Venerdì 5 Gennaio 2018 - Il Santo del giorno: Sant'Astolfo, Monaco e vescovo
 

Il tempo... ieri - GIORNATA ANOMALA, piacevole, fuori dalle caratteristiche invernali, con sole e correnti d’aria calda che
hanno fatto risalire i gradi di calore. Temperature: mass. 13,4°C; min 1,5°C; attuale 5,7°C (ore 23,30)
 
 
   auguri
 
 
   dalla provincia
 
   scanno
   diocesi
Ad un mese prima dal suo ingresso nella Diocesi di Sulmona, mons.
Michele Fusco ieri è stato ordinato vescovo nella Cattedrale di Amalfi. La
solenne celebrazione, iniziata poco dopo le ore 16,30, è stata presieduta
dal card. Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, concelebranti mons.
Orazio Solicelli, arcivescovo di Amalfi e mons. Angelo Spina, arcivescovo
di Ancona, vescovi consacranti. Vi hanno preso parte molti altri vescovi e
sacerdoti, sindaci e rappresentanti istituzionali, fedeli dei paesi della
costiera e della diocesi di Sulmona partiti in pullman.
Mons. Solicelli all’inizio della celebrazione si è rivolto al neo eletto con
queste parole: “Va’ dove ti porta il Signore, ti accompagniamo con la
preghiera perché tu possa essere un pastore zelante”. Il cardinale, dopo
le domande di rito, ha fatto richiesta del mandato del Papa, portato da
don Luigi Ferrari e letto da don Eustachio Schiappa. Nell’omelia si è
espresso così: “Lascia questa diocesi e va’ nella santa chiesa di
Sulmona-Valva portando con te il tuo amore di pastore e il tuo ricco
bagaglio di esperienza pastorale. La missione è affascinante, ma non
priva di difficoltà e di sfide. Affidiamo il tuo servizio episcopale a
Sant’Andrea, San Panfilo e San Pelino, alla beatissima vergine Maria”
concludendo simpaticamente con il detto napoletano “Dio ti benedica e
ch’ a Maronne t’accumpagne”.
Dopo il canto delle litanie, durante il quale mons. Fusco è
rimasto prostrato a terra al centro della navata, ha avuto inizio il
cerimoniale della consacrazione con l’unzione, il dono del Vangelo,
dell’anello, della mitra e del pastorale. Il neo vescovo ha ringraziato la
Santissima Trinità per la vocazione, il Santo Padre per la nomina
episcopale, i genitori e la sua famiglia per i valori semplici ricevuti, i
vescovi consacranti, il clero, i seminaristi, i ministranti e tutti i fedeli
intervenuti. A conclusione mons. Sepe gli ha regalato un rosario fatto con
i coralli di Torre Del Greco come ricordo e fiducia nella sua preghiera.
Durante il canto del Te Deum, con i segni episcopali ricevuti, mons.
Fusco ha attraversato la navata affiancato da mons. Spina e mons.
Sollicelli benedicendo i fedeli che hanno affollato la cattedrale. A fine
celebrazione si è intrattenuto nell’atrio per i saluti, concedendo una foto
ricordo anche al sindaco di Scanno accompagnato dalla consorte, dal
cons. Nannarone e dal seminarista Giacomo Tarullo.
AUGURI A LINA SOFIA
Villalaghese in America

USA - Oggi 5 gennaio negli Stati Uniti d’America Lina Sofia, originaria di Villalago,
festeggerà 92 anni. Il suo compleanno viene ricordato su queste colonne dal marito
Remo e da tutti i suoi cari che le formulano gli auguri di lunga vita in salute e
serenità. Auguri anche dai suoi parenti villalaghesi e da tutta la nostra redazione
.
mons. MICHELE Fusco Ordinato Vescovo
Con una solenne cerimonia nella cattedrale di Amalfi
UNA PARTECIPATA
RIUNIONE PUBBLICA
Sulla viabilità della SP 479

