Venerdì 11 Agosto 2017 - Il Santo del giorno: Santa Chiara, Vergine

Il tempo... ieri - LE TEMPERATURE non si sono attenuate. Il caldo si è fatto ancora prepotentemente sentire. Solo in serata si sono alzate correnti più fresche. Temperature: mass. 36,4°C; min. 19,7°C; attuale 22,5°C (ore 23,30)
 
    villalago
L’URNA CON LE venerande 
reliquie DI SAN DOMENICO ABATE
VERRA’ IN PELLEGRINAGGIO
A VILLALAGO SABATO 12 AGOSTO
E VI RESTERA’ FINO AL 16 AGOSTO

VILLALAGO - San Domenico Abate morì a Sora all’età di ottant’anni il 22 gennaio dell’anno 1031. Il suo corpo santo venne sepolto nella chiesa del monastero da lui fondato, dove tutt’ora riposa. Le sue reliquie non abbandoneranno mai Sora, per cui a Villalgo non ritornano, ma vi arrivano per la prima volta, per volere della Chiesa di Sulmona, di Sora e dell’Abate dell’Abbazia Sorana. L’urna è da sempre meta di pellegrinaggio da parte dei fedeli ed è stata aperta più volte. Già nel 1060 Leone, vescovo di Gaeta, chiese ed ottenne di vedere le sacre spoglie. Secondo le cronache dell’epoca non appena l’urna fu aperta, ne uscì una colomba bianca che emanava una luce radiosa, che si trasfuse nel corpo del Santo. Nel 1703 Papa Clemente XI ne ordinò la ricognizione, che venne effettuata il 18 maggio. L’urna era sotto il pavimento dell’altare. Durante la notte i cittadini e molti sacerdoti, sospettando che le ossa e le ceneri del Santo fossero state sottratte, riaprirono di nuovo l’urna e, fugato il sospetto, la sigillarono di nuovo. L’8 maggio del 1706 ancora Papa Clemente XI ordinò una nuova ricognizione e la domenica seguente le spoglie vennero esposte ai fedeli accorsi numerosi. Nel 1799, durante la Campagna di Napoleone in Italia, un reparto dell’esercito francese si accampò vicino al monastero e saccheggiò la chiesa, bruciando l’antica statua del Santo. E quando i soldati Francesi si accinsero ad aprire l’urna, il Fiume Fibreno inondò la chiesa, facendoli fuggiri terrorizzati. Per tutelare le sacre spoglie si decise di trasferirle nottetempo nella chiesa di Santa Restituta, dove restarono fino al 1800, quando nella seconda domenica di Pasqua vennero riportate solennemente nella cripta del monastero. Nel 1951, in occasione del millenario della nascita del Santo, l’urna venne di nuovo aperta alla presenza di tutto il clero di Sora. Nel 2000, in occasione del Giubileo, per rendere l’urna visibile, venne tolta la lastra di marmo nella parte posteriore dell’altare e sostituita da una grata di ferro battuto.
Domani, 12 agosto alle ore 11,00, l’urna sarà a Villalago. Verrà accolta all’ingresso del paese con una solenne processione. Nella chiesa parrocchiale si celebrerà una messa solenne, presieduta da mons. Angelo Spina. Si prevedono arrivi di fedeli da tutti i centri cultuali del Santo, La confraternita di San Domenico ne ha predisposto l’accoglienza religiosa e alcuni confratelli saranno da questa sera a Sora. L’urna è una cassa marmorea contenente più frammenti di ossa, frammiste a cenere. Sarà esposta alla venerazione dei fedeli fino al 16 agosto. Sulla via del ritorno l’urna farà una breve sosta ad Anversa e a Cocullo.
L’evento è storicamente straordinario per tutta la Valle del Sagittario, che gli tributa un culto di grande devozione.
Idealmente il Santo ritorna nella sua Valle, dove fu eremita e dove fondò un oratorio e il Monastero di San Pietro del Lago intorno all’Anno Mille, i cui monaci con il sistema delle filiazioni portarono una rinascita religiosa, culturale ed economica.
 
   libri
Sergio Caranfa,
“La vita e le opere
di San Domenico Abate
Precisazioni
e nuove ipotesi”
(Ianieri Edizioni)

VILLALAGO - Domenica 13 agosto, alle ore 18,30, verrà presentato nella sala convegni dell’Hotel Stella Alpina di Villalago il libro del dott. Sergio Caranfa: “La vita e le opere di San Domenico Abate
Precisazioni e nuove ipotesi”, Ianieri Edizioni. Un testo, conoscendo le capacità di ricerca, di analisi
e di critica dell’autore, che certamente svelerà nuove vie per conoscere a fondo la vita e l’opera di San Domenico Abate, monaco benedettino, che a cavallo dei secoli X e XI, fu un protagonista di rilievo nell’opera di moralizzazione della Chiesa, dando esempi di vita religiosa e diffondendo il Vangelo con l’edificazione di oratori e monasteri. Villalago del Santo Monaco conserva il suo romitorio, con una leggiadra chiesetta, e vari reperti del Monastero di San Pietro del Lago, da lui fondato.
La presentazione cade nei giorni in cui a Villalago è in pellegrinaggio da Sora l’urna con i resti mortali di San Domenico, Patrono del paese, la cui devozione è molto sentita.
Il libro del Caranfa è atteso, soprattutto dai tanti studiosi della vita e dell’opera del Santo.
 
