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Giovedì 25 Ottobre 2018 - San Folco di Bologna, Eremita
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Il tempo... ieri - E’ tornata l’alta pressione che ha portato una bella giornata di sole, in questo ottobre alquanto incerto,
con un cielo per lo più limpido. Temperature in risalita: mass. 22,2°C; min. 4,3°C; attuale 13,2°C (ore 23,30)
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libri
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Rita Salvatore, Emilio Chiodo
NON PIU’ E NON ANCORA
Le aree fragili tra conservazione
ambientale, cambiamento sociale
e sviluppo turistico
Venerdì 26 ottobre, alle ore 17:30, presso la sala consiliare del Comune di Avezzano, sarà presentato il libro di Rita Salvatore, Emilio Chiodo: NON PIU’ E NON ANCORA. Intervengono: Emilio CHIODO, Economista Università di Teramo; Maurizio DI NICOLA, Consigliere Regionale con delega ai Trasporti e
Urbanistica; Crescenzo
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PRESUTTI, Assesore Comunale Ambiente e Aree Protette; Filomena RICCI, WWF
Abruzzo-IAAP; Rita SALVATORE, Sociologa dell'ambiente Università di Teramo. Modera: Tiziano Collacciani, Presidente WWF Abruzzo Montano. Il
volume rappresenta uno strumento di analisi e di lettura delle dinamiche insite
nel cambiamento e di come queste stiano incidendo sulla percezione dei luoghi,
sulla loro fruizione, sulle risorse che possono mobilitare, sulle
interconnessioni che possono sviluppare. Le aree fragili si ritrovano oggi
investite da profondi cambiamenti che le collocano nel limen del “non più e non ancora”. Quasi liberate dallo stereotipo della marginalità, non alimentano più soltanto immaginari legati al degrado e all’abbandono ma iniziano a porsi come luoghi del possibile.
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sulmona
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L’inaugurazione della lapide, con intervento del presidente dell’associazione “Panfilo Serafini”, Franco Pelino, sarà preceduta alle 16 dalla conferenza del professore Mauro Canali nella sede Cgil,
in Vico del Vecchio e sarà dedicata al tema “Carlo Tresca nel movimento operaio italoamericano e nel movimento antifascista
internazionale”. Introdurrà Edoardo Puglielli, del Centro Studi e Ricerche “Carlo Tresca”.
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CARLO TRESCA
A 75 ANNI DALL’ASSASSINIO
Domani, 26 ottobre, Carlo Tresca, a 75 anni dal suo assassinio, alle ore 17,30 sarà ricordato con una lapide, posta sul muro della casa dove nacque nel 1879, in
via San Cosimo a Sulmona. Fu avvocato, giornalista e sindacalista, assassinato
l’undici gennaio 1943, a New York, Nel corso dell’inaugurazione è previsto un collegamento in diretta dal Tresca’s Corner, New York, luogo in cui fu assassinato.
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associazione gaia
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che l’Istituto Superiore di Sanità riconosce come una vera e propria emergenza per la Salute Mentale, con effetti
devastanti sulla vita degli adolescenti e dei giovani.
In particolare, sarà presentato il Convegno che si terrà all’Aquila il 31 ottobre sul tema ”ANORESSIA e BULIMIA DEPRESSIONE GIOVANILE” e che vedrà la partecipazione dei più qualificati esperti nazionali sul tema.
Alla conferenza stampa parteciperanno il prof. Massimo Casacchia (Professore
Emerito di Psichiatria dell’Università degli Studi dell’Aquila e portavoce dell’Associazione), la prof.ssa Rita Roncone (Docente di Psichiatria dell’Università dell’Aquila e il prof. Enzo Sechi (Docente di Neuropsichiatria infantile dell’Università degli Studi dell’Aquila).
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ANORESSIA E BULIMIA NEGLI ADOLESCENTI
Venerdì 26 ottobre 2018 alle ore 12.00 a Magliano dei Marsi nella sede dell’Associazione Veronica Gaia di Orio per la Ricerca e la Lotta alla Depressione
Giovanile (Viale Duca degli Abruzzi, n. 17) si svolgerà una conferenza stampa per illustrare le iniziative avviate dall’Associazione sulle tematiche dei disturbi del comportamento alimentari nei
giovani,
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scanno
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APPREZZAMENTI ALL’EDITORE DI VITTO
DAL CARDINALE ANGELO SCOLA
SCANNO - Con grande sorpresa l'Editore Francesco Di Vitto, dopo l'anteprima di stampa
del fumetto sulla vita di San Lorenzo dedicato al compianto Don Renato D’Amico, ha ricevuto una lettera di apprezzamento dal Cardinal Angelo Scola,
teologo ed emerito vescovo di Milano, per la scelta editoriale di far conoscere
la vita dei Santi, tramite il mezzo espressivo il “fumetto”, parte integrante della cultura popolare e strumento comunicativo importante ed
efficace.
