Giovedì 30 Novembre 2017 - Il Santo del giorno: Sant'Andrea, Apostolo
 

Il tempo... ieri - novembre se ne sta andando, com’e’ giusto che sia nei paesi di montagna, con neve, pioggia, vento
e tanto freddo con valori serali e notturni sotto lo zero. Temp: mass. 5,2°C; min. -0,3°C; attuale -1,5°C (ore 23,30)
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   comunicato stampa
 
   l’aquila
 
 
   lettera al direttore
 
   cte - l’aquila
La compagnia teatrale “In-stabile”
della clinica “Il Castello”
al teatro Caniglia di Sulmona

Il prossimo 2 dicembre, alle ore 17.30, gli ospiti
della comunità il Castello di Anversa degli Abruzzi,
saranno in scena al teatro Caniglia di Sulmona per
rappresentare la commedia “I quattro giorni di Mercuzio”,
di Luigi Beatrice, con la regia di M. Bezzu e M. Calvi. La
“prima” è avvenuta l’8 luglio scorso nella terrazza della
Comunità, riscuotendo un ampio successo, ripetuto a
Trani al festival “Il Giullare”.
Tredici attori in scena, non in cerca di autore, ma tre
Mecuzio a rappresentare i dolori, le ansie, le
preoccupazioni, i disagi, sedimentati in tutti gli uomini. Un
calendoiscopio di situazioni psicologiche, difficile da
descrivere, perché tutta intessuta di ascolto, per la
maggior parte monologhi, in cui mancava la scena, fatta
di azioni. Lo spettacolo, si base su tre personaggi, anche
se in realtà sono state divise le parti per coinvolgere più
attori. Essi - secondo l’autore - sono tre Mercuzio, che
rappresentano nel processo
creativo la tesi, l’antitesi e la
sintesi. All’inizio, nella prima
scena, cercano appunto di
venirsi incontro, ma l’antitesi
dice sempre di no, mentre la
sintesi cerca di riassumere la
situazione a tutti quanti. Quello
che succede è che sintesi vuol
semplicemente fare in modo
che la storia, ma lui stesso,
riesca a definirsi in uno stadio
creativo. Lo spettacolo è
realizzato in collaborazione con
l’associazione culturale Imàgo.
L’ingresso a teatro sarà
gratuito ma durante la serata
Inner Wheel club Sulmona
promuoverà una raccolta fondi
il cui ricavato sarà devoluto in
favore dell’associazione Imago.
Da Antonio Costantini
Sulla fusione dei comuni
di Scanno e Villalago

Caro Roberto,
ho letto sul Gazzettino i tuoi dubbi sul progetto di fusione di Villalago e
Scanno. E’ un progetto non semplice che pone molte questioni.  Alcune
di queste, secondo me, porterebbero dei vantaggi ai due paesi (una
visione e gestione unica di un territorio che ha molti punti in comune,
semplificazione e riduzione costi di gestione, finanziamenti previsti dalla
Regione…). Altre comporterebbero qualche disagio per la popolazione
del nuovo comune (codici catastali, indirizzi, e molti di natura
amministrativa). Il processo di fusione può comunque essere portato a
termine solo se c’è un grande coinvolgimento e consenso tra la
popolazione.
Ci sono  due questioni che, secondo me,  sono discriminanti per capire
se il progetto di fusione puo’ avvenire. Se queste due questioni non
trovassero la partecipazione ed un ampio consenso  degli abitanti
converrebbe da subito abbandonare il progetto.
La prima questione è: il nome del nuovo paese nato tra Villalago e
Scanno. 1) Il nuovo comune si potrebbe chiamare SCANNO. Sarebbe
una incorporazione di Villalago in Scanno che porterebbe alla
cancellazione dall’elenco dei comuni di Villalago. Mi sento di escluderlo a
priori perché non avrebbe mai il consenso dei villalaghesi. (“già cen
pigliat l lagh mo c vun piglià pur la villa”) .Escluderei anche la possibilità
di dare il nome di VILLALAGO al nuovo comune che, con qualche
ragione , non troverebbe il consenso degli Scannesi. 2) Il nuovo comune
si potrebbe chiamare con il nome composto SCANNO VILLALAGO
(ricorderebbe piu il nome di una stazione ferroviaria ma potrebbe essere
un compromesso e trovare forse  un qualche consenso). 3) Il nuovo
comune potrebbe chiamarsi con un nuovo nome che richiama la zona
(ALTA VALLE DEL SAGITTARIO…).  Potrebbe essere una opportunità
per una operazione di marketing di territorio ma anche un boomerang (il
nome di Scanno qualche richiamo turistico lo ha ancora).
Quella del nome è comunque una questione che, forse, coinvolgerebbe
di piu’ la popolazione e su questa testare il consenso. (Attraverso un
sondaggio aperto sul Gazzettino e/o social  e/o urne nelle piazze?). E’
comunque una questione che se non si risolve (partecipazione e
consenso) pone una pietra tombale sul progetto di fusione.
La seconda questione è: il santo patrono del nuovo paese. Da quello che
ho letto, per i nuovi comuni, la normativa canonica prevede la nomina di
un solo santo patrono o, in casi particolari, di un santo patrono principale
ed uno secondario. Anche questa questione mi sembra discriminata per
capire se  il processo di fusione può avviarsi . Anche questo è un tema
per capire, (con un sondaggio?!) la partecipazione ed il consenso da
parte della popolazione al progetto di fusione. (Chi volete come Santo
patrono del nuovo comune: San Domenico o Sant’Eustachio?).
Non so se questi temi sono già stati esaminati e risolti . Spero di non
averti creato altri  dubbi. Ma conviene affrontarli  subito cosi “ te live l
pensiere!”. Ciao,
Antonio Costantini 
PS. solo per semplificare  non ho considerato FRATTURA. Per loro non
dovrebbe cambiare nulla. Ma, come si sa, i Fratturesi sono imprevedibili.
Temo che,se volessero mettere in gioco anche San Nicola, il problema
diventerebbe irrisolvibile!

