Lunedì 3 Settembre 2018 - San Gregorio I, detto Magno, Papa e dottore della Chiesa

Il tempo... ieri - GIORNATA con prevalenza di sereno con nuvolosità soprattutto nelle ore pomeridiane, alternata a squarci di sole. Temperature ancora in calo per la massima: mass. 21,7°C; min. 13,3°C; attuale 15,6°C (ore 23,30)
 
   premio di poesia
Premio Nazionale
“Scriveredonna” 2018

Viene prorogata fino al 12 settembre 2018 la scadenza per la partecipazione al Premio Letterario Nazionale "Scriveredonna" 2018. L’Associazione Culturale Tracce di Pescara, in coerenza con le attività svolte, intende incoraggiare e valorizzare la scrittura femminile. Istituisce allo scopo un premio annuale per la Poesia inedita in lingua italiana. I testi non dovranno superare le 50 cartelle e non dovranno essere inferiori alle 30 cartelle e consisteranno in una raccolta di poesie. Le opere dovranno pervenire per email entro e non oltre il 12 Settembre 2018 alla Segreteria del Premio Nazionale “Scriveredonna”:
premionazionalescriveredonna@gmail.com
Il Primo foglio di ogni fascicolo o file dovrà portare la dicitura “Premio Letterario Nazionale Scriveredonna 2018”, ed indicare le generalità: indirizzo, numero telefonico, e-mail dell’autrice. Inoltre ogni autrice deve sottoscrivere la dichiarazione che le poesie partecipanti al concorso sono state composte dall’Autrice e sono di sua proprietà.
Il Primo Premio consisterà nella pubblicazione in volume dell’opera vincitrice a cura delle Edizioni Tracce. Alle prime tre classificate e alle finaliste verranno date targhe e riconoscimenti personalizzati, e donate alcune opere di una artista italiana.
6) La premiazione avverrà il 30 novembre 2018 alle ore 17,15 a Pescara presso la Sala “Figlia di Iorio” della Provincia di Pescara.
Per informazioni: edizionitracce@gmail.com
 
    lectus vox populi
Lectus Vox Populi

Pronto il calendario lettori/letture: dal 17 settembre e fino al 23 settembre centinaia di cittadini leggeranno di politica, di amore, di storia, di filosofia, di scienza, di arte e fotografia ritrovandosi insieme in tanti luoghi della città.
Vi aspettiamo insieme a tutti i partner del progetto gli enti patrocinatori il Comune di Teramo, la Provincia, la Regione            
e la sua Biblioteca Delfico, l'Archivio di Stato, l'Università, il Fai, il Vescovado,   al comitato di lettura, ai "teramani d'autore" , alla rete di librerie che non solo ospita la manifestazione ma è parte integrante di questa esperienza. Lectus Vox Populi nasce nel 2017. Direttore artistico, Renato Pilogallo, Curatrice, Pina Manente
 
    anversa
Con i Pellegrini di Pratola
FESTA DELLA MADONNA
DELLA CONSOLAZIONE
Sabato sera esposizione
della Statua della Madonna

ANVERSA - Sabato e domenica (1 e 2 settembre) gli Anversani hanno festeggiato solennemente la Madonna della Consolazione, Compatrona del paese.  E’ stata una bella festa, ricca di preghiere e tradizioni.
Per l’inagibilità della chiesa parrocchiale a causa del terremoto del 2009, le funzioni liturgiche si sono svolte nella chiesa di San Marcello.
Sabato, appena scese le tenebre, una piccola processione, annunciata dalla banda musicale, è scesa in piazza, fermandosi sul sagrato della chiesa madre. Dopo le rituali preghiere, dal portone spalancato è stato tolto il velo che copriva l’interno e come per miracolo è apparsa la bella statua della Madonna nel suo abito azzurro e col bambino in braccio. Attimi di attesa e poi la Madonna ha iniziato lentamente ad andare verso il suo popolo, che la invocava con un canto accorato. Il Sindaco Le ha consegnato le chiavi d’argento del paese, rivisitando una antica tradizione del 1700, riportata nei manoscritti conservati negli archivi comunali e parrocchiali. Con questa consegna si è voluto porre l’attenzione sul profondo legame che i fedeli anversani hanno da secoli con la Madonna della Consolazione, testimoniato dalla grande devozione popolare e dalla antica consuetudine che attribuiva all’autorità civile il compito di nomina dei procuratori della festa. Le due chiavi onorifiche sono state cesellate in argento dallo scultore Francesco Marcangeli che ha tratto ispirazione dal meraviglioso rosone cinquecentesco della Chiesa di S. Maria delle Grazie.
Dopo la cerimonia si è svolta la processione al lume delle fiaccole, fino alla chiesa di San Marcello, dove la staua è stata posta.
Ieri domenica nella mattinata sono arrivati i pellegrini di Pratola Peligna, ricevuti solennemente all’ingresso del paese. In Piazza i due sindaci, Di Cesare di Anversa e la De Nino di Pratola, hanno ricordato l’antico legame che unisce i due paesi. Hanno inoltre presentato il nuovo comitato della prossima festa della Madonna della Libera, Presidente, il pittore Formichetti, e la Mastra (figura fondamentale e guida delle cercatrici), la proprietaria dell’Hotel Santacroce Meeting. Dei pellegrini circa 40 sono arrivati a piedi, percorrendo la strada che in gran parte costeggia il
Fiume Sagittario.
Dopo la messa solenne delle ore 11,30, presieduta dal neoparroco don Daniele, si è svolta la processione per le vie del paese, aperta dalla          
cinquecentesca Croce in argento, custodita nel museo della Diocesi, e seguita dalle autorità cittadine, dai sindaci dei paesi della valle, dai pellegrini e dai tanti fedeli.
La nascita della devozione verso Maria Consolatrice, secondo un documento, depositato nell’archivio parrocchiale, risale al 1727, quando l’arciprete dell’epoca, a nome di tutto il popolo, chiese al vescovo di Valva-Sulmona il consenso di poter dedicare l’altare di S. Biagio e di S. Barbara alla Vergine della Consolazione. L’autorizzazione porta la data del 22 ottobre 1727. Il 20 giugno 1857, a seguito di un evento siccitoso, il parroco di Anversa chiese al Vescovo della diocesi lo svolgimento di una pubblica “processione di penitenza” con la statua della Madonna della Consolazione, per ringraziare la Ss. Vergine per la fine della calamitosa siccità. Di miracolo in miracolo, durante la ritirata dei Tedeschi nella Seconda Guerra Mondiale Anversa venne risparmiata  dai bombardamenti per rallentare l’avanzata delle truppe alleate. Lo scampato pericolo venne attribuito dal popolo al diretto intervento della Madonna, che venne ringraziata con una solenne processione. Queste poche righe danno comunque l’idea del culto degli Anversani verso la Madonna della Consolazione, non venuto mai meno ma che si è rafforzato con una cerimonia particolare, quale quella dell’esposizione della statua al popolo.
 
