Sabato 23 Dicembre 2017 - Il Santo del giorno: San Giovanni Canzio, Sacerdote
Il tempo... ieri - GIORNATA vessata da gelide folate di vento per l’arrivo dell’alta pressione. Accumuli nuvolosi
che hanno lasciato sporadici spazi al sole. Temperature: mass. 5,3°C; min -2,1°C; attuale 2,5°C (ore 23,30)
Gesù è il sole invictus
Buon Natale è l’augurio più bello che gli uomini, credenti e non
credenti, si rivolgono con l’approssimarsi del 25 dicembre. E’ il giorno del
Sole Invitto, che rinasce vincitore sulle tenebre. Metaforicamente è la
“morte, resurrezione e ascesa in cielo” . Il Sole è Gesù, che ha detto,
secondo i Vangeli: “Io sono la luce del mondo”. il collegamento fra Cristo
e il Sole venne ufficializzato nel 350 da papa Giulio I, con l'introduzione
del 25 dicembre come Dies Natalis di Gesù. Il “Figlio dell’Uomo” indica
con la predicazione e l’esempio i pricipii dell’amore universale.
L’augurio di Buon Natale, vuole proprio che in noi entri la luce, per
illuminare la nostra e l’altrui umanità. Non ha importanza su quale strada
s’incamminerà, perché ovunque vada porterà l’insegnamento di Gesù.
Auguri di Buon Natale!
VENERDÌ 29 DICEMBRE
RITORNA
IL PRESEPE VIVENTE
AD ANVERSA
Regia e coreografia
di Marisa Del Rosso
La rappresentazione
avrà inizio alle ore 19.00
Nel borgo di Anversa fervono i
preparativi per la 3ª edizione del Presepe
vivente con la partecipazione di circa 120
figuranti, abitanti locali e dei paesi vicini, la
rappresentazione di vari quadri tradizionali,
costumi tipici del territorio, artigiani dei vecchi
mestieri, musici, zampognari e
numerosi animali.
La rappresentazione avrà inizio
alle ore 19.00 dalla Chiesa di
San Marcello attraverso un
percorso guidato con soste nei
suggestivi scenari del centro
storico, animate da
ambientazioni di vita contadina.
Terminato l’itinerario, in Piazza
Belprato alle 20.30 si svolgerà la
sfilata di tutti i figuranti e, a
seguire, un invitante pasto caldo
con degustazione dei prodotti
locali, accompagnatati da
musiche e balli.
La regia e le coreografie sono
curate da Marisa Del Rosso.
COMITATO DI QUARTIERE
“ZONA PEEP - SULMONA”
Il Direttivo del Comitato di Quartiere della zona Peep informa che Sabato 23
dicembre 2017 alle ore 16,30 Don Carmine CAIONE, Parroco della Chiesa di
Santa Maria Ausiliatrice, benedirà il Presepe che si trova all’interno del Parco
giochi di Via Sallustio. Il Presepe progettato dal Prof. Nicola Ranalli è stato
fortemente voluto e realizzato dal Direttivo del Comitato di Quartiere grazie al
sostegno dell’Azienda 3g Spa, leader a Sulmona nell’attività di call center, della
Ditta Trafficante e Scannella e della Falegnameria Fusco Giampaolo. Alla
cerimonia parteciperà l’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Sulmona Dott.
Nicola ANGELUCCI.
Agli intervenuti, il Bar “La Mela” offrirà della cioccolata calda.
La cittadinanza è invitata a partecipare.
IL PRESIDENTE, Bruno ACREMAN
PRESEPE VIVENTE A SCANNO
Il 30 dicembre 2017, alle ore 18.30, a Scanno si terrà la suggestiva
rappresentazione della natività è realizzata da oltre un ventennio con il
coinvolgimento delle genti locali e, negli ultimi anni, anche con la
presenza di numerosi figuranti provenienti dai paesi limitrofi, ciascuno
con peculiari costumi, usi e tradizioni. Tante sono le scene che si
andranno ad allestire, sia statiche che movimentate, tra le piazze e vicoli
del borgo antico, nei locali più rappresentativi, attraverso un percorso a
"quadri " che evoca il fascino di antiche arti e mestieri ormai quasi
scomparsi. La manifestazione è organizzata dal circolo Acli in
collaborazione con la Parrocchia Santa Maria della Valle, il Comune, la
C.O.T.A.S.-Cooperativa Operatori Turistici Alto Sagittario.
Orso marsicano:
12 nuovi nati avvistati nel 2017
Sono almeno 6 le femmine che si sono riprodotte quest’anno nel
Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise per un totale di 12 cuccioli
dell’anno. Questo è il risultato del monitoraggio intensivo svolto dal
personale del Parco, che, a partire da aprile 2017, ha lavorato con
diverse tecniche e con altre Istituzioni e volontari per acquisire
informazioni importanti sulla produttività della popolazione di orso bruno
marsicano.Il risultato è eccezionale, in virtù del fatto che anche lo scorso
anno le femmine riproduttive erano state 6 per un totale di 10 cuccioli.