Caro Antonio, ti ringrazio del tuo intervento. “La tempesta del
dubbio” mi ha assalito dopo la scarsa corrispondenza d’intenti e
non per i problemi che sollevi. L’idea della fusione è ancora in nuce
ed occorrono tante riunioni sia a Scanno che a Villalago, perché
possa essere compresa socialmente e politicamente. I “campanili”
resteranno, con tutte le loro tradizioni, ma con una visione più
ampia e con un’identità dinamica. I tre Santi Protettori, con il loro
culto, le loro feste, non li toglierà nessuno, ma “rispettati” nel
nuovo statuto con tutte le tradizioni cultuali ad essi legate. Son
sicuro che sarà il buon senso, unito a tanta conoscenza e cultura, a
stabilire (eventualmente!) il Protettore del nuovo comune.
Per il nome e per tutto il resto sono giuste le tue riflessioni. Le terrò
da conto. Di nuovo grazie. Mi auguro che altri facciano conoscere il
loro parere. Cordialmente, Roberto
IPA ADRIATIC CBC 

Si svolgerà il prossimo 4 dicembre in
L’Aquila, presso l’Auditorium della Scuola
Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di
Finanza, l’evento finale del Programma IPA
Adriatic Cross-Border Cooperation 2007-
2013, con l’autorevole presenza del
Presidente del Parlamento Europeo On.
Antonio Tajani.
L’evento, fortemente voluto dall’Autorità di
Gestione del Programma IPA Adriatic CBC,  
Avv. Paola Di Salvatore, si tiene nella città
di L’Aquila, sede della Managing Authority,
per condividere con le più alte cariche
istituzionali nazionali, europee e dei Paesi
in pre-adesione partecipanti al Programma,
non solo i rilevanti obiettivi conseguiti in
tutte le fasi attuative del Programma IPA
Adriatic, il più importante Programma di
Cooperazione Territoriale Europea dell’area
Adriatica, con uno stanziamento di circa €  
244.000.000, ma ancor più per un dialogo
condiviso sul futuro della Politica di
Coesione Europea nell’area adriatico-
ionica, con un ruolo centrale della Regione
Abruzzo, coniugando anche le risultanze
del tavolo tecnico riunitosi in Bruxelles il
giorno 8 novembre 2017 su “Il futuro della
Politica di Coesione Europea: dialogo
aperto sulla pre-adesione”.
Saranno resenti le delegazioni di tutti gli
Stati partecipanti al Programma con le più
alte cariche istituzionali.
Piano provinciale
di dimensionamento delle istituzioni
scolastiche a.s. 2018/19
 
