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Lunedì 5 Novembre 2018 - San Guido Maria Conforti, Vescovo e fondatore
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Il tempo... ieri - ANCORA UNA giornata piovigginosa. La pioggia è caduta con continue sospensioni, ma senza squarci di sole. Correnti di aria
calda. Temperature in risalita: mass. 14,1°C; min. 8,7°C; attuale 8,9°C (ore 23,30)
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abruzzo
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Abruzzo ANTICHE FORESTE
LA GRANDE BELLEZZA NASCOSTA
in national geographic di novembre 2018
A distanza di un anno L’Abruzzo torna a far parlare di sé nella prestigiosa rivista di “National Geographic” del numero di novembre già in edicola. E’ l’Abruzzo delle antiche foreste, quello del Parco Nazionale e in particolare, di
faggete secolari, alberi monumentali. In particolare si tratta di 5 faggete per
una superficie complessiva di 937 ettari. Tre di esse ricadono in territorio
marsicano e sono le faggete di Moricento nel comune di Lecce nei Marsi, Coppo
del Principe e Coppo del Morto a Pescasseroli e la faggeta Cacciagrande
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di Opi. Nella foto di copertina, oltre alla bellezza delle faggete tra le più antiche d’Europa. La faggeta della Val Cervara, nel Comune di Villavallelonga è la più antica d’Europa, di 20 ettari a 1600 metri d’altezza. I ricercatori dell’università della Tuscia datano alcuni degli esemplari almeno 500 anni, un risultato
grandioso se si pensa che l’età media di questi alberi è di circa 250 anni. E’ diventata nel 2017 patrimonio dell’umanità Unesco.
Nella copertina della rivista (fotografo Bruno D’Amicis) campeggia una volpe mentre cammina sul tronco di un faggio secolare
nella faggeta di Val Cervara”.
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concorso
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La finale del Concorso Flautistico
“Severino Gazzelloni”
La VII edizione del Concorso Flautistico Internazionale “Severino Gazzelloni” si avvia oggi, 5 novembre alla conclusione, con le finali, sotto la guida del M° Salvatore Lombardi. La manifestazione ha luogo nell’Auditorium del Conservatorio “Luisa D’Annunzio” di Pescara. L’evento è dedicato a Severino Gazzelloni, celebre musicista che contribuì a divulgare la conoscenza del flauto in tutto il mondo, tanto da meritarsi l’appellativo di “flauto d’oro” per le sue performance. Le finali di oggi avranno inizio
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alle ore 9.30, mentre i vincitori verranno annunciati alle ore 18, dopo il
concerto finale (aperto al pubblico e gratuito). Alle finali sarà presente anche il figlio di Gazzelloni, Armando Gazzelloni, il quale racconterà la figura del padre al pubblico presente nell’Auditorium del conservatorio e consegnerà i premi ai giovani talenti.
Infine, Gianfranco Traverso, benefattore e imprenditore, consegnerà una borsa di studio di 3mila euro al vincitore della Categoria C. Il Concorso è organizzato dall’Associazione Flautisti Italiani con il patrocinio di Fondazione Pescarabruzzo,
Conservatorio “Luisa D’Annunzio”, con il Patrocinio della Regione Abruzzo.
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editoriale
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IL LUNEDI’ DEL DIRETTORE
Il monumento commemorativo dei Caduti
della Prima Guerra Mondiale al cimitero di Scanno
Il 2 novembre, come ogni anno, sono andato al cimitero di Scanno per una prece ai miei
parenti defunti.
Mi sono fermato, a pochi passi dall’entrata, vicino al monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale, inaugurato
il giorno prima con una solenne cerimonia, dopo il “restauro” da parte dell’Associazione Carabinieri di Scanno.
Restaurare, nel significato comune, significa riportare in buono stato una
scultura, un edificio o qualsiasi manufatto, senza alterarne i contenuti
stilistici e formali.
Osservando bene il suddetto monumento non vi ho ritrovato più quello che conoscevo. Mi è tornato alla mente la statua dell’Angelo che stava sopra il piedistallo. L’ammiravo con commozione ogni qualvolta entravo nel cimitero.
