Martedì 2 Ottobre 2018 - San Beregiso, Abate di Andage

Il tempo... ieri - La giornata è trascorsa tra sole, nuvole, vento e pioggerelline. Un tempo variabile che non ha dato tregua, se non in quei pochi spiragli di luce. Temperature in calo: mass. 17,1°C; min. 7,3°C; attuale 7,5°C (ore 23,30)
 
    libri
Giovanni Bucci,
SCANNO
E LA SUA GENTE
Sarà presentato a Pescara

Il libro di fotografia su la gente di Scanno del fotografo Giovanni Bucci di Alanno, dopo i successi a Scanno e in quel di Secinaro, approda a Pescara nella Sala Ambra dell’Hotel Ambra Palace, dove, a cura del Circolo “Aternum Fotoamatori Abruzzesi”, sarà presentato, alle ore 20,00.
Sarà l’autore, Giovanni Bucci, a proiettare  
e a commentare i vari quadri fotografici del libro, il tutto coordinato da Bruno Colalongo.
Durante la serata sarà inoltre proiettato il video realizzato da Domenico Di Vitto, relativo alla manifestazione a Scanno del Premio internazionale di fotografia “Scanno dei fotografi 2018”. Il libro non è di solo foto, ma anche di interventi scritti di Guglielmo Ardito, Giovanni Bucci, Amedeo Fusco, Claudio Marcozzi, Antonella Monzoni, Luca Revelli, Pietro Spacone. Un commosso ricordo viene riservato allo scrittore e poeta dialettale scannese, Marco Notarmuzi.
 
    premio sulmona
A Marco Manzo
il 45° Premio Sulmona
di “Arti Visive"

Ieri mattina sono stati comunicati nel corso di una conferenza stampa i nomi dei vincitori della 45esima edizione del Premio Sulmona “Arti visive”, sezione intitolata al pittore scomparso Italo Picini. Alla conferenza hanno partecipato Raffaele Giannantonio presidente associazione Il Quadrivio,
sodalizio che organizza il Premio, l’assessore alla cultura del Comune di Sulmona Alessandro Bencivenga, Umberto D’Eramo curatore della sezione fotografia e Caterina Fantauzzi presidente Rotary Club Sulmona che collabora al Premio.
Il vincitore è Marco Manzo con l’opera “Donna orna-mentale” (2017). Al secondo posto il premio “Giuseppe Bellei” è stato vinto da Alfredo Celli di Tortoreto Lido (Teramo) con l’opera “Immagine BCH5” (2017). Al terzo posto il Premio “Attilio Di Renzo” è stato assegnato a Camilla Ancilotto di Roma, per l’opera “Nigredo” (2017).
 
    evento
LA SETTIMANA MONDIALE
DELL’ALLATTAMENTO ANCHE A SULMONA

Il punto nascita dell’ospedale di Sulmona si è inserito nella campagna mondiale dell’allattamento al seno con comunicazione diretta tra il reparto di ostetricia e ginecologia e gli utenti. Durante la settimana dell’allattamento un’ostetrica sarà sempre a disposizione per sostenere e dare consigli alle mamme. Un’occasione quindi da non perdere per ricevere tutte le informazioni utili per la fase post-gravidanza che deve essere trattata e gestita con estrema cura. Per ricevere consigli, suggerimenti e informazioni utili basta contattare il numero 0864-499463 che resterà a disposizione, per tutta la settimana, per le donne che hanno bisogno di maggiore supporto nel corso dell’allattamento. Al momento sono più di 180 i parti effettuati al punto nascita, in leggero calo se si confrontano i dati dello scorso anno tenendo conto dello stesso arco temporale. Si spera che questa campagna del punto nascita di Sulmona, possa trovare giovamento in una crescita di parti annuali.
 
    lettera aperta
LETTERA APERTA
DI UN CITTADINO DI COCULLO
AL SINDACO CHIOCCHIO
Su “La tormentata questione
dei gatti randagi”