Si ė svolta ieri mattina, 29 novembre 2017, presso l’aula consiliare del
Comune dell’Aquila la Conferenza Provinciale di organizzazione della rete
scolastica relativa al piano provinciale di dimensionamento delle istituzioni
scolastiche per l’anno scolastico 2018/2019. Presenti all’assise 43 sindaci
che hanno legalmente convalidato l’assemblea. Presente alla conferenza
il dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale Dott.ssa Amalia Rosella
Parisse e il funzionario Provinciale alla pubblica istruzione la Dott.ssa
Patrizia Di Gregorio.
Il Presidente della Provincia dell’Aquila Angelo Caruso ha aperto
l’assemblea per discutere il primo punto all’ordine del giorno, ovvero,
approvazione del regolamento per il funzionamento della conferenza,
ricordando di ottemperare un obbligo di legge, non essendo mai stato
istituito. Il presidente ne ha descritto brevemente il contenuto,
successivamente approvato all’unanimità.
Il secondo punto all’ordine del giorno prevedeva l’esame delle proposte
pervenute inerenti l’approvazione del piano provinciale di
dimensionamento. In apertura di seduta il Presidente ha evidenziato come
la proposta di riordino dei plessi scolastici afferenti l’Istituto Comprensivo
di Balsorano, deliberato dai comuni di San Vincenzo Valle Roveto e
Balsorano, non costituisca argomento di dimensionamento          
scolastico; la conferenza, pertanto,  non si è espressa sulla citata
proposta di riordino. Il Presidente ha altresì rappresentato le
preoccupazioni dei genitori interessati, che ha personalmente voluto
incontrare, invitandoli a recuperare il dialogo con le amministrazioni e,
queste ultime, a rivedere le decisioni assunte affinché si individui un
percorso condiviso nell’interesse degli alunni. È stato approvato,
all’unanimità, il mantenimento in deroga dell’Istituto Comprensivo di
Pescasseroli. A votazione anche il mantenimento in deroga dell’Istituto
omnicomprensivo di Celano, punto approvato con il solo voto contrario
del Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale Amalia Rosella Parisse.
“Le intercettazioni sul Caso-Rigopiano
dimostrano l’inadeguatezza e le zone d’ombra
nella gestione dell’emergenza
e dei livelli istituzionali e dirigenziali”

«Dopo il dolore immediato per le 29 vittime dell’Hotel Rigopiano,
quello prolungato per una verità a pezzi che stenta a uscire dalle tante,
troppe zone d’ombra». Il coordinatore regionale di Forza Italia, Nazario
Pagano, interviene sulla «progressiva diffusione dei contenuti delle
intercettazioni telefoniche che aggiunge ulteriori e dolorosi elementi a una
ricostruzione lacunosa, dai contorni incerti e inquietanti, dove dominano la
superficialità e il pressapochismo, oltre alla totale inadeguatezza degli uomini
chiamati ai vertici delle istituzioni e degli organismi che dovevano gestire
l’emergenza e far marciare al meglio i soccorsi. Così non è stato. Ce lo
confermano le intercettazioni telefoniche che hanno riportato all’attenzione
nazionale il disastro dello scorso gennaio, e che non fanno sconti davvero a
nessuno». Pagano ricorda che proprio allora, esauriti tutti gli sforzi per
salvare le vite delle persone intrappolate nell’albergo sepolto dalla valanga,
aveva esortato a «una riflessione sugli aspetti e sulle manchevolezze della
gestione della macchina dei soccorsi su un’emergenza che era stata
preannunciata e alla quale si doveva far fronte con lucidità e funzionalità.
Cose che sono invece mancate. Ma quel che più amareggia è lo
sconcertante rimpallo di responsabilità tra persone e istituzioni  al quale
abbiamo assistito, nel clamore mediatico e anche nel non disinteressato
tentativo di distogliere l’attenzione dalle questioni principali.
La gestione dell’emergenza è stata pessima, vergognoso il quadro
fornito all’esterno dal sistema-Abruzzo, e tragico è il suo bilancio (…).
Un terzo della regione senza energia elettrica, niente acqua e niente
riscaldamento per giorni e giorni nelle zone più periferiche, strade
sepolte dalla neve perché i mezzi o non c’erano, o non sono stati fatti
uscire in tempo o perché inservibili, o sono stati dirottati altrove. (…)
L’Abruzzo ha pagato un prezzo spropositato (…). Ma non si può solo
dare colpa alla Natura e dimenticare gli errori degli uomini. Chi doveva
gestire tutto questo? E perché è stato fatto così male».
Parole che sono state confermate dagli atti della Procura di Pescara,
che ne validano il senso. Un quadro che viene disegnato in via
incidentale dalle intercettazioni telefoniche all’epoca disposte per
un’altra inchiesta, e che oggi svelano aspetti preoccupanti, e in alcuni
casi agghiaccianti, sul quel che si faceva e non si faceva nelle
convulse ore del dramma di Rigopiano, sul dilettantismo, sulle
indecisioni e sulle scelte.
«Abbiamo assistito a una vergognosa ricorsa a sgravarsi di
responsabilità lungo tutta la catena istituzionale e dirigenziale – insiste
Pagano – anche per scelte di arretratezza politica e di tragico
provincialismo, come il dirottamento di turbine e spazzaneve altrove
piuttosto che a Farindola».
«Questa vicenda – aggiunge il coordinatore regionale di Forza Italia –
è stata costellata di orrori e di errori. Su tutto la Procura dovrà fare
piena luce su ogni aspetto, individuando precise responsabilità. Il
giudizio sull’accaduto non può essere in balia del facile giustizialismo
su una tastiera di computer». (fiabruzzo)
CONVOCAZIONE
DEGLI ORGANI DI STAMPA
Si vocifera che sarà resa nota
la nomina del nuovo vescovo

