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Sabato 13 Ottobre 2018 - San Romolo di Genova, Vescovo
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Il tempo... ieri - FINALMENTE UNA BELLA GIORNATA, con cielo sereno e solo qualche nuvola
passeggera. Sebbene la durata del giorno sia in netta diminuizione, il Sole ha
fatto sentire i suoi benefici, soprattutto nei gradi di calore.
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IL DIRETTORE E’ IN VACANZA FINO AL 17 OTTOBRE
In sua assenza la redazione si limiterà a pubblicare solo le notizie,
i comunicati stampa, inviati direttamente al giornale
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mostre
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A Sulmona la Mostra Collettiva “art. 29”
del Gruppo Fotografico Maia Peligna
SULMONA - Sabato 13 ottobre alle ore 18, in occasione della Giornata del Contemporaneo,
la grande manifestazione organizzata in tutta Italia per la promozione dell’arte del nostro tempo, il Laboratorio d’arte Maw, presenta la collettiva “art. 29”, un progetto del Gruppo Fotografico Maia Peligna sul tema del legame familiare.
Sullo sfondo del dettato costituzionale, modello e “fotografia” della famiglia italiana, i lavori esposti si muovono tra forma e realtà, percezione e racconto, catturando l’evoluzione e la permanenza dell’idea di famiglia, protagonista dell’immagine. 17 scatti in bianco e nero di Giacomo Centofanti, Paolo Di Menna,
Laura Frascarelli, Tito Iafolla, Giovanni Sarrocco, selezionati in
collaborazione con il fotografo e photoeditor Luca Del Monaco. La mostra, che
sarà visitabile fino a sabato 20 ottobre, è anche il primo capitolo di un ciclo espositivo dedicato al tema della memoria
nella contemporaneità, che metterà a confronto linguaggi e ricerche su un tema centrale nella creazione artistica
contemporanea. Lo spazio MAW si trova in Via Morrone 71, la mostra resterà aperta dal 13 al 20 ottobre 2018, nei seguenti orari: 10:30 - 12:30, 17:00 -
20:00, con ingresso libero.
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wilderness
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A CHE COSA SERVONO I PARCHI
Il segretario generale di Wilderness Italia, Franco Zunino, ha diffuso il
seguente contributo critico sui Parchi del Prof. Emerito Franco Pedrotti al
Convegno su "Scopi e funzioni delle aree protette", tenutosi a Trento nel 2017.
Atti editi nel 2018 con postfazione e ampia citazione anche degli eventi
relativi ai terreni di Erminio Sipari, nel Parco Nazionale d'Abruzzo, violati
per la realizzazione di un depuratore.
Crimini ambientali nei Parchi (postfazione di Franco Pedrotti del 30/09/2018, al
libro che ha raccolto gli atti del Convegno).
Mentre da una parte gli addetti ai lavori (protezionisti, tecnici, direttori e
presidenti di parchi, politici, associazioni ambientaliste, federazione dei
parchi, ecc.) discutono sulla situazione odierna dei parchi nazionali e sulle
riforme legislative (peggiorative) che sono state proposte, dall'altra prosegue
la distruzione ambientale in molte località del nostro paese, fuori e dentro i parchi. In alcuni casi si tratta di
interventi talmente dannosi per l'ambiente per cui vanno considerati veri “crimini ambientali”. Ho sentito impiegare questa definizione per la prima volta negli anni '60 dal
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Professor Edoardo Salzano con il quale stavo facendo una perizia d'ufficio sulla
lottizzazione abusiva della tenuta della Versiliana in Toscana per incarico
della Pretura di Pietrasanta. I crimini ambientali perpetrati nei parchi
nazionali italiani sono molti (i primi li hanno subiti i quattro parchi
storici), mi limiterò – a titolo di esempio – a due casi recenti avvenuti nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini e in quello
d'Abruzzo, Lazio e Molise. Il primo riguarda le marcite di Norcia, un'area di 150 ettari a ridosso delle
antiche mura della città, con praterie irrigate tutto l'anno con l'acqua delle sorgenti che nascono
nella zona; vengono sfalciate 7 volte all'anno e sono le uniche esistenti in
tutta la catena dell'Appennino. Esse sono molto note per il loro ambiente che è unico, in quanto costituiscono un'area verde in tutte le stagioni dell'anno
(PEDROTTI, 2008). Per tale ragione, sono tutelate da diverse leggi regionali e
dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini, ma tutto ciò non é servito ad evitare il grave danno provocato dalla recente costruzione, dopo il
terremoto, di un palazzo per congressi, al quale saranno affiancati altri 3
palazzi, sempre per usi sociali, proprio nelle marcite. Una vasta area prativa è stata ricoperta da ghiaia e il ricco suolo agrario è stato così sterilizzato.