M’inteneriva quel suo gesto di gettare i fiori, che stringeva a sé, su quel tumulo che stava a ricordare i caduti di guerra. Una piccola statua
(non so se di pietra o di polvere di marmo), senza pretese artistiche, ma
comunque ben fatta, con le ali aperte, simbolicamente a protezione di quei
corpi, dispersi altrove e mai tornati a Scanno. La Croce, che l’ha sostituito, ha altri significati, mentre sono gli Angeli, come si canta in
chiesa, che conducono le anime a Dio.
Vicino a me c’erano altre due persone e una di queste mi ha chiesto: «Perché è stato tolto l’angelo?». Ho risposto che originariamente non c’era. Nel 1961, quando l’associazione “Combattenti e Reduci di Guerra”, decise di commemorare i soldati morti nella Prima Guerra Mondiale, posero nel
cimitero un semplice piedistallo marmoreo, di forma prismatica quadrangolare,
fatto venire da Caserta. Sopra non vi fu posto nulla, forse per rappresentare
la vita spezzata dalla morte o per altro che non mi è dato di conoscere. Solo alcuni anni dopo il custode del cimitero vi pose l’Angelo, che stava sulla tomba di una bambina, le cui ossa, scaduti i termini,
vennero portate nell’ossario.
«Perché - mi ha chiesto ancora - questa pavimentazione rustica di pietre, quando c’era un tumulo di terra?» Ho risposto alzando le spalle, per dire che non lo sapevo.
Questo mio editoriale non vuole essere una critica, né tantomeno un risentimento, ma è solo un mio libero pensiero che esterna un disagio del tutto personale, per non
aver trovato più quell’Angelo, del tutto integro, che poteva restare lì sopra, dopo una sapiente ripulitura e che aveva significati profondi, proprio
perché stava a custode della tomba
di una bambina appena nata.
Non una critica, dunque, ma una libera riflessione del tutto personale.
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L’Angelo è ora deposto per terra in uno spazio tra due cappelle gentilizie. (R. Grossi)
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scanno-villalago
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La Giornata Nazionale dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate
Celebrata a Scanno e Villalago
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Le celebrazioni della ricorrenza della Giornata Nazionale dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate quest’anno hanno avuto un particolare rilievo per la coincidenza con il primo
centenario della fine della Guerra che ebbe inizio il 24 maggio 1915. Il
quattro Novembre, alle ore 15,00, a Villa Giusti (Padova), venne siglato l’Armistizio con l’Impero Austro-Ungarico. Trento e Trieste furono ricongiunte all’Italia, ma il prezzo pagato fu altissimo: quattro milioni di soldati, 600.000
morti, di cui 250.000 giovani appena diciottenni, e 1.500.000 feriti. Per
onorare i soldati morti in guerra e per non dimenticare il loro sacrificio, le
comunità di Scanno e Villalago hanno commemorato in orari diversi questa giornata, con
la deposizione di una corona d’alloro al Monumento ai Caduti, (rispettivamente 69 e 19 quelli del 1915-18).
A Scanno, dopo la celebrazione della santa messa partecipata da autorità civili e militari, alle ore 11,30 si è avviato il corteo verso Piazza San Rocco. Ci sono stati lunghi momenti di
silenzio e raccoglimento prima dell’alzabandiera, del gonfalone del Comune e dei vessilli di tutte le Associazioni.
Da sottolineare la presenza di uno degli ultimi combattenti, Quinto Di
Clemente, classe 1922, fra gli alpini della locale sezione, oltre al
maresciallo Tarquini, i carabinieri dell’Arma e della Forestale, rappresentanti dell’Aviazione, i soci della locale sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri Chiaffredo Bergia, i volontari della Croce
Rossa e della Protezione Civile e tanti cittadini. Con le note della canzone
del Piave, c’è stata la deposizione della corona, quindi il sindaco Giovanni Mastrogiovanni,
ha tenuto il suo discorso denso di riflessioni, soprattutto rivolto ai giovani,
che tra pochi anni si troveranno a guidare il paese.Ha sottolineato l’importanza dell’insegnamento agli stessi nobili ideali del passato attraverso la conoscenza
della storia, con il contributo della
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scuola e delle famiglie, per non disperdere la continuità di una pace conquistata con olocausti e sacrifici. Un pensiero di gratitudine
ha rivolto poi alle forze dell’Ordine dei Carabinieri e della Forestale che in questi giorni si sono adoperati
per arginare i problemi causati dalle calamità naturali. Sul problema dell’immigrazione poi, ha ricordato l’impegno dell’accoglienza e dell’integrazione facendo leva sui giovani, destinatari di un messaggio che porta al
futuro.
