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Mercoledì 20 Settembre 2017 - Il Santo del giorno: Sant'Eustachio Placido, Martire
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Il tempo... ieri - giornata ventosa, vessata dal maestrale fino al tardo pomeriggio. Scrosci sporadici di pioggia. Il vento freddo ha
determinato un ulteriore calo termico. Temper: mass. 13,5°C; min. 6,3°C; attuale 7,8°C (ore 23,30)
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l’elzeviro
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NOI, FIGLI DI ABRAMO
di Mario Setta
I due luoghi più santi sono la spianata del tempio (Haram al-Sharif), a Gerusalemme, dove Abramo
approntò il sacrificio del primogenito, e la caverna Macpela, a Hebron, dove si trova il
suo sepolcro. Sono stati e continuano ad essere terra contesa, violentata, insanguinata. Spesso gli attentati più feroci avvengono in questi due luoghi. Sono i luoghi strettamente legati ad
Abramo, il patriarca delle tre religioni monoteiste,
ebraismo-cristianesimo-islam.
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Come spesso accade, anche la lezione di Abramo sembra incompresa, manipolata,
strumentalizzata. Le tre religioni hanno cercato di appropriarsi di Abramo,
facendone il patriarca, il capostipite, ma non sembra abbiano colto il senso della sua fede. Il problema quindi non sta
nella fede “in”Abramo, ma nella fede “di” Abramo.
Pascal, lanciando una condanna inappellabile contro il “dio dei filosofi e degli scienziati” scrive: “Il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe, il Dio dei Cristiani è un Dio di amore e di consolazione: un Dio che riempie l’anima e il cuore di coloro che possiede”.
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ricerche
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Oggi festa liturgica di sant’Eustachio, Patrono di Scanno
Sant’Eustachio Martire ed il Casato Patrizio dei D’Afflitto, Principi di Scanno
di Roberto Nannarone
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Il FAI - Fondo Ambiente Italiano, l’Associazione che promuove un turismo culturale di qualità, nel Progetto “I luoghi del cuore”, per la scoperta di luoghi speciali in Italia, ha inserito la Basilica di Sant’Eustachio del Comune di Scala, nella provincia di Salerno.
Ho approfondito la ricerca sulla storia di questa Basilica, che attualmente
presenta soltanto dei ruderi, peraltro molto rappresentativi della maestosità della originaria Chiesa, perché ci porta a conoscere alcuni aspetti interessanti per la nostra Scanno.
La cittadina di Scala è stata edificata su un'altura posta a circa 400 metri sul mare, con chiaro
intento strategico. Secondo un'antica cronaca, anche se la notizia non è tuttavia storicamente dimostrata, la Citta di Scala sarebbe stata fondata nel
IV secolo da naufraghi romani diretti verso Costantinopoli. Costituitasi in forma urbana verso il 1070, è la più antica cittadina del ducato marinaro di Amalfi, dove risiedevano famiglie
nobili dedite in particolare alla produzione dalla lana ed al commercio con il
Mediterraneo occidentale. Tra le famiglie nobili più note troviamo la Casata patrizia dei D’Afflitto, i Principi di Scanno, le cui radici sono proprio a Scala (anticamente
Cama), culla dell’antica Repubblica Amalfitana, i cui abitanti furono i primi ad usare la bussola
per la navigazione come attestò nei suoi scritti il Panormita “Prima Nautis usum mangetis Amalphis”.
Di origine romana, passata nella costiera di Amalfi all’epoca delle invasioni dei barbari, la famiglia D’Afflitto, Feudataria di 48 baronie, 6 contadi, 3 marchesati, 5 ducati, 5
principati, dei quali i più importanti furono Durazzano e Scanno, abitava in una casa-torre, provvista di
bagno arabo e collocata in una postazione strategica del territorio (tra la
frazione di Pontone e quella di Minuta). Di fronte alla loro residenza
edificarono, nel corso del XII secolo, la Chiesa di Sant’Eustachio, sulla quale il Casato godeva di antico juspatronato.
