| ||||||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||||||
Lunedì 21 Gennaio 2019 - Sant'Agnese, Vergine e martire
| ||||||||||||||||||||||||||||||
Il tempo... ieri - Giornata grigia, TERMINATA CON UN LEGGERO NEVISCHIO all’arrivo di gelide correnti. Nevicate in alta montagna. Temperature decisamente in
calo: mass. 4,3°C; min. -1,2°C; attuale 1,5°C (ore 23,30).
| ||||||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||||||
libri
| ||||||||||||||||||||||||||||||
Antonio D’Amore,
Il viaggio dei viaggi
che viaggiano
Il nuovo libro di Antonio D'Amore, uscito alcuni giorni fa per i tipi della Leonardo Nodari
Editore e con le splendide illustrazioni di Laura Lucchi, è un viaggio non viaggiato, una vera metafora che ognuno, giovane o adulto,
dovrebbe fare all’interno della propria anima, della propria coscienza. Un sogno, i viaggi che
scelgono dove
|
e come viaggiare, un racconto che coinvolge fino a lasciare sorpresi, un libro che si presta a diverse letture e a diverse
interpretazioni, grazie a un impianto letterario che molti hanno definito
'geniale'. La lettura di questo testo è stata la protagonista del laboratorio letterario che per il quarto anno alcune
classi della scuola affrontano durante l’anno scolastico.
Antonio D’Amore, scrittore giornalista, è stato premiato quale Maestro della Comunicazione 2018, importante
riconoscimento alla carriera.
| |||||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||||||
villalago
| ||||||||||||||||||||||||||||||
Le “fanoglie” sono pronte
per essere accese oggi e domani
in onore di San Domenico Abate
| ||||||||||||||||||||||||||||||
VILLALAGO - Oggi 21 Gennaio, vigilia della festa di san Domenico Abate, saranno accese le “fanoglie” rionali, preparate già da ieri domenica, con molta cura e “devozione”. Anche la “Fanoglia cittadina” si erge già in piazza, preparata sabato mattina dal consueto gruppo di volontari, che da
anni provvedono a questo compito.
|
Questa sera intorno ai fuochi rionali si consumerà una ricca conviviale, nell’allegria più completa e nel rispetto della tradizione. Sarà il parroco che passerà a benedirle. Verranno di nuovo accese domani, dopo quella cittadina allestita
in piazza.
| |||||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||||||
editoriale
| ||||||||||||||||||||||||||||||
IL LUNEDI’ DEL DIRETTORE
Il “Buen Ritiro”
Dove si muore per strada
Unisco questo editoriale alla richiesta del Commissario liquidatore della Comunità Montana Peligna, Eustachio Gentile, che in una lettera, inviata all’assessore regionale alla sanità e al direttore generale ASL 1, chiede “L’immediata attivazione del servizio 118 H24, dopo che a Scanno in questi ultimi
giorni sono avvenuti due decessi, che potevano essere evitati se l’ambulanza proveniente da Sulmona fosse arrivata in tempo utile e non dopo un’ora dalla chiamata d’urgenza”.
“Nell’ultimo caso - scrive Gentile - l’uomo colto da infarto è rimasto per circa un’ora disteso sulla neve, mentre lo si cercava di rianimare tra lo sgomento dei
presenti e la indicibile sofferenza dei familiari”.
Non si può restare silenziosamente complici. Occorre gridare con tutta la forza che
abbiamo in corpo la nostra indignazione contro l’indifferenza di una regione che conosce i disagi sanitari dei paesi di montagna.
Già l’allora sindaco Pietro Spacone, in data 10 gennaio 2017, aveva denunciato all’assessore regionale alla sanità e al direttore generale della ASL 1, il disservizio del 118, che partendo da
Sulmona aveva impiegato, causa neve, due ore per arrivare a Scanno e
trasportare all’ospedale di Sulmona una donna che cadendo si era rotto un femore. Anch’egli aveva chiesto la presenza sul posto di un servizio H24.
Lettera che non ha mai avuto risposta.
E allora? Gli stessi politici definiscono le zone montane aree fragili, aree
svantaggiate, aree disagiate. Esse già nel lessico, evocano il bisogno di maggiore cura ed attenzione, perché distanti dai principali servizi di cittadinanza (istruzione, sanità e trasporto) con un crescente indice di spopolamento, invecchiamento e con
basso tasso di sviluppo.
Gli svantaggi esistono, ma sono soprattutto infrastrutturali, non naturali,
|
dovuti sia a mancati investimenti, sia al progressivo indebolimento dei servizi
essenziali tra cui, in prima fila, quelli sanitari.