Caro Sandro,
ho letto oggi (ieri per chi legge, ndr) su questa Rivista, on-line, che il “dialogo” fra te e gli animalisti ha avuto un esito “positivo” non so per chi poiché non sono sicuro se hai ritirato la famosa ordinanza sui gatti per la pulizia del paese. Ho scritto che da vari anni non mi piace occuparmi delle cose dell’amministrazione, ma ti ho difeso quando si volevano frapporre ostacoli al tuo disegno di ripulire l’abitato e non di maltrattare i micini. Però oggi devo rammaricarmi per il fatto che nella “cordiale” riunione che hai avuto con i rappresentanti di alcune associazioni degli animalisti non hai saputo replicare a dovere. E quelli hanno esultato.
E’ vero che sei giovane, e ciò malgrado hai da tempo provveduto anche a proteggere i gatti randagi pure con l’installazione di quelle lettiere che, non solo per me, sono antigieniche (spesso fungono da tavola da pranzo e da letto per le bestie: ti sei mai chiesto perché oggi ai bimbi fanno tanti vaccini?), ma per legge non posso andare oltre la domanda che rivolgo a te. La geremiade non termina qui. Non li hai convinti che una legge molto discutibile dal modo come è stata interpretata (volevano tutelare le bestie e nel contempo umiliare gli uomini la lettera e lo spirito di quella legge?) non può essere rispettata integralmente anche nei piccoli paesi, non hai detto loro che qualche giorno dopo l’emanazione dell’ordinanza una signora della frazione, alla guida della sua auto, per evitare un cane randagio è finita fuoristrada e trasportata subito in sala di rianimazione,
non hai detto che Cocullo è famoso per San Domenico e non per gli ofidi senza o con i microchip (si dice così?): sono eloquenti le generalità che i lavoratori cocullesi emigranti stagionalmente a Roma declinavano “Cucuglie de Sante Demìneche” per indicare il paese di provenienza.
In campagna i gatti, come tutte le bestie, vogliono vivere in libertà e non al guinzaglio o sui materassi, e la sterilizzazione è la tortura maggiore per tutte le femmine, sterilizzazione che, oltre tutto provocherà la rarefazione dei gatti e la proliferazione dei topi, a meno che non vengano a mangiarli i gattari. Tutto questo potrebbe provocare la creazione dei famosi “laboratori” che si dovrebbero estendere ad altri piccoli Comuni, i cui sindaci ti potrebbero benedire.
Pochi giorni fa ho accennato alla reminiscenza scolastica sull’evoluzione della specie umana; ora aggiungo: mi par di ricordare che Darwin non escluse che le specie, in mancanza di cibo, potessero evolversi (o involversi) in altre specie antropomorfe: quella intuizione fa riflettere perché fu una profezia. Infatti dopo la sublime epoca dell’Umanesimo, superate le generazioni del Rinascimento, quelle del Risorgimento avevano cibo abbondante: quel cibo proveniva dal motto mazziniano “Dio-Patria-Famiglia”, cioè su un motto fondato sui valori di cui si nutrivano, valori che invece adesso non sono più di moda, per cui se allora si inneggiava a quel motto (e dopo Dio i Cocullesi ci mettono San Domenico), ora si inneggia ai gatti randagi.
Scusami per lo sfogo; ora voglio … perdere tempo con le mie letture. Mi complimento con te per la cordialità con cui hai accolto gli ospiti e per la volontà e per l’interesse mostrato per Cocullo. A proposito, perché non organizzi una colletta per integrare la somma già stanziata da anni per il restauro del Tempio, che è – a parte le questioni religiose – il simbolo del paese (fin dai secoli scorsi i serpi figuravano nell’arma del Comune di Cocullo)?. Se cade quel Tempio, fra qualche anno finirà Cocullo e tu sarai il sindaco di tre gatti maschi superstiti. Nino Chiocchio
 
    autostrade a24 a25
L’AVVILENTE DEGRADO
dei viadotti dell’Autostrada dei Parchi

La trasmissione televisiva di inchieste delle Iene ha messo in evidenza il degrado in cui versano i viadotti autostradali delle nostre autostrade, che percorronoi territori del nostro Abruzzo. E’ avvilente guardare la foto accanto.
A dare risalto a questo degrado sono le parlamentari abruzzesi Cinque Stelle Gabriella Di Girolamo e Carmela Grippa, rispettivamente al Senato e alla Camera perché si possa intervenire “anticipando immediatamente 250 milioni di euro dal Fondo per lo sviluppo e la coesione, che originariamente erano stati stanziati per il quinquennio 2021-2025”. I fondi sono necessari perché già lo scorso anno Strada dei Parchi minacciò il blocco dei cantieri per l’assenza di risorse economiche.
Ci auguriamo che vengano risolte al più presto queste situazioni di degrado.
 
