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Lunedì 23 Luglio 2018 - Il Santo del giorno: Santa Brigida di Svezia Religiosa,
fondatrice
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Il tempo... ieri - GIORNATA VARIABILE con alternanza di sole e nuvole. Nella tarda mattinata si è sollevato il Maestrale che ha refrigerato l’aria. Tempo in via di cambiamento. Temperature in calo: mass. 26,5°C; min. 16,3°C; attuale 17,1°C (ore 23,30)
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xterra 2018
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GLI SPAGNOLI EVA GARCIA GONZALEZ (CAT. WOMEN)
E ROGER SERRANO (CAT. MEN)
I VINCITORI DELL’EDIZIONE 2018 XTERRA AL LAGO DI SCANNO
Buono il piazzamento degli scannesi Costanzo Pizzacalla e Mario Piscitelli
Terzi nella gara a staffetta Tarullo-Pelino-Silla di Scanno
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LAGO DI SCANNO - XTerra anche quest’anno, come nelle precedenti edizioni, ha richiamato al Lago di Scanno tantissima
gente, e non solo gli amanti dello sport. E’ stata una grande festa che ha messo in comunicazione atleti e accompagnatori di
ogni regione d’Italia. Dalle parlate e influssi dialettali si capiva la loro provenienza:
campani, laziali, abruzzesi, molisani... Un atleta abruzzese ci ha detto che
per lui è un piacere partecipare a XTerra a Scanno, sia per il lago, sia per il paese
stesso che offre tantissimo, soprattutto il buon cibo.
Gli atleti sono stati nel totale delle due gare 520. Alla gara più dura e prestigiosa, XTerra Full, hanno partecipato in 320.
La prima partenza, quella di XTerra Sprint, è avvenuta alle ore 9, mentre la seconda, quella con un percorso più lungo, alle ore 12,30.
I vincitori di XTerra Full sono stati per la categoria donne Eva Garcia
Gonzales, mentre per la categoria uomini, Roger Serrano, entrambi spagnoli.
Alle piazze d’onore si sono classificate nella categoria donne: seconda Carina Wasle (Aut) e
terza l’italiana Sandra Mairhinofer. Per la categoria uomini: secondo Dafflon Xavier
(Sv); terzo Ugazio Marcello, abruzzese di Teramo.
Gli atleti Scannesi hanno avuto un buon piazzamento: 73° Costanzo Pizzacalla; 80° Mario Piscitelli; 105° Luca Di Natale; 127° Giuseppe Rossi. Piazzamento al terzo posto del trio scannese Tarullo-Pelino-Silla per la relay.
Le premiazioni per XTerra Full sono avvenute ai prati del lago alle ore 18,30,
con il Sindaco di Scanno e la consigliera Comunale Giulia Serafini. E’ stata in definitiva una bella edizione, e secondo il presidente della MTB
Scanno, Mario De Vincentis, ben organizzata.
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Ricordiamo che la MTB Scanno è parte attiva nell’organizzazione tecnica delle gare e che molti sono stati gli Scannesi che si
sono prodigati volontariamente perché tutto si svolgesse nel miglior dei modi. Il saluto finale è stato quello di essere di nuovo con XTerra 2019 a Scanno.
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wilderness
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l'Italia dal nazi-fascismo e del movimento partigiano che salvò l'onore della nostra gente: come se il merito fosse stato solo dei governi che
sono poi seguiti! Il passato? Messo nel dimenticatoi per poter meglio esaltare
l'opera di chi sta al potere al momento! Un malvezzo tipicamente italiano che a
dire il vero nel Parco d'Abruzzo fu utilizzato anche in passato: prima di me,
il nulla! Quindi, lode a chi ha quasi concluso il restauro ambientale di quella
collina della Cicerana, ma una critica al lavoro non terminato, con l'augurio
che prima o poi ci possa essere un'altra amministrazione che provveda ad
ultimarlo, magari eliminando anche le strade che quei villini servivano - del
cui smantellamento nessuno ha mai parlato (ma sarà difficile, con i Parchi ormai sempre più in mano alla politica!).
