Martedì 15 Gennaio 2019 - Sant'Arsenio di Reggio Calabria Eremita

Il tempo... ieri - Nuvoloso con qualche DEBOLE PIOGGIA. Schiarite nel corso della mattinata. Correnti di aria fredda. Notte stellata. Temperature in rialzo sopra lo zero per la massima: mass. 5,2°C; min. -0,4°C; attuale -0,3°C (ore 23,30).
 
    anversa
DOMANI 16 GENNAIO
FESTA DI SAN MARCELLO PAPA, PATRONO DI ANVERSA

ANVERSA - Anche quest’anno il borgo di Anversa degli Abruzzi si appresta ad onorare il suo Protettore San Marcello. Come sempre una festa sobria, con spirito intimo, senza grandi esteriorità, ma davvero molto sentita tra vecchi e giovani abitanti, con i valori della fede e della religiosità che accomunano anche i paesani lontani.
Durante la Novena di preparazione, il nuovo Parroco Don Daniele Formisani ha invitato gli anversani a rivolgersi    
al Santo Patrono con fiducia e speranza, anche attraverso le preghiere ed i canti tradizionali.
Dopo la celebrazione della S. Messa solenne delle ore 17.30 nella Chiesa parrocchiale, in Piazza Belprato è in programma la Benedizione degli animali e a seguire un momento ricreativo intorno al un grande fuoco.
Si ricorda che il 6 gennaio scorso c’è stato un significativo prologo della Festa di San Marcello in Piazza San Pietro di Roma dove, in occasione dell’Evento “Viva la Befana”, è stata portata la statua del Patrono di Anversa che ha ricevuto la Benedizione e il saluto di Papa Francesco al termine dell’Angelus.
 
    premio croce
dal regolamento: saggistica, letteratura giornalistica e narrativa. Le 15 opere sono state selezionate tra le 75 proposte da 36 case editrici, le maggiori a livello nazionale (nel 2018 le Case Editrici partecipanti furono 19. Quest’anno, quindi, sono quasi raddoppiate).Per la saggistica la cinquina è così composta. Donatella Di Cesare, Sulla vocazione politica della filosofia (Bollati Boringhieri Editore); Emilio Gentile, 25 Luglio 1943 (Laterza) ; Eva Cantarella, Gli amori degli altri (la Nave di Teseo);  Alfonso Musci, La ricerca del sé (Quodlibet); Alberto De Bernardi, Fascismo ed antifascismo (Donzelli).
Per la Letteratura Giornalistica: Antonio Polito, Prove tecniche di risurrezione ( Marsilio); Vittorio Emiliani, Roma capitale malamata (Il Mulino); Maria Pace Ottieri, Il Vesuvio universale
(Einaudi); Enrico Deaglio, La zia Irene e l’anarchico Tresca (Sellerio); Michela Fontana, Nonostante il velo (VandA.ePublishing).
Per la Narrativa: Lia Levi, Questa sera è già domani (E/O); Roberto Cotroneo, Niente di personale (La Nave di Teseo);  Paola Mastrocola, Leone (Einaudi); Antonio Carlucci, Tutto in una valigia (Carabba); Brunello Castellani, A spasso nelle storie (Aracne).
Ora la Giuria avrà 40 giorni di tempo per ridurre le cinquine in terne, quelle che poi saranno proposte alle scuole ed alle altre Giurie popolari (le giurie popolari saranno 27, di cui 22 scuole, 3 università della terza età, il Penitenziario di Sulmona e le associazioni del Comune di Pescasseroli). La giuria definirà le terne il 19 febbraio.
DEFINITE LE TRE CINQUINE

La Giuria del Premio nazionale di Cultura Benedetto Croce di Pescasseroli, riunitasi nel capoluogo del PNALM sabato 12 gennaio con la presidenza di Dacia Maraini, ha definito le tre cinquine di opere candidate all’edizione 2019 del Premio, la XIV, per le tre sezioni previste
 
    scanno
Sant’Antonio Abate, detto a Scanno Barone,
sarà celebrato con la tradizionale offerta
delle sagne con la ricotta il 17 gennaio