    scanno
Festa di San Francesco a Scanno nei giorni 6 e 7 ottobre

Scanno - Sabato scorso, di sera, il suono di tutte le campane ha annunciato alla popolazione l’apertura della festa di San Francesco, iniziata domenica scorsa nella chiesa di Sant’Antonio con le preghiere del Settenario. Il 4 ottobre sarà celebrata la festa liturgica con due sante messe esclusivamente nella chiesa di Sant’Antonio; in quella serale, alle ore 17,30, sarà celebrato il Transito per ricordarne la morte avvenuta il 3 ottobre 1226. E’ questa una festa più intima rispetto a quelle estive, ma religiosamente sentita. Se in passato tutto si riduceva alla processione del quattro ottobre, seppure con la banda, da molti anni ormai si cerca di rendere più solenne la festa con una processione più suggestiva che si svolge la sera al lume dei “flambeaux”. Viene dato spazio anche al divertimento, con la musica dal vivo dei Duo Latino sabato sera in piazza e giochi di animazione per i più piccoli a partire dalle ore 15,00 della domenica nel piazzale di Sant’Antonio.
 
    abruzzo
Sottoscritto un protocollo d’intesa
per il contenimento dei cinghiali

Firmato il protocollo d’Intesa per la gestione e il contenimento del cinghiale nelle aree protette nazionali e regionali e sui territori ad esse contigui. Il protocollo è stato firmato da Berardinetti, assessore regionale ai Parchi e Riserve, da Antonio Carrara in rappresentanza del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise”, da Claudio D’Emilio per il Parco Nazionale della Majella, da Igino Chiuchiarelli per il Parco Regionale Sirente-Velino, da Giuseppe Di Marco componente del direttorio delle riserve regionali e rappresentante di Legambiente e Antonio Innaurato presidente della commissione Agricoltura. Il protocollo resta aperto alla sottoscrizione di tutti coloro che hanno condiviso l’iter di definizione dell’intesa, nello specifico i rappresentanti di: Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, WWF, lega Coop e Ambiente e Vita.
«Per la prima volta le aree protette attueranno azioni concrete di gestione      
e di contenimento del cinghiale in rete - ha precisato l’assessore ai Parchi e alle Riserve - acconsentendo in maniera condivisa alle operazioni di prelievo  per il contenimento della specie sulla base di un piano di gestione regionale integrato. Il protocollo, con l’obiettivo di riequilibrare e contenere la popolazione di cinghiale, definisce attività e interventi operativi, integrati e coordinati tra le aree Protette  e la Regione. Il risultato della sottoscrizione del protocollo porterà alla riduzione dei danni da cinghiale all’agricoltura, al ripristino della sicurezza stradale e della sicurezza nei centri abitati  e all’attivazione di una filiera delle carni del cinghiale abruzzese che renda fattibile, e anche economicamente sostenibile, la valorizzazione di un prodotto controllato  per lo sviluppo di economie locali. Viene inoltre previsto, a cura della Regione Abruzzo, l’emanazione di un bando per la predisposizione del piano di gestione integrato. Questo strumento è un ulteriore segnale di attenzione che la Regione da agli agricoltori ed alle popolazioni residenti che subiscono, con apprensione, l’elevata presenza del cinghiale».
 
    ambiente
SEVEL insieme al WWF e IAAP
per promuovere
la tutela dell’ambiente
 
Una giornata all’insegna dell’ambiente e della valorizzazione del patrimonio naturalistico del territorio abruzzese: è quella che hanno vissuto oggi un gruppo di dipendenti della Sevel e i loro famigliari, in collaborazione con il WWF e l’Istituto Abruzzese per le Aree Protette (IAAP),  presso l’Oasi WWF “Lago di Serranella”.
L’evento, denominato “SCOPRIAMO IL FIUME”, ha permesso ai circa 150 partecipanti tra adulti e bambini di scoprire, attraverso un percorso naturalistico ed attività ludico – educative, l’importanza di tutelare l’ambiente e il rispetto per la fauna locale. Tra i momenti più significativi della giornata da mettere in evidenza la liberazione di due poiane recuperate e riabilitate dai volontari WWF e un pranzo dedicato alla riscoperta di prodotti tipici appartenenti al presidio SLOW FOOD. 
“SCOPRIAMO IL FIUME” s’inserisce in un più ampio e variegato programma di iniziative promosse da Sevel che toccano temi importanti
come la sensibilizzazione all’ambiente, la corretta alimentazione e la  solidarietà. L'Oasi WWF  “Lago di Serranella” si trova all'interno di un’area nei Comuni di Casoli, Altino e Sant'Eusanio del Sangro. Si estende per circa 302 ettari nella bassa vallata del Sangro alla confluenza con il fiume Aventino. Di origine artificiale, è diventata in breve tempo una palude ricca di vita e importante per la sosta degli uccelli migratori.