La tendenza degli ultimi anni, segnati dalla crisi economica, è stata quella di accentrarli nei capoluoghi e di fare economie nelle periferie,
innescando una fuga demografica.
Se lo Stato ha risparmiato, le famiglie si sono impoverite perché i costi sono ricaduti su di esse, costrette a trovare risposte anche ai bisogni
di cura di piccola e media entità, in ospedali centrali, spendendo tempo ed energie lontano da casa, accollandosi
spese di trasporto e di assistenza. Eppure i borghi montani, per chi parla bene
e nulla fa, sono portatori di tradizioni, di identità, di culture e colture millenarie; sono luoghi dove ci sono ambienti
incontaminati, acqua salubre ed aria pulita.
Se sono tutto questo, i signori governanti si chiedano perché la montagna ogni anno perde abitanti; perché la popolazione fugge e va a sopraffollare i centri cittadini, dove ci sono
smog, rumore, traffico.
La risposta è a monte di questo discorso, quando si è parlato di disagi. Gli abitanti dei paesi di montagna non possono essere
privati dei servizi essenziali, come istruzione, sanità, e sicuri collegamenti con i centri cittadini. Non possono essere sottoposti a tagli indiscriminati, senza valutare il livello
necessario che vi permetta la permanenza di nuclei familiari. Servono politiche
integrate, capaci di dare risposte su più fronti.
La nuova amministrazione di Scanno riprenda la lettera di Pietro Spacone, la
unisca a quella di Eustachio Gentile, e si faccia promotrice, insieme al Comune
di Villalago, di un’azione forte, decisa, non di altre lettere, che in questo periodo di campagna
elettorale in Abruzzo tutti i candidati accolgono, promettono per poi
dimenticare. Si chieda agli organi competenti, con denunce al Capo dello Stato,
un’assistenza sanitaria con operatività H 24, tutti i giorni (prefestivi e festivi compresi), con una postazione
medicalizzata (con medico, infermiere ed autista).
Per gli anziani i nostri paesi dovrebbero essere il “Buen Ritiro” e non dove si muore in strada in attesa di un ambulanza che ritarda. (R. G.)
| |||||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||||||
giornalismo
| ||||||||||||||||||||||||||||||
Arriva oggi FIRST Tutorial,
il sito che semplifica la vita via web
Oggi, lunedì 21 gennaio, debutta in Rete FIRST Tutorial, la quarta testata giornalistica della scuderia
di FIRSTonline, il sito che semplificherà la vita dei lettori e dei cittadini via web. Lo lancerà FIRSTonline, web journal indipendente di economia e finanza presieduto da
Ernesto Auci e diretto da Franco Locatelli, che conterà così quattro testate dopo il recente lancio di FIRST Arte e di First&Food.
FIRST Tutorial sarà curato da Federico Rendina, giornalista di grande esperienza e di grande
competenza in materia di tecnologie, e si metterà al servizio dei cittadini e dei lettori per aiutarli a risolverli sul web i
problemi pratici più comuni della vita quotidiana.
Attraverso video dedicati, il nuovo sito guiderà i lettori nella gestione ottimale dei rapporti via web con il fisco, con l’Agenzia delle entrate, con la Pubblica amministrazione, con le banche, con le
assicurazioni ma li aiuterà anche a scegliere con cognizione di causa il miglior gestore di elettricità o gas, a recuperare i rimborsi per i ritardi dei treni o degli aerei, a gestire
meglio telefonini e computer, a fronteggiare un improvviso guasto alla caldaia
di casa.
FIRST Tutorial cercherà di diventare un modello di videogiornalismo non soltanto semplice e chiaro ma
soprattutto utile. Lo farà ereditando lo stile
| ||||||||||||||||||||||||||||||
che ha fatto la fortuna di FIRSTonline, che ha raggiunto una media aggregata di
oltre due milioni di visite/mese e che si riassume in precisi connotati
identitari: indipendenza di giudizio, anticonformismo, essenzialità, competenza e fantasia creativa al servizio dei lettori.