A Villalago il corteo si è mosso verso il Monumento ai Caduti alle ore 12,30, a conclusione della messa
festiva. La corona d’alloro è stata portata da alcuni rappresentanti della Sezione locale degli Alpini; a seguire il
parroco e gli amministratori comunali con il popolo.
Dopo l’Inno Nazionale c’è stata la benedizione.
A prendere la parola per prima è stata la consigliera, prof.ssa Lucrezia Sciore, che partendo dalla Prima Guerra
Mondiale, spiegandone i contenuti storici, ha ribadito l’inutilità delle guerre. Ha ricordato i caduti di Villalago, tra cui l’avv. Celestino Lupi, che fu anche sindaco del paese, e le persone che tornarono
invalidi e mutilati. Brunella Quaglione, consigliera di maggioranza, ha letto
la preghiera al Milite Ignoto.
A conclusione ci sono stati i saluti e i ringraziamenti del sindaco rivolti ai
cittadini presenti, alle autorità religiose e militari e a coloro che hanno collaborato per la riuscita della
manifestazione. Poi ha incentrato il suo discorso sugli ideali di libertà e di pace, mettendo l’accento sui concetti della convivenza civile, che non debbono mai disconoscere l’identità di Patria con le sue tradizioni religiose e culturali.
Dopo il discorso del sindaco il corteo si è ricomposto per fare ritorno in piazza dove si è sciolto.
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pescara
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Festeggiati i 50 anni dei mitici
Allievi dell’Ursus Pescara
Si sono ritrovati dopo 50 anni i giocatori della S.S.Ursus della categoria Allievi che nella stagione calcistica 1968/69 conquistarono un onorevole secondo posto
al campionato nazionale. Una serata indimenticabile, per i 29 partecipanti, con
emozioni e sentimenti immutati, nonostante qualche ruga e chilo in più e diversi capelli in meno, che ha trovato il giusto luogo nel celebre ristorante
pescarese "Lo STORIONE". Al termine l'attesissima torta su cui campeggiava, in grande risalto, l'immagine della squadra che fu per la gioia di tutti quelli che vi hanno preso parte così, nell'ordine: l'allenatore Clemente Prioli, il talent scout Antonio Barbetta, e gli "eterni" allievi : Mario Fioretti, Emilio Tuccella, Lino Maione, Lamberto
Maione, Antonio Pandolfi, Antonio Matarazzo, Ettore Fioretti, Enio D'Orazio,
Umbeto Sforzato, Valter Brandimarte, Roberto Gentile, Ubaldo Cecamore. Per la
cat. Juniores: Franco Ciulli, Vansi Gabriele, Uranio Ortolano, Paolo Di
Girolamo, Dante Baldassarre,
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Rodolfo Latorre, Corrado D'Ilio, Antonio Di Giovanni, Guido Cupido, Guerino
Bruni, Alfonso Di Giacomo, Giancarlo Di Camillo, Domenico Prioli, Vittorio
Prioli.
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il rugby visto da sandro
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Dalla RESIDENZA BORBONICA
Stato della Foce su Territorio Scannese
ITALIA 7 - 54 IRLANDA
Il primo dei 4 Test Match autunnali è stato un un disastro. A Chicago l'IRLANDA va in meta 8 volte , contro l'unica
meta di Campagnaro prima dell'intervallo, che ci aveva un po illuso. Nel secondo
tempo (lasciamo perdere) un vero disastro.
Le prossime partite: sabato 10 novembre ore 15,00 ITALIA - GEORGIA; sabato 17
novembre ore 15,00 ITALIA - AUSTRALIA; sabato 24 novembre ore 15,00 ITALIA -
NUOVA ZELANDA.
Che la coccia sia spiccia! SANDRO
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