   libri
Roberto Grossi,
IL MONASTERO DI SAN PIETRO
DEL LAGO-SCAVO ARCHEOLOGICO
ALLA RICERCA DELLE ORIGINI
Presentazione del libro
Sabato 12 agosto, alle ore 22,00
Nel sagrato della chiesa
parrocchiale di Villalago

Saranno presenti con l’autore: 
Mons. Angelo Spina, Arcivescovo Metropolita della Chiesa di Ancona-Osimo;
Dott.ssa Rosanna Tuteri, funzionario della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo;
Prof.ssa Agnese De Angelis, archeologa degli scavi al Monastero:
INTERMEZZO MUSICALE: Sonate per flauto
M° Mazàr Péshtani
 
   atmosfere
Atmosfere: bilancio positivo
per la prima edizione

Si è conclusa con un successo inatteso la mostra d’arte contemporanea ATMOSFERE organizzata a Vasto, nella Sala Mattioli di Corso de Parma, dal 4 al 10 agosto dal dottor Luca Cindolo. La mostra in cui sono state esposte opere di cinque artisti provenienti da tutta Italia: Paolo De Giosa (San Salvo), Adriano Annino (Milano), Giovanni Spiniello (Avellino), Sofia Solitro (Pescara) e Silvia Venturi (Bologna) ha avuto un successo per la sua freschezza e per il carattere innovativo degli artisti che raramente avevano esposto nel territorio Chietino. Dotato di senso critico e di una acuta ricerca del bello, il curatore Luca Cindolo ha scelto gli artisti in base ai loro impasti cromatici e alle personali predilezioni dei segni e degli impulsi. Come recensito da Giuseppe Catania “sospinto dal fascino della loro arte, Luca Cindolo ha voluto circondarsi di opere che, a suo giudizio, offrono particolari sulla immediatezza dell'esecuzione improntata ad un grafismo legato alla spinta da cui spesso gli artisti sono attratti nella elaborazione delle loro opere”. E, dando un occhio il bilancio finale della mostra, è possibile affermare che le scelte sono state premiate dal pubblico di turisti e Vastesi, addetti ai lavori o curiosi dell’arte, che ogni pomeriggio e sera si sono intrattenuti nella sale commentando, discutendo, sorprendendosi e criticando le opere. Con picchi di 600 visitatori per sera, la mostra è stata anche apprezzata dai bambini coinvolti in una attività didattica creativa svoltasi nel pomeriggio di domenica in collaborazione con Cretarossa, noto laboratorio di ceramica vastese.
Il grande interesse per i quadri di Paolo De Giosa con i suoi volti              
e la sua ricerca del “dinamismo del tratto e di esplosivi cromatismi”, la freschezza delle tele di Sofia Solitro che hanno riscosso grande successo tra i visitatori, l’inquietudine ed il tratto espressivo e avanguardistico dei pannelli di Adriano Annino, la visita del Maestro Giovanni Spiniello conoscitore di tradizioni popolari e stimato artista riconosciuto in ambito nazionale, la curiosità per il senso della ricerca della “levità” delle installazioni di Silvia Venturi hanno contribuito ad un successo inatteso della mostra. Atmosfere, dunque, atmosfere diversificate. Atmosfere fresche per queste calde notti vastesi e auspichiamo per stupirci di nuovo un continuo e proficuo lavoro di ricerca ed un precoce ritorno.
 
   Anversa
 
 
    scanno

NECROLOGIO

SCANNO - La campana a lutto ha annunciato ieri mattina la morte di Benito Carbone, avvenuta nella sua abitazione di Roma. Le sue condizioni di salute quest’anno non gli hanno permesso di tornare in vacanza con la moglie nel suo paese, per rincontrare i suoi compagni, quelli della classe 1941, legati da amicizia profonda dimostrata in ogni circostanza ed estesa alle loro famiglie. Benito, in segno di amicizia fraterna nei confronti di Gilberto Carbone, si era impegnato per la pubblicazione di un quaderno di poesie che Gilberto avrebbe voluto far stampare dall’Associazione L’Atelier, regalandone una copia a tutti gli amici nel primo anniversario della morte. Oggi pomeriggio il feretro arriverà da Roma per il funerale nella chiesa parrocchiale.
In questa circostanza dolorosa siamo vicini alla moglie Egle, alla figlia Tiziana e a tutti i congiunti, ai quali vanno le nostre più sentite condoglianze.