Sabato 3 Novembre 2018 - Sant'Amico di Avellana, Monaco

Il tempo... ieri - giornata piovigginosa. La pioggia è caduta dalle prime ore del mattino fino a sera. Poche le interruzioni, ma senza squarci di sole. Temperature stazionarie: mass. 12,7°C; min. 9,5°C; attuale 10,3°C (ore 23,30)
 
    ricorrenze
ESERCITO ITALIANO: 4 NOVEMBRE 2018
“GIORNO DELL’UNITÀ NAZIONALE
E GIORNATA DELLE FORZE ARMATE”
Manifestazioni anche nei nostri
paesi della Valle del Sagittario
 
Il 4 novembre 1918, con l’entrata delle truppe italiane vittoriose a Trento e Trieste, dopo quasi tre anni e mezzo di battaglie, aveva termine la Grande Guerra, che segnò il raggiungimento della completa unità nazionale. Cinque milioni di uomini  appartenenti a tutte le classi sociali furono chiamati alle armi e combatterono gomito a  
gomito vivendo sofferenze ai limiti dell’umana sopportazione. In questa giornata, s’intende ricordare tutti coloro che hanno sacrificato il bene supremo della vita per  un ideale di Paese e di Patria e per l’attaccamento al dovere: valori immutati nel tempo per i militari di allora come per quelli di oggi. Come tradizione, anche quest’anno, in occasione del 4 Novembre, si svolgeranno in Abruzzo una serie d’iniziative per consolidare l’incontro fra i cittadini e le istituzioni militari e civili dello Stato.
Nel contesto dell’iniziativa “Caserme Aperte”, dalle ore 09.00  alle ore 17.00, si potranno visitare le caserme.
 
    libri
PRESENTATO A COCULLO IL LIBRO DI NINO CHIOCCHIO
“Storia delle Chiese di San Domenico a Cocullo - Il Santuario della Valle”
COCULLO - Nella sala consiliare del Comune di Cocullo, veramente molto affollata, ieri pomeriggio è stato presentato il nuovo libro di Nino Chiocchio “Storia delle Chiese di San Domenico a Cocullo, il Santuario della Valle”. Il sindaco Sandro Chiocchio, moderatore degli interventi, ha ringraziato l’autore, il parroco don Daniele, il giornalista Nino Motta e il musicologo Gianluca Tarquinio, che hanno illustrato l’opera, oltre che il folto pubblico, sempre così presente in simili eventi. Poiché la chiesa di San Domenico è chiusa dal terremoto del 2009, ha sollecitato il parroco a fare il punto della situazione su un problema che sta tanto a cuore non soltanto ai cocullesi, ma ai numerosi pellegrini provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero, manifestando nel contempo la soddisfazione per l’approvazione del progetto relativo alla candidatura a Patrimonio Immateriale UNESCO della Festa di San Domenico e del rito dei serpari. Don Daniele, sulla base di alcune documentazioni, paventando ulteriori ritardi burocratici, ha fatto comprendere l’opportunità di far pervenire la voce della comunità alle istituzioni, perché le radici culturali di un popolo non devono andare perse.
A fare la descrizione del libro è stato il giornalista Nino Motta, che ha messo in risalto la scrupolosità e la serietà che l’autore, come vero storico, impiega nei suoi lavori, attraverso documenti con note ed appunti talvolta incomprensibili e per questo trascritti con estrema delicatezza per consentirne la comprensione al lettore. Egli ha ricostruito la storia del Santuario e del culto dando importanza al ruolo dei sacerdoti e delle confraternite. Fu proprio un sacerdote ad unificare le due feste separate, quando il culto delle serpi avveniva all’esterno della chiesa, cristianizzando il culto pagano, arrivando poi a costruire in soli tre anni, nel 1863 il Tempio dedicato a San Domenico, mentre in precedenza titolare della chiesa era Sant’Egidio. Nino Chiocchio ha parlato della sua intuizione a scrivere il libro, scaturita dalla lettura di un fascicolo polveroso ritrovato in Comune e illustrato la copertina con l’immagine dei campanili progettati per la chiesa. Il musicologo Gianluca Tarquinio ha esaltato le qualità dell’autore, da lui conosciuto attraverso i suoi libri, sempre disponibile e cortese nei suoi confronti per le sue ricerche. Un libro acquista valore, ha detto, se basato su notizie d’archivio, aggiungendo che su Cocullo, in particolare sulla
chiesa della Madonna delle Grazie, c’è ancora molto da indagare.
A conclusione, con spontaneità, tutti si sono messi in piedi a cantare l’Inno a San Domenico, prima di gustare il buffet offerto da Nino e Giovanna Chiocchio.
 