La Chiesa era dedicata al martire romano, perché la famiglia d’Afflitto, per antica tradizione riteneva il proprio capostipite fosse San
Eustachio e il nome della famiglia allude alle “afflizioni d’animo, d’angoscia e patimenti” del santo martire, della moglie Teopista e dei figli Teopisto e Agapito che “in un bove di bronzo furono bruciati e fritti” nell’anno 120 d.C.
Anche Don Giovan Battista Confalone, Presidente della Camera della Sommaria, nei
suoi eruditi scritti per il mantenimento dello stato di Amalfi sotto la
giurisdizione del Re, dichiarò che i d’Afflitto erano discendenti del Santo, convertitosi dopo l’apparizione di Gesù Cristo tra le corna di un cervo. Lo Stemma della Famiglia D’Afflitto, “vaiato ondato d’azzurro e d’oro”, è sovrastato dal cimiero che rappresenta un cervo con un crocifisso sulle corna.
Questo Casato ha goduto nobiltà in Napoli ed in altre città
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del Regno: Leone fu duca della Repubblica di Amalfi, Orso fu Vescovo di Scala e
nel 1144 donò alla chiesa di Santa Stefania Vergine, sorella di Sant'Eustachio, una bibbia
miniata in caratteri longobardi e 2 cervi d’argento; Matteo ebbe privilegi sulla chiesa di Scala da parte dell’Imperatore Federico II di Svevia nel 1227, nel 1244 consacrò la chiesa di Sant’Eustacchio a Scala, ove fu sepolto il padre e Don Girolamo, nato il 9 marzo 1617
e deceduto il 14 febbraio 1662, 3° Duca di Barrea e 10° Conte di Trivento, fu il 1° Principe di Scanno nel 1646. Giovanni D’Afflitto, nato a Scanno il 1693, fu il quarto ed ultimo Principe di Scanno di
questa famiglia, perché, morendo il 6 dicembre 1776, senza figli, favorì la successione della sorella Stefania D’Afflitto, che rifiutò tutti i beni feudali pervenuti dal fratello in favore del Principe di Melissano
Giovan Battista Caracciolo di Napoli, suo pronipote.
Nella Chiesa Monumentale di Santa Maria La Nova, edificata alla fine del XIV
secolo nel cuore del centro storico di Napoli, sui basamenti dell’antica torre Mastria posta a guardia del porto, vi è la cappella gentilizia della famiglia d’Afflitto, dove troviamo una interessante iconografia del Protettore di Scanno. E’ la quarta cappella della Chiesa, consacrata a Sant'Eustachio Martire. Sull'altare, oltre ad un paliotto in marmo della prima metà del XVII secolo, troviamo la grande pala d’altare lignea di Sant'Eustachio, composta dalle sequenze dell’Annunciazione, Natività, Visione di Sant’Eustachio Martire, Miracolo del Santo e Santi Francesco e Sebastiano, opera
giovanile in legno di Giovanni da Nola.
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raduno alpini
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II RADUNO ALPINI
L’AQUILA
A L’Aquila ci sarà Il 22-23-24 settembre il 2° Raduno delle Penne nere del Battaglione Alpini “L’Aquila”, l’eroico reparto che dalla sua costituzione ha visto passare tra le sue file
decine di migliaia di alpini abruzzesi e d’ogni altra regione, in guerra come in pace. Che sia stato in Grecia o Albania,
come nelle gelide steppe della Russia, oppure nel secondo dopoguerra, a
Tarvisio e poi a L’Aquila. O infine all’estero, in missioni di pace. Decine di migliaia di alpini, in 82 anni di storia
del Battaglione, inquadrati nel glorioso reparto, ma anche formatisi nel
Battaglione di
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addestramento reclute della Brigata Julia che fino al 1975 ha operato all’Aquila, fintanto che il Battaglione “L’Aquila”, lasciando il Friuli, non si è insediato finalmente nella città capoluogo della quale porta il nome. Lo scorso anno il primo Raduno richiamò diverse migliaia di alpini, da tutte le contrade d’Abruzzo e d’Italia. Marciarono in cinquemila nella sfilata finale, dopo 3 giorni di
rievocazioni e di memoria alpina. Ma anche di grande affetto verso L’Aquila, dove la straordinaria generosità degli alpini dell’ANA ha offerto prove tangibili di vicinanza e di solidarietà, dopo il terremoto del 2009 ed ancora in questi mesi dopo il sisma del
2016-2017 che ha colpito l’Italia centrale.