SCANNO - Sant’Antonio Abate si distingue a Scanno dall’altro di Padova con il titolo locale di Barone e viene venerato in un’antica chiesa di Via Ciorla. Non con la benedizione degli animali, come avviene in altre località, ma con riti semplici e singolari tutta la popolazione presenzia alla sua festa. A conclusione di un triduo di preghiere, la sera del 16, per una tradizione iniziata nel 1987, come devozione della famiglia Maiorano, ci sarà la distribuzione dei panini con la porchetta, consumati intorno al fuoco, acceso nel piccolo piazzale della chiesa. Il giorno seguente, giovedì 17, secondo una tradizione molto antica, dopo la celebrazione della messa verranno distribuite le sagne con la ricotta, un pasto gustoso della cucina pastorale. Si tratta di pasta all’uovo offerta dal Ristorante Lo Sgabello, cotta in un calderone e condita con lardo e cubetti di ricotta provenienti dall’azienda agricola di Gregorio Rotolo. Per portare l’acqua a bollore viene acceso qualche ora prima un fuoco alimentato con la legna portata sul posto dai tanti volontari.
L’offerta delle sagne risale al tempo dei chierici ospedalieri di sant'Antonio Abate, quando a Scanno (XIV-XV) avevano un monastero. In questo giorno usavano offrire ai poveri un piatto di sagne, condite con la ricotta, per ricordare il Santo, di nobile famiglia, che si era spogliato di tutti i suoi averi, prima di ritirarsi eremita nel deserto. La tradizione s'interruppe quando i chierici lasciarono Scanno. Venne ripresa nel 1850 dai signori Di Rienzo in seguito al restauro della chiesetta. Dopo di questi fu continuata dalla famiglia di Dante Ciarletta e poi da altri devoti. Sant'Antonio    
Abate a Scanno è detto Barone perché in quel rione vi era un barone caritatevole, ma anche perché i Santi sono i Baroni della Chiesa. L'offerta delle sagne richiama ogni anno molti turisti e riesce ad attrarre fotografi e antropologi per la
sua particolarità.
 
   villalago
Continua la tradizione a Villalago delle benedizione degli animali
il giorno di festa di S. Antonio Abate

VILLALAGO - Giovedì prossimo, 17 gennaio, per la festa di Sant’Antonio Abate, si ripeterà la benedizione degli animali. Non più quelli di un tempo, utili per l’uomo nei lavori agricoli, bensì quelli domestici, presenti in casa come compagnia. La tradizione è stata ripresa lo scorso anno, adattandola ai tempi moderni, dopo un periodo in cui non si è sentita più la necessità di far benedire gli animali, rimasti in pochi, per la scomparsa dei lavori agropastorali.
Il programma prevede, dopo la santa messa delle ore 16,30, il raduno sul sagrato della chiesa per la benedizione da parte del Parroco. A ciascun accompagnatore verrà offerto un piccolo presente. Promotrice della reintroduzione di questa tradizione a Villalago è la prof.ssa Lucrezia Sciore, nota ambientalista e animalista, nonché delegata dell’Ass. zoofila San Francesco di Assisi, con sede ad Avezzano.
 
   giovanni del grillo
Il Cammino di Sanremo di Giovanni del Grillo
fa tappa a L’Aquila e a Corvaro

Venerdì 18 gennaio prima tappa dopo la partenza romana del 17 de Il Cammino di Sanremo in Abruzzo, a L’Aquila presso la libreria Polarville (Via Castello 49, ore 17:30. Il tour proseguirà alle 22.00 presso il ristorante La Galleria (Via Costantini Colonnello 12, ore 22:00)  Corvaro (RI). Il Cammino di Sanremo è il pellegrinaggio musicale con cui Giovanni Del Grillo ha scelto di raccontare la sua musica, e la sua autentica anima di cantautore: un vero e proprio viaggio di quasi un mese, in parte a piedi e in parte in camper - dal 17 gennaio al 17 febbraio - lungo monti, valli, teatri e locali di questo nostro Belpaese che la canzone d’autore ha ampiamente contribuito a scriverla e che sembra essersi scordato delle sue origini, appeso dietro un miraggio di lustrini e di apparenze.
Al suo fianco in questo peregrinare, Giuseppe Trusso Sfrazzetto, rigorosamente in camper. E il suo manager più efficiente e sicuramente più fedele, il cane Max, che lo accompagnerà sondando letteralmente il terreno, albero per albero pietra per pietra.
In questo viaggio Giovanni incontrerà la gente, gli altri musicisti come lui:
raccoglierà le storie, i pensieri, i sogni di quell’umanità che, lo speriamo, non si è ancora persa. E vuole avere voce, la voce che per tanto tempo ha saputo narrare proprio la grande canzone d’autore.
 
   comunicato inps
bonus asilo nido per il 2019

Dalle ore 10,00 di lunedì 28 gennaio e fino al 31 dicembre 2019 sarà attivo il servizio online per richiedere il bonus asilo nido per il 2019.
Il contributo, fino a un importo massimo di 1.500 euro su base annua, può essere corrisposto, previa presentazione della domanda da parte del genitore, a beneficio di bambini nati, adottati o affidati dal 1° gennaio 2016 per contribuire al pagamento delle rette degli asili nido pubblici e privati autorizzati (cosiddetto contributo asilo nido) e in favore dei bambini di età inferiore a tre anni, impossibilitati a frequentare gli asili nido in quanto affetti da gravi patologie croniche, per i quali le famiglie si avvalgono di servizi assistenziali domiciliari.
Per la presentazione della domanda, il richiedente il contributo asilo nido dovrà allegare la documentazione comprovante il pagamento almeno della retta relativa al primo mese di frequenza per cui si richiede il beneficio oppure, nel caso di asili nido pubblici che prevedono il
pagamento delle rette posticipato rispetto al periodo di frequenza, la documentazione da cui risulti l’iscrizione.
Per i bambini di età inferiore ai tre anni impossibilitati a frequentare gli asili nido, per la presentazione della domanda, il richiedente dovrà allegare l’attestazione, rilasciata dal pediatra di libera scelta, che attesti l’impossibilità del bambino di frequentare l’asilo nido per l’intero anno solare di riferimento, a causa di una grave patologia cronica.
La domanda può essere presentata online all’INPS attraverso il servizio dedicato. In alternativa, si può fare la domanda tramite:
Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile;
enti di patronato e intermediari dell’Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.
Per ogni altra informazione, si invitano gli interessati ad accedere al sito www.inps.it.
 