     scanno
Dal Presidente dell’Associazione Carabinieri di Scanno
“I SOLDATI DI SCANNO NELLA GRANDE GUERRA”
INAUGURATO IL CIPPO COMMEMORATIVO RESTAURATO

SCANNO - Alle ore 16,15 del 1.11.2018, al termine della Santa Messa officiata dal parroco, Mons. Don Carmelo Rotolo, Scanno ha inaugurato  il cippo commemorativo situato all’ingresso del cimitero che ricorda ed onora i soldati e i Caduti che parteciparono alla Grande Guerra 1915/1918. Per la Celeste concessione di una tregua temporanea, che ha  coinciso con la durata della cerimonia, la celebrazione non è stata ostacolata dalle condizioni meteorologiche avverse.
Per ridonare al piccolo monumento, logorato dalle inclemenze del tempo, la giusta visibilità e il decoro che gli sono propri, la locale Sezione ANC, promotrice della bella iniziativa, facendo proprio il principio ispiratore delle Istituzioni nazionali che hanno promosso il progetto per il recupero della memoria storica, da condurre anche attraverso la riscoperta, il restauro e la valorizzazione di luoghi e monumenti, con il pronto sostegno del Comune e della Parrocchia, vi ha effettuato lavori per il  recupero ed il  restauro. I lavori per la sua complessiva valorizzazione possono così riassumersi: -pulizia dell’area interessata ridonando, per quanto possibile, nitidezza al cippo e alla lastra marmorea originali, nella  quale si legge: ”Per rivendicare i termini sacri che natura pose a confine della Patria centoventi cittadini di Scanno affrontarono  impavidi  morte gloriosa”; -rimozione e smaltimento di parte del terriccio e creazione di un battuto in cemento con selciato;  -infissione e fissaggio di una croce in bronzo sulla sommità della colonnina verticale in marmo; -rimozione e smaltimento delle colonnine in pietra delimitanti il perimetro con successiva sostituzione delle stesse mediante supporti metallici; -rimozione e smaltimento del cordone a catena in acciaio e sostituzione con cordone in metallo cromato a vista; -posizionamento e fissaggio di un elmetto sulla facciata anteriore della colonnina in marmo; -installazione e ancoraggio di una targa con incisione del seguente tenore a simboleggiare, con rinnovato vigore, il sacrificio e l’amor di Patria dei nostri soldati: ”I soldati di Scanno della Grande Guerra avvezzi al sacrificio e alle grandi fatiche della millenaria vita pastorale governata dal succedersi delle stagioni, dai lunghi cammini della transumanza e dai silenzi delle montagne, lasciarono la terra natia per compiere sino in fondo il proprio dovere affrontando le incognite di luoghi lontani e sconosciuti per combattere una guerra cruenta e dolorosa dalla quale molti non tornarono – 4 novembre 1918 – 2018”. Un  gesto piccolo, ma denso di significato, quello dei soci della Sezione ANC , un segno di amore e di profondo rispetto per i  soldati che parteciparono al conflitto e con il quale hanno inteso dare concretezza ad un desiderio, già da tempo in embrione e sopito per lungo tempo.
Presenti alla manifestazione il Sindaco, Avv. Giovanni Mastrogiovanni con alcuni suoi amministratori e collaboratori, il Mar.Magg. Enrico Tarquini Comandante la Stazione
Carabinieri, Il Brigadiere Capo Giansante Mario, Comandante la Stazione Carabinieri Forestali, Associazioni d’Arma ,e non, una nutrita rappresentanza della Sezione Alpini con il suo capogruppo Maurizio Lancione  e numerosi cittadini. All’Inno di Mameli e alla Canzone del Piave è seguita la rimozione del Vessillo che ha consentito agli astanti di osservare e valutare l’esito del lavoro svolto. La quiete del luogo ed il silenzio ovattato hanno accompagnato la rituale benedizione impartita dal parroco, visibilmente emozionato; un solenne gesto altamente evocativo e di grande suggestione. Non potevano mancare le note toccanti del “Silenzio” con la contemporanea elevazione di Bandiere, Gonfaloni e Gagliardetti in senso di profondo rispetto e vivo amor di Patria.
Il Presidente della Sezione, Mar.”A” s.UPS (r) Giuseppe Spacone, ha ringraziato le Autorità convenute, i presenti e quanti si sono prodigati nel contribuire, a vario titolo, ai lavori di recupero e di restauro evidenziando l’importanza del piccolo monumento perché  sorgente viva e perenne di silenziosi ammonimenti e di intime riflessioni nonché la necessità di mantenere il ricordo per conservare la memoria delle tante sofferenze patite dai concittadini e  perché  il loro insegnamento sia ammonimento per le future generazioni. A chiusura della cerimonia ha preso la parola il Sindaco di Scanno.
 Il Presidente, (Mar.”A” s.UPS (r) Giuseppe Spacone)
 