Si è detto che quell'ultimo (ci riferiamo al VERO ultimo) "ecomostro" risparmiato
per la seconda volta, serva a educare i visitatori, ma è una ben misera scusa, visto che a pochi chilometri di distanza esiste, in
abbandono da decenni, il Rifugio del Diavolo che, posizionato sui bordi di una
strada statale di accesso al Parco, dovrebbe essere l'unico vero, luogo dove
informare i turisti che accedono alla parte naturale del Parco: i turisti vanno
infatti educati PRIMA di portarli in natura, non quando alla natura ci si è ormai dentro! Tanto più che quell'unico, ultimo, "ecomostro" rimasto è situato ai limiti di una zona di svernamento dell'orso marsicano e di una
Riserva Integrale che dovrebbe tutelare una delle foreste "vetuste"
riconosciute Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO! Qui non siamo a Firenze o a Venezia, dove i turisti per troppi che
siano arrecano forse più danno a se stessi che non al patrimonio artistico, qui il danno è diretto ed immediato all'habitat e alla vita stessa dell'orso; e non esiste
possibilità di controllo che lo giustifichi o che lo "mitighi": l'unico modo per
controllarlo e mitigarlo è CHIUDERE QUELL'ULTIMO VILLINO E POI SMANTELLARLO affinché non vi si congreghino più i visitatori che, "ecologici" quanto si voglia, sempre disturbatori della
quiete di un luogo di intima vita per l'orso marsicano sono! Facendolo non si
arrecherebbe alcun danno al turismo, né a chi del turismo campa, perché il Rifugio del Diavolo (in realtà un vero e proprio albergo) è lì a pochi chilometri, in vergognoso abbandono, il quale sì, potrebbe e a basso impatto ambientale, sostituire quel villino e le sue
funzioni turistiche e gestionali per chi ne ha fatto un business. Inutile è qui portare gli ormai tanti esempi di smantellamento di rifugi, ponti e dighe
operati nelle aree protette d'America; aree selvagge che a confronto col Parco
d'Abruzzo fanno ridere, perché piuttosto che da loro, è da noi che c'è bisogno di un rewilding, per recuperare un poco di natura selvaggia a fronte
della tanta andata persa! Invece, non si ha il coraggio neppure di smantellare
un'opera costruita abusivamente, solo perché ora fa comodo a chi la gestisce e a chi ci guadagna, e magari sono in molti ad
essere ben lieti che sia stata realizzata! Scandaloso è quindi anche l'aver smantellato SOLO la PENULTIMA villetta abusiva della
Cicerana e aver preservato l'ULTIMA per interessi che in fondo non sono molto
dissimili da quelli di chi la costruì! Come se certi danni arrecati all'ambiente e al paesaggio non fossero più tali dal momento che li arreca l'organo gestore di un'area protetta: purtroppo,
in passato ci fu chi sostenne questa tesi, riferita ad altre villette scandalo
(Camosciara, tutt'ora presenti e stagionalmente abitate). Sarebbe stato
effettivamente troppo bello se quei 238 ettari di terreni demaniali fossero
stati riportati interamente nello stato originario! Allora sì, sarebbe stata una vittoria piena sulla speculazione edilizia di quegli anni!
Non è avvenuto. Peccato, ci dobbiamo accontentare, in attesa di tempi migliori…
Franco Zunino, Segretario Generale Associazione Italiana Wilderness
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PARCO NAZIONALE D'ABRUZZO
Finalmente una lode… ma solo a metà!
Purtroppo, non è la prima volta che succede. Ed anzi, in Italia è abbastanza frequente: autorità che nel tentativo di risolvere un problema o di rimediare ad un danno, ad un
inefficienza, ad una mancanza, finiscono per creare altri problemi o rimediare
a metà il danno, quando non operare maldestramente. Quasi sempre succede perché nel pensiero di chi decide, non c'è propriamente la volontà di risolvere o di rimediare ma solamente di darsi una presentabilità, un dire: ecco, ho fatto qualcosa di buono, ora applaudite!
Lo fece già una precedente amministrazione, lasciando le cose (volutamente, anche allora!)
incomplete - come nell'emblematico caso della prima invasione dell'Iraq di Bush
padre, fermata a metà, cosa che ha poi costretto il figlio a ritornare sul campo; peraltro anche lui
forse facendo più danno che bene. Calma! Non stiamo parlando di guerra, parliamo del Parco
Nazionale d'Abruzzo, dove operare malamente nella gestione della fauna, del
territorio e dell'ambiente è divenuta quasi un abitudine: o non si fanno le cose, o se si fanno, si fanno
male o si fanno, appunto, a metà! E così i cittadini e le organizzazioni che ne rappresentano una frangia, sono
costrette a lodare, ma più spesso anche a criticare. E' recente l'orgoglio con cui il Parco d'Abruzzo ha
finalmente annunciato l'avvenuto smantellato, come hanno titolato i media,
"dell'ultima villetta scandalo della Cicerana" (un piccolo ecomostro)! Come non
lodare questo fatto? E' stata un'operazione di rewilding che merita ampiamente
un battimano (se fossimo stati sul posto lo avremmo fatto!). Lo meritava anche
quando, decenni fa, furono abbattuti altri 29 villini o i loro scheletri (non
erano ultimati) da parte di una precedente amministrazione, senza l'impegno
della quale, va detto, oggi neppure si sarebbe abbattuto quest' "ultimo".