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tribunale di sulmona
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i vertici territoriali della Uil
RISPONDONO AL ministro Bonafede
sul Tribunale di Sulmona
I Coordinatori della Csz Uil di Sulmona Alto Sangro, Augusto Di Giustino, Ernesto D’Eliseo e Maurizio Sacchetta in merito alla dichiarazione del Ministro Bonafede,
relativa alla chiusura del Tribunale di Sulmona, colgono l’occasione per ricordare a tutti i riconoscimenti avuti sull’efficienza del Tribunale, Indagine del Sole 24 Ore, alla luce dei dati del
programma Strasburgo 2 avviato dal ministero della Giustizia per sfoltire il
contenzioso a rischio risarcimenti nei tribunali: il tribunale Peligno è tra quelli che ha più di tutti aggredito lo stock di contenzioso civile. Inoltre, il tribunale della
città peligna è anche al quinto posto di un’altra classifica – sempre de Il Sole 24 Ore –, quella sulla produttività, realizzata
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questa volta tenendo conto sia della capacità di riduzione dei fascicoli pendenti (7 per cento), sia della durata dei
processi (606 giorni), ma anche della carenza di personale, cioè degli organici togati (0 per cento) e amministrativi (33 per cento) scoperti.
In questa classifica primeggia Bolzano, seguita da Rovereto, Novara, Lodi e
dalla città di Sulmona. I coordinatori della Csz Uil Di Sulmona Alto Sangro ringraziano
tutti coloro che fino ad oggi si sono adoperati per ottenere l’inserimento nel decreto terremoto della proroga di tre anni, e chiedono agli
stessi di riunire di nuovo le forze per proseguire la battaglia a difesa del
tribunale peligno per mantenere la presenza degli uffici giudiziari nel
territorio, che in un periodo così difficile risulta essere ancora più importante, e per dimostrare che il presidio giuridico peligno, sia
indispensabile per un vasto territorio come quello delle aree interne.
Pertanto, chiedono un incontro urgente sul tema con i parlamentari eletti nel
territorio provinciale di L’Aquila.
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provincia dell’aquila
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Strada Regionale n. 479 “Sannite”
Lavori per oltre 556.000 euro
Approvato il progetto esecutivo e iniziata la procedura negoziata per la sistemazione della strada regionale n.
479 “Sannite”. A renderlo noto sono il Presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso e il consigliere delegato alla viabilità, Gianluca Alfonsi. In particolare sono previsti lavori di sistemazione delle
pendici rocciose e mitigazione del rischio di caduta massi dal km. 19+550 nel
Comune di Anversa degli Abruzzi (L’Aquila) per un importo pari a € 261.184,10, e lavori di mitigazione del rischio di caduta massi dal km. 23+800
al km. 24+000 nel Comune di Villalago (L’Aquila) per un importo pari a € 295.000,00. In totale sono stati stanziati fondi per complessivi € 556.184,10, derivanti da economie di fondi regionali e da ordinanze della
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Protezione Civile a seguito del sisma del 2015. Un risultato importante,
commenta il consigliere delegato alla viabilità, Gianluca Alfonsi, che premia il lavoro e l’impegno della commissione viabilità, che presiedo, e affronta concretamente la problematica di questa importante
arteria stradale con provvedimenti tesi alla salvaguardia e sicurezza degli
abitanti della valle del Sagittario e l’Alto Sangro. Dopo l’avvio dei lavori sulla circumlacuale di Scanno per oltre 163.000 €, dichiara il Presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso, abbiamo concentrato la nostra attenzione su una carrabile
di straordinaria bellezza, ma di grande complessità a causa delle numerose criticità che presenta lungo i suoi 60 chilometri, porta di accesso al Parco Nazionale di
Abruzzo, Lazio e Molise. Ricordiamo, inoltre, che questa amministrazione ha
intrapreso il percorso per ottenere la statalizzazione della strada in
affidamento all’ANAS per consentirne una maggiore sistemazione e percorribilità.
Ufficio Stampa della Provincia dell’Aquila
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domenica 14 ottobre
FESTA DI SAN COSTANZO AD ANVERSA
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sabato 13 e domenica 14 ottobre
TORNANO LE GIORNATE FAI D’AUTUNNO
Tornano sabato 13 e domenica 14 ottobre 2018 le Giornate FAI d’Autunno, grande evento realizzato dai Gruppi FAI Giovani, che consente la visita
a luoghi solitamente inaccessibili, tra palazzi nobiliari, aree archeologiche,
borghi che custodiscono antiche tradizioni, monumenti ai caduti, chiese, musei
e centri storici che svelano spazi sorprendenti e sconosciuti della nostra
regione. Un weekend in cui soffermare lo sguardo, spesso sfuggente e distratto,
sulle bellezze poco conosciute e inaccessibili del nostro Paese, grazie agli
itinerari tematici e alle aperture speciali proposti dal FAI – Fondo Ambiente Italiano.
In Abruzzo sono 51 i luoghi della cultura aperti al pubblico in 12 borghi tra i
più interessanti della regione e le visite saranno guidate dai volontari Fai, da
Apprendisti Ciceroni delle scuole del territorio o, in alcuni casi, dal
personale della struttura.
Le Giornate FAI d’Autunno raccontano la straordinaria varietà di un’Italia che sempre di più si riconosce nella vastità del suo patrimonio culturale e nella ricchezza della sua storia. Attraverso
questo importante evento l’Italia ritrova la propria identità e ci fa sentire tutti parte di uno stesso grande e meraviglioso Paese,
considerato il bene comune di ogni italiano.
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