    punto nascite
e il depotenziamento dell’Ospedale di Sulmona richiedendo che esso, da Ospedale di Base qual è oggi, torni ad essere Ospedale DEA di 1° livello.
Nel Centro Abruzzo nel 2013 le nascite sono state 471 mentre nel 2017 sono state appena 379 per cui in quattro anni le nascite hanno subito una flessione di ben 92 neonati che in valori percentuali corrisponde a -20% valore doppio al decremento medio nazionale dell’11%.
La causa dell’altissima flessione delle nascite è data dallo spopolamento del territorio che nello stesso periodo ha registrato 1.756 abitanti in meno pari a una flessione del 5,15% dato pari a 5 volte quella italiana che è stata dello 0,49%.

PUNTO NASCITA E OSPEDALE
DEA DI 1° LIVELLO
SERVIZI SANITARI PARALLELI
INSCINDIBILI E INDISPENSABILI

di Aldo Ronci

Il Consiglio comunale di Sulmona, allargato a tutti i sindaci, ai sindacati, ai parlamentari, al personale ospedaliero del territorio, in difesa del punto nascita indetto per il 10 Novembre 2018 potrebbe e dovrebbe essere l’occasione per rilanciare anche la lotta contro il declassamento    
 
    fondazione mauriziana
Lo storico aquilano Giuseppe Del Zoppo
presidente della Fondazione Mauriziana

Si è tenuta a Pescocostanzo l’assemblea annuale dei soci della “Fondazione Mauriziana” presso la sede del sodalizio, per il consuntivo delle attività svolte e il rinnovo delle cariche sociali. Dopo la relazione del presidente uscente Francesco Donatelli che ha visto chiuso in attivo il bilancio inerente al biennio sociale 2017 – 2018, si è passati alle operazioni di voto per il rinnovo del consiglio direttivo per il prossimo biennio. Lo spoglio delle schede ha visto eletti: presidente Giuseppe Del Zoppo, vice presidente Mauro Di Giovanni, segretario generale Emidio Cialente, consiglieri Maria Elena Cialente e Gabriele Cialente. Per acclamazione è stato confermato presidente onorario Sergio Paolo Sciullo della Rocca decorato Medaglia d’Oro Mauriziana del Corpo degli Alpini. Il neo presidente Del Zoppo, nel suo breve intervento di saluto ai soci, ha tenuto a ringraziare in modo particolare il presidente uscente definendolo il migliore presidente della Fondazione per avere condotto in prima persona sia le attività storico commemorative e sia per avere curato scrupolosamente la manutenzione ordinaria del Sacrario Nazionale Mauriziano d’Italia. Ha poi ringraziato il Ministro della Difesa Elisabetta Trenta per il sostegno morale fornito alla vita del Sacrario Mauriziano che il prossimo anno vedrà un maggiore incremento di attività da parte di tutte le Associazioni Combattentistiche e d’Arma e più attività culturali inerenti alla spiritualità mauriziana che saranno promosse a L’Aquila città capoluogo d’Abruzzo, in più città italiane e in Svizzera presso l’Abbazia di San Maurizio d’Agauno sede mondiale mauriziana dal 515. Un vin d’Honneur ha suggellato l’insediamento del nuovo consiglio direttivo. (Foto Arte Asmodeo Rennes)
 
    lago di scanno
IL LAGO DI SCANNO HA ESONDATO
NEL SUO CANALE EMISSARIO

Il Lago di Scanno con le piogge dei giorni scorsi ha raggiunto il suo livello massimo. Le acque da l’altro ieri sono iniziate a defluire nel canale emissario che porta le acque al Lago Cupaione, per poi correre verso il Lago Lucciola. Di conseguenza anche il Lago Pio ha raggiunto il suo massimo livello. “La Valle dei Laghi” ha ben sei laghi, di cui solo tre a regime torrentizio, condizionati dalle situazioni metereologiche.