Martedì 16 Gennaio 2018 - Il Santo del giorno: San Marcello, I Papa
 

Il tempo... ieri - Giornata variabile. Cielo per lo più nuvoloso. Il sole si è fatto vedere a tratti. Correnti di aria fredda.
Notte stellata con gelate notturne.Temperature: mass.7,4°C; min -3,5°C; attuale 1,1°C (ore 23,30)
 
 
 
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ANGELO D’ORSI,
L’anno della rivoluzione
1917

Oggi, 16 gennaio, alle ore 17,00, nella
sala dei convegni della Fondazione
Pescarabruzzo, verrà presentato il libro del
prof. Angelo D’Orsi, storico delle dottrine
politiche all'Università di Torino. Il libro
racconta della rivoluzione russa, contornato
da altri avvenimenti tutti salienti.
''A marzo del 1917 una rivoluzione
"democratica" costringe lo zar Nicola II ad
abdicare. In aprile gli Usa fanno il loro
ingresso nel conflitto mondiale, a maggio tre
pastorelli vedono una "Signora"
biancovestita a Fatima in Portogallo,            
a luglio il capitano inglese Lawrence (detto poi
d'Arabia) strappa Aqaba ai turchi e ad agosto
Benedetto XV pronuncia le sue parole contro "l'inutile
strage" che da tre anni sta insanguinando l'Europa e
il mondo. A settembre si moltiplicano gli
ammutinamenti al fronte e i tumulti nelle città contro
la guerra, ad ottobre a Parigi viene fucilata
Margaretha Zelle, danzatrice nota come Mata Hari, e
contemporaneamente le truppe italiane vengono
travolte a Caporetto. A novembre, mentre i
bolscevichi conquistano il Palazzo d'Inverno, la
Dichiarazione Balfour apre la strada alla creazione
dello Stato di Israele e a una nuova organizzazione
del Medio Oriente. A dicembre in Italia il presidente
del Consiglio Orlando esorta il paese a "resistere!
resistere! resistere!". Dodici mesi per raccontare, tra
fatti e ideologie, l'anno in cui tutto è cambiato, in cui il
Novecento si è fatto secolo, in cui sono stati stretti
nodi che ancora ci imprigionano.
Oggi ad Anversa degli Abruzzi
Festa di San Marcello I, Papa, 
Patrono del paese

Anversa - Quella di oggi sarà una festa prettamente religiosa. Alle ore 17,30 il parroco
Don Oliviero Liberatore, nella bella e antica chiesa dedicata al Santo Protettore celebrerà
la Santa Messa, seguita da tutti gli Anversani e dalle autorità comunali.
Come da usanza, dopo la cerimonia religiosa ci si riunirà in piazza, attorno ad un bel
fuoco, per gustare la tradizionale polenta anversana. Un momento di allegra convivialità in
onore di San Marcello.
Le fonti religiose lo tramandano come Papa severo contro ogni forma di lassismo e
restauratore della Chiesa romana. L’imperatore Massenzio lo mandò in esilio, dove morì
nel 309. Alcune leggende accennano ad una sua condanna a servire come stalliere.
DAL CIRCOLO PD DI SULMONA

Le immagini della conclusione della seduta di ieri sera del Consiglio
comunale di Sulmona, entrate nelle case dei sulmonesi, sono lo specchio
inconfondibile di una città allo sbando, senza guida incapace di
governare le ormai troppe emergenze.
La delicatissima situazione di Sulmona è ormai un problema che riguarda
tutti i cittadini, le istituzioni regionali e centrali, che impongono scelte
coraggiose e soprattutto interventi decisi.
Manca una strategia precisa, mancano progetti, risorse, programmi. Chi
oggi parla del “grande momento del Centro Abruzzo e di Sulmona”, delle
tante risorse attribuite a questa città e a questo territorio evidentemente
non conosce bene la realtà preoccupante in cui si trascina la città.
Non ci interessa scaricare colpe sugli altri, quello che interessa al PD è
continuare a stare al fianco dei cittadini facendo la nostra parte e
contribuendo a creare i presupposti per cambiare le prospettive di
questo territorio. La realtà che stiamo attraversando è sotto gli occhi di
tutti, i sulmonesi hanno buona memoria e sanno distinguere chi ha ben
lavorato per la città e chi invece ha venduto solo fumo.
Anche per questa ragione il Circolo Pd di Sulmona si è riunito d’urgenza
ieri sera per definire alcune iniziative ed ha rivolto un invito al Segretario
provinciale e regionale del Partito a promuovere con ogni urgenza una
riunione da tenersi in città sul “caso Sulmona” e affrontare il nodo
candidature tenendo conto che questo territorio rivendica una propria
rappresentanza che non intende delegare più a nessuno.
Il Circolo Pd Sulmona
In ricordo di Padre Osvaldo Lemme