    scanno
Presentato a Scanno il libro
di Simona Guerra:
”Il bambino di Scanno”

SCANNO - Con l’organizzazione di Claudio D’Alessandro e Matilde Landriscina, curatori anche della mostra su Mario Giacomelli nello “Spazio” del Palazzo in Via Ciorla dal 28 agosto al 9 settembre, è stato presentato sabato scorso 1° settembre il libro di Simona Guerra “il bambino di Scanno”, ed. Postcart 2016. Doveva essere un secondo viaggio a Scanno per l’autrice, purtroppo assente alla presentazione per un mal di schiena che l’ha tenuta bloccata. Un viaggio non agevole in Abruzzo da Senigallia, già impressionata dalle orride gole del Sagittario quando volle visitare il paese qualche anno fa alla ricerca delle tracce di quella celebre foto dello zio Mario Giacomelli sul bambino di Scanno. Assente l’autrice, il libro è stato egregiamente presentato dal fotografo e freelance Claudio Marcozzi e dall’editore Claudio Corrivetti. Dopo l’introduzione di C. D’Alessandro e del sindaco G. Mastrogiovanni, Claudio Marcozzi ha, con profonda competenza, illustrato la figura di Mario Giacomelli, i suoi viaggi a Scanno nel 1957 e poi nel 1959 con Renzo Tortelli alla ricerca dei luoghi di Cartier-Bresson. Rimase così folgorato dal panorama di case con i camini accesi all’arrivo, che scese dall’ utilitaria ancora in moto per uno scatto. Allora i fotografi avevano poca considerazione in Italia, egli era un tipografo e fotografo nel tempo libero. Usava anche con la luce il flash perché la fotografia per lui non doveva essere rappresentazione della realtà alla maniera di Cartier-Bresson, ma una evasione verso l’irreale, il sogno, con i contrasti di luce che rendono l’immagine sfocata, con i visi irriconoscibili. Con la sua tecnica egli ha stravolto la fotografia italiana e nel 1964 la foto del bambino al centro di quattro donne in movimento mentre dalla chiesa di Sant’Antonio fanno ritorno a casa è stata di quelle selezionate su 20.000 al Museum of Modern Art di New York. La nipote Simona Guerra ne era rimasta affascinata, con quel bambino si era finanche identificata, aveva voluto ricercarne i luoghi, ma non le interessava conoscere l’uomo che era diventato, era rimasta legata a quell’immagine ideologica in cui spesso aveva cercato se stessa attraverso i racconti dello zio e non desiderava rompere l’incantesimo. Il riconoscimento di quel bambino in Claudio De Cola, oggi residente a Livorno, è stato fatto dal giornalista di Repubblica Michele Smargiassi.
L’editore Corrivetti ha parlato dell’autrice, archivista fotografica, e dell’idea di raccontare, a distanza di 60 anni, quella foto come se fosse se stessa per far entrare anche la fotografia nella letteratura.
 
    Frattura
SOLENNI FESTEGGIAMENTI IN ONORE
DI S. EMIDIO E SAN NICOLA DI BARI
Il 9 settembre, ore 17,30, commedia in vernacolo fratturese:
“Carnévale chiéjne de paglia” 

 
    necrologio

DALL’AUSTRALIA
 
ADELAIDE - Il 30 agosto scorso, dopo lunga malattia, è deceduto in Australia, ad Adelaide, Antonio Gentile (Tonino). La moglie Anna l’ha preceduto alcuni anni fa. I suoi parenti e i suoi compaesani villlalaghesi lo hanno ricordato il 1 settembre con una santa messa, celebrata in suo suffragio dal parroco Don Alain.
Sentite condoglianze ai figli Adamo e Roger, alle sorelle Elia e Maria, ai nipoti e a tutti i suoi parenti.