SCANNO - Si è svolta ieri pomeriggio, alle ore 17,30, a Scanno, nella sala
riunioni dell’Albergo Belvedere, una partecipata assemblea pubblica,
indetta dal costituito comitato cittadino “Scanno prima di tutto - Strada
sicura”. Del comitato erano presenti, come relatori: Ascanio Di Franco,
Eustachio Gentile e Antonio Petrocco. Hanno preso parte il consigliere
provinciale Fabio Camilli (sindaco di Acciano), Amedeo Fusco, presidente
del Consiglio Comunale di Scanno e il sindaco di Villalago.
A introdurre il tema della riunione è stato Eustachio Gentile, che in primis
ha spiegato che il comitato è nato in modo spontaneo dopo discussioni tra
amici sui problemi della viabilità, con l’intento di portare avanti le
problematiche relative alla SP 479, che da Sulmona porta a Scanno. Ha
ricordato all’assemblea i pericoli che la strada pone, soprattutto per la
caduta massi, e come la politica sia latente nel metterla in sicurezza. Ha
detto chiaramente che l’unica soluzione è quella di una strada alternativa,
indicando come possibile quella progettata dall’Azienda Toto, che ha
previsto un collegamento viario tra la Marsica e L’Alta Valle del Sagittario,
con un galleria di tre chilometri che da Celano porti a Villalago.
L’intervento di Ascanio Di Franco, molto conciso, ha messo in evidenza
come la Provincia non possa far fronte alla risoluzione del problema e
come la politica si sia dimenticata di Scanno, se si pensa che ci sono
voluti dieci anni, per decidere di risanare la frana della circumlacuale. Ha
poi dato da leggere a Giulia Serafini (componente del comitato) la mail
inviatagli dal Presidente della Provincia dell’Aquila, che si è scusato per
non essere presente, promettendo tutto il suo impegno per stabilire un
incontro con il Presidente della Regione. Antonio Petrocco ha rincarato la
dose di critiche verso la politica, ribadendo che l’unica soluzione è quella
di una strada alternativa, perché l’attuale ha molti vincoli Europei, che non
permettono di muovere neppure un sasso.
Il consigliere provinciale, con un discorso prettamente politico, ha
dichiarato che la Provincia ha assunto l’impegno sulla sicurezza della
viabilità e delle scuole, tenendo conto delle limitate risorse finanziarie. La
SP 479 - ha detto chiaramente - deve passare all’Anas, avendone le
condizioni richieste, perché questo Ente ha più risorse economiche e può
in deroga alle leggi attuare tutti gli interventi. Ha dato il suo impegno di
portare all’assemblea provinciale i disagi della viabilità della                  
SP 479 e di farsi promotore di un incontro tra la Provincia, il Comitato
“Strada sicura” e il Presidente D’Alfonso.
Sono seguiti i vari interventi del pubblico. Tutti hanno ribadito il disagio
nel percorrere una strada con il pericolo di caduta massi. Per questo
bisogna chiedere con forza che la strada venga gestita dall’Anas; che la
discussione si abbia direttamente con lo Stato, non avendo la provincia
risorse proprie; che venga quantomeno fatto subito un progetto di
fattibilità per una strada alternativa; che si agisca con intelligenza e
prudenza per non correre il rischio che la strada venga chiusa.
A conclusione il comitato ha preso l’impegno di incontrarsi prima con il
Presidente della provincia e poi con il governatore dell’Abruzzo per
chiedere che la SP 479 torni all’Anas, così com’era qualche decennio fa.
In primavera 11 milioni
di lavori per la sistemazione
delle strade provinciali

