confronto ai valori del 2017, attestati oltre il 70%. Sembrebbe che ci siano problemi che andrebbero appurati e molti di questi sono da imputare alla raccolta intorno al lago nel periodo estivo e nel periodo invernale a Passo Godi, dove in entrambi i luoghi si conferisce in modo indifferenziato. E poi, molti operatori economici, a detta degli stessi addetti del Cogesa, usano i secchioni stradali del Comune, pur avendo i propri. Forse sarebbe da valutare, come ha suggerito il gruppo di minoranza, di ricorrere alla raccolta porta a porta, in considerazione che è entrata in azione la R13 a Villalago.
 
   associazione geologi
Presentato il nuovo Portale del Servizio Geologico d'Italia
FRANE, VORAGINI, FAGLIE, CONSUMO DI SUOLO
TUTTI I DATI IN UN UNICO PORTALE 

Contiene 36 banche dati, consente di navigare con il visualizzatore e permette la sovrapposizione delle mappe anche con i dati provenienti da altri Enti. È on line la nuova versione del Portale del Servizio Geologico d’Italia – ISPRA, accessibile da smartphone, tablet e smart tv, che per la prima volta unisce tutti i dati sulle pericolosità geologiche che caratterizzano il territorio italiano compreso il rischio sismico e quello vulcanico, nonché tutti i numeri del Repertorio Nazionale degli interventi per la Difesa del Suolo (ReNDiS), di ITHACA (il catalogo delle faglie capaci) e di IFFI (Inventario dei fenomeni franosi d’Italia). Da oggi, è quindi possibile fruire in maniera semplice e veloce di tutte le informazioni relative a frane, sinkholes e faglie attive presenti sul territorio nazionale, nonché di tutti i numeri degli interventi per la difesa del suolo, i dati sul consumo di suolo, la cartografia geologica e geotematica.
Dall’home page, cliccando su “Dati geologici”, si possono esplorare i vari temi e scaricare i dati relativi all’uso del suolo e alle mappe di pericolosità da frana, oppure visualizzare il punto esatto dove è avvenuto l’ultimo sprofondamento. Ancora, navigando con il visualizzatore integrato (geomapviewer) si possono sovrapporre le mappe con informazioni provenienti da altri Enti. Ad esempio, alle mappe del consumo di suolo è possibile aggiungere e visualizzare diversi elementi quali i confini
amministrativi regionali e provinciali senza dover consultare altri Portali, per analizzare il fenomeno in maniera più approfondita. Disponibile on line anche la cartografia geologica e geotematica a diverse scale, principale attività del Servizio Geologico d'Italia fin dalla sua fondazione nel 1867.
 
   consiglio provinciale
Rinnovo del Consiglio provinciale
di Teramo: si vota il 31 marzo

Il presidente Diego Di Bonaventura ha firmato il decreto per le elezioni del nuovo Consiglio provinciale. Si vota il 31 marzo dalle ore 8 alle 20 nel seggio in Provincia. Sono elettori i Sindaci e i Consiglieri comunali dei Comuni in carica e possono essere eletti alla carica di Consigliere se in carica al momento della data fissata per la presentazione delle liste  
(10 e 11 marzo).
L’elezione del Consiglio avviene sulla base di liste composte da un numero di candidati non inferiori a se e non superiori a 12. Nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore al 60%.
Le modalità e i moduli per la presentazione delle liste e dei contrassegni, nonché la disciplina di dettaglio del procedimento elettorale sono contenute in apposite istruzioni operative approvate dalla Provincia di Teramo, disponibili sul sito dell’Ente nella apposita sezione
elezioni.provincia.teramo.it
Pina Manente
 
Passo Godi - Scanno