Peccato che non sia vero che si tratti dell'ultimo, perché l'ultimo non solo esiste ancora, ma è stato anche restaurato ed adibito a "ristorante" per turisti… sulla porta delle tane dell'orso: il tanto minacciato di estinzione orso bruno
marsicano! Anche quest'ultimo villino, VERO ULTIMO, avrebbe dovuto essere
abbattuto, e lo si sarebbe dovuto già fare durante quella prima fase di quasi trent'anni or sono; invece ha vinto,
sia in quel caso, sia in quello di oggi, l'esigenza di dare soddisfazione ai
turisti e a chi sui turisti campa; alla faccia delle esigenze dell'orso!
La Cicerana un tempo era un luogo paesaggisticamente integro, senza un metro
quadrato di cemento; negli anni '60 del secolo scorso arrivò la speculazione edilizia e, oltre che a Pescasseroli e dintorni, una metastasi
di quel cancro infettò anche Lecce nei Marsi, quando su 238 ettari di terreni demaniali furono
realizzati i 31 ecomostri di cui si parla, che tali poi rimasero per decenni,
nessuno di essi ultimato a causa dei processi giudiziari che si innescarono nel
tentativo di fermare quell'oscenità; ed un grazie grande come un grattacielo va dato a quell'amministrazione a
guida Franco Tassi che in quegli "anni formidabili" riuscì a mettere un freno e poi a bloccare del tutto il cancro della speculazione
edilizia.
Eppure di quei fatti, di quei due meriti (l'aver bloccato la speculazione
edilizia, e poi l'aver ottenuto il diritto ad operare lo smantellamento di 29
villini alla Cicerana, nel comunicato diffuso di oggi dalle autorità del Parco, di quell'allora, sì, ENORME successo, c'è appena un cenno! Come se nel fare la storia della nostra democrazia ci si fosse
"dimenticati" dello sbarco alleato che liberò
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scanno
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Anche Scanno partner
dell’Europa per il tombolo
SCANNO - E’ stato reso noto in questi giorni che anche Scanno, con p. 85,8/100, dopo la
relazione inviata alla Comunità Europea dalla precedente amministrazione, farà parte del Progetto “Bobbin Lace” - Erasmus Plus. La coordinatrice per l’Italia, dott.ssa Rita Di Matteo, è tornata a Scanno mercoledì scorso per incontrare il nuovo sindaco e l’assessore Francesco Rotolo, responsabile dell’artigianato, per poter inoltrare i nuovi documenti con il cambio della firma del
sindaco. Altri Paesi Europei, oltre l’Italia rappresentata da Scanno, sono: Germania, Francia, Spagna, Austria. Il
Comune dovrà fare una pubblica comunicazione per individuare, in base alle referenze, le
persone che andranno a rappresentare il merletto scannese all’estero nello scambio culturale, sostenute con una diaria giornaliera. Queste a
loro volta daranno lezioni di tecnica di base a persone adulte dai 25 anni in
su, per lo sviluppo di nuove professionalità. Il progetto partirà il prossimo 1°settembre e terminerà nel 2020. Scanno ospiterà le merlettaie estere in uno stage di cinque giorni nel luglio 2019. Si tratta
di una buona opportunità formativa in questo artigianato che, dopo una fase di
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arresto, è andato oltre la tradizione per essere rivalutato in vari campi, soprattutto in
quello della moda.
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scanno
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Scanno celebra oggi San Liborio
nella sua antica chiesa campestre
SCANNO - Ricorre oggi la festività di San Liborio, venerato a Scanno nella settecentesca chiesa inserita nel
cascinale della famiglia Giansante. Gli scannesi sono soliti raggiungere a
piedi la località per partecipare devotamente alla santa messa. Sono previste due celebrazioni:
alle ore 8,00 e alle ore 18,00, solitamente la seconda viene celebrata all’aperto per una maggiore partecipazione di gente. San Liborio, invocato contro le
nefriti e le calcolosi renali, è rappresentato in una tela sopra l’altare. Auguri a tutte le persone che portano questo nome.
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