Si è svolta il 3 gennaio, presso la sede della Regione Abruzzo in viale
Bovio a Pescara, un incontro con il governatore della Regione Abruzzo
Luciano D’Alfonso per delineare le linee guida sulle assegnazioni delle risorse
in seguito alla quantificazione dei danni riportati sul piano sostanziale della
Protezione Civile Nazionale, sulla base delle segnalazioni pervenute dai geni
civili provinciali, riguardanti la rete viaria provinciale. Alla provincia dell’Aquila
sono stati assegnati, nell’ottobre dello scorso anno, 11 milioni di euro ed entro
la fine di gennaio saranno presentati, al settore viabilità della Regione
Abruzzo, i progetti degli interventi da effettuare, secondo un ordine di priorità,
che consisteranno nella sistemazione è messa in sicurezza delle sedi stradali
di competenza provinciali. Entro la prossima primavera potranno partire i
lavori, che dovranno essere eseguiti entro l’autunno, in modo da consentire
per il prossimo inverno la percorribilità in sicurezza delle strade.
Il presidente della provincia dell’Aquila Angelo Caruso, con la collaborazione
dei consiglieri delegati Gianluca Alfonsi e Pierluigi Del Signore e d’intesa con i
consiglieri di maggioranza, ha già attivato il settore viabilità affinchè possa
essere celermente definito il percorso progettuale e avviare, velocemente, le
procedure di gara per l’assegnazione dei lavori. Questi interventi
permetteranno di ristabilire le normali condizioni di percorribilità delle nostre
arterie, interventi fortemente perseguiti, considerato  che molte vie
necessitavano di lavori urgenti ed ormai diventati improrogabili.  
Nonostante le difficoltà operative delle province, quella dell’Aquila,
riesce a reperire risorse  ed avviare i lavori necessari per garantire
sicurezza e percorribilità per le migliaia di automobilisti che
giornalmente percorrono queste strade. Con questa amministrazione
la provincia recupera il ruolo di autorevolezza e credibilità, rispetta i
suoi principali obiettivi programmatici, ovvero scuole e viabilità, e su
entrambi continua ad intervenire e pianificare con impegno e lavoro.
Ufficio Stampa Provincia dell'Aquila
IN RICORDO DI TULLIO DI IANNI

Anche se con ritardo diamo la notizia della morte di Tullio Di Ianni, deceduto il 31
dicembre 2017, all’età di 94 anni, nella sua abitazione di Bugnara, assistito amorevolmente dalla
moglie e dai suoi figli. Aveva lavorato nelle ferrovie e viveva con tutta la sua famiglia a Bugnara,
paese natio della madre, sposata con un villalaghese. Mentre i suoi fratelli e sorelle seguirono la
madre e il padre, che decisero di stabilirsi a Villalago, Tullio preferì restare nel paese della sua
fanciullezza, dove aveva trovato la donna che l’avrebbe accompagnato durante tutta la sua
esistenza. Noi lo ricordiamo per la sua grande stima che aveva per questo giornale e per il suo
affetto per tutti i Villalaghesi, suoi compaesani.
Il 27 Marzo 2011, presentò a Bugnara, il suo libro dal titolo: “Arrivati che fummo... sotto le bombe
della guerra”. Egli racconta il viaggio in Italia sotto le bombe della Seconda Guerra Mondiale,
durato 19 mesi. Un viaggio avventuroso in treno e su zattera, a piedi e su camion, in pianura e in
montagna, da solo e in compagnia, raccontato con l’entusiasmo di dare un contributo alla verità
storica. Le pagine narrano il bombardamento di Palermo, quello di Sapri e di Potenza, lo sbarco
in Sicilia, l’annuncio dell’armistizio. Il cammino di ritorno a casa, insieme con centinaia di migliaia
di soldati italiani ed ex-prigionieri anglo-americani fuggiaschi si fa sempre più lungo e pieno di
ostacoli. “Nei paesi che attraversavamo - scrive Tullio Di Ianni - la gente si mostrava gentile e
pietosa, pur non avendo di che mangiare”, E proprio con l’aiuto del popolo italiano raggiunge
Bugnara e si ricongiunge ai suoi cari.
Grazie Tullio di questi ricordi e che il Signore te ne renda merito!