Da oltre un decennio, il Parco porta avanti questa attività secondo uno
specifico protocollo messo a punto dall’Università di Roma. Il
monitoraggio viene attuato combinando sessioni di osservazioni in
simultanea e mirate, alle quali si aggiungono le osservazioni casuali, che
vengono verificate, e i dati raccolti attraverso l’uso di fototrappole.
In 67 occasioni, sono state osservate femmine con cuccioli. Attraverso
l’uso di specifici criteri spazio-temporali per eliminare i doppi conteggi, è
stato possibile distinguere 6 unità familiari, distribuite in tutta l’area del
Parco, così composte: 2 femmine con tre cuccioli, 2 femmine con due
cuccioli e due femmine con 1 cucciolo.
Ma cosa ci dicono questi numeri?
I dati del 2017, così come quelli del 2016, rientrano tra i valori massimi
osservati in anni di non pasciona (con il termine pasciona si denomina
un’annata di produzione eccezionale di frutti di faggio) e sono del tutto
confrontabili con quelli successivi agli anni di pasciona (5-6 unità familiari
e 10-11 cuccioli). Nei precedenti anni di monitoraggio, i valori massimi di
produttività sono stati osservati in seguito ad annate di pasciona (2008,
2012, 2014), così come avviene in altre popolazioni di orso.
Il fatto che per due anni il numero delle femmine riproduttive sia stato
elevato ci permette di dire che l’area del parco offre buoni livelli di
produttività alimentare, anche al di fuori dei periodi di pasciona e che,
nonostante la bassa consistenza numerica degli orsi, nella popolazione è
presente una riserva importante di femmine adulte.
Segnali positivi che però non ci devono far abbassare la guardia.
Le informazioni sulla sopravvivenza dei cuccioli sono scarse: solo 3 dei
10 cuccioli nati nel 2016 sono stati nuovamente osservati quest’anno e da
una analisi dei dati degli ultimi 10 anni, emerge che non più del 50% dei
nati sopravvive al primo anno. Ovviamente può trattarsi di una sottostima
perché alcuni cuccioli potrebbero anche disperdersi al di fuori del Parco o
in zone periferiche. Inoltre, il numero delle unità familiari rilevate nei
monitoraggi è sempre molto basso, da tre a sei unità.
Questo significa che in caso di mortalità di 1 o più femmine adulte la
produttività della popolazione può crollare. Ad esempio tra il 2008 e il
2011 sono morte 6 femmine, di cui 4 in età riproduttiva, e nel 2011
è stata osservata una solo femmina con cuccioli.
Le attività di conta hanno messo in evidenza la persistenza di diversi
fattori di disturbo nelle aree di presenza delle femmine con i piccoli: la
presenza di cani vaganti, animali al pascolo brado e persone fuori
sentiero in aree interdette alla fruizione turistica.
“Innanzitutto voglio ringraziare tutti coloro che hanno partecipato e
contribuito alle attività di conta –dichiara il Presidente del Parco Antonio
Carrara. Grazie al Servizio Scientifico del Parco e a quello di
Sorveglianza, al reparto Carabinieri Forestali, all’Ufficio Territoriale per la
Biodiversità di Castel Di Sangro dei Carabinieri Forestali, agli operatori di
altre aree protette (Duchessa, Simbruini, Gole del Sagittario, Monte
Genzana, Zompo lo Schioppo, Regione Lazio), ai volontari,
all’Associazione Salviamo L’Orso e a tutti i cittadini che hanno segnalato
gli avvistamenti. Il risultato della conta di quest’anno segnala
sicuramente delle novità rispetto alla serie di dati degli ultimi 10 anni: è il
numero di cuccioli più alto avvistato negli ultimi 11 anni e, per la prima
volta, ad un’annata di massima produttività ne segue un’altra. La linea
spezzata che disegna il risultato delle nascite annuali, quest’anno ha
cambiato verso rispetto a quello che sarebbe stato lecito aspettarsi. Tutte
le ricerche condotte finora sull’orso bruno marsicano, compresa la
recente indagine sul genoma, ci rassicurano nel medio termine, sulla
grande capacità di resistenza dell’orso bruno marsicano e della sua
“vitalità”. Questo deve incoraggiare tutte le Istituzioni a continuare a
lavorare con maggiore determinazione sulla tutela e conservazione di
questa specie, il cui futuro è legato indissolubilmente alla riduzione della
mortalità di origine antropica e ad una pianificazione adeguata del
territorio che possa favorire l’espansione della specie”.