   wilderness italia
Sul problema dei cinghiali:
le colpe dei cacciatori
e degli anticaccia

Si sta per chiudere la stagione venatoria, ma i cacciatori l'hanno di fatto già chiusa per evitare di uccidere troppe femmine di cinghiali, molte già incinte in dicembre (il che la dice lunga sulla purezza di questi animali!). Può sembrare una scelta etica agli animalisti, ma è un etica molto ma molto pelosa! Non cacciando più si evita di ridurre la possibilità di fare grossi carnieri il prossimo anno! Purtroppo, a scapito dei contadini e di tutti i danni che un eccesso di cinghiali crea anche all'ambiente e ad altre specie di fauna (es. l'orso in centro Italia o le covate di uccelli terricoli) e di flora (es. tante specie di orchidee, anche rarissime). Ma la cosa assurda è il fatto che le associazioni animaliste pur addossando la responsabilità dei troppi cinghiali al fatto che siano stati gli uffici e le organizzazioni venatorie a liberare animali più o meno ibridi e molto prolifici, facendo loro una colpa, poi si rifiutano di far risolvere ai cacciatori il problema che, appunto, loro hanno creato. E l'altro assurdo è che i cacciatori sono ben lieti di questo veto! In pratica, si stanno comportando male entrambe le categorie, una per ingordigia di carniere, l'altra per animalismo estremo. E chi ci rimette sono i contadini e le specie rare di fauna e flora che dal cinghiale ricevono solo danni. Eppure sarebbe semplice risolvere il problema. Autorizzare maggiori abbattimenti, ma anche autorizzare i contadini a farlo in vece dei cacciatori, con o senza permesso di caccia, fino a che il numero dei cinghiali non sia rientrato nella misura stabilita Provincia per Provincia dalle autorità preposte al controllo venatorio. Per fare un esempio, in Provincia di Savona a fine stagione venatoria erano stati abbattuti solo meno della metà dei cinghiali autorizzati: 28.000 previsti. I cacciatori non possono considerare l'ambiente naturale come un loro allevamento di cinghiali per assicurarsi una produzione annuale di carne! La caccia al cinghiale è, o dovrebbe essere, anche uno sport, ed uno sport si misura anche dalla sua qualità
etica. E uno dei principi di una caccia etica deve essere la soddisfazione emotiva di chi la pratica e non già la quantità delle prede incarnierate (come purtroppo invece è quasi sempre per la stragrande maggioranza dei cacciatori)! Per concludere, la smettano gli animalisti anticaccia di proporre soluzioni teoriche, costose e spesso inapplicabili o non funzionali per ridurre la presenza dei cinghiali e lascino che siano i cacciatori a risolvere il problema da loro creato. I cacciatori la smettano di pensare solo ad ingrossare il loro carniere, e comincino a pensare ad una caccia etica dove non la quantità delle prede deve essere il successo o il piace di un "uscita", ma il piacere e le emozioni della stessa, e ad una sana e vera gestione del patrimonio faunistico. E le autorità trovino il modo di autorizzare i contadini a difendere i loro prodotti con autorizzazioni speciali ma anche regole da rispettare per far sì che il numero dei cinghiali da abbattere in una Provincia durante la stagione venatoria si possa completare, magari anche con deroghe al periodo di caccia come già si fa per il capriolo, e così per le aree protette (assurdi serbatoi di animali la cui riduzione numerica è necessaria anche nei loro confini, anziché essere considerate off limits ad interventi equilibratrici anche per il bene della Natura in esse protetta).
Franco Zunino, Segretario Generale AIW
 
   anversa

NECROLOGIO

Si svolgeranno oggi, alle ore 15,00, nella chiesa di San Marcello i funerali di Camillo Marcelli, deceduto dopo una lunga malattia. Con lui se n’è andato un altro pezzo della storia della pastorizia di Anversa. D’estate lo si incontrava allo stazzo di Pizzo Marcello ed accoglieva tutti con grande cordialità e generosità. Era un uomo molto affabile e trattava le sue pecore, i sui cani, come persone della sua famiglia. Condoglianze a tutti i suoi cari da tutta la nostra redazione.