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architettura
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Terra Award First
International Prize
for Contemporary Earthen Architecture
Ha toccato i principali Paesi del Mondo la prestigiosa mostra “Terra Award First International Prize for Contemporary Earthen Architecture”, il premio mondiale riservato alle architetture contemporanee realizzate in
terra cruda, che da venerdì 15 settembre è visitabile anche a Pescara, grazie alla
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Fondazione Architetti Pescara Chieti e
all’Associazione Terrae Onlus.
La mostra, in esposizione per la prima volta l’11 maggio del 2016 a Grenoble, in Francia, raccoglie e racconta i progetti di
architettura contemporanea in terra cruda nel mondo, edifici provenienti da
tutti i continenti e costruiti con varie tecniche. E’ allestita nell’Urban Center a Pescara Porta Nuova.
La mostra itinerante ha fatto già tappa in Francia, Belgio, Svizzera e Cina.
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trail
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Record di iscritti
per la Roccaraso
Trail 2017
La Roccaraso Trail è un perorso di 21 chilometri lungo le piste del comprensorio sciistico dell’Alto Sangro che toccherà tre Comuni (Roccaraso, Rivisondoli e Barrea), due Parchi nazionali (il Pnalm e
quello della Majella), con un dislivello di 1.100 metri (D+) e con oltre 400
atleti in gara.
L’evento organizzato dalla Mountain Lab
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è fissato per il 22 ottobre a Roccaraso. Sarà una grande festa della montagna e dello sport. Sarà assegnato anche il secondo Trofeo Mountain Lab, che terminerà con il Roccaraso Trail, e che comprende anche i due vertical su neve: il
Vertical-Extreme Skialp (Monte Pratello- Rivisondoli) e il Winter-Vertical Snow
Running (Pizzalto-Roccaraso).
Appuntamento, quindi, domenica 22 ottobre prossimo.
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anversa
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abruzzo
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ORDINE DEI CAVALIERI
DEI MACCHERONI ALLA CHITARRA
Ieri la consegna del titolo di Cavaliere
Si è svolta ieri mattina negli spazi del ristorante Borgo Spoltino di Mosciano S. Angelo la cerimonia di
consegna del titolo di Cavaliere dell’Ordine dei Maccheroni alla Chitarra, periodicamente assegnato a coloro che,
attraverso la loro attività, si sono contraddistinti nella condivisione e nella diffusione di questi
valori, in particolare chef e operatori con almeno dieci anni di professione e
personalità del mondo della ristorazione, della cultura, della scienza e del giornalismo.
A ricevere il riconoscimento dalle mani dello chef Marcello Spadone presidente
dell’Ordine e dello chef Andrea Di Felice Presidente dell’Unione Cuochi Abruzzesi sono stati Eleonora Cozzella (giornalista de la
Repubblica e dell’Espresso, autrice del libro di grande successo "Pasta Revolution", Giunti
Editore, finalista del premio Bancarella
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Cucina), Cristian Di Tillio (chef e patron del ristorante Il Ritrovo d’Abruzzo, Civitella Casanova), Claudio Minicucci (titolare della gastronomia Alla
Chitarra Antica, Pescara) e Salvatore Tassa (chef e patron del ristorante
Colline Ciociare, Acuto- Fr).
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