L’obiettivo del nuovo sito verticale, edito da AL Iniziative editoriali, è quello di fornire un’originale informazione di qualità e di servizio, allargando la platea dei lettori attraverso un giornalismo
chiaro e semplice ma senza smarrire la precisione e la specializzazione.
| ||||||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||||||
scanno
| ||||||||||||||||||||||||||||||
L’AMORINO E’ UN GIOIELLO
DEGLI ORAFI DI RIENZO DI SCANNO
A stabilirlo è una sentenza
del tribunale di Sulmona
SCANNO - L’Amorino non è patrimonio di tutti, ma della rinomata oreficeria Di Rienzo di Scanno. A
stabilirlo ancora una volta è stata una sentenza del giudice del tribunale di Sulmona, a seguito di una
denuncia da parte della famiglia Di Rienzo, dove aver visto lo stesso gioiello,
perfettamente imitato, in vendita altrove e con altro marchio. Il giudice ha
condannato l’orefice che si era appropriato della creazione altrui ad un anno di reclusione e
al pagamento di 3.500 euro a risarcimento del danno di immagine causato. L’Amorino ha il brevetto come modello dell’oreficeria Di Rienzo. E’ una creazione che si fa risalire ad Armando, ereditata dal figlio Nunziato e
portata avanti dai suoi figli e nipoti.
Il gioiello viene accompagnato da un cartiglio in cui è stampata questa dicitura:
«Creato nel 1926 dal Comm. Armando Di Rienzo come pegno d’amore per la sua sposa, l’Amorino, è un talismano carico di forza spirituale che agli sposi rafforza l’amore e la volontà di vivere una vita felice nella comunione matrimoniale. Esso è composto da una corona, simbolo della nobiltà, un cupido, dio dell’amore, che con la sua freccia colpisce un cuore suscitando la passione amorosa.
Nel 1960 il gioiello fu premiato ad una mostra mondiale a New York ed è diventato l’emblema della moderna produzione
orafa scannese».
| ||||||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||||||
meet in cucina
| ||||||||||||||||||||||||||||||
Torna Meet in Cucina Abruzzo
Sarà ospite Niko Romito
E’ tutto pronto per la V edizione di Meet in Cucina Abruzzo, il congresso regionale dei cuochi si
terrà lunedì 28 gennaio presso il Centro espositivo della Camera di Commercio di Chieti
Scalo.
L’evento, ideato da Massimo Di Cintio è realizzato in collaborazione con la Camera di Commercio Chieti Pescara, la
Regione Abruzzo e con il patrocinio della Federazione Italiana Cuochi, Unione
Cuochi Abruzzesi e Slow Food Abruzzo e Molise.
Primo ospite d’onore di Meet in Cucina Abruzzo 2019 sarà un caro amico dell’Abruzzo, da poco entrato nell’olimpo dei 10 migliori chef italiani con la terza stella Michelin – quel Mauro Uliassi chef e patron del ristorante Uliassi di Senigallia, che
racconterà i momenti salienti della sua carriera, di quando ancora ragazzo scavezzacollo
con il rock nella testa ha iniziato a provare piacere nel far felici gli altri
cucinando, fino a diventare il cuoco ricercatore e divulgatore che è oggi, grazie anche alla collaborazione dei ragazzi che lo affiancano in cucina
e nel Lab, il gruppo creativo che ogni anno – proprio in questo periodo – studia e sperimenta i nuovi piatti per il menu del ristorante.
Non mancherà Niko Romito (Reale Casadonna***, Castel di Sangro) insieme a Mattia e Marcello
Spadone (La Bandiera*, Civitella Casanova), Davide Pezzuto (D.One*, Montepagano
di Roseto degli Abruzzi) e al ritorno dopo tre anni di William Zonfa (Magione
Papale*, L’Aquila).
Secondo ospite d’onore di Meet in Cucina Abruzzo sarà come di consueto un abruzzese “di ritorno”: si tratta di Danilo Cortellini, originario della provincia di Teramo e oggi
chef dell’Ambasciata italiana a Londra
| ||||||||||||||||||||||||||||||
dopo essersi formato nelle cucine del Domenico di Imola e di Perbellini a Isola
Rizza (VR) prima di volare a Londra per lavorare prima come sous chef del
Dolada, poi come chef de partie al ristorante Zafferano, intramezzato da uno
stage con Alain Ducasse al Dorchester. Danilo Cortellini nel 2015 è stato anche tra i finalisti del Masterchef Professional trasmesso da BBC2.
Come di consueto Meet in Cucina ogni anno presenta un gruppo di cuochi che si
sono messi in luce negli ultimi anni, e per l’edizione 2019 sono stati selezionati Vito Pastore (L’Antico Torchio del Castello Chiola, Loreto Aprutino) Sabatino Lattanzi con
Frederik Lasso (Zunica 1880, Civitella del Tronto) e Franco Franciosi con
Francesco D’Alessandro (Mammaròssa, Avezzano).
L’approfondimento tecnico sarà dedicato al “gelato gourmet” con Ida Di Biaggio della Gelateria – Cioccolateria Novecento (Pescara) che presenterà anche il nuovo modello della macchina mantecatrice “Principessa”.
| ||||||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||||||