P. Osvaldo Lemme è deceduto a Celano lo scorso 12 gennaio nel convento dei
frati di Santa Maria Valleverde. Aveva 97 anni.  Lo ricordo con tanto affetto e
commozione, per averlo conosciuto nei due anni che sono stato assistente nel
Collegio di San Bernardino a L’Aquila. Lui ne era direttore.
Il collegio ospitava ragazzi delle scuole superiori, di ogni ordine e grado.
Sin dai primi giorni notai un cambiamento radicale dalle usuali organizzazioni
collegiali. I ragazzi si muovevano liberamente, nell’ambito di orari ben definiti, che
scandivano la giornata.
P. Osvaldo era un educatore, un pedagogista, un filosofo. Aveva rinnovato l’antico
concetto di collegio, abolendo ogni rigidità formale e permettendo attività
extrascolastiche, come il teatro, o che si formassero dei gruppi musicali. A chiusura
della giornata, prima delle preghiere serali, che quasi sempre si svolgevano nel
silenzio della basilica, P. Osvaldo offriva momenti di riflessioni evangeliche.
Era un valente predicatore e un dotto conferenziere, chiamato spesso nei vari
convegni. Aveva scritto già allora diversi libri. Due di questi (Le aporie del dolore,
Francescanesimo e mondo contemporaneo) li conservo come reliquie preziose di
quegli anni che furono formativi anche per la mia futura professione,
Successivamente l’ho rincontrato a Scanno, nel convento di Sant’Antonio, e poi a
Celano, dove è vissuto negli ultimi trent’anni, custodendo e arricchendo di nuovi
volumi la biblioteca francescana, dedicata a Tommaso da Celano.  
E’ rimpianto non solo come padre spirituale, ma anche come
uomo di grande cultura e umanità che dispensava
francescanamente in letizia. (Roberto Grossi)
Auguri a Mario Mancini
neopensionato villalaghese

VILLALAGO - Sabato scorso nella “Pizzeria da Michele” Mario Mancini,
operaio al Comune di Villalago, ha festeggiato con i suoi più stretti familiari,
i colleghi di lavoro e con gli attuali amministratori, il suo meritato
pensionamento. Mario non aveva mansioni specifiche, sapeva rendersi utile
in tutte le situazioni necessarie, compresa quella di” vigile urbano”. Andato
in mobilità dal suo primo lavoro, per restare nel suo paese con la propria
famiglia, aveva accettato di fare l’operaio comunale, svolgendolo sempre
con competenza e disponibilità. E’ ben nota la sua cordialità, che lo hanno
fatto rispettare e benvolere da tutti. Oltre al suo lavoro si è prodigato molto
nel volontariato. E’ attualmente corista nel coro parrocchiale. Appassionato
di musica è un provetto collezionista di rarità discografiche.
Auguri Mario, da tutta la nostra redazione, per una lunga vita nella totale
serenità e in buona salute. (Nella foto è con la moglie, la figlia e il genero).

NECROLOGIO

VILLALAGO - Oggi alle ore 14,30 si svolgeranno nella chiesa parrocchiale di Villalago i funerali di Enzo Fernando
Antonelli, deceduto nell’ospedale di Sulmona domenica sera. Aveva 84 anni. Sentite condoglianze alla moglie, ai
figli, alla nuora, ai nipoti, alla cognata e a tutti i suoi parenti.
 
Questa sera a Scanno in onore
di Sant’Antonio Abate offerta
della porchetta e domani mattina
sagne con la ricotta

Scanno - Sant’Antonio Abate è venerato nella sua chiesa in via Ciorla.
Una statua lo rappresenta con una lunga barba, con il bastone a forma di
T, la croce egiziana, con un campanello nella mano sinistra, mentre con
la destra mostra delle lingue di fuoco su un testo sacro. Accanto ha un
maialino. La croce rossa del TAU è ben visibile in petto sopra il mantello
nero di monaco. E’ così che lo distingue l’iconografia comune, come un
eremita egiziano vissuto per oltre cento anni, che deve affrontare le
tentazioni che disturbano la sua vita ascetica. A Scanno però si distingue
con l’appellativo di “barone” e con riti particolari e del tutto diversi rispetto
ad altri paesi dell’Abruzzo. Questa sera, davanti al fuoco acceso davanti
alla chiesa, saranno consumati i panini con la porchetta, distribuiti dopo le
funzioni religiose. E questo avviene da una trentina di anni, per devozione
della famiglia Maiorano, che ebbe l’ abitazione minacciata da un incendio,
fortunatamente circoscritto alle soffitte. Domani mattina invece viene
rispettata una tradizione molto antica, interrotta soltanto nel periodo    
della guerra. E’ quella delle “sagne con la ricotta” messe a cucinare in un
grosso calderone e distribuite dopo la benedizione, alla fine della
celebrazione della messa.