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dal direttore
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OLTRE LE COLONNE D’ERCOLE: Santa Cruz de Tenerife
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Sono le sette del mattino di giovedì 11 ottobre. Salgo al ponte dodici, mentre la nave naviga verso l’isola di Tenerife, per attraccare al porto di Santa Cruz, la capitale, insieme a
Las Palmas, dell’Arcipelago delle Canarie. E’ ancora notte. Il mare mostra ad Ovest tenui bagliori del nuovo giorno. Il cielo
è trapunto di stelle. L’aria è calda. Da lontano, come lucciole, appaiono e scompaiono le luci della terra
ferma. Scendo al ponte nove, dove già si serve la colazione. Non sono solo. Molti sono mattinieri. Quando risalgo sul
ponte dodici l’aurora già si mostra con le sue calde tinte, che il mare riflette in una lunga scia. Le
luci della terra ferma sono più nitide. Si cominciano a scorgere il litorale, le case, i palazzi e il via vai
delle macchine. Il porto di Santa Cruz è vicino. La notte cede il posto al giorno e appaiono sfavillanti dal mare i
primi raggi del sole. La nave lentamente si avvina all’attracco. La città comincia a mostrarsi con tutta la sua bellezza. Sono le ore otto. Ci prepariamo
alla sbarco.
Dopo i consueti riti di controllo scendiamo e siamo subito lungo un bel viale,
con alte piante ed isole floreali. Ci dirigiamo verso Plaza de España, indicata da una gran Croce, che si riflette su un limpido bacino lacustre.
Sta lì dove anticamente venne posta da Fernández di Lugo la Croce che diede il nome alla città, conservata ora nella Iglesia Matriz de la Concepción. E’ proprio qui che ci dirigiamo dopo aver visitato in lungo e in largo la piazza.
A guidarci è l’alto campanile, che svetta sulle case. E’ in una caratteristica piazzetta di case bianche. La chiesa, dedicata
all'Immacolata Concezione, è a cinque navate. Al suo interno, c’è la pala d'altare di Giacomo il Maggiore, santo patrono della città.
L’altro monumento da visitare, prima di addentrarci nel centro storico, è il rinomato auditorio, una delle maggiori attrazioni turistiche. Prendiamo la
strada che costeggia la spiaggia e già lo vediamo svettare con tutto il suo biancore della grande vela, sorretta dalla
punta di tre forme arrotondate, che a noi sembrano tre grandi pesci. Ne
restiamo affascinati. E’ stato costruito su progetto di Santiago Calatrava.
Da qui poi prendiamo un lungo stradone che sale sulla collina, costeggiata da
grandi palazzi moderni. Chiediamo informazioni per andare al centro. E’ a darci indicazione è un giovane italiano, che proprio a Tenerife ha trovato fortuna. Nel nostro
andare incontriamo e visitiamo la Chiesa di San Francesco d'Assisi e quella di
Nostra Signora del Pilar, ma non trascuriamo i tanti negozi, soprattutto le
piccole botteghe artigianali.
Abbandoniamo il centro storico per recarci al Parco García Sanabria, rinomato per le sue numerose specie vegetali e per le sue sculture,
tra cui quella dedicata al suo fondatore, con una bella fontana. Ci soffermiamo
vicino l'orologio di fiori e poi discendiamo per Plaza de España. Sul nostro percorso incontriamo il caratteristico mercato di “Nuestra Señora de Africa”. C’è di tutto lungo il suo patio, dagli alimentari ai vari souvenir. All’uscita ci viene incontro un signore insieme ad una donna e comincia a parlarci
in Spagnolo. Lo fermiano, dicendogli che non capiamo nulla perché siamo Italiani. Lui sorride e ci dice che anche lui è Italiano, della città di Pisa. Gli chiediamo perché è a Santa Cruz è lui cordialmente ci spiega che è lì come Testimone di Geova. Poi ci dà indicazioni turistiche e proseguiamo per una strada alberata perdonabile, piena
di ristoranti e negozi. Intanto si avvicina l’ora della partenza. Camminiamo ancora sul viale del lungo mare e poi risaliamo a
bordo della nave, che toglie gli ormeggi alle ore 17,00.
Siamo tutti sui ponti esterni. Santa Cruz si allontana lentamente alla vista. Il
campanile della cattedrale e la vela dell’auditorio ci seguono fino a quando la città si nasconde e lascia apparire nelle varie insenature dell’isola gli altri centri con le loro caratteristiche case colorate che si
inerpicano sulle colline.
Poi la stessa Tenerife si allontana, mentre la nave prende la rotta verso l’isola di Madera, dove sbarcheremo la mattina seguente.
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