L’AMMINISTRATORE DIOCESANO, Mons. Aladino De Iuliis, ha
convocato i giornalisti per oggi, 30 novembre, alle ore 12, nel Salone dei
Vescovi, situato al primo piano della Curia Vescovile di Sulmona, per
“comunicazioni importanti”.
   curia di sulmona
Le indiscrezioni di stampa fanno supporre che mons. Aladino renderà
ufficiale il nome del nuovo vescovo di Sulmona-Valva che sarà il
successore di monsignor Angelo Spina, attualmente arcivescovo di
Ancona. I due nomi che vengono indicati sono quelli di don Michele
Fusco e don Antonio Porpora, entrambi provenienti dalla diocesi di
Amalfi. I nomi dei due sacerdoti si rincorrono da ieri mattina. Il primo,
quello di don Fusco, con più insistenza. E’ parroco a Positano dove è
tornato dal 30 ottobre. Mentre l’altro, don Porpora, è stato dato per certo
su diversi social network.
La nomina sarà resa nota sicuramente oggi in conferenza stampa da  
mons. Aladino De Iuliis e ad Amalfi da Orazio Soricelli.
 
OGGI CONSIGLIO
PROVINCIALE DELL’AQUILA
 
Oggi, giovedì 30 novembre alle ore 9,00, nell’Ufficio del Presidente, sito
in via Monte Cagno 3, L’Aquila, si riunirào il Consiglio della Provincia
dell'Aquila per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno:
1) lavori di realizzazione della sede decentrata di Castel di Sangro.
tribunale civile dell'aquila (n.r.g.701/2008). fallimento Stigea soc. coop. a
r.l. sentenza n.1001/2015. variazione al bilancio di previsione 2017 -
riconoscimento del debito fuori bilancio; 2) nota di aggiornamento del
documento unico di programmazione 2017-2019; 3) variazione al bilancio
di previsione finanziario 2017; 4) espropri strada a s.v. Avezzano-Sora iv°
lotto.Babusci Giovanna, Babusci Assunta, Babusci Roberto e        
Babusci Franco c/ amministrazione provinciale dell'Aquila. Corte
d'Appello dell'Aquila n.r.g. 1333/2014. riconoscimento debito fuori
bilancio sentenza n. 144/2017; 5) espropri strada a s.v. Avezzano-Sora
iv lotto. eredi rugghia antonio c/ amministrazione provinciale dell'Aquila.
corte d'appello dell'aquila n.r.g. 619/2015. riconoscimento debito fuori
bilancio sentenza n. 51/2017; 6) riconoscimento debito fuori bilancio -
soc.Tua spa - servizio trasporto studenti Sulmona-Pratola p. per l'istituto
"De Nino-Morandi" per l'anno scolastico 2015-16 e 2016-17; 7) lavori di
messa in sicurezza del liceo sociopedagogico "B. Croce" di Avezzano -
pignoramento promosso dalla a.f.i. Abruzzo finanziaria immobiliare s.r.l. -
adempimento di cui al punto 6.3 dell'allegato 4/2 del d.lgs. n. 118/2011 -
riconoscimento del debito fuori bilancio ai sensi dell'art. 194, comma 1,
lett. a) del tuel.